untitledIl disegno perverso delle élite reazionarie al potere non potrà dirsi  completo fino al definitivo smantellamento della Costituzione. Nata all’indomani della caduta del fascismo, la nostra Carta fondamentale è infatti un inno alla libertà e all’uguaglianza. Dopo aver letto alcuni dei principi cardine, non è difficile comprendere le ragioni che inducono alcuni colossi speculativi come Jp Morgan (clicca per leggere), per il tramite di politicanti servili e infingardi come Matteo Renzi, a progettarne l’assassinio. Non mi duole tanto sapere che i miserabili di cui sopra riusciranno nel loro scellerato intento. Mi fa male sapere invece che, con ogni probabilità, trionferanno ancora una volta grazie all’aiuto complice del popolino stordito e vittima. Nel 1993, cavalcando ad arte l’indignazione creata in vitro sulla scia dell’onda emotiva suscitata dall’esplodere di Mani Pulite, i cittadini italiani vennero di fatto espropriati del diritto di eleggere dei rappresentanti in Parlamento. Il varo del Matterellum, sistema elettorale di tipo maggioritario proposto nel nome della solita governabilità (che fantasia, vero?), inaugurò la tristissima stagione dei parlamentari paracadutati direttamente dalle segreterie di partito (famoso il caso di Di Pietro eletto a furor di popolo nel collegio rosso-fuoco del Mugello). Prassi in seguito aggravata dall’introduzione del Porcellum, ora trasformato in super-Porcellum per volere del giovin Rottamatore. I cittadini italiani, interpellati allora sul punto per il tramite di apposito referendum, scelsero a larghissima maggioranza di auto-castrarsi per assecondare le prevalenti (e ben fomentate dai soliti giornali di regime) pulsioni anti-partitocratiche. A distanza di venti anni anche i più idioti hanno capito che l’abolizione del sistema proporzionale, con annesse preferenze, serviva soltanto ai padroni per assicurarsi un più stringente controllo sul Parlamento, divenuto oramai una specie di casba dove si accede esclusivamente per servilismo, ricattabilità o grazia ricevuta. La consapevolezza però di essere stati raggirati ieri, ne sono certo, non vi impedirà di esserlo di nuovo oggi. La spavalderia di Renzi, sicuro di stravincere un eventuale referendum destinato a chiedere al popolo di esprimersi sulla bontà delle sue improcrastinabili riforme di sistema, cammina su un piano lucido e razionale. Quanti sono gli idioti che pensano che la crisi sia effettivamente il risultato degli sprechi della Casta? Tanti, tantissimi, più o meno quanti nel biennio 1992/93 credevano nella palingenesi figlia della morte dei partiti (ciao core). Evidentemente sulle ceneri del pentapartito non è sorta nessuna età dell’oro. Ma anziché prendere atto dell’errore strategico e invertire il senso di marcia, i soliti farabutti vi diranno che per rivedere la luce bisognerà prima completare il lavoro. Ieri bisognava colpire i partiti, oggi direttamente le istituzioni. Quando questa furia demolitrice sarà finalmente terminata, l’Italia diverrà un cumulo di macerie, un deserto arido e inospitale dove nessuno potrà finalmente sprecare nulla per la semplice ragione che nulla, ma proprio nulla, sarà infine rimasto. Anziché introiettare le fandonie demagogiche di Renzi, di quella bella figliola della Boschi, o di sicari della massoneria reazionaria come Padoan, leggetela la Costituzione. Scoprirete che tutta questa gente ora al governo  si pone già oggi su un piano di chiara sovversione rispetto ai principi inaggirabili nella stessa contenuti. L’art. 3 c.2, per esempio, recita: “È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese”. Altro che Jobs Act e strapotere dei mercati! L’art. 4 sentenzia: “La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto”. Altro che le pagliacciate di Renzi volte ad attirare “gli investitori internazionali”! L’art. 36 precisa: “Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa. Altro che l’abbattimento dei salari nel nome della competitività globale! Il problema non è rappresentato dall’esistenza in vita della nostra Costituzione. Ma dal fatto che chi esercita contingentemente il potere possa di fatto stracciarla senza mai pagarne pegno. Ma tanto tutto questo voi non lo sapete e, per giunta, nessuno ve lo dice, né mai ve lo dirà.

