L’Italia con Monti è diventata improvvisamente così importante e credibile sullo scacchiere internazionale che non ci considera nessuno, dall’India alla Nigeria. Grazie all’indiscutibile e decantato prestigio di Monti, i due marò italiani accusati di avere ucciso due poveri pescatori indiani, sono finiti in una galera asiatica nonostante i lodevoli sforzi del nostro sottosegretario agli esteri Staffan de Mistura, che già dal nome ricorda uno dei tanti megapresidenti raccontati nella saga di Fantozzi. La grande stampa italiana, dopo avere in un primo momento falsamente bollato come pirati le vittime indiane, si concentra ora nello spiegare alla nostra pubblica opinione come il caso verrà risolto certamente una volta terminate le imminenti elezioni elettorali previste per il 17 di marzo nella regione indiana del Kerala, luogo di detenzione dei nostri militari. Apprezzabile il doppiopesismo italiota che considera a targhe alterne il rapporto tra politica e giustizia. In patria ammoniscono di continuo contro le gravi invasioni di campo che compromettono la credibilità della giustizia e minano il principio dell’uguaglianza di fronte alla legge. All’estero si travestono tutti da berluschini d’esportazione dando per assodata la strumentalizzazione politica della giustizia da parte della, formalmente indipendente, magistratura indiana. Staremo a vedere. Quello che è successo ieri in Nigeria è poi ancora più grave. Uno sfortunato ingegnere italiano, Franco Lamolinara, è stato ucciso in circostanze poco chiare durante un blitz congiunto della polizia nigeriana e delle teste di cuoio britanniche. Lamolinara, ostaggio insieme ad un altro ingegnere anglosassone di un gruppo estremista di ispirazione qadeista, era stato sequestrato nel maggio scorso. La prova di forza delle teste di c…uoio inglesi è finita in tragedia, mentre il presidente britannico Cameron non si è sentito in dovere di mettere neppure al corrente le autorità italiane circa la maturata decisione di ricorrere rapidamente alle vie di fatto. Persino Napolitano si è sentito in dovere di lanciare un monito dei suoi, anche se temo che i sudditi di sua maestà si ecciteranno molto meno dei nostri quirinalisti nell’ascoltarlo. Ma visto che ora cala lo spread (per chi volesse poi capire come e perché lo spread sale o scende strumentalmente, rinvio alla attenta lettura del pezzo pubblicato in data 8 marzo sul sito ufficiale del Grande Oriente Democratico, www.grandeoriente-democratico.com, e titolato “Barack Obama, Mario Draghi e Mario Monti: tre modi diversi di essere Massoni, fra errori, illusioni, promesse, inganni e triplogiochismo sullo scacchiere euro-atlantico”), nuovo nume tutelare in sostituzione dei fantomatici sondaggi dell’era del biscione, vuol dire che Monti è credibile e ci ha salvato dal baratro. Amen, e così sia. Questo per quanto riguarda il fronte esterno. Su quello interno registro e mi riservo successivamente di commentare l’interessante intervista dell’ illuminato ing. De Benedetti, mandata in onda ieri sera nella trasmissione di Santoro “servizio pubblico”. L’editore di Repubblica, da anni strabico king maker del centrosinistra italiota, in sintesi archivia Bersani, difende l’art.18 e striglia Draghi e Marchionne. Non mancano pure le punzecchiature per il “vaste programme” del divino Monti che, secondo De Benedetti, si è finora distinto per l’ossessiva mania di imporre misure recessive di rigore e austerità senza fare nulla per l’equità né tantomeno per la crescita. Un’analisi che cozza largamente non solo con lo stile adorante del giornale di Largo Fochetti verso il governo dei tecnici, ma anche con le recenti e caramellose uscite pubbliche dello stesso finanziere italo-svizzero, tutto propenso ad incensare Mario Monti. Qualcosa evidentemente si muove. In chiusura, segnalo una patetica intervista di Pierluigi Bersani (titolo già esaustivo: “Non escludo un Monti bis…puntiamo ad un’intesa con i moderati”) su la Repubblica di oggi, nella quale l’involontario imitatore di Crozza, preso atto delle parole di D’Alema e degli schiaffi di De Benedetti, pare limitarsi a rispondere: “Iavol!”.
Francesco Maria Toscano
ha ha ha.. Lei è molto umano..
devo dire che gli ultimi 3 articoli sono piuttosto feroci e sarcastici.. scorre sangue caldo meridionale eeh?
ottimo post
Grazie Alessandro…la misura è colma.
«Involontario imitatore di Crozza» è da antologia! Ed è pure assai meritato.