Cerchiamo di fare chiarezza una volta per tutte per demistificare il grande imbroglio che rischia di alzare una cortina fumogena rispetto alla vera natura dell’iniziativa sulla MMT in Calabria. Quelli che hanno seguito la vicenda e continuano a porre la questione in termini “Scopelliti sì, Scopelliti no” o sono in mala fede (vogliono cioè buttare la questione in caciara) o hanno gravi limiti di apprendimento. L’idea di fare conoscere la Modern Money Theory ai calabresi è venuta a me dopo avere assistito con entusiasmo al meeting di Rimini. Ho avuto il torto di credere ingenuamente alle parole di Barnard, il quale ha sempre lamentato l’ostracismo dei media e delle istituzioni intorno alle sue tesi e analisi. “Con impegno, costanza e caparbietà”, pensavo sbagliandomi, “riusciremo a rompere il muro di indifferenza che impedisce alla Modern Money Theory di essere conosciuta e metabolizzata dalla maggior parte dei cittadini calabresi e italiani”. Come mise subito in chiaro Barnard fin dalla sua prima mail, la difficoltà di organizzare un evento così complesso presupponeva l’aiuto delle istituzioni territoriali, senza distinzioni di colore partitico o considerazioni sulla qualità personale degli uomini che le rappresentano. Questo approccio, spersonalizzato, culturale e apartitico, mi sembrava poi perfettamente coerente con l’impostazione barnardiana, pensiero pacificamente cristallizzato dall’idealista al ragù nel suo famoso post su Lombardo (clicca per leggere). Lì Barnard correttamente scriveva di essere pienamente consapevole dei “guai di Lombardo” ma, ciononostante, riteneva la cosa assolutamente trascurabile rispetto all’obiettivo prioritario di permettere la diffusione capillare della MMT. Ragionamento, tra l’altro, giustissimo. Lombardo, sulla cui testa già all’epoca pendeva  la pesante accusa di mafia, non aveva infatti invitato Barnard e “i suoi economisti” a casa sua ad allietare un festa privata tipo quelle che piacevano tanto al laziale Fiorito. Lombardo, nella qualità di Presidente di una Istituzione avente valore e dignità costituzionale (la Regione Sicilia), aveva meritoriamente avuto una brillante intuizione culturale e politica. Volete fargliene una colpa? Il caso calabrese, poi, è ancora più paradossale. Io, a differenza di De Santis, indicatomi da Barnard come legittimo portavoce dei desideri di Lombardo (“io conosco Beppe De Santis, che ha l’ufficio al piano di sotto rispetto a quello di Lombardo”,  precisava in una mail Barnard, eccitato come un alunno in gita fuori porta), non mi sono mai fatto portavoce esclusivo di nessuna Istituzione. In prima istanza avevo chiesto e ottenuto il sostegno della Provincia di Reggio Calabria e del Comune di Cosenza, finalizzato a soddisfare una richiesta specifica e categorica dello stesso Barnard (“senza inviti istituzionali non ci muoviamo”). In secondo luogo avevo sensibilizzato tutte le Istituzioni calabresi più importanti, sapendo che soltanto la presenza delle Istituzioni all’evento avrebbe generato un robusto interesse mediatico intorno ad una iniziativa culturale altrimenti facilmente e indegnamente silenziabile, come il caso del summit di Rimini tristemente dimostra. A questo punto, è stato Barnard a pretendere un nuovo invito istituzionale firmato da Scopelliti, nonostante io lo ritenessi decisamente superfluo (“non puoi pretendere un invito ufficiale da tutti i riferimenti istituzionali ipoteticamente coinvolgibili”, gli scrissi esplicitamente). Niente, fu irremovibile. Voleva a tutti i costi essere invitato personalmente da Scopelliti. E Dio solo sa quanto dovetti faticare per soddisfare il suo sopravvenuto capriccio, non avendo io, a differenza di Beppe De Santis, nessun ufficio al piano né di sotto, né di lato rispetto a quello di Scopelliti (vicenda questa che potrebbe meritare, a latere, ulteriori pubblici approfondimenti). Un paradosso ancora più grande riguarda poi il modo con il quale Barnard tentò di liquidarmi dalla scena nella speranza (risultata vana) di ritagliarsi il ruolo di unico interlocutore degli uffici di Presidenza, senza avere di mezzo quel rompicoglioni di Toscano (“non ti sai muovere a questo livello. Fine con te. Parlerò direttamente con le segreterie dei Presidenti”, mi comunicava nobilmente). Fino all’ultimo tenne il punto, chiudendo il nostro scambio epistolare palesandomi l’intento di parlare direttamente con Scopelliti (“chiarirò con il Presidente”) e pretendendo infine le mie scuse scritte (“da girare per conoscenza agli uffici della Regione”), alla luce di un sinistro avviso formalizzato a “mezzabocca”, con il linguaggio, cioè, tipico di questa povera terra violentata dalla violenza ‘ndranghetistica e dall’ipocrisia dei fenomeni anticasta (“ho parlato con chi di dovere, e tutto mi è stato chiarito”, azzardava il nostro eroe). E ora, alla luce di queste verità fattuali, documentate, incontrovertibili e non interpretabili, dovrei io dare giustificazioni alla pubblica opinione circa l’opportunità di coinvolgere l’Istituzione Regione Calabria nella preparazione dell’evento MMT? Ma fatemi il piacere…

    P.s. Sottolineo anche che sono tornato sull’argomento soltanto perché continuo ancora a registrare, qua e là sul web, interventi che denotano la dura cervice di alcuni individui, incapaci di pensare e ragionare criticamente con un minimo di onestà intellettuale. Quando finalmente non ci sarà più nessuno che si impegni ad offrire versioni dei fatti  palesemente lontane dalla realtà, non avrò più il problema di ribadire quello che anche con questo intervento era giusto puntualizzare, offrendo nuovi angoli visuali della questione. A breve, alcune novità sul sito www.mmtcalabria.it .

