Carissimi amici de Il Moralista, preliminarmente mi scuso per avere un tantino allentato il ritmo dei miei articoli, divenuti oggettivamente più rari in questo caldo mese di Agosto. Ma, pur senza alimentare il mito dell’uomo pubblicamente impegnato che non si riposa mai (scenette buone per tipi alla Mussolini o, al limite, Berlusconi), vi assicuro che non sono rimasto con le mani in mano. Ora, come sapranno tutti quelli che leggono con assiduità le pagine di questo blog, mercoledì 20 agosto, a Gioia Tauro, è stato presentato un primo evento sotto il marchio della costituenda associazione E. Roosevelt. Chi volesse dettagli nel merito farebbe bene a soffermarsi sulla sintesi proposta dall’ottimo Domenico Latino (clicca per leggere). Non vi nascondo una certa soddisfazione per la buona riuscita dell’evento, gratificato dalla presenza di un pubblico numeroso, trasversale e qualificato, nonché abbondantemente rilanciato su tutti i media regionali, cartacei, telematici e televisivi. Anziché però cullarsi sui fatui allori, penso sia adesso corretto moltiplicare gli sforzi per non disperdere quel patrimonio di stima, simpatia e credibilità che ci siamo faticosamente guadagnati. Per cui è bene fin da subito pianificare i prossimi appuntamenti e diradare le residue perplessità che serpeggiano anche fra i più attenti visitatori di questo luogo virtuale. Amici miei, come ho avuto modo di precisare recentemente, Il Moralista non è uno spazio di pura accademia, buono per solleticare la verve di qualche intellettuale annoiato o di alcuni indignati parassitari in servizio semi-permanente. Il Moralista è invece un luogo di pensiero che prepara all’azione. Per cui tutti quelli che hanno faticosamente compreso nascita, genesi e svolgimento del subdolo progetto politico in atto, finalizzato alla definitiva cinesizzazione di una Europa sempre più debole e frastornata, dovrebbero sentire senza dubbio l’obbligo morale di contribuire direttamente e con forza alla cristallizzazione dell’unico movimento ora presente sulla scena nazionale e internazionale in grado in prospettiva di invertire in corso degli eventi: ovvero l’associazione Eleanor Roosevelt. A breve fornirò nuovi pubblici dettagli sulle modalità che accompagneranno la nascita ufficiale della “Eleanor Roosevelt”, nel frattempo vi chiedo di continuare a mandare richieste di iscrizione all’anagrafe degli aspiranti costituenti inviando una mail al mio indirizzo di posta elettronica (f.toscano79@libero.it) o a quello del God (info@grandeoriente-democratico.com). Alcune puntualizzazioni non retoriche. 1) A tutti quelli che mi chiedono se la “Roosevelt ha in mente di fare un incontro in tale luogo eccetera eccetera…”, rispondo: il quesito va invertito. Siete voi, abitanti di Avezzano, Trapani, Avellino, Biella o Roccalumera, a dover tentare di sensibilizzare i vostri concittadini organizzando convegni tematici in grado di veicolare le buone suggestioni difese e proposte dalla E. Roosevelt. L’Associazione non è di Toscano, di Magaldi o di nessun altro: è vostra. Ogni uomo libero, forte e consapevole può tentare di replicare nel suo comune di residenza un evento simile a quello appena verificatosi in Calabria, sapendo di poter contare in tal caso sull’appoggio e sull’aiuto di chi possiede già una certa dimestichezza in proposito. 2) A tutti quelli che mi accusano di avere temporaneamente abbandonato l’approfondimento di grandi temi di respiro globale (dalla Siria, all’Ucraina passando per la recessione tedesca e la Palestina), per cimentarmi nella meno entusiasmante predisposizione di un progetto architettonico in grado di unire due paesi della sperduta provincia calabra, rispondo che non hanno capito nulla dei termini del nostro impegno. La parola magica è “glocal”, cioè pratica realizzazione di un impegno territoriale volto a difendere schemi, idee e paradigmi potenzialmente applicabili sul piano globale. Conoscere astrattamente il pensiero keynesiano non basta; bisogna poi tradurlo in fatti, opere ed idee concrete, destinate ad imprimere nella pubblica opinione un messaggio che le parole da sole non spiegano e non chiariscono. 