Eccoci qua. Casini dice si al patto tra progressisti e moderati proposto illo tempore da Bersani.  Si fanno sentire anche dalle parti di Futuro e Liberà: siamo d’accordo, muoviamoci, dice Della Vedova. A questo punto si pongono due problemi, immediatamente: se le primarie del centrosinistra hanno ancora un senso; se Vendola e Di Pietro possono stare dentro la cosa rilanciata da Casini sul Corriere. Evidentemente, a meno che in questo clima di generale decadenza non dovremo ricrederci anche sull’ovvio, l’ipotesi di una colazione di centrosinistra imperniata sulla famosa foto di Vasto è andata definitivamente in frantumi. Tanto più che lo stesso Casini, nel motivare la sua scelta, ha dichiarato che un accordo col Pd rappresenterebbe  la naturale continuità di un rapporto politico cementatosi nel sostegno al governo Monti. Ripartire da Monti, dunque. Dalla sua visione dell’economia, dei rapporti sociali, del lavoro. In fondo bisogna apprezzare la coerenza di Casini: se con Monti a Palazzo Chigi ci troviamo d’accordo quasi su tutto, perché alle elezioni dovremmo andare divisi? Vai a dargli torto. Come ho avuto modo di scrivere recentemente, la differenza oggi non è più tra chi sta con Berlusconi e chi lo avversa, ma tra chi sostiene le politiche di Monti e chi le contrasta, tra chi accetta questa Europa del rigore fine a se stesso e chi si batte per una nuova idea di Europa, in cui il primato è assegnato ai diritti dei cittadini, dei lavoratori, al futuro dei giovani, anziché agli interessi delle banche e della speculazione. Questo Casini sembra d’averlo capito. E gli va dato merito. A fare gli indiani sono invece coloro che hanno scelto di collocarsi all’opposizione di Monti, ma, in vista delle prossime elezioni politiche, continuano a giocare con foto abruzzesi sbiadite, con primarie fantasma ed inutili, con schemi elettorali assolutamente incoerenti e avulsi dallo scenario politico che si sta profilando. Casini va dunque con Bersani in nome di Monti. La sinistra ci andrebbe invece in nome di che cosa?

    Luigi Pandolfi

    25.06.2012

    Categorie: Politica

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