    Francesco Maria Toscano

    9/10/2012

    Categorie: Attualità

    24 Commenti

    1. totò scrive:

      Salve Francesco, anch’io sono stato a Rimini al primo convegno.
      A tutt’oggi sono grato e riconoscente a Barnard per avermi fatto conoscere l’MMT.
      Sono un attivista MMT Emilia Romagna e non ho accettato da subito i “licenziamenti”
      e soprattutto le motivazioni che Barnard adduceva trovandole palesemente
      contraddittorie con quanto lui in precedenza aveva scritto a proposito di Lombardo.
      Qui il mio intervento prima che conoscessi la tua versione:
      http://democraziammt.info/site/2012/08/03/summit-mmt-cagliari-rimini-ottobre/
      Prova ad intervenire e se fai parte dell’MMT Calabria apri una discussione nel forum.
      Saluti,totò.

    2. il Moralista scrive:

      Caro Totò,

      Avevo già letto, e apprezzato, i tuoi lucidi commenti prima della tua segnalazione. Per avere usato “la ragione” ti eri beccato pure qualche rimprovero da qualche anima troppo zelante. Non ti curar di loro ma guarda e passa. Un caro saluto,

      Francesco

    3. Andrea scrive:

      Questa spaccatura si è rivelata persino vantaggiosa per la divulgazione dell’MMT.
      Ben vengano i Summit di Rimini,Cagliari e Calabria. Quello che conta è che in un modo o nell’altro, siamo riusciti a portare quasi tutto il TEAM dell’MMT in Italia.

    4. Augusto scrive:

      Io invece credo di ragionare criticamente, ma mi sono letto il carteggio di email che lei ha avuto con il Sig. Barnard,. La mia impressione è che lei abbia cercato lo scontro con il Sig. Barnard, lo ha subito finemente punzecchiato e provocato sapendo bene come la cosa non sia difficile. Se lei avesse realmente tenuto alla causa ed a non rompere un fronte comune sostenendo con tutte le forze una causa allora avrebbe usato più tatto e comprensione. Che Barnard trovi anche sostentamento economico dal movimento MMT non mi stupisce e lo accetto dal momento che impegna tutte le sue energie e lo fa anche come lavoro, un lavoro che lo appassiona. Di Barnard conosco i pregi ed i difetti (tanti), ma di lei ho visto solo i difetti,dalla email risultano atteggiamenti arroganti ed isterici e dal momento che lei, facendosi paladino del MMT, è riuscito a spaccare il movimento ed a dimezzare il meetingi di Rimini (complimenti per uno che se ne è interessato solo da qualche mese). Io posso condannare Barnard per i suoi atteggiamenti e strategie (non siamo perfetti), ma il lavoro svolto, l’impegno, la lotta danno prova dell’integrità della persona. Lei invece,salito agli onori della cronaca per meriti altrui. deve dimostrare tutto e bene, visto che è collegato a degli ambienti (enti pubblici e massonerie) di cui è difficile, dal principio, avere un atteggiamento di fiducia, ma qui sono io prevenuto.
      Concludo dicendo che lei ha anteposto la sua antipatia, avversione e scontro con Barnard alla causa dell’MMT

      • il Moralista scrive:

        Augusto,

        I fatti sono chiari. Ho proposto a Barnard di venire in calabria, ho accettato tutte le sue richieste. Voleva molti soldi? Cercavo di accontentarlo. Voleva l’invito scritto della provincia? Accontentato. Quello della Regione? Pure. Pretendeva di imporre come imprescindibili le figure di Mosler e Parguez? Bene. Gli avevo persino chiesto di presentare il suo libro “Il Più grande crimine”. Ma cosa dovevo fare di più per venire incontro ai suoi desideri? Mi indichi un elemento concreto di reale chiusura nel merito che testimonia “la volontà di provocarlo”. Non si riferirà magari alla battuta scherzosa inizale nella quale gli faccio notare che i Borboni non ci sono più? Quella non è una provocazione, si chiama ironia e in genere è apprezzata dagli uomini intelligenti. Alla fine, poi lei dice due cose gravi e sbagliate: “lei è legato ad ambienti pubblici e massonerie…”. Ora, intanto noto che lei utilizza la formulazione “ente pubblico” come se stesse parlando del Ku Kluk Klan. Le istituzioni sono il diretto risultato della volontà del popolo sovrano ed io, a prescindere dal colore politico, mi vanto di servirle quando e come posso. Magari a lei piacciono invece i tecnici non eletti. Io, guardi un po’, preferisco le figure democraticamente elette. Questo per quanto riguarda il suo abietto e spregevole riferimento agli “enti pubblici”. Quando però il suo eroe le proponeva di andare da Lombardo, dimessosi poi per mafia, lei dov’era? E il fatto che Barnard nel carteggio cui lei fa riferimento si vantasse di dialogare direttamente con Beppe de Santis, “che è al piano di sotto di Lombardo”, secondo la sua logica da strapazzo che cosa significa? Che Barnard è legato “a certi ambienti”? Ma non si vergogna di fare ragionamenti così insipienti e illogici? Barnard correttamente dialogava con l’uomo di Lombardo senza per questo diventare uno “collegato a certi ambienti”. Lei non sa cosa è lo stato di diritto. Per quanto riguarda la massoneria, infine, lei dimostra ancora una volta di non sapere quello che dice. La massoneria le ha regalato le istituzioni democratiche, quelle stesse che le permettono di esprimere persino pensieri infimi come quelli di cui sopra. Io nono sono massone ma se lo fossi non me ne vergognerei affatto. Magaldi è un mio amico, massone a viso aperto, uomo di grande cultura, coraggio e valore. Molto meglio avere un amico prezioso e leale come Magaldi che uno come Lei. O come Barnard.