3)A tutti quelli che agitano fantasmi disparati, di tipo massonico o geografico-razziale, rispondo di non farsi travolgere da banalità o luoghi comuni. Circa la natura “profana” dell’Associazione E. Roosevelt, invito tutti a rileggere questo post eloquente da me pubblicato in data 22/7/2014 (clicca per leggere); quanto invece al presunto pericolo di indesiderate presenze calabre in odore di malaffare, vi chiedo di non farvi abbindolare da facili cliché. La Calabria è certamente terra di ‘ndrangheta e povertà, male piante che hanno prosperato proprio grazie alla mancanza di una buona politica in grado di aggregare consenso intorno ad una idea di società improntata e calibrata su valori di dignità, eguaglianza e giustizia. Nessun personaggio oscuro e ambiguo potrà mai sentirsi a proprio agio insieme a noi; e se qualcuno non avesse ancora compreso a pieno lo spirito più profondo che anima il nostro agire, presto lo comprenderà. Criminalizzare aree intere, abbandonarle per paura di contaminarsi con gente marchiata per la vita col timbro dell’infamia, è il miglior regalo che si può fare alla ‘ndrangheta. Per cui, tutti quelli che pensano che la buona politica passi per un repulisti antropologico e manicheo, destinato cioè a dividere con l’accetta i buoni e gli onesti da una parte, e i cattivi e i corrotti dall’altra, farebbero bene a rivolgersi presso altri e, momentaneamente, affollati lidi. Venti anni di furba propaganda contro castasprechicriccacorruzzionespesapubblica (propedeutica alla concentrazione del potere e del denaro nella mani di pochissimi) hanno già fatto abbastanza danni. Gli altri vengano a riveder le stelle insieme a noi.
Francesco Maria Toscano
25/08/2014
Caro Francesco, mi permetto di scriverti nuovamente e dopo poche ore dal mio ultimo intervento sul tema della “Roosvelt” perché non sono stato molto soddisfatto della tua risposta di ieri di cui ora dirò. Se fossi un architetto, ansioso di iscriversi ad un’importante associazione per la salvaguardia architettonica della mia città, mi farebbe pensare il fatto che uno dei due famosi architetti (o muratori, se preferisci) fondatori non riesca a completare un suo progetto da anni. Come minimo, senza per questo assolutamente dubitare della bontà dell’associazione e dei suoi fondatori, mi domanderei le cause dei ritardi di quel progetto. E’ quanto ti ho esposto ieri su Facebook, chiedendoti, dopo una lunga premessa integrativa che ognuno può leggere sul tuo profilo, quanto segue: “…se molta della vostra (e futuribilmente anche mia) credibilità dipende dalla presenza e dall’opera del Gran Maestro Magaldi allo sviluppo dell’associazione, cos’è che ancora impedisce l’uscita della suo famoso libro per Chiarelettere? Questo “al lupo! al lupo!” editoriale non mi convince, non suscita sicurezza né affidabilità. Perché il libro latita, e perché la sua uscita è imminente da sempre? E quando il libro uscirà, il rapporto editoriale di Gioele Magaldi con Chiarelettere porterà dalle parti della signora Cinzia Monteverdi e dei suoi “relatives”?” A questa domanda, che ti ho posto nell’impossibilità di porla direttamente all’interessato, hai risposto con uno stringato (e mi è parso imbarazzato): “Carissimo, l’uscita dei libri di Magaldi è ora davvero “imminente”. Perdonerai se la risposta non soddisfa la domanda, e se chiedere è lecito e rispondere è cortesia, la tua risposta non essendo una risposta non è stata nemmeno cortese. Si sa qualcosa dell’attività editoriale di Magaldi, dei suoi rapporti con Chiarelettere, dei motivi per cui ad agosto 2012 sul suo profilo Facebook il Gran Maestro scriveva “Per tutti coloro che domandano a me, ai miei collaboratori o alle Redazioni di GOD e DRP quando uscirà il mio libro MASSONI. Società a responsabilità illimitata, Chiarelettere Editore, annuncio ufficialmente che la pubblicazione è prevista definitivamente per novembre 2012 (non manca molto, dunque). Grazie a tutti per l’interesse manifestato nei riguardi di tale saggio. Gioele Magaldi”, e ancora stiamo aspettando? Questo è un vulnus per la credibilità di tutta l’operazione, Francesco, e un tuo pezzo intitolato TUTTO CIO’ CHE E’ BENE SAPERE SULL’ASSOCIAZIONE ELEANOR ROOSEVELT farebbe bene a contenere, secondo me, anche una risposta SERIA a queste mie (e credo non solo mie) domande. V.M.