    Francesco Maria Toscano

    7/04/2014

    Categorie: Editoriale

    15 Commenti

    1. Cito il passo; Ma di fatto chi esercita contingentemente il potere possa di fatto stracciarla senza mai pagare pegno.

      La domanda sgorga spontanea; come fare per mettere al riparo ogni attacco sia verso la Costituzione sia verso lo Stato; inteso come espressione del Popolo.
      Ho cambiamo in toto la Costituzione, memori della sudditanza in atto, oppure si cambia lo Stato-Nazione, acciocché si creano i presupposti di una Democrazia diretta oppure partecipativa a discapito di una Democrazia rappresentativa.

    2. Rosanna Spadini scrive:

      Articolo sublime !!! una prosa chiara e limpida, capace di accendere le emozioni più profonde di quei pochi che sanno e che hanno capito.

    3. giovanni scrive:

      Come nelle favole di Esopo, penso che Renzi sara’ come la montagna che partorisce il topolino (anzi tanti topolini).
      Lo scopo finale di questa pantomima in atto e’ solo quello di consegnare a Grillo lo Stato Italiano, di caricarglielo sulle spalle, in quanto dall’interno hanno ben capito che entro pochi mesi l’Italia sara’ semplicemente ingovernabile!
      E Chi onestamente ha voglia di rimboccarsi le maniche per lavorare alla Ricostruzione?
      Finche’ ci sara’ ancora qualcosa da rubare terranno duro e poi consegneranno tutto a Grillo, facendogli il gesto dell’Ombrello!
      Forse non a caso le votazioni europee vengono a cadere vicino alla storica data del 24 Maggio con tutto quello che ci ricorda!
      Renzi, a mio avviso, e’ semplicemente a capo di una armata Brancaleone, con dentro di tutto e di piu’e non riuscira’ mai a modificare la nostra Costituzione.
      Si limitera’ a qualche furtarello qua e la nella piu’ che classica tradizione italiana.
      Avete presente le profezie autoavverantesi?
      Bene a furia di dire o ci riesco o me ne vado, finira’ per far autoavverare il “Me ne vado”
      Poi gli canteremo la canzone di Alberto Sordi…
      Monti, che sarebbe da ergastolo per quel che ci ha fatto, aveva i coglioni per farlo.
      Renzi e’ un semplice burattino messo li per prendere tempo
      Lui e’ bravo perché sa che i compiti a casa si fanno, non perché ce lo ha detto la Maestra Angela, ma perché
      facendo i compiti si fa contenta la Maestra!

    4. Gianluca scrive:

      Condivido in pieno Francesco Maria Toscano, la nostra costituzione è splendida e andrebbe valorizzata. Ma non abbiamo più la coscienza “collettiva” del suo valore, ne’ capacità di difendere dalla violenta offensiva restauratrice.

    5. Rodion scrive:

      Eccellente.

      A questo punto rilancio:

      come è possibile difendere la Costituzione se non esiste lo Stato nazionale che ne è espressione diretta?

      Nel momento in cui si tolgono le sbarre allo zoo, le fiere affamate attaccano i visitatori e viene cancellato in un attimo il sangue di chi per anni ha cacciato ed è morto per difendere la comunità dalla furia della giungla.

      Quando saremo tutti cibo per iene, avremo grandi aree geografiche omogenee per rifondare uno stato che dall’Atlantico si spingerà agli Urali.

      Ma qui chiedo: se anche la nuova “etnia kalergiana” in un futuro remoto saprà ribellarsi al nuovo ordine autoritario europeo/atlantico, tutta questa sofferenza e questa eugenetica possono essere considerati un “collaterale accettabile” per un grande progetto?