        Saluti

    5. Augusto scrive:

      Come detto Barnard ha tanti difetti: lunatico, egocentrico, intransigente, schietto e scarsissimo stratega (ma questi due aspetti potrebbero essere anche dei pregi)e commette errori. Ma non si può mettere in discussione e non avere il rispetto per il lavoro fatto, la passione, le motivazion ed i risultati fin qui ottenuti. Chi l’avrebbe fatto al suo posto??? Per cui se delle volte non è difendibile sul piano logico razionale lo è da um punto di vista umano.Ma non voglio difendere a spada tratta Barnard come non voglio sindacare sul merito di questa questione, per fare un fiume ci vogliono due sponde. La sottile provocazione ed incitazione allo scontro si percepisce nella essenza, struttura e mancanza di umiltà (qui utilizzato nel senso di sapere qual’è il proprio posto in un determinato momento) e non riferito ad una sola frase del contesto…non voglio fare un trattato filologico sul carteggio. Per quanto riguarda alla sua retorica che ha fatto sugli enti pubblici, le risponderei alla Totò:”ma mi faccia il piacere”. Non confonda ente pubblico con organo eletto (quelli si che hanno messo un tecnico a governarci), posso tranquillamente e serenamente affermare, grazie alla mia esperienza e fatti attuali che un ente pubblico serve solo per funzioni clientelari e privatistiche e poco asservite al “popolo sovrano” se poi lei è tra quel 5% di persone che lavorano o collaborano per un ente pubblico per meriti personali e non per meriti di partito sono contento per lei. Per quanto riguarda la Massoneria potremmo disquisire e discutere per mesi su quello che hanno fatto, i reali motivi, chi sono, quali i buoni e cattivi….anche la chiesa nel nome di Gesù nel corso dei secoli è stata complice di milioni di morti per cui…Ma ci sono alcuni preti che sono splendide persone
      Quello che volevo sottolineare è come lei in poco tempo sia riuscito a spaccare ed indebolire un movimento, partendo da una volontà di divulgazione e supporto (oltretutto su suggerimento di un “massone a viso aperto” ma qui sto facendo dietrologia mi scusi) ed ad anteporre la sua antipatia ed avversione per Barnard alla causa dell’MMT. Potrei dirle che lei è uguale a Barnard, solo che lui ha costruito mentre lei no….. Mi fermo quì e la ringrazio del tempo concessomi perchè avrà sicuramente altro da fare od a difendersi da altri, a meno che questo non sia il suo lavoro o le piaccia.

      • il Moralista scrive:

        Finalmente l’è scappata la verità e quindi è così temerario da scivere testualmente: “qui utilizzato nel senso di sapere qual’è il proprio posto …”. Quindi, siccome razionalmente non sa come difendere Barnard (perché è indifendibile) utilizza un argomento alla Fantozzi (doveva restare al suo posto). Se lei è il classico italiano zerbino e subalterno con i potenti e i “vipsss” (e magari arrogante con i poveracci), questo è un problema suo e non mio. Io mi comporto da Uomo con chiunque, povero, ricco, famoso o oscuro che sia. Chiaro mio caro ragionier Ugo? Quanto poi al “clientelismo che c’è nelle strutture pubbliche” e altre banalità del genere che lei continua e ripetere, le segnalo che, oltre a scrivere fesserie (“il 5%” ecc…), non ha capito nulla di MMT che, valorizza, per l’appunto, il ruolo del pubblico per la creazione di ricchezza privata. Più che un mmtista, lei sembra un seguace di Belpietro. Se poi, quello che scrivo, le pare politicamente orientato, lo puntualizzi pubblicamente, se ci riesce. Che Barnard abbia fatto una cosa ottima a diffondere la MMT in Italia , non deve spiegarmelo lei. Per cosa pensa mi sia rivolto a lui? Perché è figo? Ma avere delle ottime intuizioni non giustifica a prescindere comportamenti oltromodo ambigui e scorretti.

        Saluti

        p.s. quanto poi alla surreale accusa di avere distrutto i summit MMT, le ricordo che è stato Barnard, non io, a dire agli economisti che se venivano in Calabria lui li cacciava. Io resto felice di sapere che gli eventi di Cagliari e Rimini si faranno e mi auguro che saranno un successo.

        • Augusto scrive:

          A parte il fatto che non ho scritto “Doveva restare al suo posto” ma “di sapere qual’è il suo posto” ma qui entriamo nella logica delle interpretazioni.
          Ho probabilmente usato maldestramente un termine (Umiltà) con il significato. a me caro, preso da “Frammenti di un insegnamento sconosciuto” tentandone, in malo modo, di spiegare il senso di questa parola cioè: di sapere come agire…cioè sapere dove siamo ed agire in base agli obbiettivi in modo consapevole. Ho fatto la specifica proprio perchè non venisse inteso proprio come sottomesso, silenzioso o come dice lei fantozziano. Il fatto è che se il suo scopo era di divulgazione e supporto all’MMT non ha operato nel modo migliore, non ha usato termini e modi consoni alla situazione ed alle persone che aveva di fronte. Era meglio che avesse tentato di affossare il movimento. Il suo attacco sulla mia conoscenza o meno dell’MMT, mi ricorda i capra di sgarbiana memoria. Ma dell’MMT ne abbiamo parlato insieme? ci siamo confrontati? lei mi conosce? Non confonda la mia critica forte alle istituzioni (organi eletti ed enti) Italiane, sull’utilità di queste nel sistema suddetto. Dire che le istituzioni ed enti italiani sono associazioni a delinquere non significa che non sono utili in quanto tali o voglio uno stato privatistico. Se poi definisce fesserie le mie critiche (clietelismo e sperpero di denaro pubblico) alle istituzioni allora mi sembra che lei abbia una poco lucida visione della realtà oppure la sua collaborazione con le istituzioni ha radici “forti”. Non sto facendo un discorso politico, lei per me può essere di destra o sinistra, tanto queste parole in Italia hanno perso qualsiasi senso, ma sul suo modo di operare sul fatto che lei contrapponendosi e contestando Barnard si mette al suo stesso livello e ripeto è nocivo al dialogo.Non si è sforzato di capire l’uomo e l’obbiettivo che aveva, ma è stato altrettanto egocentrico, intrasigente, arrogante e di vedute strette come Barnard. Comunque se vuole rispondere a queste email, le consiglio di leggerle con tranquillità, respirando e di ribattere con razionalità sui punti e non agitarsi come Sgarbi, non deve avere l’ultima parola non stiamo facendo una battaglia. Concludo dicendo che non mi ha minimamente offeso dandomi del Fantozzi, persona vittima del sistema, ma almeno lui il sistema lo vedeva e la beffarda ironia della realtà…a dispetto dei vari Calboni, Silvan e Filini che, meccanismi del sistema, credevano di essere liberi e vivevano una finta felicità…………..ha capito Rag Filini?? mi consenta

          • Diego scrive:

            Lei si difende assai degnamente e a volte un pò debolmente. Mi riferisco al discorso sulle istituzioni. A valle del suo ragionamento, le istituzioni sono quindi dei ‘nemici’ tout-court in quanto tali e corrotte e qualsiasi fatto con cappello istituzionale è da rigettare? Oppure sono pur sempre le Istituzioni, seppur infestate da una rete di nobili, vassalli, valvassori e valvassini senza scrupoli? È lei che fa confusione, dato che da quello che dice non si capisce la risposta a questa domanda.