Caro Valerio, c’è un equivoco di fondo che va dipanato. Io non sono l’addetto stampa di Gioele Magaldi, e quindi non sono io la figura più adatta ad esaudire i tuoi legittimi interrogativi. Io so che Magaldi, che non pubblicherà un libro ma una collana di libri, è un uomo di grande ingegno e cultura che ha anticipato con straordinaria lucidità molti eventi contemporanei. Senza gli spunti di Magaldi Il Moralista forse non ci sarebbe, o sarebbe un’altra cosa. Sui motivi che hanno indotto Magaldi a posticipare l’uscita dei suoi lavori anticipatamente annunciati, ti conviene chiedere direttamente a lui. Ciao,
Francesco
Non ho modo di chiedere a Magaldi, non conoscendolo personalmente come non conosco te. Il tuo contatto l’ho avuto da una brillante politica e imprenditrice romagnola con cui hai cenato non troppo tempo fa. Dico che queste domande non me le faccio solo io e sarebbe bene che trovassero una risposta anche tramite questo canale, se è come credo sia uno dei principali all’approdo associativo. Poi naturalmente non sei l’addetto stampa di nessuno e non sei tenuto a rispondere alle mie domande, cosa per la quale comunque ti ringrazio. Ribadisco ciò che ti ho detto ieri: ho la ragionevole certezza che la vostra sia l’unica concreta occasione di riscatto che si offre al popolo italiano nell’attuale situazione globale. PChe ogni cosa sia chiara sin dall’inizio. Come non c’è da dubitare di Magaldi perché è un esponente di spicco della massoneria italiana, men che meno ci sia da dubitare di lui perché pubblica un libro (o una collana di libri, cosa che apprendo da te). Il modo in cui sta pubblicando segue un percorso però insolitamente tortuoso anche per un testo senza peli sulla lingua che parli di libera muratoria e logge. Se vorrai comunicarmi in forma privata le modalità per contattare Magaldi saprò approfittarne. Un saluto.
Intanto procedo per cercare di sapere con i mezzi a mia disposizione.
Ma poi dipenderà anche da cosa scrive Magaldi.
Se si limita a fare elenchi di logge dal nome poderoso (Three Eyes etc etc) non avrà detto nulla, si tratterà di informazioni non solo non verificabili (non esiste traccia su internet di questa loggia ed è comprensibile essendo supersegreta ma capite bene che allora uno scrive che la colpa è della Sinarchia Intergalattica e pretenderà di essere creduto come Magaldi) ma che non aggiungeranno nulla a quanto già si può sapere informandosi al di fuori del mainstream. Ossia esistono delle oligarchie.
Grazie tante per la rivelazione.
Spero quindi che nell’attesissim collana di libri si troveranno anche notizie storiche verificabili e dotate di valore aggiunto ermeneutico,noer usare un termine molto caro al maestro.
