Prende corpo lo scenario peggiore: il bis di Giorgio Napolitano. Peggio di Marini, peggio di Prodi, peggio perfino dell’ipotesi Amato, la riproposizione di Napolitano sancirebbe definitivamente la fine della nostra democrazia così come l’abbiamo conosciuta dal dopoguerra fino ad oggi. In Italia si instaurerebbe una monarchia di fatto, etero diretta dall’esterno e sprezzante nei confronti dei bisogni della povera gente, in grado di garantire la realizzazione di quella famigerata “Agenda Monti” (un moderno Main Kampf) che intende allungare a dismisura le file di fronte alle mense dalla Caritas e indurre al suicidio intere categorie sociali. Davanti a noi si apre uno scenario devastante. Il paese non potrebbe reggere altri sette anni di Napolitano, gli italiani finirebbero sfiancati e distrutti, impoveriti e schiavizzati per creare nuova manodopera a basso costo per la gloria del nuovo reich tedesco. Qualcuno sventi questa ipotesi sciagurata e distruttiva. Vendola, saggiamente, ha chiesto a Napolitano di non assecondare una manovra così azzardata proposta da quel miope lestofante di Pierluigi Bersani. A questo punto, bisogna riconoscerlo, il Movimento 5 stelle rappresenta l’unico approdo di Resistenza in grado di fermare il dilagare di una vera furia antidemocratica e anticostituzionale. Rodotà è da oggi sinonimo di libertà. Tutti gli uomini e le donne che intendono difendere la nostra civiltà non possono non stringersi intorno al giurista proposto dai grillini. Nel caos le categorie di destra e sinistra faticano a distinguersi. Il prossimo voto per l’elezione del nuovo presidente della Repubblica assume i contorni drammatici tipici delle politiche del 1948, elezioni che videro prevalere la democratica e atlantica Democrazia Cristiana rispetto al blocco filosovietico riunitosi sotto le insegne del Fronte Popolare. Mi appello al senso di responsabilità di tanti giovani onorevoli del Pd che non intendono rendersi complici di un progetto reazionario di queste proporzioni. Fate sentire ora la vostra voce, dichiarate a viso aperto, da veri uomini e senza timore, che la sofferenza infernale che attanaglia e paralizza il Paese è anche e soprattutto il risultato delle scelte politiche di Giorgio Napolitano. Parlate ora o tacete per sempre. Non basterà il rispetto formale della procedura per rendere sostanzialmente democratico il ritorno di Napolitano. Anche i regimi autoritari del passato si imposero sulla scia di un formale rispetto delle procedure democratiche. L’Italia sta correndo un rischio mortale. E’ indispensabile che adesso, subito, l’intero corpo elettorale, messo nel mirino dall’insieme delle forze elitarie ed oligarchiche (politiche ed informative) che perseguono obiettivi schiavisti, avvii una mobilitazione permanente di fronte a Piazza Montecitorio ripetendo a squarciagola l’unica parola che nell’immediato fa rima con libertà. Stefano Rodotà!

    Francesco Maria Toscano

    20/04/2013

    Categorie: Editoriale, Politica

    11 Commenti

    1. Lorenzo scrive:

      L’unica cosa che mi fa piacere è che il velo di falsità del Pd si è finalmente squarciato davanti agli occhi degli italiani. Sono d’accordo con te Francesco, a questo punto il movimento 5 stelle è l’unica opposizione!

    2. barbara scrive:

      no no è proprio questa la democrazia. Se l’abbiamo idealizza è colpa nostra. Se abbiamo creduto alle balle che il popolo sia sovrano perché così era scritto nella costituzione soppressa dal trattato di Lisbona fatti nostri. Se non avessimo mai creduto alla palla dell’europa dei popoli ci saremmo subito accorti dell’europa delle banche. Ma abbiamo voluto fingere che si trattasse della migliore novella che potesse avverarsi, quella europa dei popoli salvo poi lagnarsi che fosse il mein kampf che si avverasse. Peccato questa sia la democrazia dei tanto cari e prezioni e buoni liberatori.

