La Troika ha vinto solo in Italia. Limitando lo sguardo al cortile di casa nostra, obiettivamente, verrebbe voglia di piangere. Valutando invece questa tornata europea in un’ottica più ampia e globale, come è giusto che sia, è possibile scorgere molte note di speranza. L’Europa della tecnocrazia affamante, quella che cammina sulle gambe del Venerabile Draghi per intenderci, non incanta più (quasi) nessuno. In Francia il Front National di Marine Le Pen è abbondantemente il primo partito, costringendo il Partito Socialista del masnadiero Hollande a racimolare briciole di consenso. Lo stesso dicasi per l’Ukip di Farage, nemico giurato della burocrazia europea, oramai certo protagonista della vita politica inglese. In tutta Europa i partiti-etero diretti dai massoni reazionari che controllano la Ue sono stati sonoramente puniti da un elettorato finalmente consapevole della gravità della situazione. In Grecia Tsipras con la sua Syriza ha surclassato i partiti che compongono l’esecutivo Samaras, interpretando compiutamente una oramai matura e credibile alternativa di governo. Ma anche in Spagna, in Portogallo e in Austria, il rigetto delle politiche dell’austerità è chiaro ed evidente a tutti. Se non fosse per l’Italia, ultimo baluardo e roccaforte a difesa del neonazismo tecnocratico continentale, non sarebbe scorretto parlare di vero e proprio trionfo di una nuova Resistenza, alimentata a vario titolo da forze politiche sicuramente eterogenee e diverse fra loro, tutte accumunate però dalla stessa voglia di liberare i rispettivi popoli dal dominio infernale esercitato dagli schiavisti di Bruxelles. Resta da capire “l’anomalia Italia”, unico grande Paese d’Europa che, in controtendenza rispetto al dato generale, premia a dismisura il partito del premier in carica. La mia impressione è che Renzi, comunicatore formidabile ed eccezionale, sia riuscito nell’impresa di attirare il voto anti-establishment pur stando al governo. Pochi mesi al potere non hanno evidentemente scalfito l’immagine del giovin Rottamatore, bravissimo nel recitare con successo tutte le parti in commedia. D’altronde, la democrazia plebiscitaria e mediatica è nemica della verità, della ragione e dell’approfondimento. La gente si è convinta del fatto che chi attacca la Casta e gli sprechi è meritevole di fiducia, mentre i vecchi politici che parlano un linguaggio arzigogolato sono il cancro da estirpare con ogni mezzo. Questa semplificazione, alimentata e legittimata dalla demagogia grillina, funziona a meraviglia. Anche l’idea di mettere 80 euro in busta paga per alcune categorie di lavoratori ha evidentemente pagato, non potendo l’elettore medio comprendere che in regime di pareggio di bilancio strutturale tutto quello che il governo dà con la mano destra deve per forza poi riprenderselo con quella sinistra. Ma Renzi, evoluzione perfetta del primo Berlusconi, abusa con raffinatezza e maestria della credulità popolare. In pochissimo tempo, però, il credito accordato dal popolino bue all’incantatore Renzi si trasformerà prima in disillusione e poi in rabbia. Nei prossimi mesi, Renzi, finita la campagna elettorale, sarà costretto ad impoverire ulteriormente gli italiani pur di non sforare quei parametri comunitari tanto cari al cuore del nostro presidente Napolitano. A quel punto, finiti gli effetti speciali, la continuità incarnata da Renzi rispetto alle scellerate politiche imposte da Monti e Letta risulterà evidente. La situazione economica e sociale del nostro Paese, infatti, a trattati invariati, potrà soltanto peggiorare. Per questo Renzi, nonostante il grande successo indiscutibilmente ottenuto, farebbe bene a non cullarsi sugli allori. Quando il popolo si accorgerà che la fame dilaga nonostante l’approvazione di brodini come Job Acts e Italicum, non sarà più possibile rabbonirlo distribuendo furbescamente qualche elemosina a scopo elettorale. Renzi non è un uomo libero, ma un fantastico burattino nelle mani di Napolitano, Draghi e Merkel. In pochi mesi non era possibile demistificare in profondità la vera natura dell’imbonitore fiorentino. Ma, datemi retta, la parabola del Rottamatore è destinata a franare in fretta, con la stessa vacua e rapida leggerezza con la quale oggi è inaspettatamente balzata agli onori della cronaca.
