Ignoravo l’esistenza del giornalista Massimo Nava, corrispondente da Parigi per il Corriere della Sera, fino a pochi minuti fa. Fino a quando cioè non ho finito di leggere il suo pezzo di oggi circa la brillantezza dell’incontro tra il nostro Monti e il suo omologo francese Sarkozy sulle pagine del quotidiano di via Solferino, sobriamente appecoronato su una linea di lodi ad oltranza per l’uomo del Monte. Di Nava ricordo soltanto un discreto difensore che, sul finire degli anni ’80, faceva da riserva nel Milan di Sacchi al mitico duo Baresi-Costacurta. Ma quello si chiamava Stefano e non Massimo e, probabilmente, se mai dovesse scrivere qualcosa, lo farebbe con maggiore senso del pudore rispetto al suo omonimo pensatore. Massimo Nava invece, sopravvalutandosi, sotto la pretenziosa dicitura “analisi”, titola così il suo pezzo di approfondimento di oggi: “Un alleato prezioso per respirare un po’”. L’antifona slinguazzante si coglie appieno fin dalle prime battute: “Monti e Sarkozy”, attacca il sobrio Nava, “si conoscono da anni, si stimano e si danno del tu…”. Finite le inutili manfrine, Nava tenta poi senza successo di dare una chiave di lettura all’incontro e, pur sforzandosi, non ci riesce. Le uniche cose che il povero lettore capisce di sicuro, leggendo l’analisi (?), riguardano il profilo personale di Monti che, ricorda Nava, “fu già consulente di Sarkozy nella commissione Attali”. Per il resto l’articolo è interamente farcito da una serie infinita di amenità e stupidaggini varie. Si passa dalla considerazione circa la “grande novità” che “il tecnico di “chiara fama” Monti rappresenta per l’opinione pubblica francese, ad altre fesserie difficilmente commentabili tipo questa:” Già sembra di sentire”, azzarda Nava, “i commenti sul professor Monti da Varese: così serio che non sembra italiano. Ma anche così low profile che non sembra francese…”. Nava invece scrive così che non sembra proprio un giornalista. La considerazione più interessante e più vera dell’inutile analisi di Nava, peraltro evidenziata come decisiva, è la seguente: “L’incontro di Parigi forse non passerà alla storia…”. Tranquillo Nava, puoi togliere il forse. Ma anche se dovesse passarci, leggendoti, nessuno capirebbe il perché.

    Francesco Maria Toscano

    Categorie: Editoriale

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      Francesco Maria Toscano, nato a Gioia Tauro il 28/05/1979 è giornalista pubblicista e avvocato. Ha scritto per Luigi Pellegrini Editore il saggio storico politico "Capolinea". Ha collaborato con la "Gazzetta del Sud" ed è opinionista politico per la trasmissione televisiva "Perfidia" in onda su Telespazio Calabria.

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