Francesco Maria Toscano per Gazzetta del sud
In un mondo nel quale i drammi reali restano spesso celati dietro cortine fumogene mediatiche, impegnate nel concentrare il pubblico dibattito intorno ai temi imposti dagli ineffabili “mercati”, nuove divinità pagane che hanno oramai abbondantemente spodestato il tranquillizzante Zeus e le sue saette, c’è chi ancora si ostina a pensare all’uomo e ai suoi bisogni. La velocità con la quale la modernità consuma il tempo e le emergenze ha prodotto, infatti, negli ultimi tempi fenomeni bizzarri e alienanti, capaci di relegare in un angolo buio e polveroso della nostra (sporca) coscienza collettiva tutte le sciagure che ancora oggi affliggono la vita di tantissimi esseri umani, a partire dalla estrema povertà. La miseria che attanaglia il cosiddetto il terzo mondo non è stata mai sconfitta, anche se l’attenzione mondiale verso un problema terribilmente attuale è notevolmente scemata rispetto a qualche lustro fa. La fine dell’impero sovietico, il cosiddetto secondo mondo, ha fatto cadere colpevolmente nel dimenticatoio anche il terzo. E se i governi nazionali e le istituzioni sovranazionali al proposito tacciono, perché in altre faccende affaccendati, devono pensarci le fondazioni, sull’esempio di uomini di buona volontà, a sopperire ai limiti e all’incuria di chi sarebbe preposto alla ricerca di soluzioni nell’interesse collettivo. Una di queste onlus che avverte il bisogno di indirizzare gli sforzi nella direzione di un aiuto concreto per i poveri e i malati è certamente la fondazione “’Operation Smile”. Operation Smile, presieduta da Santo Versace, fa parte di un’organizzazione umanitaria internazionale formate da volontari medici, infermieri ed altri operatori sanitari, che realizzano gratuitamente missioni umanitarie in oltre 60 paesi del mondo, per correggere, con interventi di chirurgia plastica ricostruttiva, gravi malformazioni al volto come il labbro leporino e palatoschisi. Nel 1982 il progetto prese vita grazie all’intuizione di un chirurgo plastico americano di nome Bill Magee e da allora non si è più fermato. Al fine di sensibilizzare tutti circa l’importanza di tenere accesa l’attenzione intorno ai temi della solidarietà, la fondazione presieduta dall’on. Versace ha voluto organizzare a Reggio Calabria un evento, titolato “Fai la nota giusta”, finalizzato alla raccolta di fondi per la missione “Smile Med 2012”. Grazie alla disponibilità di numerosi artisti, infatti, il 21 dicembre alle ore 21.00, presso il Teatro Cilea, si terrà un concerto benefico che vedrà la partecipazione straordinaria di Ron, Bungaro, Paula Morelenbaum, Pilar, Pier Cortese e Micaela. La serata di beneficenza sarà condotta dal presentatore Stefano Mascianelli e dal conduttore radiofonico Max De Tommasi. Il ricavato dei biglietti sarà devoluto al sostegno della missione umanitaria che consentirà all’organizzazione di operare oltre 200 bimbi nati con malformazioni al volto in uno dei Paesi del Mediterraneo, con una attenzione particolare per l’Egitto .Durante una conferenza stampa di presentazione del programma, alcuni protagonisti dell’iniziativa hanno avuto modo di approfondire alcuni aspetti. Per Santo Versace “l’Occidente deve trovare il modo di riparare in qualche modo a tutti i danni che ha provocato in Africa”. Per l’assessore provinciale alla Cultura Lamberti Costronuovo “gli artisti hanno una marcia in più. La cultura può fare molto per questa terra. Vi anticipo”, conclude l’assessore, “ che la provincia ha in cantiere una manifestazione artistica di valore internazionale”. Le istituzioni calabresi si sono mostrate tutte molto attente nei confronti del lavoro svolto dagli operatori di “Operation Smile” e la presenza in conferenza stampa del sindaco di Reggio Calabria Demetrio Arena e dell’assessore regionale Capua denota una vicinanza non formale all’evento. Entrambi hanno posto l’accento sulla bontà di un progetto che “deve essere da stimolo per fare sempre di più e meglio sul fronte della solidarietà”.Sul finire hanno espresso soddisfazione per la partecipazione all’evento sia l’artista Bungaro che ha sottolineato “lo straordinario patrimonio culturale e umano che possiede la Calabria”, che la cantante Pilar che ha inoltre improvvisato un apprezzatissimo pezzo capace di catturare l’attenzione meravigliata di tutti i presenti. Nessuno degli oratori ha infine mancato di ringraziare l’avvocato Francesca Quattrone per lo straordinario impegno profuso nella direzione della buona riuscita del progetto. I calabresi e i reggini tutti sono chiamati a una straordinaria prova di generosità per migliorare la vita di chi sta peggio.