Per esempio sarebbe molto interessante leggere il motivo di questo misterioso sonno della ragione dormito molto profondamente dalla massoneria buona che ha lasciato che i cattivi prendessero il sopravvento.
Scarsa lungimiranza? Pigrizia generica? Complicità? Preoccupazione per le “eccessive” rivendicazioni popolari negli anni ’70 dovute proprio all’effetto di quelle politiche keynesiane di cui vi fate sostenitori che dando un nuovo benessere ai lavoratori ne hanno pericolosamente risvegliato la coscienza politica?
Stando a ciò che scrivono sul sito di Grande Oriente Democratico, pare che le fonti siano parecchio affidabili. Cito testualmente parte di un articolo:
“Gioele Magaldi, ex Maestro Venerabile della loggia Monte Sion di Roma (GOI), co-fondatore e Gran Maestro del movimento massonico Grande Oriente Democratico (GOD), politologo, antropologo ed esperto delle dinamiche del potere in età contemporanea, offre, con Massoni S.r.ill. Società a responsabilità illimitata- in sinergia collaborativa con la giornalista Laura Maragnani e con diverse fonti testimoniali di ambiente massonico internazionale- una lettura sorprendente e inedita del Novecento e del primo quindicennio del XXI secolo. Basandosi sulla consultazione e sull’attento studio, sia pure ancora parziali e in fieri, dei documenti in possesso delle super-logge sovranazionali progressiste “Thomas Paine”, “Ioannes”, “Montesquieu”, etc., e di quelli custoditi dai membri di alcune altre Ur-Lodges conservatrici e neo-aristocratiche come la “Edmund Burke”, la “Compass Star-Rose”, la “Leviathan”, la “Three Eyes”, la “White Eagle”, la Hathor-Pentalpha, etc. (cenacoli che esercitano un controllo ferreo su svariate associazioni mondialiste paramassoniche di molteplice latitudine ideologica, come il Bohemian Club, la Fabian Society, la Pilgrims’ Society, la Round Table, la Mont Pelerin Society, il Royal Institute of International Affairs, il Council on Foreign Relations, il Bilderberg Group, il Tavistock Institute of Human Relations, la Trilateral Commission, il Group of Thirty, il Bruegel, il Gruppo Spinelli etc.), Magaldi è in grado di offrire squarci sorprendenti sul back-office del potere globale e sulle sue protagoniste assolute degli ultimi decenni: le cosiddette “Ur-Lodges””.
Fonte: http://www.grandeoriente-democratico.com/MASSONI_S_r_ill_Societa_a_responsabilita_illimitata_e_Il_Potere_Globale_e_i_suoi_Venerabili_Maestri.html
Staremo a vedere, ma le premesse mi sembrano buone.
Rosario ammiro il tuo encomiabile entusiasmo.
Mi dici cortesemente come verifico l’esistenza delle logge Three Eyes, Leviathan, Hathor Pentalpha?
Hanno dei nomi splendidi e roboanti adattissimi ad esempio per dei purosangue da competizione o per degli yacht di lusso ma io non ne trovo traccia su internet né conosco altre fonti che mi possano confermare quantomeno l’esistenza di queste associazioni.
Che senso ha un libro che magari dice anche la verità ma non mi dà il modo di verificarla?
Ammesso che esca questo libro e che ammesso che esca riveli qualcosa di veramente nuovo e coraggioso cose entrambe sulle quali nutro forti dubbi.
Mi auguro di venire smentito su tutta la linea.
Scusate l’ultima frase scritta in ostrogoto ma col tablet si fanno dei pasticci.
Caro Valerio Musumeci, quando lo si fa in modo intelligente e garbato come il tuo, è sempre lecito (e anzi auspicabile) nutrire dubbi su qualsivoglia questione.
