Ma quanto sono stupidi i sedicenti leader della italica sinistra? Il differenziale di intelletto che separa i vari Bersani e Veltroni dagli omologhi francesi e tedeschi farebbe schizzare certamente il nostro immaginario “spread” ben sopra i mille punti. Mario Monti, osannato dai sinistri per un anno come fosse la Madonna dei pellegrini, è pronto a candidarsi dopo avere ricevuto la benedizione dell’intero Partito Popolare Europeo (un covo di reazionari mascherati) nonché quella ad personam del Presidente francese Francois Hollande, socialista per mancanza di prove. Ora, di fronte alle suppliche interessate di tutti i grandi (farabutti) della terra, cosa volete che faccia il nostro premier prestigioso? Scioglierà presto l’ipocrita riserva annunciando urbi et orbi (specie orbi) “la sua disponibilità ad accettare di servire ancora le istituzioni repubblicane per spirito di servizio e per la gloria dell’Italia e dell’Europa tutta minacciata dal ritorno del populismo”. Beccati questo a Bersà! Direbbe il finto Rutelli versione Corrado Guzzanti. Monti è un uomo di estrema destra che persegue legittimamente politiche classiste e predatorie. Nell’ultimo anno il governo Monti ha colpito al cuore tutte le conquiste di civiltà che una sinistra degna di questo nome avrebbe difeso strenuamente. A partire dal mondo del lavoro. E’ normale che l’èlite schiavista sovranazionale punti alla riconferma di un uomo che ha già dimostrato nei fatti di saper barattare la dignità del suo Paese a beneficio di alcuni occulti cenacoli di potere globalizzati. Meno normale è l’atteggiamento dei vari Bersani e D’Alema. Smarrito da anni un profilo ideale in grado di legittimarne l’esistenza, la sinistra italiana (ma quella europea non è molto meglio) campa scimmiottando le destre. “Rigore sì ma con equità”, “fiscal compact sì ma con giudizio”, “tagli alla spesa sì ma con attenzione”, “attacco alle pensioni sì ma a malincuore”. In sintesi: “Politiche di destra sì anche se le spacciamo per sinistra”. Pur di piacere ai burattinai che lo snobbano, Bersani in questi giorni si sta coprendo di ridicolo. Convinto di mandare messaggi rassicuranti ai potenti negrieri che gli preferiscono Monti, Bersani non passa giorno senza dire qualcosa di destra. Della serie: “Dopo il voto apro al centro” o “con me Monti avrà un ruolo”. Patetico. Bersani non ha capito che il suo ruolo è quello di docile burattino etero-diretto dai veri padroni. La sua missione si esaurisce nel rendere possibili operazioni spericolate, come quella che ha portato Monti al governo, ritagliandosi l’ingrato ruolo di foglia di fico dei peggiori propositi distruttivi elaborati dal gotha tecnocratico europeo. Bersani pretende ingenuamente o per stupidità di invertire una catena di comando che lo ha già bollato, con il suo bovino consenso, come figura subalterna, etero-diretta , innocua, nonché destinata a pacifica e rilassata obbedienza. Ma davvero, caro Bersani, pensi di poter decidere tu il futuro politico di Mario Monti, punta di diamante della massoneria reazionaria che controlla militarmente le dinamiche di potere del Vecchio Continente? Le manovre di questi giorni, con tua buona pace, servono a farti capire che devi rimanere al tuo posto. Continua a battere le mani di fronte “all’opera di risanamento dei tecnici” e impara a chiedere mille permessi a chi di dovere prima di prendere iniziative in autonomia. Questo è il messaggio chiaro degli ultimi accadimenti. Non per nulla D’Alema lo ha intuito e, fuori tempo massimo, ha cominciato a sbraitare sulle pagine del Corriere (clicca per leggere). Sono proprio curioso di capire con quali argomenti Bersani affronterà una ipotetica campagna elettorale contro la divinità Monti. Dopo avere fatto ingoiare al suo elettorato tutte le schifezze possibili in nome della “responsabilità”, per il sosia di Crozza non sarà semplice spiegare agli italiani che il tempo di Monti è finito. Ma quando imparerete che l’originale è sempre più forte di qualsiasi copia sbiadita?
Francesco Maria Toscano
14/12/2012
ecco cosa succede a dare un colpo all’incudine e uno al martello caro Bersani cerchiobottista! non era meglio se dicevi qualcosa di sinistra? ora è tardi, ti viene un pò male. Monti Premier conviene a tutti: ai negrieri e ai vari Kapò europei (anche a quelli vestiti a maschera di rosso come Hollande e Schultz), ai vecchi marpioni duri a lasciare la poltrona come i vari Casini, Fini e Rutelli (il club dell’1%)e consentirà l’accesso ai nuovi schiavisti milionari tipo Montezemolo, Passera e forse Marcegaglia. Le destre saranno ripulite di qualche personaggio scomodo tipo Dell’Utri o Verdini, su richiesta del “Ragioniere più amato dagli italiani” ed entreranno anch’esse nella grande coalizione, magari con un pezzo del PD vicino a Renzi o a Enrico Letta… E’ difficile si raggiunga una maggioranza con questa situazione politica, la grande coalizione è alle porte e l’agenda Monti lacrime e sangue proseguirà. In questo contesto basterebbe che una forza politica esca allo scoperto e catalizzi le forze avverse alle austerità e al Montismo, con coraggio! E SEL? cosa dice? dovrebbe prendere le distanze da Bersani, e interloquire con IDV, rinnegando gli accordi delle primarie. La sinistra si è cacciata da sola in un vicolo cieco.. sono bastate due mosse astute del berlusca per fare emergere le loro contraddizioni interne. La partita è aperta, anche Grillo stà facendo qualche cazzata con l’espulsione on-line dei suoi dissidenti e potrebbe perdere punti. Nessuna coalizione raggiungerà una maggioranza con questa legge elettorale.
I compagni che vorrebbero amministrare l’Italia hanno pure una banca a Siena, che ha resistito alle guerre e alle carestie per oltre 500 anni. Ha resistito ai secoli ma non all’intelligenza dei maghi della finanza rossa e infatti servono 4 miliardi di euro pubblici per evitare la bancarotta. Per rastrellare un po’ di ricavi, ora si sono inventati il “Montepaschi Store”, una specie di commercio elettronico di prodotti di qualità e delle migliori marche, da acquistare con le loro carte di debito e di credito, ma anche con l’internet banking. Per acquistare dalla banca, ad esempio le favolose mutande e canottiere griffate, non necessariamente di colore rosso, bisognerà far parte del club esclusivo senese, in possesso della Paskey Internet Banking.