Viviamo tempi molto difficili e pericolosi. La democrazia rappresentativa è già di fatto svuotata e ridotta a funzioni ornamentali. Il potere decisionale è esclusivo appannaggio dei tecnocrati non eletti di stanza a Bruxelles, mentre l’aggravarsi di una “crisi economica” preparata a tavolino alimenta vecchi e mai del tutto sopiti rigurgiti illiberali e fascisti. In mezzo a questo quadro desolante che, in pieno stile orwelliano, i media di regime chiamano “indispensabile modernità”, non resta che aggrapparsi alla libertà di espressione, ultimo baluardo di civiltà riconsegnatoci dalle avanguardie massonico-progressiste del presidente Franklin Delano Roosevelt sul finire della seconda guerra mondiale. Caduto questo ultimo e “traballante” pilastro, la Restaurazione oligarchica e antidemocratica promossa dalla massoneria ultrareazionaria e nazista del Venerabile Draghi potrà considerarsi definitivamente compiuta. Probabilmente vi starete domandando: ma come si fa a definire “nazista” un sistema che tuttora garantisce comunque a chiunque di manifestare liberamente il proprio pensiero? Semplicemente perché le cose non stanno così. Il Sistema totalitario contemporaneo non garantisce affatto il pluralismo delle informazioni. Molto più acutamente, a differenza di quanto avveniva in passato, anziché vietare d’imperio la pubblicazione di notizie scomode, i nazisti tecnocratici ora al potere utilizzano il circuito informativo mainstream (senza distinzioni tra destra e sinistra) per soffocare le poche verità che circolano prevalentemente in rete attraverso la metodica e tambureggiante diffusione di chiavi di lettura false, tendenziose e distorte. Ricordate cosa c’era scritto sulla facciata dell’edificio del Ministero della Verità raccontato da un magistrale George Orwell in “1984”? LA GUERRA E’ PACE. LA LIBERTA’ E’ SCHIAVITU’. L’GNORANZA E’ FORZA. Non stiamo vivendo anche noi, inconsapevolmente, all’interno dello stesso Grande Fratello? Non siamo tutti succubi di slogan che sanno di ossimoro ma che diventano realtà proprio perché ripetuti ossessivamente da tutte le parti. Se Orwell vivesse l’Italia di oggi, quali “insegnamenti” farebbe leggere al povero Winston raggelato di fronte ad un imponente ministero della Verità in salsa comunitaria? Suggerisco alcune ipotesi. LA MISERIA E’ RICCHEZZA. LA DITTATURA E’ DEMOCRAZIA. IL PENSIERO UNICO E’ PLURALISMO. Quindi, la possibilità di esprimere in rete alcune posizioni “eterodosse” non certifica affatto l’esistenza della libertà di pensiero. Prova invece soltanto “l’irrilevanza” di alcuni ragionamenti, furbescamente ghettizzati all’interno di circuiti minoritari che non impensieriscono i padroni del vapore. LA MISERIA E’ RICCHEZZA. LA DITTATURA E’ DEMOCRAZIA. IL PENSIERO UNICO E’ PLURALISMO. Se mai l’informazione in rete dovesse diventare così forte da mettere in discussione le interpretazioni dominanti proposte dai tradizionali mezzi di informazione, quel giorno, un numero imprecisato di blogger nemici del Grande Fratello finirà rapidamente dietro le sbarre tra gli applausi scroscianti di un moltitudine di sudditi pronti a dare libero sfogo alle peggiori frustrazioni grazie alla sapiente istituzione dei famigerati “due minuti d’odio” immaginati da Orwell. LA MISERIA E’ RICCHEZZA. LA DITTATURA E’ DEMOCRAZIA. IL PENSIERO UNICO E’ PLURALISMO.
Francesco Maria Toscano
8/10/2013
Bisognerebbe decidersi a unirsi invece di litigare fra combriccole come succede sul web.
Sarebbe da cominciare anche fra lettori. Io sto a Roma e non sarebbe male tenersi in contatto fra quelli che la pensano in un certo modo; io posso fare molto poco ma se tante persone che possono fare poco si coalizzano qualcosa salta fuori.
Naturalmente occorrono anche movimenti e associazioni più strutturate che ad oggi latitano paurosamente.
Credo che occorra trovare una bandiera che rappresenti tutti
coloro che vogliamo difendere il proprio pensiero critico, che credano
in una ristrutturazione del sentire civico
del rispetto dgli spazi comuni come propri.
Che per sentire ci voglia silenzio e coraggio
Idealista?
Una bandiera dell’etica
Susanna
Toscano: La democrazia rappresentativa è già di fatto svuotata e ridotta a funzioni ornamentali.
Bellissimo! Penso che “riciclerò” quest’espressione per la sua sintetica efficacia.
In realtà la censura e repressione è già operativa, ma riservata alla c.d. estrema destra perchè più facilmente digeribile dalla popolazione.
Vedesi grande interesse istituzionale verso “reati” di Omofobia, Islamofobia etc.