      Sono malvage le bestie delle “cerchie reazionarie” o sono stati degli sciocchi ideologizzati coloro che hanno chiesto l’abbattimento delle “provinciali” sbarre? Devo citare la storiella della “rana e dello scorpione che devono attraversare il fiume”?

      Eravamo “idealisti” e non pensavamo che le bestie feroci fossero veramente pericolose e terribili? Pensavamo che fossero soltanto pregiudizi da conservatori bigotti e ignoranti? Era un gesto da “valorosi ecologisti” abbattere le gabbie?

      Ma non era che “tutta la sapienza di questo mondo non vale le lacrime di un bambino”? E nello zoo, nella disperazione confusa tra i corpi dilaniati, di bambini che piangono ce ne sono parecchi.

      Non esiste Democrazia senza stato nazionale ed è per questo che l’INTERNAZIONALISMO NON PUO’ ESSERE COSMOPOLITA.

      • Rosanna Spadini scrive:

        D’accordo, però chi li ha tolte le sbarre allo zoo? Chi ha permesso alle iene di uscire e fare strage dei visitatori?

        Chi ha firmato tutti i trattati capestro dell’Unione Europea, il Trattato di Maastricht, il Trattato di Lisbona, dopo che i popoli di Francia e Olanda avevano bocciato la Costituzione Europea?

        Non io, non io, non io, non gli italiani, che erano all’oscuro di tutto, perché i mezzi di distrazione di massa li hanno volutamente tenuti all’oscuro della distruzione dei cancelli dello zoo, dato che sono pilotati da quelle stesse iene. Not in my name.

        Un bell’articolo indaga le radici dell’enigma, proponendo come tragica figura della nostra storia le due città simbolo della cultura occidentale: Messina e Reggio Calabria. A Tale of Two Cities

        Maastricht, il Trattato di Lisbona e il Fiscal Compact sono stati votati da gente come Genovese (ex sindaco di Messina, accusato di associazione per delinquere finalizzata alla perpetrazione di peculato e truffa aggravata ai danno dello Stato) e Scopelliti (ex sindaco di Reggio Calabria, condannato in primo grado per abuso d’ufficio e falso in atto pubblico).

        L’EURO è stato introdotto da un ceto politico completamente asservito alle lobby finanziarie europee e internazionali, rotto a qualsiasi compromesso pur di salvare le proprie poltrone, piegato a qualsiasi ricatto (una frase di elefantiade memoria: Un uomo politico per essere tale oggi deve essere ricattabile).

        Non potremo liberare Scilla e Cariddi dalle turbolente correnti della corruzione, così come non potremo liberare l’Italia dall’Euro, se non ci liberiamo di questo morbo pestilenziale.

        • Rodion scrive:

          E come mai è stato possibile che un ceto politico così attrezzato abbia potuto prendere queste decisioni?

          Quali sono state (sempre che ce ne siano state, visto che c’è chi non lo ammetterà mai neanche sotto tortura…) le debolezze culturali dai democratici?

          Se ad un’azione naturalmente corrisponde una reazione: al progetto reazionario come mai è corrisposto un “non progetto” democratico?

          E’ una questione antropologica di “italioti” (popolo ignorante ed indegno dei suoi antenati che si è stabilito in questa penisola) che hanno “votato” una kasta indegna corrottaimproduttivamafiosa?

          Tu ci credi?

          In “2084″ provo a far emergere dell’altro: dal dopoguerra, di fronte alle tesi “distopiche” reazionarie atlantiche, si è contrapposta una VERA ANTITESI democratica e progressista atlantica? Come mai finito lo spauracchio comunista tutto è andato nello stesso verso del PRIMO dopoguerra?

