Pubblico, pur condividendolo solo in parte, il pezzo propostomi dall’ottimo Giovanni Tranchida, riservandomi di approfondire a breve i temi in argomento.
Il Moralista
Il p.g. di Palermo Roberto Scarpinato ha rigettato la richiesta del p.m. Di Matteo, ai sensi dell’art. 570 del c.p.p., di essere applicato al processo di appello a carico del generale Mori e del colonnello Obinu per favoreggiamento a Cosa Nostra a causa del mancato arresto nel ’95 di Provenzano nella cornice della trattativa Stato –mafia. Tale rifiuto viene motivato dal p.g. per l’elevato rischio a cui sarebbe esposto il p.m. a seguito delle minacce di morte espresse in carcere dal boss Totò Riina.
Non deve essere stata una decisione semplice. Non deve essere stato semplice negare ai due alti servitori dello Stato, innocenti fino a prova contraria e in tre gradi di giudizio, la possibilità di dimostrare ancora una volta, dopo il processo di primo grado conclusosi con l’assoluzione, la propria totale innocenza davanti ad un accusa rappresentata da un pm cosi bravo e coraggioso. Magari uno scrittore di gialli con molta fantasia potrebbe scrivere un capitolo del libro sulla trattativa Stato – mafia dal titolo “pacta sunt servanda” ; in cui due infedeli servitori dello Stato vengono sottratti alle grinfie di un p.m. caparbio che vuole dimostrare la loro volontà di non arrestare, a pochi mesi dalla fine della stagione delle bombe, sigillo del passaggio dalla prima alla seconda repubblica, l’ultimo capo mafia storico, rappresentante di quella corrente mafiosa moderata, ragionevole, gente su cui fare affidamento insomma. Magari, per aggiungere un pò di suspence, si potrebbe scrivere un paragrafo sulle minacce indirizzate al pm da un vecchio boss in regime di carcere duro nelle sue confidenze ad un altro boss dal passato oscuro.
Non deve essere stata una decisione semplice passare dal processo sulla trattativa Stato – mafia alla resa nei fatti dello Stato alla mafia, ammettendo l’incapacità delle Istituzioni di proteggere i suoi uomini migliori. Quale messaggio implicito viene trasmesso al paese?
Prendere tali decisioni deve essere davvero difficile, magari le prossime manifestazioni di solidarietà le avremo a favore di chi dovrà fare ancora scelte simili; ma anche no, non si sa mai che il corteo passi davanti un palazzo di giustizia e, alzando gli occhi al cielo, si accorga delle gigantografie di Falcone e Borsellino.
Giovanni Tranchida
Cari/e, esulo. Mi è giunto un post tramite Informare per Resistere, in cui si evince che il Gran Maestro di Gran Oriente D?Italia, stringe la mano sia a BARROSO e VAN ROMPUY. Detto ciò, mi resta la fiducia illimitata sia di Francesco sia di Gran Oriente Democratico e altresì di Democrazia Radical Popolare.
Ad maiora e lunga vita, altrimenti saranno crisantemi!