Alba Dorata, Stormfront, Lega Nord, etc.
Il dissenso di Sinistra invece potrebbe essere colpito con nuovi psicoreati di Eurofobia et alia.
Tutto ciò in un clima di terrore mediatico vs coloro che denunciano il Sistema e in ottica da parte del MSM di identificazione restrittiva democrazia=partiti moderati.
Il capolavoro orwelliano “1984″ è di una impressionante attualità, sostituisci nomi e cognomi ai personaggi protagonisti e ricostruisci le stesse dinamiche di potere di oggi. E’ un capolavoro scritto come critica ai sistemi totalitari di allora (era il 1948), in particolare contro il comunismo. Oggi non si chiama Comunismo o nazismo, ma neoliberismo dogmatico guidato dalla massoneria reazionaria(come GOD insegna) Suggerisco al Moralista di riflettere attorno al concetto di “bipensiero”, descritto nel libro e fare proprie le intuizioni di Orwell. E’ straordinario come descrive il processo mentale che consente di giustificare e rimuovere le contraddizioni e le falsità propinate dalla classe dominante al popolo. E’ semplicemente geniale. Spiega come un giornalista, un politico e un qualsiasi uomo può accettare una menzogna, può mentire pur rilevando una contraddizione nella menzogna, contraddire ciò che ha detto il giorno prima e convincere se stesso che si tratti di una verità. eeeh caro Francesco… quante volte il bipensiero è ronzato nella testolina dei tuoi “colleghi” giornalisti e gli ha garantito prebende e spazi in prima pagina! Più scali il vertice del potere e più questa dissociazione di pensiero, questo bipensiero, assume forme di fanatismo che rasenta la sociopatia. Anzi Noi tutti siamo governati da veri e propri sociopatici. I due minuti d’odio oggi sono dedicati un pò a questo e un pò a quello: un pò ai corrotti, un pò ai politici, un pò al debito pubblico, un pò a Berlusconi (che di minuti d’odio ne ha creati anche Lui tanti, anche assieme alla Lega Nord), agli extracomunitari, un pò a Carla Bruni e un pò al nuovo tronista di Maria de Filippi. Ogni argomento è buono purché non si centri il problema e i veri colpevoli. Molte volte si capiscono meglio le cose ritornando alla lettura di vecchi classici, piuttosto che leggere decine di noiosissimi saggi di economia o di attualità politica dei nostri tempi. Bel pezzo. Ciao
Sottoscrivo!
Ormai si tratta solo di ribadire le cose già dette (trovando spunti nella tragicomica cronaca del “loro” “flirting with disaster”). Per non cedere di un millimetro a un PUD€ che pensa che, così facendo (a sua volta), manterrà il controllo assoluto. E il gioco pare riuscirgli. Pare.
Per cui ai tuoi post non posso che ripetere: applausi
Grazie Quarantotto. Fintanto che loro mentiranno, noi risponderemo. Ci vediamo domenica a Roma?
Saluti,
Francesco
Sarebbe gradito un articolo sullo Shutdown americano, che il 17 Ottobre rischia di cambiare i connotati a questo Mondo (magari in meglio? Chissà che la libertà si svincoli definitivamente dal denaro)…Ergo: la guerra è vicina alla soluzione finale?
Mi hai dato un ottimo spunto…
Io ti metto un link che penso che sia attinente.
http://www.roadtoroota.com/public/261.cfm
Temo che il default se ci dovesse essere sia stato programmato da tempo e rimandato solo con artifici giuridici nel 2009/2010.
Se poi il default servisse a togliere il potere da wall street e restituirlo al congresso non lo so.
Il problema del dollaro e degli USA è anche questo:
http://it.wikipedia.org/wiki/Dilemma_di_Triffin
..quanto hai ragione..ma hanno una potente arma ed e’ un popolo per la maggior parte ignorante e disnformato..tant’e’ che la maggioranza di questo popolo sono convinta che creda che “Il Grande Fratello” sia una trasmissione televisiva..
Posso dire una cosa pudicamente e sottovoce? Ma quanto sono fiero della qualità complessiva delle riflessioni proposte da chi frequenta questo spazio…
Succedera’ un giorno (non troppolontano) che dovranno dire la miseria e’ miseria…
Purtroppo per loro non saranno creduti
Principalmente dai loro accoliti che diventeranno i loro giustizieri, sperando di prenderne il posto.
Chi vive di menzogna, per contrappasso , non puo’ essere creduto quando dira’ “una verita’”
Berlusconi docet!
Chi e’ disposto a credergli ora? Nemmeno i suoi che fingono di credergli!
Alla fine, li metteremo in prigione e spiegheremo pure loro che lo staremo facendo per il loro bene…(saranno pur sempre liberi di crederci)
Saluti e complimenti per i sempre piacevoli articoli
E’assolutamente evidente che quello che si sta sviluppando in €uropa sia una forma di governo ad impronta distopica orwelliana.
