Sono curioso di guardare stasera i sondaggi di Pagnoncelli per il soporifero Ballerò del pretino (con la p) Floris. Ogni martedì il noto sondaggista spara numeri altisonanti. La percentuale di italiani che, a sentire l’Ipsos, hanno fiducia nel nostro ottimo presidente Napolitano sfiora quasi sempre il 90%. Un risultato clamoroso che ricorda da vicino il tasso di gradimento che i leader dell’est riscuotevano in Paesi felici come la Bulgaria di Todor Zivkov. Ora, come sia possibile conciliare tanto amore e cotanta gratitudine con i continui fischi che il nostro amatissimo Presidente si becca ogni volta che mette il naso fuori dall’austero Quirinale, resta un mistero profondo che neppure gli adoratori allo Marzio Breda sono ancora riusciti a risolvere. Eh sì, perché nonostante l’amore, dopo le contestazioni di Bologna, Napolitano è stato sonoramente fischiato pure in Sardegna dove si era recato per recitare il solito sermone sulla necessità dei sacrifici per il bene dell’Europa e del mondo. Nonostante gli sforzi della stampa unificata, una specie di moderno istituto Luce con meno pudore, gli italiani non sembrano più molto disposti a credere alla buona fede di certi personaggi dalla predica pronta ma, spesso, dalla pratica sconcia. A proposito di palesi incongruenze tra i nobili auspici non confortati dal pratico esempio, mi sono ieri casualmente imbattuto, navigando su internet, in un servizio che la televisione tedesca ha mandato in onda nel lontano 2004 teso a smascherare il comportamento furbetto di alcuni europarlamentari che si facevano rimborsare 800 euro di biglietto aereo nonostante una spesa effettiva che a malapena sfiorava i 90. E sapete a quale noto personaggio pubblico chiese spiegazioni in merito il puntuale giornalista tedesco? Proprio a Giorgio Napolitano, allora presidente di una commissione in seno al Parlamento europeo (guarda il video in proposito al link http://www.youtube.com/watch?v=8L-e5Cvm-wQ). Una scena poco edificante dove l’imbarazzo e il nervosismo del futuro Presidente della repubblica italiana si taglia a fette. Oltre ad un problema di linea politica, il futuro dell’Italia passa soprattutto dalla riscoperta di figure politiche coerenti, disinteressate e animate da un forte idealità sempre anteposta rispetto ai privati interessi. Che credibilità può avere, nel chiedere ulteriori sacrifici a pensionati, precari e salariati sottopagati, un politico profumatamene retribuito che, pur rispettando formalmente leggi e regolamenti, non esita ad abbracciare condotte come quella esplicitata nel video?
Mi dispiace dirlo, ma se ammettiamo che i governi tecnocratici che si stanno affacciando in Europa sono guidati da elites finanziarie che agiscono solamente per garantire il profitto di chi rappresentano (non ufficialmente) non mi stupisce pensare che anche il nostro caro amato presidente sia parte del giochino perverso con il quale stanno distruggendo i popoli europei…