Francesco Maria Toscano
26/05/2014
Bingo. Come si chiama quella cosa?
Sindrome di Stoccolma.
Povera Italia.
Sindrome di Stoccolma. Se tra i letti del Il Moralista ci fossero degli psicologi, non si dovrebbero preoccupare del loro futuro lavorativo. Senza esagerare almeno 10 milioni di italiani ne soffrono
Faccio alcune premesse ad una assillante domanda che mi segue da tempo. (1) Considero l’evoluzione dell’Uomo, una scelta consapevole, intenzionale ed individuale pertanto non imponibile ne automaticamente acquisibile. (2) La forma di governo di un paese la considero una risultante della coscienza di quel popolo, quindi la risultante di movenze inconsapevoli e istanze consapevoli. Quindi la mia domanda è : “Si riuscirà a rendere disponibili gli strumenti per permettere agli italiani di evolvere consapevolmente in UominiCittadini ? “
Come scrive Scanzi, Renzi ce lo teniamo per vent’anni ormai.
http://www.comedonchisciotte.org/site/modules.php?name=News&file=article&sid=13422
Certo che visti i risultati la scelta di DRP di votare un po’ qui e un po’ là appare in tutta la sua equivoca ambiguità.
Ora il rischio è che Renzi acceleri per le elezioni. Anche lui sa che il tempo lo logorerebbe.
scanzi non capisce una mazza
renzi sapeva che non doveva far nulla prima delle europee
e nonostante questo i dati economici sono peggiorati
pensate ora che, sentendosi legittimato, metterà in campo le riforme dettate dalla troika, come peggioreranno
renzi non ha futuro, un po’ di pazienza (anche se purtroppo nel frattempo moriranno altre persone)
Secondo me invece allenteranno la morsa dell’austerità.
Non tanto da stravolgere l’idea di fondo di compressione dei diritti dei lavoratori ma abbastanza per contentare la maggioranza silenziosa che desidera il mantenimento dello status quo.
beh potrebbe anche essere
però è da tempo che si parla di patrimoniali, licenziamenti nella p.a., jobs act, erf
e ci sarebbe anche un’altra alternativa: che renzi possa veramente durare, ma ciò potrà avvenire, visti i danni che provocherà, tramite una stretta autoritaria di qualche tipo
ma siamo sicuri che i risultati del voto negli altri paesi europei danneggi la troika? quindi solo se avesse vinto grillo sarebbe stato un voto libero e giusto nonchè anti-troika quando grillo è a favore della decrescita felice( che altro non è se non il risultato dell’applicazione dell’austerity)? a che livello siamo scesi in questo sito dichiaratamente pro-grillo ed anti-pd …
Felicissimo per la lista Tsipras, sia a livello nazionale che generale
(voleva essere un commento a parte
)
Oltre la destra e la sinistra e porre taluni ormai consolidati paletti e presentarsi al popolo italiano con un visibile manifesto politico. Suggerisco il progetto del Fronte Nazionale di Tilgher
Ad ogni modo ad ottobre verrà introdotto il nuovo ESA2010 per il calcolo del PIL nazionale. Quindi ci sarà un aumento “miracoloso” del PIL, il merito ovviamente sarà dell’attuale governo, delle sue riforme che iniziano a dare i primi frutti e si potrà far fronte al Fiscal Compact con tagli meno drammatici facendo passare chi ha da tempo sbandierato i tagli da 50 mld come un povero mentecatto, terrorista e gufatore inconcludente. Così andremo avanti ancora un po’ tra le menzogne costanti del sistema e dell’informazione. Se poi in Francia dovesse saltare il governo e salisse la Le Pen, per coerenza dovrebbe portare il suo paese fuori dall’euro da cui… potremmo dire addio alla moneta unica con differenti scenari conseguenti.