Per quel che ne so io, comunque, la motivazione principe della posticipazione reiterata nella pubblicazione dei libri summenzionati del Fratello Gioele Magaldi, risiede nel fatto che l’opera complessiva in cinque volumi che vedrà la luce tra ottobre 2014 e ottobre 2015 (tre volumi di “Massoni. Società a responsabilità illimitata”: primo volume ottobre 2014, secondo volume gennaio 2015, terzo volume marzo 2015; e due volumi de “Il Potere Globale e i suoi Venerabili Maestri”: primo volume maggio 2015, secondo volume ottobre 2015)ha richiesto una preparazione di diversi anni. Poi, magari, altri fattori di natura storico-politica, avranno consigliato a Magaldi e ad alcuni suoi stretti collaboratori in questa iniziativa editoriale, di far uscire adesso e non prima una serie di libri che intercettano perfettamente un bisogno collettivo di comprensione dell’attualità e delle sue radici che, forse, ancora uno/due anni fa non era giunta allo stesso grado parossistico di ebollizione…Di qui, probabilmente, la decisione di sospendere il progetto di pubblicazione annunciato nell’estate 2012 (e anche prima) e di rinviare tutto a questo autunno. Adesso, però, come ha opportunamente sottolineato il commentatore che si firma “Rosario”, sul sito di “Grande Oriente Democratico” sono stati pubblicati interventi chiari e definitivi sulla tempistica di tutta l’operazione editoriale in oggetto. Aggiungo che il Fratello Magaldi e i suoi collaboratori hanno ormai consegnato all’editore Chiarelettere il testo del primo volume, di certa pubblicazione ad ottobre prossimo. Quanto ai rapporti di Magaldi con Chiarelettere e di Chiarelettere con Il Fatto Quotidiano (di cui la casa editrice è azionista) amministrato da Cinzia Monteverdi, che hanno a che vedere con la diffusione di quest’opera seriale e con la stessa iniziativa dell’Associazione “Eleanor Roosevelt”? I libri di Magaldi sono in fase di acquisizione diritti anche all’estero (perciò, probabilmente, quasi in contemporanea con il mercato editoriale italiano, usciranno anche in altre lingue, su altri territori nazionali); la casa editrice che lo pubblica in Italia è Chiarelettere; tutti gli organi mediatici e non soltanto Il Fatto Quotidiano si occuperanno ovviamente di recensire e commentare una simile, epocale, operazione editoriale e culturale; l’Associazione “Eleanor Roosevelt” ha in Gioele Magaldi il suo originario ispiratore e ideologo ma, come verrà ripetuto sino alla nausea, si muoverà in assoluta autonomia e indipendenza non soltanto da Magaldi, bensì prescindendo totalmente da qualsivoglia cifra massonica o paramassonica. L’Associazione “Eleanor Roosevelt” sarà governata e indirizzata da quelle cittadine e da quei cittadini che, oggi iscritti all’”Anagrafe degli aspiranti costituenti” (e in seguito portati a chiederne la tessera di appartenenza), domani effettivamente costituenti dinanzi ad un notaio nel corso di una solenne kermesse generale a Roma, saranno liberi e sovrani di scegliersi i propri organi rappresentativi e direttivi interni pro-tempore, così come di votare una definitiva “Bozza di Statuto” fra quelle presentate. Per quel che concerne la possibilità di contattare direttamente il Fratello Gioele Magaldi, puoi farne richiesta scrivendo agli indirizzi telematici dei siti di GOD e DRP. Un caro saluto. Fra’ Cazzo da Velletri
Caro Fra’ Cazzo, ti ringrazio e sono soddisfatto della risposta. Sono anche ben contento di apprendere che l’opera di Magaldi sia organicamente strutturata in volumi, cosa che non avevo capito dal commento di Francesco. Non sto nella pelle. Un saluto a te a al padrone di casa.
bella lista, mi pare però incompleta
mancando i degni nomi della Helena Petrovna Blavatsky, Rudolf Steiner, René Guénon, Omraam Mikhaël Aïvanhov, Mircea Eliade, Gershom Scholem, Frances Yates, Alexandre Koyré, Antoine Faivre, Giuliano Kremmerz, Tommaso Palamidessi, Aleister Crowley, Jakob Lorber, Amedeo Rocco Armentano, Christian Rosenkreuz, Massimo Scaligero, René Adolphe Schwaller de Lubicz, Sefer ha-Bahir, Oswald Wirth, René Guénon, Giamblico, Dion Fortune, Pio Filippani Ronconi, Julius Evola, Gérard Encausse … ed Albert Pike l’amico di Mazzini?
