C’è un limite alla idiozia? Ne dubito. Altrimenti gli italiani non continuerebbero a farsi prendere in giro senza fiatare da una classe politica che ha elevato la menzogna a sistema. Come vi ripeto oramai da anni, l’impoverimento complessivo dei popoli europei rappresenta il fine occulto (altro che cura necessaria…) perseguito da alcune politiche economiche spacciate per opera di virtuoso “risanamento dei conti”. Purtroppo però i sacrifici non finiscono mai e l’agognata crescita rimane un miraggio evocato inutilmente dai soliti ipocriti in malafede. Ora, essere ingenui non è un delitto. Se fino ad un paio di anni fa la maggior parte dei cittadini italiani ed europei avesse con trasporto prestato fede ai racconti falsi che i media veicolano, quelli cioè finalizzati a fare credere che i sacrifici di oggi sono indispensabili per la ripresa di domani, nessuno avrebbe potuto correttamente colpevolizzare il popolo abilmente raggirato e vilipeso. Ma oggi, passati molti anni dall’inizio di questa assurda cantilena, con i conti italiani sempre più disastrati e una economia reale al collasso, chi può ancora credere in coscienza alle barzellette sull’austerità espansiva che alcuni menestrelli di regime continuano impunemente a diffondere? Solo gli stupidi, o no? I sacrifici non finiranno mai perché sono indispensabili per gettare nella miseria più nera il maggior numero possibile di sventurati . Guardiamo alla povera Grecia, cavia utilizzata dalla Troika per sperimentare l’efficacia di alcune torture di massa. Nonostante le politiche di austerity abbiano già ridotto il Paese guidato da quel becchino di Samaras alla stregua di un colabrodo, con ospedali sprovvisti di medicine e bambini che svengono in classe perché digiuni, cosa chiedono adesso le istituzioni internazionali a queste povere vittime affinché ottengano i famigerati “aiuti”? Altri tagli, è ovvio. Per cui, nonostante il mondo intero abbia colto l’inefficacia di alcune misure, i padroni insistono nel somministrare veleno. Ora è il turno di 25.000 statali, pronti ad essere condotti al macello per rabbonire quella moderna divinità pagana chiamata spread (clicca per leggere). Ma davvero c’è ancora in giro qualcuno che non ha colto le vere intenzioni dei moderni neonazisti che occupano questo mostro di Ue? In Italia il massimo garante circa il proseguimento di quelle politiche economiche, filosoficamente eugenetiche, inaugurate da Monti e proseguite da Enrico Letta, è Giorgio Napolitano. Non a caso i poteri occulti che contano, estremamente soddisfatti di come il nostro attuale Presidente risponda con solerzia agli input esterni ignorando bellamente le sofferenze interne, si sono adoperati con sapienza per consentire una surreale rielezione sul Colle più alto, prassi inusuale e già bollata come ridicola in tempi non sospetti dallo stesso inquilino del Quirinale.E’ curioso notare come tutti gli uomini politici che ricoprono un ruolo di prestigio, proprio perché garanti della progressiva distruzione dell’apparato produttivo nazionale, paventino il materializzarsi di chissà quali tragedie nel caso in cui gli attuali equilibri di potere dovessero saltare. Anche oggi Napolitano, personificazione del tragico declino italiano, denuncia i rischi di una crisi di governo al buio. Dal suo punto di vista, megafono più o meno consapevole di forze che lavorano per disarticolare la civiltà europea, il contenuto di questo ennesimo “monito” è scontato e banale. Ma per la maggioranza democratica dei cittadini italiani ed europei, che perseguono obiettivi e difendono interessi completamente antitetici rispetto a quelli involutivi e oligarchici difesi da Napolitano, vale principio esattamente opposto: solo il rapido pensionamento di figure etero-dirette come Monti e Letta potrà arrestare l’implacabile declino che attanaglia l’Italia. L’arma di pressione usata da Napolitano non è poi affatto nuova. Ricorderete le fesserie che il main-stream proponeva durante l’interregno del divino Monti, tutte protese a profetizzare immani ed imminenti sventure pronte a colpire gli apostati che avessero osato sfiduciare il governo degli ottimati benedetto direttamente ad opera della trascendenza. Naturalmente accadde l’esatto contrario. Silvio Berlusconi, già ampiamente defunto, resuscitò proprio mollando in extremis il tecnico più odiato dagli italiani. Ora il teatrino si ripete. Chiunque dovesse staccare la spina al governo Letta, nei fatti un Monti-bis telecomandato dalla Merkel, farebbe felici tutti tranne gli avvoltoi che ingrassano succhiando il sangue dei più deboli e indifesi.