            Di tutto ciò, la sua unica critica rimane una vaga accusa di non aver saputo portare avanti il dialogo da parte di Toscano. Letto il carteggio, direi che si tratta di un’opinione ultrasoggettiva e quindi di poco conto.

            Mi spiace, ma ho paura che affinché questo scambio abbia ancora senso, è costretto a preparare quel trattato filologico.

            Mi faccio una risata sul fatto che l’essere un cattivo stratega può essere un vantaggio. Se sei uno scienziato o un artista, forse.

    6. Augusto scrive:

      Sig. Diego, rispondo per punti e parto dalla fine. (però lo deve leggere tutto ed attentamente)
      Più che ridere doveva chiedersi perchè della mia dichiarazione. Gliela contestalizzo e gliela spiego. Se mi trovo di fronte una persona schietta e priva di capacità strategiche, per me può essere un vantaggio e anche pregio (ho usato il condizionale in quanto differente dei contesti in cui si opera) perchè non mi aspetto mosse secondarie,secondi fini o atteggiamenti meschini, se avesse scopi truffaldini o meschini sarebbe facilmente scopribile…
      Che il discorso sulle istuzioni non sia chiaro a lei ed al Sig Toscano (da ora in poi ST), mi sembra strano,ma proverò a rispiegarlo. Anche perchè la sua domanda, per me non ha tanto senso. Ma vedrò di spiegarmi per l’ultima volta (intanto vi invito a leggere questo articolo, ma solo per vostra informazione: http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=10914 )
      Le istituzione pubbliche o amministrative, nel loro significato classico e per lo scopo per cui sono state concepite, devono esistere ed è un bene che ci siano. Non sono le istituzioni in sè ad essere il problema, ma le persone che, preposte allo svolgimento di funzioni pubbliche, o svolgono funzioni privatistiche, o non svolgono queste funzioni o non le svolgono nei modi più produttivi. Ripeto non sono le istituzioni, ma le persone che ci lavorano dentro. La stessa Kelton a Rimini disse che una applicazione dei concetti dell’MMT si esplicano al massimo in uno stato in cui le istituzioni non siano pregne di corruzioni o clientelismi, ma comunque l’applicazione dell’MMT mitiga gli effetti devastanti di istituzioni suddette.
      Le dico solo questo che, per la mia esperienza, le selezione, le relazioni tra le persone ed azioni che avvengono all’interno ed esterno delle istituzioni non sono fatte su basi meritocratiche o su puri scopi di asservimento del “popolo sovrano” ed in base a questo traggo le mie convinzioni…
      Ma veniamo al punto principale quello su cui è realmente importante i carteggio.
      Facciamo la premessa che il ST conosce il Signor Barnard (da qui SB), sa che persona è, la conosce, non ci vuole molto, e lo dice lui stesso. Sa che ha appena avuto una delusione dalla regione Sicilia. Allora se ho interesse per l’MMT e contatto SB e chiedo la collaborazione, so la persona che ho davanti e so che sarà difficile relazionarmi con lui, so cosa mi aspetto e che sono io che devo dare rassicurazioni in primis sulla mia persona ….se no comincio già da solo. Comunque il ST parte già con un tono arrogante con la “battuta sui Borboni” che lui mi giustifica: “Non si riferirà magari alla battuta scherzosa inizale nella quale gli faccio notare che i Borboni non ci sono più? Quella non è una provocazione, si chiama ironia e in genere è apprezzata dagli uomini intelligenti” Intanto intelligente è chi fa dell’ironia nel momento giusto e sa che possa essere capita. Che poi l’ironia sia apprezzata indiscriminatamente dagli uomini intelligenti, questo lo dice il ST. Comunque l’ironia non si apprezza e non si capisce,anzi il tono può sembrare sprezzante. Le precisazioni postume, che fa su altri canali lasciano il tempo che trovano.
      Non devo dire io al ST come le parole scritte vengano interpretate da chi le legge in modo diverso da chi le scrive, tanto che per aiutare la comprensione sugli scritti ed email ci aiutiamo con gli emoticon per sottolineare o far capire il senso. ST non risponde e continua il suo dialogo collaborativo. SB non conosce ST non sa chi è, potrebbe essere chiunque e devo dire che ST si presenta con credenziali notevoli, offrendo possibilità e disponibilità enormi e soprattutto una sicurezza ed esperienza notevole (mia opinione sulla durata dell’evento: due giorni sono sufficenti, non so se il ST si ricorda di come eravamo messi tutti il venerdì pomeriggio sia noi che i professori, ma se lo scopo è la promulgazione allora promulgo il dibattito lo faccio in seconda fase, quando certi concetti sono stati assimilati, come credo verrà fatto a Rimini ad ottobre). Comunque anch’io sarei prevenuto di fronte ad una situazione simile
      La provocazione arriva nelle email dell’11/06 dove ad una precisazione di SB (magari non troppo infiocchettata, ma sappiamo chi è Barnard) ST comincia con toni provocatori (ma per chi mi hai preso? sempre che non perdiamo la pazienza lungo il cammino) . Poi dà garanzie di neutralità politica ed obbiettività di contenuti etc dell’evento, ma fatta su una fiducia presunta, non verificata.
      Il SB risponde tranquillamente dando delle giustificazioni più che ovvie alla sua pedanteria e preoccupazioni.
      La risposta del ST (ore 21.49) è infarcita di bonismo, accondiscendenza con stilettate finali nell’ogoglio del SB (Fai bene a fare le cose seriamente, ma vorrei anche sapere se ti interessa davvero diffondere la MMT in Italia. In effetti (purtroppo, e a disonore degli italiani), non mi pare che ci sia la fila per inviti istituzionali a te o agli esperti MMT, nè in Italia nè altrove (in Grecia vi hanno anchediffidato dal presentarvi). Ma perché scrivere ciò? A che senso? Gli dici che fa bene a fare le cose seriamente (anche se poi non ne sei ancora convinto dal senso delle frasi) e poi gli dici questa cosa…..ed in più gli fai notare che non se lo fila nessuno, cioè ringrazia i Santi che ti do importanza. Poi scrive (Se invece preferisci lamentarti genericamente che nessun soggetto istituzionale o imprenditoriale dà retta alla MMT ma, quando ti capita l’occasione di rompere questa “congiura censoria” , tratti con sufficienza e supponenza i tuoi interlocutori, libero anche in questo caso di perseguire ta….l) Mi dispiace ma fino a questo punto la supponenza e stata del ST ed anche superficialità aggiugerei. Il fatto che fosse stato “gentile” ed avesse a parole dato accondiscendenza alle richiesta del SB (addirittura promesso anche qualcosa di più), non gli dà il merito di sbroccare in questo modo, quando poi da parte del SB non c’è stato altro che “pedanteria e richieste di garanzie” giustificate. Poi voglio sottolineare al ST che non è che leggendo il pensiero scritto su internet si conoscono le persone oppure dà certificazione di integrità o veridicità di pensiero.
      Ripeto ST sa chi è SB, sa che persona è e come sia suscettibile ed irrascibile, mentr SB non conosce ST. Comunque il SB comprendendo che il dialogo è difficile demanda ad altri parlarci per non far andare tutto per l’aria
      Nella email del 12/06 (Mi pare che Barnard, più che pedante, supponente, arrogante, etc. (come lui suppone che io lo ritenga) ci credo glielo hai detto ed ora glielo confermi. Il resto della email continua con lo stesso stile di supponenza, arroganza e isterismo (le parole scritte in maiuscolo nel linguaggio email si intendono urlate) non ho tempo per spiegare il resto della email e come sono andate le cose lo sappiamo. Il SB ha capito la persona che aveva di fronte, ci teneva ad fare il summit ed a cercato di bypassare il ST.
      Il ST nelle sue pubblicazione con il SB lo critica spesso per il suo attaccamento ai soldi e di come abbia cercato di “micraniare” sulla cosa……….beh non si evince questa cosa dalla email. SB chiede € 15.000 (perché no? chiedere è lecito) ed il ST risponde € 5.000 ed il SB accetta tranquillamente e non dice niente, per cui questa “accusa” lascia il tempo che trova.
      Che questa interpretazione sia “Ultrasoggettiva”, dipende…….dipende dalla sensibilità della persona che legge, dipende dai mezzi interpretativi a disposizione della persona che legge, dipende dalla pazienza di saper legger, dipende dalla esperienza di vita che uno ha…………
      Questa è la mia interpretazione e ribadisco per l’ultima volta che se lo scopo del ST era di diffondere l’MMT si è dato un scopo troppo grande ed ha sbagliato in pieno. Che rinfaccia al SB colpe e atteggiamenti di cui lui stesso ne è stato protagonista e fautore. Che dei rindondanti proclami di essere “Uomo libero” e di essere libero dalle istituzione in cui opera od è collegato deve darne solo prova……….l’unica prova che ha dato finora è stato solo quello di aver spaccato l’MMT e di questo ne faccio una colpa grande e di avere limiti caratteriali grossi. Ma se anche il SB non è esente da colpe e da difetti queste sono mitigate e comprese dal lavoro svolto e dalla integrità del soggetto, certamente il SB in questo caso a sbagliato doveva trattare con il ST con più cautela e chiedere più garanzie ed in modi diversi tipo che il ST andasse a Bologna per incontrare il SB e non fare tutto via email. Mi piacerebbe che il SB fosse una persona equilibrata e più buon stratega