… Ma Dio aveva altri progetti (Mistica Emmerick)
Caro Francesco, usando la parola magica GLOCAL; in Lomellina, zona prettamente campagnola e priva di ogni forma di turismo, l’unica possibilità di emergere dal pantano è instaurare il concetto della eliminazione dei comuni inferiori ai 5 mila abitanti e, da siffatta certezza, avere capitali per incentivare dei seri opifici che possono creare ricchezza in loco. Cosa pensa l’associazione al concetto, alla visione di valorizzare i comuni importanti con lo scopo di togliere gli sprechi, i costi politici, affinché, si possa incentivare politiche atte al benessere di ogni famiglia. Se organizzassi un incontro con il succitato pensiero, il medesimo pensiero è univoco, un tutt’uno a prescindere dalla zona di appartenenza.
Lunga vita.
Per Ginko&Biloba (commento delle 16.37),
ho riportato quel pezzo, per sottolineare queste esatte parole:
“Basandosi sulla consultazione e sull’attento studio, sia pure ancora parziali e in fieri, dei documenti in possesso delle super-logge sovranazionali progressiste “Thomas Paine”, “Ioannes”, “Montesquieu”, etc., e di quelli custoditi dai membri di alcune altre Ur-Lodges conservatrici e neo-aristocratiche come la “Edmund Burke”, la “Compass Star-Rose”, la “Leviathan”, la “Three Eyes”, la “White Eagle”, la Hathor-Pentalpha”.
Ergo, su internet e da altre parti non si parla di queste super-logge, logge sovranazionali o UR-LODGES, perché evidentemente non se ne sa nulla e sono segrete. Mentre questo libro promette un’analisi di fonti, documenti ufficiali, interni a tali logge. Vedremo se Gioele Magaldi manterrà questa “promessa”. Una cosa posso dirla sin da subito (ma è un’opinione personale): Magaldi, in vari seminari e conferenze (sul sito di GOD ci sono i video) critica spesso l’uso di fonti inattendibili e/o false da parte dei giornalisti complottisti alla David Icke, quindi mi sembrerebbe davvero molto strano se si dovesse basaree (a sua volta) su materiale del genere. Tra l’altro, bisogna tenere presente che lo stesso Magaldi fa parte della UR-LODGE di orientamento progressista “Thomas Paine” (quindi, probabilmente esiste per davvero) e il Grande Oriente Democratico si sta facendo promotore della nascita di una nuova UR-LODGE, denominata “Paine/De Gouges”.
Volevo, in tutto ciò, specificare una cosa: così come Francesco Maria Toscano, nemmeno io sono l’addetto stampa di Gioele Magaldi, per cui magari alcuni interrogativi li potete porre a lui, o scrivendo al sito di Grande Oriente Democratico. Io mi limito soltanto a riportare notizie che provengono da quello stesso sito, perché, detto sinceramente (e nel rispetto delle opinioni altrui) alcune domande che ponete, alle volte, presentano già delle risposte, se solo si facesse una lettura più attenta degli articoli riportati da GOD.
Per tutto il resto, aspetteremo l’uscita e valuteremo. La mia fiducia verso Magaldi c’è in partenza, poiché molte analisi sue, o del suo movimento d’opinione massonico, sono state “profetiche” e si sono confermate in tutta la loro linea, fornendo chiavi di lettura nuove per analizzare gli eventi politici e socio-economici contemporanei (e anche passati, a volte).
Dopodiché, vedremo se potrò (e potrete e potremo) accordargli un’ “apertura di credito” maggiore…ma parlare prima serve a ben poco.