Francesco Maria Toscano
18/07/2013
“…chi può ancora credere in coscienza alle barzellette sull’austerità espansiva che alcuni menestrelli di regime continuano impunemente a diffondere? Solo gli stupidi, o no?..”. Fondamentalmente hai anche ragione, ma con l’attenuante della buona fede. Non per insistere sullo stesso concetto che ormai ricorre nei miei ultimi commenti a margine dei più recenti articoli, ma francamente non mi sento di poter dare dello stupido a nessuno. Lo dico sempre senza note polemiche e con riconoscenza verso l’eccellente lavoro d’informazione di questo ottimo blog… anzi è anche tanto… Non ritengo di essere un pozzo di scienza, ma io stesso prima di metter insieme i cocci e capire l’origine di questa involuzione sociale e soprattutto le cause economiche di questa crisi, ho impiegato molto tempo, studio e tante ore di letture infinite di saggi e libri ed ancora non ritengo di aver ben contezza della complessità dei problemi di questa terra. Credo di avere una cultura media e un’interesse particolare per l’attualità e la politica, ma forse più che stupidi li definirei ignoranti in buona fede, in quanto generalmente non dispongono dei mezzi e strumenti culturali, a volte del tempo e a volte del buon senso. Anche solo l’ambiente in cui si è maturati ci porta inevitabilmente ad interessarci e ad avere interessi e capacità critiche diverse rispetto a problemi politici assai complessi come quelli che viviamo oggi. Per capirci, non credo che un panettiere, un elettrauto, un taxista, un carpentiere, un salumiere o chissà quanta gente intenta a sbarcare il lunario tutti i giorni, senza un attimo di tempo di svago, martoriato dalle ansie della crisi, dal mutuo da pagare, dalle minacce di licenziamento o di chiusura aziendale, sia nelle condizioni di valutare ciò che gli succede con la stessa lucidità di altri. Il mondo è fatto anche di gente semplice, di anime semplici, che in buona fede ignorano certe realtà. Alle volte nelle discussioni del web, mi sembra che ci parliamo addosso come innamorati delle nostre voci e lasciamo che i bei discorsi giusti se li facciano tra loro le elite di intellettuali accademici… tutti gli altri stupidi in buona fede forse un giorno si accoderanno, sperando che nel mentre non si rompano di essere aggettivati così…
Il ministro Saccomanni, forse sarebbe più giusto chiamarlo Dragomanni, ha affermato che l’ Italia è pronta a cedere le sue quote di partecipazione in Eni, Enel e Finmeccanica, per ridurre il debito pubblico. Il famoso club ha ordinato così e il governo dei servi obbedisce. Si ripete la stessa storia del 1992. In cambio gli onorevoli servi riceveranno incarichi prestigiosi e pensioni d’ oro. Vedi Ciampi( Presidenza della Repubblica e 53.000 euro di pensione al mese), Prodi( Presidente Commissione Europea e 16.000 euro di pensione), dott. Amato Sottile ( 31.000 di pensione al mese).
Paolo Barnard punta il dito contro il Quirinale: Napolitano «ha di fatto acconsentito che per mezzo del sopraccitato e criminoso ricatto monetario» un governo legittimamente eletto dagli italiani fosse deposto, e che «il Parlamento italiano fosse messo nelle condizioni di abdicare in toto alla propria sovranità e di acconsentire sotto minaccia da parte dei Mercati dei Capitali all’insediamento a Palazzo Chigi di un Presidente del Consiglio illegittimo ed espressione del volere oligarchico dei Mercati, portatore quindi in Italia di politiche economiche distruttive e criminose». Così facendo, secondo la denuncia, il presidente della Repubblica «abdicava totalmente alle sue funzioni di estremo difensore dell’ordine costituzionale e democratico italiano», configurando in tal modo le gravissime ipotesi di reato che Barnard ora segnala.
responsabile”. Il nuovo esecutivo “sarà in linea con gli sforzi compiuti sulla disciplina di bilancio”, sottolinea, e sarà votato alla crescita e allo sviluppo. Poi la rassicurazione ai mercati, che non devono temere alcun vuoto di decisioni: “il governo attuale è in carica e continua il suo lavoro” e “tutti i miei sforzi sono concentrati al completamento degli impegni assunti”, sottolinea il presidente del Consiglio.Italiani maturi, non disposti a credere a promesse irrealistiche. Nel continuare il lavoro di costruzione europea bisogna fare attenzione ai “rigurgiti di nazionalismi e populismo, che farebbero il male dei nostri Paesi e del tentativo di costruire un’Europa sempre più armonica”, avverte ancora Monti. Discorso che tocca da vicino l’Italia, perché il rischio di derive populistiche sulle politiche economiche e per la Ue esiste in ogni Paese e “va evitato il più possibile nella imminente campagna elettorale”. A questo proposito, Monti spiega che i cittadini italiani “sono maturi e non tanto disposti” a credere a promesse irrealistiche da qualunque parti arrivino.
che dire… come darti torto alessandro? oggi, il problema è proprio quello! ed una società come la nostra, estremamente consumista, borghese, “annichilita” dalla barbara informazione “mainstream”, che si riconosce e si appaga all’interno di logiche di consumo estreme (esempi, “fuori tutto”, “sottocosto” dei vari euronics, mediaworld, ecc.) non può che essere sommersa.
Lo dico da sempre: un po’ di senso critico in più non guasterebbe!
Ciao
Non è l’asuterità che uccide, ma sono i decenni di malgoverno politico, burocratico e sindacale che ammazzano cittadini lavoratori, pensionati, famiglie e aziende italiane.
La ricchezza non si stampa, si produce!
La politica avrebbe dovuto rimuovere le precondizioni negative che impediscono al mondo del lavoro e della produzione italiana di essere globalmente competitivo: ma la casta non ha mai fatto nulla di buono.
La crisi e il conseguente danno economico in Italia l’hanno prodotta i politici idagliani, mica la Germania o la UE.
Sulla austerità non vi dicono la verità.
La grande truffa della austerità non è come la immaginano, la descrivono o la impongono con frode i politici sleali, disonesti e scorretti, ma è l’arma con la quale i poteri forti mettono un anello al naso del popolo dei cittadini lavoratori, delle famiglie e delle aziende alterando la realtà e convincendoli che quell’anello al naso non è segno di sottomissione, ma di condivisione.
Una truffa degna della ambigua realtà di Matrix.
http://www.ilcittadinox.com/blog/austerita-sparpaket-austerity-%CE%BB%CE%B9%CF%84%CF%8C%CF%84%CE%B7%CF%84%CE%B1-austerite-austeridad.html
Gustavo Gesualdo alias Il Cittadino X