Una forma di governo che non può essere definita nazifascista: dittature comunque basate su un impianto ideologico e valoriale elaborato e supportato culturalmente. Il pensiero unico €uronazista esclude pure qualsiasi tipo di socialismo che ha fatto parte di quel periodo storico.
L’attacco agli usi e ai costumi dei popoli, l’omologazione, il livellamento verso il basso, l’attacco alle religioni e alla spiritualità ricordano molto, molto da vicino il comunismo ed in particolare il regime sovietico e la “rivoluzione culturale” cinese.
Ma c’è qualcosa di nuovo e di maledettemente più inquietante: il socialismo reale era, appunto, socialismo. Veniva incoraggiata la CULTURA e la propaganda era basata su “valori sani”. La sofferenza era lenita tramite grandi ideali e i responsabili della collettività erano coloro che per capacità si distinguevano nel vivaio del politburo.
Questo regime manifesta invece un aberrante cinismo e classismo alla British Empire (il vero oppressore non parla tedesco!). Una evidente concezione feudale e medioevale della società. Non ci sono Duci, Napoleoni o Super Uomini: la storica aristocrazia atlantica si manifesta tramite bancari incartapecoriti, zombie inutili ed intellettualmente sterili o addirittura limitati.
Una plutocrazia che non possiede neanche l’eleganza della discrezione.
La propaganda è brutalmente disvaloriale come tradizione hollywoodiana vuole. Si passano messaggi formalmente veri in un contesto falso: si incita alla corruzione morale e alla negatività.
Una pseudo-visione hayekiana che vede in una feroce dittatura un passaggio auspicabile per la nascita dello “stato liberale”: sociopatia pura.
Si capisce bene come mai Weber e Popper criticarono aspramente Marx per aver mischiato scienza ed ideologia: ci troviamo di fronte all’hayekismo reale?
Questo sistema non è un governo: è un cancro.
Taluni sostengono che l’ideologia di fondo, se così vogliamo chiarmarla, sia il satanismo (nihilista).
@Giorgio Soros
Grazie per il tuo contributo.
Ci trovo un senso anche dal punto di vista antropologico: il metodo in assoluto più efficace per raggiungere nel breve periodo obiettivi di benessere/piacere è quello “amorale e negativo” (che nella nostra cultura è rappresentato dal demonio).
E’ chiaro che un sistema esasperatamente non etico ed individualistico porta necessariamente ad una totale inefficienza nel lungo periodo che, estremizzando, suona sinistramente apocalittico.
E’ talmente evidente l’annullamento dell’Uomo nella visione che traspare da questi Ominidi Grigi che il loro pervicace commitment è incompatibile con ogni principio per cui la vita vale la pena di essere vissuta.
Quello che rimane evidente è che, purtroppo, nella società umana a differenza di quelle della maggior parte delle altre specie animali, ai vertici delle piramidi tendono ad inserirsi non gli uomini più forti ma, tendenzialmente, i più aggressivi e malati.
Che le nostre grandi capacità mentali siano in realtà una patologica mutazione genetica?
p.s. il paparone ungherese preferirebbe: Gioroig Soros.
Fuochino.I forti…dell’altro lato,lasciano e alimentano la crescita dei malati e aggressivi,ma sempre sotto.
Leggo questo articolo e mi balza alla mente la storia recente di un Paese, un grande Paese: la Russia.
Quando ventidue anni fa l’Unione Sovietica cessò ufficialmente di esistere, tutto il mondo guardò con grande attesa e speranza la venuta alla luce della Repubblica Federale Russa, quale simbolo di accesso alla democrazia, libertà ed emancipazione individuale di ciascun cittadino russo. Dopo ventidue anni di perfetto liberismo (perfetto in quanto pienamente riconducibile al reale dogma liberista), che Paese è oggi la Russia? Un Paese in cui ogni elezione è preventivamente alterata, l’informazione dissidente messa a tacere, quasi sempre con le cattive (altro che editto bulgaro!!), gli oppositori messi in carcere o fatti sparire nel nulla, e in cui l’inequità riesce a essere addirittura più alta oggi rispetto agli anni dell’URSS.
A leggere questo pezzo mi viene da pensare che alla lunga anche l’Eurozona andrà in questa mortale direzione. Bisogna impedirlo.
giro questa ottima tramisione sul €-:
http://www.radioradicale.it/scheda/392432/
cominciare ad amettere i propri errori è un primo passo, per creare una coscienza comune,
+ avanti si troveranno strumenti + incisivi e duraturi come la partecipazione popolare ai conzigli di azienda;
caro autore, non disperare, le notizie oggi viaggiano + velocemnete che mai e le celle sono migliorate ;D
Sono capitato in questo spazio web per caso, mentre facevo una ricerca riguardo a “1984″ che sto rileggendo, in lingua originale questa volta.
Questo sito sembra un’oasi lontana dal deserto acritico del pensiero unico, sia per la qualità degli articoli,sia per la qualità del pensiero di chi commenta.
Grazie Giorgio, resta con noi