      • Diego scrive:

        Vado anche io a ritroso.

        insomma per interloquire costruttivamente col SB bisogna essere un abile diplomatico con anni di esperienza oppure la sua badante. altrimenti alla larga. Il ST doveva profondere un maggiore sforzo per calarsi nel ruolo di badante? Le risposte del SB avrebbero spazientito chiunque, ed avrebbero indotto chiunque a lanciare quelle che per lei sono frecciate, ma per me sono inviti a non cadere in quegli errori in cui il SB spesso incorre.

        sulle Istituzioni rimane la domanda: QUINDI?
        il problema sono le persone che le occupano, ok. Fino a quando non si farà un repulisti, che si fa? Si accettano in quanto organi dello Stato, oppure si disconoscono in modo nichilista?

        Provo a parafrasare il punto iniziale: se uno è uno scarso stratega, aumentano le probabilità che sia un onesto ingenuo in buona fede. Giusto? Oltre che opinabile, non vedo un gran vantaggio avere a che fare con un ingenuo (a meno che non voglia truffarlo); quanto all’onestà e alla buona fede, sono i rapporti umani e i comportamenti che dovrebbero farcelo capire, altrochè. vabbè nel tuo discorso era una nota molto a margine, direi inessenziale…

        • Augusto scrive:

          Sig Diego, sulle istituzioni tragga lei le sue conclusioni. Personalmente le accetto in quanto organi di stato, seppur riconoscendo lo stato di degrado in cui sono e mi auguro in una futura crescita in positivo della consapevolezza sociale della gente al fine che migliorino le stesse. Se vede la mia ricostruzione chi è stato provocatore arrogante, spazientito, presupponente è stato ST in primis. Questo le ho spiegato ed evidenziato….lo ha letto?…le ho detto i punti. Quello che lei mi sta ribattendo sono le mie conclusioni……….(voglio mettere un sacco di puntini tanto sono a gratis). Per me SB ha le sue colpe ed è una persona fortemente criticabile, ma non da una persona come ST che pontifica colpe e da giudizi, quando lui è la prima causa (consapevole o meno) e non è migliore di una persona come SB