          Non è che c’è qualcosa di profondamente marcio e perverso nel presunto “esercito dei difensori dei più deboli”? Non ci troviamo di fronte ad un collasso culturale che antecede le involuzioni nell’istruzione? Non c’è, AL NETTO DI ENUNCIATI VALORIALI COSMETICI, un profondo VUOTO DI VALORI UMANI E SOCIALI BIPARTISAN? Non ci troviamo di fronte ad una sitauzione in cui, paludato dalla neolingua, SUI (DIS)VALORI SOSTANZIALI vi è un comune accordo tra TUTTE LE PARTI?

          I progressisti non hanno fornito forse il celebre “grembiulino rosso” per la macelleria sociale in atto?

          In “2084″ provo ad evidenziare lo strano rapporto tra “libertà negative”, “internazionalismo cosmopolita” e “diritti civili” come cosmesi democratica durante la sottrazione dei ben più sostanziali “diritto politici e sociali” che sono il pilastro dei “diritti del primo tipo”, ovvero quelli delle “libertà individuali”.

          Come anticipo nel primo pezzo “schivitù è libertà” i progressiti e i reazionari atlantici stanno percorrendo la stessa strada e ci porteranno allo stesso posto: l’inferno.

          • Rosanna Spadini scrive:

            Parole sante … ma 2084 dove lo trovo?

            • Rosanna Spadini scrive:

              E’ logico che il manovratore è rappresentato dagli USA, e noi siamo i manovrati, i colonizzati, i servi, lo sappiamo che sul suolo italiano ci sono più di 100 basi missilistiche americane, che Obama è venuto l’altro ieri a consegnarci i compiti, e soprattutto che dopo il crollo del muro di Berlino il capitalismo finanziario si è tramutato nella belva vorace che sta distruggendo popoli, economie, culture e costituzioni.

              Ma un altro muro è caduto, anche prima, ed è quello che ha permesso ai mass media di invadere le nostre case tramite la televisione, quella “cattiva maestra” che convince il popolo spettatore consumatore a votare quel bel putridume politico nonostante tutto.

    6. Ohhhh; discussione interessante; come difendere la costituzione, ribadisco, senza rivedere in termini e modi attuali lo stato.
      Perché non si accetta il cambiamento geopolitico in atto?
      Perché si difende uno stato ormai desueto, decrepito, culla del malcostume politico?
      Perché non si sposta il concetto dell’Unità d’Italia in termini europeisti?
      Rosseau; La società (oppure lo stato nel nostro scambio di idee) è malata! Ma la società è composta da uomini.
      L’Europa delle famiglie, attende che gli uomini diventano puliti, e non laidi.

      • Gianluca scrive:

        Perché l’Europa non esiste, e l’unico principio europeo veramente fondante dell’Europa è il mercato e la concorrenza ultra-capitalistica. Un unione così grande rende impossibile la difesa dei valori sociali della nostra costituzione. Hayek, come del resto la stessa realtà politica, lo dimostra.

    7. Daniele scrive:

      Il problema fondamentale è che la stragrande maggioranza degli Italiani non conosce affatto la Costituzione, pertanto è completamente all’oscuro di tutti i diritti di cui la stanno quotidianamente privando !!

      • Salviamo la costituzione; eccellente.

        Come deve essere lo stato secondo noi? tramite il nostro manifesto politico…..

        Il mio è leggibile nell’articolo <>.
        Lunga vita!

      • Rosanna Spadini scrive:

        Benissimo , infatti a scuola , nella scuola pubblica italiana esiste da sempre l’ora di religione e non è mai esistita l’ora di educazione civica, guarda caso … come mai?

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      Francesco Maria Toscano, nato a Gioia Tauro il 28/05/1979 è giornalista pubblicista e avvocato. Ha scritto per Luigi Pellegrini Editore il saggio storico politico "Capolinea". Ha collaborato con la "Gazzetta del Sud" ed è opinionista politico per la trasmissione televisiva "Perfidia" in onda su Telespazio Calabria.

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