Per Ginko & Bilboa: Mi/ci segnalano che, da qualche tempo, hai vergato dei commenti stralunati e squinternati a proposito pressappoco dei seguenti fatti: 1) Che valore ha sapere che dietro determinate associazioni paramassoniche operino alcune Ur-Lodges. Tanto, sostituire, ad esempio, il cenacolo “Three Eyes” al cenacolo “Trilateral Commission”, non aggiungerebbe e non toglierebbe nulla a ciò che è già noto 2) Tu non trovi su internet riferimenti alle suddette Ur-Lodges 3) Che senso ha leggere i libri del Magaldi se dice la verità ma non ti dà modo di verificarla. E così via.
Ma di cosa stai cianciando, viene invece da dire a me?
Con quale senso di umana serietà un non meglio precisato “Ginko & Bilboa” (ridicolo e stralunato già nel nickname prescelto) si mette a strologare di libri di cui non ha ancora letto nemmeno una riga? Prima leggi i libri del Fratello Magaldi, una volta che siano stati pubblicati, poi rileggi, studia, medita,comprendi e infine, se sei in grado, fai le tue valutazioni critiche mirate e contestuali. Invece no. Quasi che tu fossi un moscone molesto che creda di poter lasciare impunemente i suoi escrementi sull’altrui bucato, vieni qui a cianciare aprioristicamente e preventivamente di cose di cui non hai cognizione alcuna, né nel bene né nel male. Anticipo a te e ad altri lettori che, ovviamente, nei libri che Magaldi ha scritto con il concorso e il supporto di molte altre mani e menti fraterne di ambiente cosmopolita, si troveranno puntuali ricognizioni storiche, sociologiche, antropologiche e politologiche, nonché riferimenti testimoniali/documentari a margine di ogni segmento narrativo illustrato. Altro che assenza di fonti! Altro che il tuo patetico rincrescimento di non trovare cenni sulle Ur-Lodges nell’ambito del web…con lo stesso atteggiamento di chi si rammarichi di non trovare perle e diamanti in un negozio di patate e cipolle…Quanto al rapporto tra Ur-Lodges e società paramassoniche, da come scrivi, è evidente che non ne sai e non ne capisci nulla. Farai migliore figura a leggere, rileggere, studiare e meditare quanto te ne verrà illustrato ed esplicato, nel frattempo attestandoti su una linea di silenzio prudente e decoroso, assai preferibile ai tuoi sgangherati ragli da asino saccente e petulante. Un asino, verrebbe voglia di osservare, che in luogo di dubitare dell’altrui coraggio nello spiegare (finalmente) dal di dentro e con cognizione di causa le dinamiche del potere in epoca moderna e contemporanea, farebbe molto meglio a predisporsi alla lettura dei tre volumi di “Massoni S.r.ill.” e dei due volumi de “Il Potere Globale e i suoi Venerabili Maestri”, assimilando intanto altri saggi e monografie più serie di quelle raffazzonate e poco solide che è solito consultare su internet…La ricerca della verità è un processo complesso e faticoso, non certo un percorso adatto a chi si dolga di non trovare tutta la pappa pronta su qualche blog o sito del web…Tanti saluti e non molestarci troppo con le tue ubbie da moscone petulante e insipiente. Affezionatissimo Fra’ Cazzo da Velletri
Hai da ridire sul mio nick e ti presenti come Fra Cazzo da Velletri.
Sembrate più il gruppo tnt che una loggia ma aspettiamo il libro.
Se esce.
Mi pare che Valerio Musumeci abbia espresso delle perplessità di fronte agli innumerevoli annunci e ritardi ma con lui stai a capo chino e coda bassa, venerabile maestrino dei miei stivali.
Caro minchione dei miei stivali, mi accingo proprio ora a dare riscontro a Valerio Musumeci, il quale, tuttavia, ha espresso istanze infinitamente più ragionevoli delle tue, asino insolente e petulante che non sei altro.