          • Diego scrive:

            Ho letto la sua ricotruzione e ri-letto parte del carteggio. Condivido solo lo spazientito (nonostante il ST si sia sforzato di non apparire tale).
            Volendo sposare la Sua tesi per cui il SB è quello che è, e sarebbe onere dell’interlocutore oliare attentamente il dialogo,dosare le parole, ecc… continuo a ribattere che per cavarci un ragno dal buco ci voleva mandrake, o un santo. e forse nemmeno. Insomma l’accusa che muove rimane piuttosto debole, a mio avviso.
            Sull’accusa ‘corollaria’ (il ST che avrebbe spaccato il fronte MMT) direi che solo il tempo ce ne sarà testimone

            Felice che la pensiamo uguale sulle istituzioni

    7. il Moralista scrive:

      Guardi Augusto, è inutile proseguire un dibattito sfiancante. Usa 2000 parole inutili per ribadire il solito concetto: “siccome Barnard è irascibile, e lei lo sapeva, doveva trattarlo con i guanti anche di fronte alle sue scorrettezze”. Non dimentichi però che il gruppo MMT lo ha spaccato Barnard (io ero felice di sapere che i professori americani andavano da lui a Rimini, mentre lui li ha “invitati” pesantemente a non venire in Calabria). Augusto, credo di avere capito che lei è il classico tipo italico che crede nei rapporti di tipo gerarchico. Siccome lei è così, si stupisce nel guardare quelli che non sono come lei. E’ normale. Ma, le ripeto, a me non interessa l’analisi psicologica delle persona (sua o di Barnard), a me interessano i fatti. E quelli sono chiarissimi.

      p.s. Io dovrò pure dimostrare “di essere libero” (in realtà sto scrivendo sotto dettatura di Scajola, cioè “a mia insaputa”) ma tu devi dimostrare di non avere litigato (prova ben più difficile) con l’italiano. Augusto rileggi le cose prima di pubblicarle. Ci sono milioni di strafalcioni, errori e frasi oggettivamente incomprensibili (di puntini sospensivi ne bastano tre, non è che mettendone 1215 il ragionamento sembra meglio. O fai come diceva Totò a Peppino? “Adbundam Adbundandum…che poi dicono che siamo provinciali”).

      Saluti

      • Augusto scrive:

        A parte che io ho risposto al Sig. Diego che ha chiesto l’unica cosa intelligente potesse essere chiesta, cioè argomentare le mie affermazioni e così ho fatto, mentre lei è stato solo in grado di affermare che non sapevo niente di Massoneria e dell’MMT, senza che io e lei abbiamo mai affrontato questo discorso, e del ragioniere Fantozzi. Su questo aspetto non mi sembra diverso da certe persone.
        Lei dice che ha capito che io sono un “gerarchico”, no lo confonde con il rispetto per le persone, per le idee e per gli obbiettivi. Affermo nuovamente che lei è stata la causa scatenante di tutto ciò, con i suoi comportamenti (dicendo dove e come). Lei si è comportato così senza una precisa volontà?, Allora deve ancora molto maturare sotto l’aspetto delle interrelazioni umane. Se il suo comportamento è stato voluto il motivo di tutto ciò se lo spiegherà chi avrà voglia di leggere tutta sta pappardella. Concludo dicendo che mi sembra di vedere il bue che da del cornuto all’asino

        • il Moralista scrive:

          Augusto, proprio non ci capiamo. Io non voglio essere migliore o peggiore di nessuno. E’ lei che pretende di portare la questione su temi ultronei. Io volevo portare la MMT in Calabria cercando una sponda nello stesso Barnard, il quale si è sempre lamentato di non ricevere attenzioni istituzionali. Io mi sono adoperato per fargliele avere, e lui si è dimostrato incoerente. Ora mi si rimprovera perfino di avere sensibilizzato quelle istituzioni che lo stesso Barnard riteneva decisive perché “si sa che le istituzioni sono un po’ così…”(ma la logica no?). Le questioni vere che lei glissa, mettendo puntini a sproposito sono:
          1)E’ vero che Barnard voleva trattare direttamente con gli uffici di Scopelliti e, una volta fallito il tentativo, ha girato la frittata?
          2)E’ vero che voleva farsi pagare da Scopelliti euro 15.000 mila per poi accontentarsi di euro 5.000?
          3)E’ vero che se gli economisti americani li porta lui in Sicilia da Lombardo è “un’operazione per i siciliani”, e se non ce li porta lui in Calabria è una manovra torbida che può depotenziare la MMT? (Bella tripla morale…)
          4) E’ vero che Barnard ha deciso di cacciare gli economisti perché si sono permessi di accettare un invito senza il suo permesso?

          Provi a rispondere Augusto (risparmiandomi cortesemente i suoi ignorabilissimi trattati di psicologia da supermercato)

    8. Augusto scrive:

      Sig Tommaso, vedo che prima risponde a vanvera e poi legge, visto che la prima risposta è stata corretta è non è la stessa a cui ho risposto e la seconda versione nota una lettura superficiale del mio post.
      Si forse poteva essere corretta, ma questo non è il mio lavoro e non è facile scrivere sul Pc e facendolo nei ritagli di tempo e il discorso è complesso……..l’italiano……forse non è il mio forte, ma credo che la cosa sia chiara. Comunque la sua difesa rimane sempre solo quella di dare dell’ignorante (quella sui puntini, questa è simpatica) ed il suo comportamento spiega tante cose