    3. ugo scrive:

      La democrazia, ammesso che sia mai esistita, è già morta. Le operazioni in corso dimostrano che esiste di fatto una dittatura oligarchica in corso, e che non esiste una via ordinaria per uscirne. Anche perché anche volendo ammettere la buona fede del 5 Stelle risulterebbe del tutto palese la loro inadeguatezza a fronte dell’immane compito che si sarebbero prefissi. E quella buona fede è tutta da dimostrare, perché fatico a vederla.

    4. ampul scrive:

      Questo è il risultato diretto di 20 anni di politica Inter contro Milan…

      Bersani non è soltanto un lestofante… È un uomo comune! Il che, è peggio!
      E con lui tanti altri, redattori di giornali, pm, dirigenti di partito, manager, ecc. ecc.
      Siamo sommersi da uomini comuni, gente che si trova in posti, situazioni, ambiti in cui non dovrebbe… Ecco perché i Bersani, i Boldrini, i Giannini, non sono in grado di capire o, peggio ancora, di predire, scegliere, programmare…
      È come se in attacco ci va il portiere!

      • il Moralista scrive:

        Penso di chiudere il blog. E’ tutto inutile. Se il sistema è disposto a forzare la prassi costituzionale rieleggendo un uomo che ha già impoverito il paese imponendo Monti, significa che chi comanda è davvero pronto a tutto. Temo che, da ora in avanti, il dissenso sarà represso nel sangue. Vi ringrazio tutti per l’affetto e l’attenzione con con cui avete seguito il Moralista. Vi abbraccio e vi auguro buona fortuna. Ne abbiamo tutti bisogno…grazie

        Francesco

        • Calogero Casano scrive:

          E’ da tempo che la leggo con interesse , anche se non ho quasi mai commentato ;Mi dispiace davvero se decide di chiudere il blog ;malgrado l’ incubo , spero che resti ;abbracci

        • Dostojevskij scrive:

          la riconferma di napolitano mi sembra più un segnale che le carte rimaste in mano a questo “sistema” in italia sono finite. non posso immaginare che quest’oligarchia onnipotente non avesse un’altra faccia qualsiasi che ogni giorno che passa rischia di schiattare per ultrasenilità…

        • ugo scrive:

          Non sono certo timori campati in aria. Hai tutta, ma proprio tutta, la mia solidarietà (per quel che vale). Non sarò tra quelli che ti esortano a continuare, perché non mi piace spingere la gente a farsi del male. Questo, nota bene, nonostante apprezzi molto la maggior parte dei tuoi “pezzi” e il tono che impieghi. Quando dici, però, che il rischio è grande, temo tu abbia ragione da vendere.

        • alessandro scrive:

          Non per fare retorica o facile mielismo da lettore aficionados, ma è proprio in momenti bui come questi che servono intellettuali che facciano un pò di luce. Questo blog è uno spazio di riflessione che nel suo piccolo, sommato a tanti altri, offre spunti interessanti per comprendere almeno dove abbiamo i piedi e tu ritengo stia facendo un buon lavoro. Chiusi i blog che fanno informazione alternativa cosa ci rimarrebbe? Ballarò… Porta Porta? TG1?

    5. ampul scrive:

      Mi associo. Uno dei pochi baluardi informativi presenti oggi nel panorama italico. Nessun mezzo escluso!

      Moralista, la tua scrittura è come la goccia nella pietra, ricorda!
      Prima o poi, fa la fossa!!!

      Cari saluti.

    6. [...] 13)  Berlusconi commette un tragico errore: favorisce la rielezione di Napolitano nella convinzione di tutelarsi. Non capisce che Napolitano è molto sensibile ai “consigli di Mario Draghi”. Di uno, cioè, degli uomini di punta di quella massoneria reazionaria che vuole vederlo morto (clicca per leggere) [...]

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    "nella mia vita ho conosciuto farabutti che non erano moralisti ma raramente dei moralisti che non erano farabutti." (Indro Montanelli)


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      Francesco Maria Toscano, nato a Gioia Tauro il 28/05/1979 è giornalista pubblicista e avvocato. Ha scritto per Luigi Pellegrini Editore il saggio storico politico "Capolinea". Ha collaborato con la "Gazzetta del Sud" ed è opinionista politico per la trasmissione televisiva "Perfidia" in onda su Telespazio Calabria.

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