Sconfortante la desolazione intellettuale dell’italiano medio, secondo il Moralista inferiore a quasi tutti gli altri popoli europei.
Speravo in uno scossone, magari di un astensionismo più marcato, invece… Lo so, che ci si può aspettare dal popolo piddino, che rinsavisca? Ne conosco parecchi che si spostano con Repubblica sotto il braccio come il seminarista porta la Bibbia sotto la talare e se ne serve per l’orazione quotidiana. Carlo! Ora pro nobis; Eugenio! Ora pro nobis; Ezio! Ora pro nobis. AMEN.
ma per chi avremmo dovuto votare? per caso per chi urla, molla insulti e si rifiuta di governare? e senza contare le balle del tipo ” andremo al parlamento europeo e cambieremo il fiscal compact” quando invece non è di sua competenza…continuate con questo passo che lo prenderete il 51%…ma di pernacchie…
certo nn chi, lentamente ma inesorabilmente, ci porta sempre più verso il baratro! Diciamo addio alla ns Democrazia e alla ns Costituzione. Sei soddisfatto?
quindi se votavo m5s scongiuravo il pericolo??? ma non farmi ridere che mi basta pensare all’idea di politica di grillo e casaleggio…
@davide
anche se è innegabile che per una parte degli attivisti del m5s l’identificazione con Grillo è indiscutibile, ci sono ad oggi 5 milioni di italiani che hanno trovato un modo possibile di esprimersi politicamente. E’ stato aperto un varco nel recinto. Se succede una volta può succedere altre volte. Quindi il problema non si pone se uno la vede in questo modo. Votare il m5s sarebbe stato, parafrasando il caro Francesco, molto meno peggio che votare i partiti che sono stati responsabili dell’attuale, devastante situazione. Il dramma è che 11 milioni di persone hanno accettato il sopruso e la violazione della nostra Costituzione come normale. Questo mi fa piangere
io dico che il m5s ha legittimato tutto quello che è successo da quando sono in parlamento in quanto si sono rifiutati di governare…lo dicono anche su god quindi…
Mai pensato che un’opzione è non votare?
Io sono 15 anni che non mi reco alle urne perché il voto, qualsiasi esso sia, giustifica lo status quo. Non entrare in cabina elettorale, almeno per il significato che do alla mia astensione, vuol dire non legittimare le istituzioni che non mi rappresentano e che s’ammantano di democrazia mentre trasudano totalitarismo.
@Edinz
non condivido il non andare al voto. Non fosse altro perché questo diritto è costato sangue ed è un Dovere Morale fondamentale per un Cittadino (escludendo qualche migliaio di persone che o sono ideologicamente contrari alle Istituzioni o per vari motivi religiosi ) Credo che il modo per dimostrare il proprio dissenso sia dichiarare in sede elettorale che nessuna lista ci rappresenta. In questo modo si manifesta attivamente il proprio dissenso e lo si distingue dal servile atto, non andare a votare, di accettare quanto decidono gli altri.
Punti di vista, resto convinto della mia scelta che è politica, non qualunquista.
ok
Condivido come quasi sempre il contenuto dell’articolo. Scritto bene, agile, ironico e pungente al punto giusto.
Ritornando al “fenomeno” fiorentino, tuttavia mi permetto di dire che nelle sue bugie sparate a raffica, non vedo nessuna particolare abilità. Suvvia, puzza lontano un miglio di uno di quei personaggi da fiera di strapaese….Peraltro, oggi, quasi scomparsi. Diciamo che la sua plateale mendacia è proporzionale al mediocre livello degli stupiddini e di molti altri italiani, giacchè il ciarliero ciarlatano, ha pescato nell’elettorato moderato, quello che per quasi mezzo secolo ha votato DC. Non so se si sgonfierà facilmente, visto il successone ottenuto e chi gli sta dietro, meglio ne muove i fili. Comunque, oggi ho due certezze in più : che ai miei connazionali piace da morire la sodomia e che sono disposti a vendersi per un piatto scarso di lenticchie. Infine, gentile Moralista, attendo un tuo articolo che analizzi le cause del flop di Grillo. Io una mezza idea ce l’ho, ma avrei desiderio di leggere la tua, che è sempre un piacere.
