Dalla Sicilia arriva un segnale pessimo per il Paese. Vince Crocetta. Ma vince soprattutto un’alleanza pericolosa e potenzialmente devastante in prospettiva nazionale come quella tra il Pd e l’Udc. I due partiti, cioè, che più di ogni altro sostengono Monti e le sue politiche criminali e socialmente assassine. Un dato che fa rabbrividire, incute terrore e materializza gli incubi peggiori. Nel malaugurato caso in cui un’alleanza siffatta dovesse riproporsi con successo in chiave nazionale alle elezioni politiche prossime venture, per l’Italia sarebbe la fine. Bersani e Casini sono in assoluto i riferimenti più fedeli per gli aguzzini dell’eurocupola. Entrambi preferirebbero di gran lunga trasformare l’Italia in un grande lager a cielo aperto, piuttosto che contestare alcune linee suicide maturate all’interno di alcuni elitari consessi sovranazionali. Basti pensare agli equilibrismi di Bersani, dichiaratosi contrario al fiscal compact in tempi non sospetti, improvvisamente divenuto strenuo difensore del rigore ad ogni costo una volta arrivato al governo Monti. Di Casini è inutile parlare. La sua storia politica è infarcita soltanto di scelte di puro opportunismo, sempre a fianco del più forte, uomo che incarna anche fisicamente l’esatto contrario del messaggio evangelico. A Casini degli ultimi non è mai importato un fico secco, lui si schiera sempre aprioristicamente dalla parte dei primi. Quando Berlusconi era forte difendeva a spada tratta il Cavaliere. Ora che nel firmamento brilla la stella del massone reazionario Mario Monti, il belloccio bolognese si scopre innamorato folle del professore di Varese. Insomma Casini è il peggio. In Sicilia passa da Cuffaro a Crocetta con grande nonchalance, dimostrandosi sul campo degno degli insegnamenti di Tomasi di Lampedusa. Il grande risultato del Movimento 5 stelle di Beppe Grillo, primo partito dell’isola, suscita emozioni contrastanti. Da un lato la soddisfazione di vedere facce nuove finalmente pronte ad allontanare dalle stanze del potere vecchi marpioni che non hanno mai fatto nulla di buono per la collettività in tanti anni di politica attiva. Dall’altro il timore che l’ascesa irrefrenabile di Grillo, induca tutti gli altri partiti dell’arco costituzionale a fare muro insieme contro il pericolo a 5 stelle. Non vorrei, cioè, che con la scusa del comico genovese, Pdl, Pd e Udc subissero la tentazione di riproporre l’attuale incesto consociativo anche nella prossima legislatura. Uno scenario tutt’altro che improbabile, maligno e indegno, che vedrebbe Mario Monti indiscusso protagonista per ancora molto tempo della politica italiana. I cittadini elettori non possono votare in coscienza partiti che hanno sostenuto l’esperienza Monti. C’è un limite anche al masochismo. Non è inoltre possibile valutare con indulgenza tale circostanza, nella convinzione ingenua che gli attuali partiti che sostengono Monti faranno domani ciò che non vogliono fare oggi. Chi sostiene oggi Monti ha fatto una scelta chiara dalla quale non si può tornare indietro: con le élite e contro il popolo. Chi nel secolo scorso scelse il fascismo si assunse una responsabilità storica ultimativa che non ammetteva ripensamenti. Il regime di Monti non è meno sanguinario di quello di Mussolini. E i collaborazionisti di oggi non possono essere le speranze di domani.
Francesco Maria Toscano
29/10/2012
..bellissimo post..
Grazie Alessandra. A parte le incomprensioni passate, sono felice di leggerti.
Ciao,
Francesco
..grazie a te..so riconoscere, nonostante tutto, il valore delle cose..poi credo che anche tu preferisca un obiettivo commento od anche il dissenso, piuttosto che la servile approvazione sempre e comunque..
Ma certamente. Amo un aforisma di Oscar Wilde: “Ogni qual volta qualcuno mi dà ragione, mi domando dove ho sbagliato”.
Alessandra, quando si discute con animo sgombro da pregiudizi, ombre e preconcetti, il dialogo è sempre interessante. Ma l’aggressione acritica, fideistica e preconcetta raramente è utile . Ciao, una buona serata
@Alessandra
Non approfittarne però.
Quando usi i punti sospensivi, utilizza il quantitativo appropriato.
Perdona se intervengo io. Ho notato che Il Moralista ultimamente
si è un tantino rammollito.
Saluti,totò.
Ma no caro Totò, divento puntiglioso solo con chi mi riserva un approccio inutilmente arrogante. “A bandito, un bandito e mezzo”, recita un vecchio adagio di derivazione Borbonica. Io, anche se ammetto che può sembrare strano viste le polemiche, amo l’armonia, la comprensione, il rispetto reciproco e l’ascolto dell’altro. Rispondo a tutti e non snobbo nessuno. Nemmeno quelli che si cimentano in ricostruzioni fantasiose o, peggio, diffamanti. Però Totò, mettiti un attimo nei miei panni. Ho preso sul serio l’invito di sensibilizzare le forze politiche e accademiche della mia Regione a costo di enormi sacrifici. Ho contattato Barnard sperando di trovare collaborazione e sono rimasto deluso e basito. Non chiedo soldi a nessuno, non pretendo di salvare nessuno ma solo di migliorare la coscienza politica, civile ed economica dei calabresi e degli italiani. Non mi aspetto per questo ringraziamenti ma neanche accuse risibili e pretestuose. C’è quello che paventa il “piano massonico”, quello che vede la lunga mano della”‘ndrangheta” (e te pareva), quello che denuncia un piano subdolo per snaturare la forza pura e primigenia della MMT barnardiana; insomma tutti galoppano con la fantasia. A nessuno viene in mente che, semplicemente, sto cercando senza grandi mezzi e per passione civile di fare qualcosa che mi pare utile. Io sono un semplice cittadino e tutti quelli che credono di “essere qualcuno” mal sopportano di rapportarsi in termini paritari. Non a caso, prima di scoprire il piano massonico-mafioso che governa il progetto MMT Calabria/Europa, Barnard mi aveva spiegato che io “non ero in grado di fare cose di livello” (tradotto: non ero nessuno) e quindi, “esso”, avrebbe parlato direttamente con il Presidente Scopelliti. C’è una componente classista che accumuna tutti i personaggi buoni per l”Isola dei famosi”, siano essi allineati nelle fila del sistema piuttosto che in quelle (sempre remunerative) dell’antisistema.
p.s. caro Totò, ti aspetto in Calabria (hai ragione sono diventato rammollito ed ecumenico…)
Ciao,
Francesco
Tranquillo Francesco, quando posso faccio lo stupido usando l’ironia.
Spero che Alessandra abbia colto e non me ne voglia.
Mi son messo nei tuoi panni quando ho letto per la prima volta il “carteggio”:
entusiasta (come tutti) delle rivelazioni ricevute al summit di febbraio, ti sei
adoperato per diffondere il verbo. Su 2180 che eravamo a Rimini solo tu sei
riuscito a concretizzare nonostante le palate di fango di esso.
A titolo di cronaca un’altra “accusa” che vi muovono è che siete europeisti.
E io mi chiedo:Questo con la MMT o Mosler’s Economics dove stride?
Arrivederci a Reggio di Calabria.
totò.
Tragicamente vero. saluti