    9. Augusto scrive:

      Comunque ho ridato una letta le critiche mosse erano giuste, il modo un pò meno. Ho messo anche solo i tre puntini. Se ci sono altri errori o incomprensioni a sua disposizione
      Sig. Diego, rispondo per punti e parto dalla fine. (però lo deve leggere tutto ed attentamente).
      Più che ridere doveva chiedere il perchè della mia dichiarazione. Gliela contestualizzo e gliela spiego. Se mi trovo di fronte ad una persona schietta e priva di capacità strategiche, per me può essere un vantaggio ed anche pregio (ho usato il condizionale in quanto differente nei contesti in cui si opera), perchè non mi aspetto mosse secondarie,secondi fini o atteggiamenti meschini, se avesse scopi truffaldini o meschini sarebbe facilmente scopribile…
      Che il discorso sulle istuzioni non sia chiaro a lei ed al Sig Toscano (da ora in poi ST), mi sembra strano,ma proverò a rispiegarlo. Anche perchè la sua domanda, per me non ha tanto senso. Ma vedrò di spiegarmi per l’ultima volta (intanto vi invito a leggere questo articolo, ma solo per vostra informazione: http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=10914 )
      Le istituzione pubbliche o amministrative, nel loro significato classico e per lo scopo per cui sono state concepite, devono esistere ed è un bene che ci siano. Non sono le istituzioni in sè ad essere il problema, ma le persone che, preposte allo svolgimento di funzioni pubbliche, o le svolgono in modo privatistico,o vengono svolte in modo improduttivo o non svolte. Ripeto non sono le istituzioni, ma le persone che ci lavorano dentro. La stessa Kelton a Rimini disse che una applicazione dei concetti dell’MMT si esplicano al massimo in uno stato in cui le istituzioni non siano pregne di corruzioni o clientelismi, ad ogni modo l’applicazione dell’MMT mitiga gli effetti devastanti di istituzioni suddette.
      Le dico solo questo che, per la mia esperienza, la selezione, le relazioni tra le persone e le azioni che avvengono all’interno ed esterno delle istituzioni, non sono fatte su basi meritocratiche o sul fine di asservire il “popolo sovrano” ed in base a questo traggo le mie convinzioni.
      Ma veniamo al punto principale quello su cui è realmente importante il carteggio.
      Facciamo la premessa che il ST conosce il Signor Barnard (da qui SB), sa che persona è, la conosce, non ci vuole molto, lo dice lui stesso. Sa che ha appena avuto una delusione dalla regione Sicilia. Allora se io ho interesse per l’MMT e contatto SB e chiedo la collaborazione, so chi ho davanti, so che sarà difficile relazionarmi con lui, so cosa mi aspetto e che sono io che devo dare rassicurazioni in primis sulla mia persona ….se no l’MMT me lo organizzo da solo.
      Comunque il ST parte già con un tono arrogante con la “battuta sui Borboni” che lui mi giustifica: “Non si riferirà magari alla battuta scherzosa inizale nella quale gli faccio notare che i Borboni non ci sono più? Quella non è una provocazione, si chiama ironia e in genere è apprezzata dagli uomini intelligenti” Intanto intelligente è chi fa dell’ironia nel momento giusto e sa quando può essere capita. Che poi l’ironia sia apprezzata indiscriminatamente dagli uomini intelligenti, questo lo dice il ST. Comunque l’ironia non si apprezza e non si capisce,anzi il tono può sembrare sprezzante. Le precisazioni a posteriori, che fa su altri canali lasciano il tempo che trovano.
      Non devo dire io al ST come le parole scritte vengano interpretate da chi le legge in modo diverso da chi le scrive; tanto che per aiutare la comprensione sugli scritti ed email ci aiutiamo con gli emoticon per sottolineare o far capire il senso.
      ST non risponde e continua il suo dialogo collaborativo. SB non conosce ST non sa chi è, potrebbe essere chiunque e devo dire che ST si presenta con credenziali notevoli, offrendo possibilità e disponibilità enormi e soprattutto una sicurezza ed esperienza notevole (mia opinione sulla durata dell’evento: due giorni sono sufficenti, non so se il ST si ricorda di come eravamo messi tutti il venerdì pomeriggio sia noi che i professori, ma se lo scopo è la promulgazione allora promulgo il dibattito lo faccio in seconda fase, quando certi concetti sono stati assimilati, come credo verrà fatto a Rimini ad ottobre). Comunque anch’io sarei prevenuto di fronte ad una situazione simile.
      La provocazione arriva nelle email dell’11/06 dove ad una precisazione di SB (magari non troppo politica corret, ma non è nello stile di Barnard) ST comincia con toni provocatori (ma per chi mi hai preso? sempre che non perdiamo la pazienza lungo il cammino); poi dà garanzie di neutralità politica ed obbiettività di contenuti etc dell’evento; ma fatta su una fiducia presunta, non verificata.
      Il SB risponde tranquillamente dando delle giustificazioni più che ovvie alla sua pedanteria e preoccupazioni.
      La risposta del ST (ore 21.49) è infarcita di bonismo, accondiscendenza (di facciata??) con stilettata provocatoria finale nell’orgoglio del SB (Fai bene a fare le cose seriamente, ma vorrei anche sapere se ti interessa davvero diffondere la MMT in Italia. In effetti (purtroppo, e a disonore degli italiani), non mi pare che ci sia la fila per inviti istituzionali a te o agli esperti MMT, nè in Italia nè altrove (in Grecia vi hanno anchediffidato dal presentarvi). Ma perché scrivere ciò? A che senso? Gli dici che fa bene a fare le cose seriamente (anche se poi non ne è ancora convinto dal senso delle frasi) e poi gli dice questa cosa, lo provochi ed in più gli fai notare che non se lo fila nessuno, come per dire: “ringrazia i Santi che ti dò importanza”. Poi scrive (Se invece preferisci lamentarti genericamente che nessun soggetto istituzionale o imprenditoriale dà retta alla MMT ma, quando ti capita l’occasione di rompere questa “congiura censoria” , tratti con sufficienza e supponenza i tuoi interlocutori, libero anche in questo caso di perseguire ta….l) Mi dispiace ma fino a questo punto la supponenza e stata del ST ed anche superficialità aggiugerei. Il fatto di essere stato “gentile” ed aver, a parole, dato accondiscendenza alle richiesta del SB (addirittura promettendo anche qualcosa di più), non gli dà il diritto di sbroccare in questo modo, quando poi da parte del SB non c’è stato altro che “pedanteria e richieste di garanzie” giustificate.
      Poi voglio sottolineare al ST che non è che leggendo il pensiero scritto su internet si conoscono le persone oppure dà certificazione di integrità o veridicità di pensiero.
      Ripeto ST sa chi è SB, sa che persona è e come sia suscettibile ed irrascibile, mentre SB non conosce ST. Comunque il SB comprendendo che il dialogo è difficile demanda ad altri parlarci per non far andare tutto per l’aria
      Nella email del 12/06 (Mi pare che Barnard, più che pedante, supponente, arrogante, etc. (come lui suppone che io lo ritenga) ci credo glielo hai detto ed ora glielo confermi.
      Il resto della email continua con lo stesso stile di supponenza, arroganza e isterismo. Le parole scritte in maiuscolo nel linguaggio email si intendono urlate. Non ho tempo per spiegare il resto della email e come sono andate le cose lo sappiamo. Il SB ha capito la persona che aveva di fronte, ci teneva a fare il summit ed ha cercato di bypassare il ST.
      Il ST, nelle sue pubblicazione su il SB, lo critica spesso per il suo attaccamento ai soldi e di come abbia cercato di “micraniare” sulla cosa…beh non si evince questa cosa dalla email.
      SB chiede € 15.000 (perché no? chiedere è lecito), il ST risponde € 5.000 ed il SB accetta tranquillamente e non dice più niente, per cui questa “accusa” lascia il tempo che trova.
      Che questa interpretazione sia “Ultrasoggettiva”, dipende…dipende dalla sensibilità della persona che legge, dipende dai mezzi interpretativi a disposizione della persona che legge, dipende dalla pazienza di saper legger, dipende dalla esperienza di vita che uno ha…
      Questa è la mia interpretazione e, ribadisco per l’ultima volta, che se lo scopo del ST era di diffondere l’MMT si è dato un scopo troppo grande ed ha sbagliato in pieno. Che sbaglia rinfacciando al SB colpe e atteggiamenti di cui lui stesso ne è stato protagonista e fautore. Che dei rindondanti proclami di essere “Uomo libero” e di essere libero dalle istituzione in cui opera od è collegato deve darne solo prova…l’unica prova che ha dato finora è stato solo quello di aver spaccato l’MMT, di questo gliene faccio una colpa grande, e di avere limiti caratteriali grossi. Ma se anche il SB non è esente da colpe e da difetti queste sono mitigate e comprese dal lavoro svolto e dalla integrità del soggetto. Ccertamente il SB in questo caso ha sbagliato, doveva trattare con il ST con più cautela, chiedere più garanzie ed in modi diversi come ad esempio che il ST andasse a Bologna per incontrare il SB e non fare tutto via email. Mi piacerebbe che il SB fosse una persona equilibrata e più buon stratega

