La soluzione individuata ieri dal Caro Leader Giorgio Napolitano è semplicemente grottesca. La dimostrazione sicura del fallimento certo che accompagnerà l’ultima bizzarria del primo (e speriamo ultimo) presidente della Repubblica postcomunista è rinvenibile nei canti di gioia dei tanti scribacchini che popolano quel variegato e morente mondo che risponde al nome di italico giornalismo. “Grazie Presidente”, “viva il Presidente” e “meno male che Giorgio c’è” rappresentano le analisi più sobrie che questi maggiordomi prestati alla scrittura sono riusciti a partorire. Quel povero diavolo del prof. Becchi, mente filosofica capace di indicare per primo la via, ha dovuto subire gli strali di una accozzaglia di costituzionalisti armati di partita Iva. “La prorogatio del governo Monti è esclusa dallo spirito della nostra  Carta”, sentenziava lo scienziato Tizio; “senza un governo legittimato da un voto di fiducia”, rispondeva l’Azzeccagarbugli Caio, “il Parlamento è de facto paralizzato”.  E quindi fischi, lazzi e pernacchie per il pittoresco professore ligure, dipinto come una specie di matto che spara pensieri in libertà. Questo fino a ieri. Dipoi, l’improvvisa e luminosa entrata in scena del nostro Caro Leader, Giorgio Napolitano, ha diradato le nubi che si addensavano minacciose sull’Italia, osservata speciale della Merkel e dei mercati rionali e non. Senza chiarire la posizione dell’improbabile Bersani, oramai pacificamente a suo agio nel ruolo dell’incaricato speciale, Napolitano ha pensato bene di nominare una decina di saggi per “affrontare l’emergenza”. Elementi del calibro di Quagliariello, Bubbico, Violante, Mauro (solo omonimo del più famoso industriale del caffè) e Giorgetti riusciranno lì dove tutti hanno fallito. Questa soluzione, prendendo a prestito l’efficace sentenza pronunciata dal ragionier Fantozzi sui titoli di coda dell’ interminabile film la Corazzata Potemkin, è una cagata pazzesca. Ma finché era solo il godibile prof. Becchi a proporre cazzate in libertà, tutti i soloni a gettone che pontificano a reti unificate avevano gioco facile nell’irriderlo. Ma ora che la cazzata regina ha ricevuto il timbro papale di Re Giorgio, la fesseria di ieri deve necessariamente trasfigurarsi nel colpo d’ala di oggi. Sembra di rivedere una scena del film “Fracchia la belva umana”, con Becchi nei panni dell’appuntato De Simone e Giorgio Napolitano  in quelli del commissario Lo Gatto (clicca per ridere). L’Italia non uscirà mai dalle sabbie mobili fino a quando Giorgio Napolitano, il peggiore presidente della Repubblica di tutti i tempi, resterà abbarbicato sul Colle più alto. Non a caso, tutti quelli che portano pesanti responsabilità rispetto al doloroso e rapido declino che sta mortificando l’Italia premono affinché venga riconfermato. Dalla Bce al Corriere della Sera, i protagonisti di questo storico e meschino assalto alla civiltà europea tifano a viso aperto per Re Giorgio. I nuovi sudditi italiani, ridotti alla fame e raggirati da un circuito informativo ipocrita, falso e ingannevole, molto meno. Sotto Mussolini il giovane  studente Giorgio Napolitano frequentò i gruppi universitari fascisti (Guf);  col dispiegarsi della potenza sovietica il nostro Presidente si iscrisse al Partito Comunista Italiano; con la caduta del Muro e il contestuale trionfo del turbocapitalismo, Re Giorgio divenne un neoliberista acceso. Chissà che non faccia ancora in tempo a trascorrere una vecchiaia serena e grillina.

    Francesco Maria Toscano

    31/03/2013

    Categorie: Politica

    2 Commenti

    1. [...] canti di gioia dei tanti scribacchini che popolano quel variegato e morente mondo che risponde al …read more Source: il [...]

    2. ampul scrive:

      Che il diavolo te se porti! Giorgio!

    Commenta


    "nella mia vita ho conosciuto farabutti che non erano moralisti ma raramente dei moralisti che non erano farabutti." (Indro Montanelli)


    LA GEOPOLITICA DEL CORONAVIRUS

    Scritto il 22 - mar - 2020

    0 Commenti

    LA GENEROSITA’ IPOCRITA DEI...

    Scritto il 18 - mar - 2020

    0 Commenti

    NASCE VOX ITALIA TV

    Scritto il 26 - feb - 2020

    2 Commenti

    COME E PERCHE’ VOX...

    Scritto il 18 - feb - 2020

    0 Commenti

    A FURIA DI USARE...

    Scritto il 10 - ott - 2019

    5 Commenti

    NEL NOME DI MARCO...

    Scritto il 25 - lug - 2013

    6 Comment1

    TSIPRAS SI E’ ARRESO...

    Scritto il 9 - set - 2015

    9 Comment1

    IL MORALISTA SOSTIENE LA...

    Scritto il 11 - ott - 2013

    9 Comment1

    L’EURO DEI NAZI E...

    Scritto il 29 - mar - 2014

    22 Comment1

    ORAMAI E’ CHIARO: BARACK...

    Scritto il 11 - apr - 2013

    5 Comment1

    • Chi è il moralista

      Francesco Maria Toscano, nato a Gioia Tauro il 28/05/1979 è giornalista pubblicista e avvocato. Ha scritto per Luigi Pellegrini Editore il saggio storico politico "Capolinea". Ha collaborato con la "Gazzetta del Sud" ed è opinionista politico per la trasmissione televisiva "Perfidia" in onda su Telespazio Calabria.

    • Cos’è il moralista

      Sito di approfondimento politico, storico e culturale. Si occupa di temi di attualità con uno sguardo libero e disincantato sulle cose. Il Moralista è un personaggio complesso, indeciso tra l'accettazione di una indigeribile realtà e il desiderio di contribuire alla creazione di una società capace di riscoprire sentimenti nobili. Ogni giorno il Moralista commenterà le notizie che la cronaca propone col piglio di chi non deve servire nessuno se non la ricerca della verità. Una ricerca naturalmente relativa e quindi soggettiva, ma onesta e leale.

    • Disclaimer

      ilmoralista.it è un sito web con aggiornamenti aperiodici non a scopo di lucro, non rientrante nella categoria di Prodotto Editoriale secondo la Legge n.62 del 7 marzo 2001. Tutti i contenuti appartengono ai relativi proprietari, qualora voleste richiedere la rimozione di un contenuto a voi appartenente siete pregati di contattarci tramite la apposita pagina.