Grillo ha stravinto. La vittoria di Parma chiude un’epoca. I partiti tradizionali sono finiti, definitivamente rasi al suolo dalla cura Monti. E’ una lunga e triste eutanasia quella che sta inesorabilmente spegnendo le principali forze politiche, protagoniste assolute dell’ultimo sciagurato ventennio. Monti li porterà all’estinzione, imitando il recente esempio del suo degno collega greco Papademos. Le oligarchie che guidano i partiti che sostengono il governo Monti non hanno evidentemente modo di liberarsi dall’abbraccio mortale del professore bocconiano. Devono recitare alla luce del sole la parte di chi sacrifica consenso elettorale per senso di responsabilità istituzionale, perché probabilmente ricattabili nell’ombra. Le forme opache, ridondanti, metalliche e inutilmente adulatorie che accompagnano la parentesi dei (pessimi) “tecnici” al potere, non hanno impedito agli italiani di cogliere in profondità alcune (mal)dissimulate dinamiche occulte e non spiegabili. La nostra democrazia, sotto attacco, dimostra di possedere ancora alcuni anticorpi. Con il voto di ieri, oltre ai vecchi partiti, risultano asfaltati anche i vecchi mezzi di comunicazione di massa. I cittadini hanno interiorizzato bene il concetto di consustanzialità che lega politica e informazione. Tutti i grandi giornali, le principali radio e televisioni sono unite a difesa di un ordine costituito che fa acqua da tutte le parti. La credibilità del sistema informativo italiano è già irrimediabilmente compromessa. La forza del movimento di Grillo consiste proprio nell’evitare i tradizionali media, dipinti a ragione come strumenti di supporto ad un sistema di potere nel suo complesso monolitico, elitario, antidemocratico, indegno, iniquo e ingiusto. Nonostante l’ostilità di tutto quello che oggi possiamo dipingere come “il mondo antico”, Grillo ha vinto. Una vittoria rivoluzionaria nei metodi e nelle forme prima ancora che nei (pochi e insufficienti) contenuti. La dittatura tecnocratico- finanziaria che paralizza e umilia le vite di milioni di incolpevoli cittadini mostra il suo tallone d’Achille. Non basta più ai prestigiosi manovratori possedere tutti i giornali, tutte le televisioni, tutti i migliori prezzolati pseudo opinionisti per garantirsi privilegi castali e immeritati vita natural durante. E’ nata una nuova consapevolezza dal basso. Ancora acerba, immatura, rabbiosa più che raziocinante, ma già capace di spazzare via come un fiume impetuoso le vecchie ipocrisie stancamente recitate da ominiccchi addestrati ai quali non crede più nessuno. La democrazia, cari signori imbellettati, è un osso troppo duro per essere archiviato in tutta fretta.
Francesco Maria Toscano
si vabbè.. giusto! ottimo successo di Grillo però siamo sicuri che i vecchi partiti sono stati spazzati via? se alludiamo al PDL si, la lega sappiamo perchè, ma pare che il PD tenga ancora, si è aggiudicato abbondantemente la maggioranza dei Comuni, sottraendone anche al centro destra, nonostante la debacle di Parma. Sarà che i piddini sono duri di comprendonio, ma non hanno colto l’occasione di dare un voto di protesta. Adesso sono legittimati a proseguire con la politica dei “bene anche così, ma anche colà”, di stare a fianco del Monti, ma anche di Hollande, fino al 2013, quando vinceranno l’elezioni. Accetto scommesse che vinceranno
Io invece ho l’impressione che di elezioni, nel 2013, non ce ne saranno. Inventeranno costruiranno qualche cogente “emergenza” per sostenerne la inopportunità e “rimandarle” a fantomatici tempi migliori. Nell’interesse del Paese, ovviamente. Ma sono notoriamente paranoico, quindi non datemi retta.
Bah considerando che dietro al blog di Grillo c’e’ la Casaleggio Associati che ha relazioni con diverse multinazionali e cura anche la vita cibernetica di Di Pietro e del suo partito, oltre che le edizioni in Dvd dei pensieri di Travaglio, io tutta questa rivoluzione non la vedo. Nel nuovo vedo frammenti di vecchiume (ovvero nuove lobby che assomigliano tanto alle vecchie) che non mi piacciono affatto. Del resto quando un movimento nato dal basso si trasforma in un partito (pur sostenendo il contrario), o quando qualche partito prova ad appropriarsene, qualcosa va sempre storto. L’unica differenza in questo caso e’ che il movimento l’ha creato lo stesso Grillo (insieme alla Casaleggio Associati), con tanto di marchio registrato a suo nome. Tutto questo per dire: attenti quando inneggiate a Grillo (o indirettamente ai curatori del suo blog) come paladini della democrazia. Non che il panorama italiano offra molto di meglio.