Analisi impeccabile e condivisibile, anche se non sottovaluterei che, al netto dell’astensionismo che in un certo senso è in parte espressione di un malcontento generale verso le politiche europee, i partiti italiani scettici verso l’attuale costruzione europea e quelli euroscettici sommano una percentuale complessiva di circa il 35% (5stelle, lista Tsipras, F.lli d’ITA, Lega Nord). Non che sia un dato eclatante/entusiasmante, ma unitamente ai Forzisti più euro(PA)-scettici possiamo anche dire che abbiamo un’Italia spaccata in due, nonostante la neolingua piddina fa ancora breccia sul popolo bue. Intanto prendiamo atto che l’accordo col Banana sulla legge elettorale è saltato, visto che il PD, in caso di elezioni, se confermasse il 40% dei consensi come da exit poll, con l’Italicum si prenderebbe il premio di maggioranza a mani basse. Suppongo che cada l’accordo anche sulla riforma del Senato, sicché Pittibimbo potrebbe sfruttare l’occasione di andare ad elezioni con l’attuale legge elettorale porcellum resa proporzionale dalla Consulta, prima di logorarsi fra liti interne piddine e opposizioni selvagge di coloro che vogliono riconquistare consensi. Resta da vedere cosa succede in Inghilterra, ma soprattutto in Francia. Complimenti a tutti gli italiani… bravi! davvero notevole!
Non so che dire, mi piange il cuore… il superficialismo e l’egoismo degli elettori italiani, è spaventoso e costantemente in ritardo con la storia.
Bini Smaghi: “il capo dei socialisti sarà Renzi e il capo dei popolari sarà Merkel”. Come ai vecchi tempi l’asse Italo-tedesco… e caso vuole.. Francia e Inghilterra fanno altre scelte. Noi italiani sempre dalla parte sbagliata!! errore clamoroso il non aver costituito una lega anti-euro o aver mantenuto una posizione equivoca rispetto all’euro!! capito Movimento 5 stelle, sempre a caccia di consensi? capito Fratelli d’Italia?
Concordo in pieno.
Buonasera a tutti condivido l’analisi di GLS, la verità è che purtroppo questi reazionari sono avanti 100 anni rispetto a tutti noi. Andranno avanti con le solite emergenze dello spread o simili per imporci il bastone, poi ci offriranno un po’ di carota, vedi diverso calcolo del PIL con probabile impennata miracolosa, riduzione della quota annuale del fiscal compact da 50 a 20 mld e il popolo bue sarà contento. Il logoramento ho paura lo subiremo prima noi, ci succhieranno i risparmi a poco a poco (avevamo il monte risparmi più alto del mondo e questo fa gola), si prenderanno le meglio aziende grandi e piccole, continueranno nella svalutazione del lavoro (l’aspetto più drammatico perché è una spirale) e poi forse toccherà anche ai gioielli d’arte. In fondo i punti del programma politico di questi Figuri non sono poi molti.
In tutto questo ribadisco però le posizioni esposte già nel post scorso cioè: lo sforzo informativo del Il Moralista e di altri è ecomiabile e lodevole, ma non si riuscirà mai a convincere 35 milioni di persone (italiani sic). Le Entità Para-Progressiste secondo me, allora non possono pensare bellamente di educare gli italiani alle teorie di Keynes o Roosevelt, ma anche e soprattutto a come reindirizzare almeno parte dei media mainstream alla causa, ad adoperarsi affinché ci siano le risorse finanziarie adeguate insomma a portare lo scontro su di un piano molto più “profano”. Non vi tedierò più con le mie teorie
Ad maiora
pessimismo della ragione?
vediamo se a giorni verrà pubblicata questa bozza e se ci faranno sapere a che punto sta l’arruolamento dei “1000″ fondatori di sezione… questa era la roadmap, se ricordate
e visto che siamo curiosi, sarebbe bello anche sapere chi fossero questi soggetti delle tre liste singolarmente meritevoli tanto da attirare le loro preferenze, e se siamo (sono se parliamo di PD) riusciti a mandarli a Bruxelles.