    10. Antonio scrive:

      Insomma, alla fine della giostra:

      1) la mmt è un movimento attendibile, a prescindere dai vari portavoce… giusto?
      2) il summit in calabria poi si terrà?
      3) ma, cavolo, noi italiani riusciamo sempre nel metterci tutti contro tutti! Possibile che non riusciamo a perseguire un fine, senza cadere nell’egocentrismo…

      siamo proprio cosi, senza speranza..

    11. Giuseppe scrive:

      Da un po’ di tempo sto seguendo Barnard… la sua teoria è interessante. Meno gli scontri interni. Per la primogenitura, Stalin fece eliminare i suoi più stretti collaboratori nel più semplice dei modi: accusandoli di tradimento. Ora… la grandezza di un pensiero, di un idea originale, si scontra spesso con le debolezze umane. Quanto più grande è quel pensiero e tanto è più piccolo, spesso, l’uomo. Perché a forza di “volari alti” si perde anche se stessi, in una foga di purezza e forza infusa alle proprie idee che richiede sottoposti, non propri pari. Mi addolorano queste cose… mi addolora il fatto che Barnard sia derubricabile in un levantino, perché le idee che propone sono l’apoteosi dell’esatto opposto. E dividendoci, continuando a frammentarci in singoli individui che si scagliano contro i propri ex-sodali, si acuisce quel nichilismo passivo che travolge tutto. Ma la verità, quella che tu esterni, deve emergere… troppi masanielli hanno tradito questo paese. Spero comunque che le idee dell’MMT possano trovare qualche meritevole depositario e divulgatore.

    12. stefano scrive:

      Non conosco ne lei Sig.Toscano ne il Sig. Barnard, un’idea leggendo il carteggio intercorso me la sono fatta.
      La mia stima a lei che ha profuso energie e tempo per creare un momento di importante presa di consapevolezza e un grazie a Barnard che anche se in maniera “istrionica”, riesce a far parlare dell’ MMT.
      Mi spiace solo che l’evento sia di 3 giorni nella sola Reggio Calabria. Avrebbe potuto “spuntare” anche un’altra sede per maggior divulgazione regionale.
      La seguirò d’ora in avanti, avendola scoperta.
      Un saluto

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    "nella mia vita ho conosciuto farabutti che non erano moralisti ma raramente dei moralisti che non erano farabutti." (Indro Montanelli)


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    • Chi è il moralista

      Francesco Maria Toscano, nato a Gioia Tauro il 28/05/1979 è giornalista pubblicista e avvocato. Ha scritto per Luigi Pellegrini Editore il saggio storico politico "Capolinea". Ha collaborato con la "Gazzetta del Sud" ed è opinionista politico per la trasmissione televisiva "Perfidia" in onda su Telespazio Calabria.

    • Cos’è il moralista

      Sito di approfondimento politico, storico e culturale. Si occupa di temi di attualità con uno sguardo libero e disincantato sulle cose. Il Moralista è un personaggio complesso, indeciso tra l'accettazione di una indigeribile realtà e il desiderio di contribuire alla creazione di una società capace di riscoprire sentimenti nobili. Ogni giorno il Moralista commenterà le notizie che la cronaca propone col piglio di chi non deve servire nessuno se non la ricerca della verità. Una ricerca naturalmente relativa e quindi soggettiva, ma onesta e leale.

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