Con leggero scoramento,
D
Scontro molto più profano. A furia di ripeterlo, si attrezzeranno, auspico.
l’anomalia sono le tv e Renzi è un maestro nella pnl
Cari, nel leggere D.R.P emerge un dubbio. D.P.R. dichiara di essersi adoperato per supportare candidature di alcuni esponenti del P.D., Lista Tsipras, m5s. D.R.P. altresì dice che solo quando le migliori risorse delle tre aree politiche succitate saranno disponibili ad allearsi tra loro, sarà possibile offrire un’alternativa autenticamente progressista alla attuale palude che sostiene il governicchio Renzi.
Il dubbio è, perché non si uniscono D.R.P. e Gran Oriente Democratico e , di fatto, si crei un soggetto politico basato su dei paletti che ormai conosciamo e siamo in grado di ” MASTICARE” a piacimento oppure a “BRACCIO”. Perché inseguire chimere oppure parlare sempre in terza persona. A mio avviso, ci sono tutti gli elementi per farlo. Elementi in termine umano, economico, culturale e futuristico per il Popolo. Insomma, e finchè avrò voce, un manifesto politico da presentarlo ad ampio raggio, sarebbe la miglior cosa da farsi, senza attendere la benevolonza di Tizio di Caio di Sempronio. Ad Maiora e lunga vita.
Il nuovo Risorgimento Italiano sarà un lavoro faticoso e in perenne salita. Vi sono eccellenti generali ma senza truppe e un popolo facilmente acquistabile con le “patatine” di berlusconiana memoria e gli 80 euro dell’attuale incantatore.
Se non fosse per il nostro compito e pregio, quello di “aprire nuovi sentieri”, mi sentirei a dir poco frustrato.
Il tuo commento centra uno dei problemi, se il popolo è acquistabile con le “patatine” o gli 80 euro, non si può rispondere proponendo la “teoria delle stringhe”, né è pensabile di rendere tutti degli eruditi. In altre parole si deve conoscere bene il campo di battaglia e quali sono gli strumenti più adeguati ad ottenere un determinato obiettivo. Insomma, la strategia deve essere mista, conoscenza profonda (più di Loro), dei sistemi monetari delle strutture di potere e di tutto quelle dinamiche complesse del potere che un profano come me non ha magari neppure la mente per comprendere, ed una strategia più terrena, fatta di patatine e regalie se necessarie.
purchè non siano panem et circenses. Dovrebbero essre come dei paracarri per riorientare il costume comune ad un livello più elevato. In termini meglio compresi, degli incentivi
[…] Fonte: www.ilmoralista.it […]
[…] i cinque stelle arretrano? Della capacità di Renzi di ipnotizzare le masse abbiamo già detto ieri (clicca per leggere). Ora è il caso di individuare gli eventuali errori commessi dai pentastellati, […]
[…] i cinque stelle arretrano? Della capacità di Renzi di ipnotizzare le masse abbiamo già detto ieri (clicca per leggere). Ora è il caso di individuare gli eventuali errori commessi dai pentastellati, di fatto spiazzati […]
[…] le elezioni europee vede quindi il rottamatore consolidare un modello comunicativo già affermato (clicca per leggere) e il M5S, omettendo accuratamente di trattare temi fondamentali o facendolo in maniera confusa e […]
[…] le elezioni europee vede quindi il rottamatore consolidare un modello comunicativo già affermato (clicca per leggere) e il M5S, omettendo accuratamente di trattare temi fondamentali o facendolo in maniera confusa e […]
[…] le elezioni europee vede quindi il rottamatore consolidare un modello comunicativo già affermato (clicca per leggere) e il M5S, omettendo accuratamente di trattare temi fondamentali o facendolo in maniera confusa e […]