Del resto, l’inconscio ti ha giocato un brutto scherzo. Mentre il nome collettivo “Fra’ Cazzo da Velletri” esprime una vena goliardico-provocatoria insita in una certa tradizione popolare, il fatto che tu abbia scelto da ultimo una identificazione/sostituzione tra “Ginko” e “Cazzo”, finendo con il chiamarti “Fra’ Ginko da Velletri”, tradisce la tua tragica percezione subconscia di essere, appunto, in quanto “Ginko”, un “emerito cazzone”…
Statti bene e vai a pascolare con altri bovinidi e asinidi della tua specie, invece di occupare indebitamente spazi telematici di pregio come questo.
Affezionatissimo Fra’ Cazzo da Velletri
Ma vattene patetico quaquaraquà, fai ridere i polli.
Aspetto di farmi un bel po’ di risate a ottobre quando uscirà il “libro”.
Se uscirà.
Caro Ginko&Biloba, per la situazione in cui ci troviamo, penso ci sia poco da ridere. Poi, se vuoi ridere, ridi pure, ma spesso il cammino verso la verità contempla poco le risate. E, sempre a tal proposito, attenzione: “ride bene chi ride per ultimo”, come recita un vecchio adagio.
Caro “Ginko Biloba o Cazzone emerito” che dir si voglia, con il tuo ultimo intervento hai soprattutto dimostrato una cosa. Tu non sei un commentatore venuto qui in cerca di risposte a dubbi o desideroso di chiarimenti e approfondimenti filologico-storici, socio-antropologici o critico-ermeneutici. Tu sei un “guastatore” intenzionale e in mala fede, venuto qui a spargere escrementi per conto terzi o in proprio. Non sarai certo né il primo né l’ultimo ad esercitare questa funzione escrementizia scontata e prevedibile. Ma, a giudicare dallo scarso livello della tua abilità sillogistico-argomentativa, ci aspettiamo migliori interpreti di questa velleitaria opera di sabotaggio, rivolta tanto contro le nostre iniziative editoriali che verso quelle più propriamente sociali, civili e pre-politiche. Altrimenti, se viene inviato un tanghero privo di argomenti seri come te a cercare di “guastare-sabotare” le iniziative altrui (mentre non si capisce bene di quali opere editoriali o pre-politiche tu sia autore o estimatore/apologeta: ci fai qualche esempio?!!!), l’effetto sortito è quello di magnificarci e alzarci stupende “palle” da schiacciare, piuttosto che quello di recarci qualche anche minimo nocumento. Fai una cosa: mandaci qualcuno meglio di te, più abile e presentabile, altrimenti nemmeno mi/ci fai divertire nel confutare troppo agilmente le tue flatulenze cerebrali…Affezionatissimo Fra’ Cazzo da Velletri PS: Sai che augurare un insuccesso porta immancabilmente fortuna? Perciò, integrando quello che ha osservato sapientemente il commentatore che si firma “Rosario”, non solo ti dico “ride bene chi ride ultimo”, ma anche e soprattutto: “ride meglio chi ride per primo e per ultimo”, come io e tanti altri stiamo facendo grazie ai tuoi grotteschi e sgangherati interventi su questo Blog.
Cari/e la cagnara è divenuta usanza. Il succitato articolo, magistralmente proposto da Francesco, avente come finalità lo scopo di creare un New Deal, laddove risultasse fattibile. Vogliamo creare i presupposti, affinché il discorso aperto, affrontato a Gioia Tauro possa avere ulteriore visibilità in altre zone dell’Italia?
Semplicemente; Ottobre il libro di Magaldi, sarà acquistabile in ogni libreria.
Semplicemente; si acquista, si legge e dopodiché si commenta.
Caro Fra Cazzo di Velletri, ma che minchia ci hai in testa!
Lunga Vita e, benché, rompete i coioni a manetta mi siete altresì simpatici; d’accordo capita anche nelle migliori famiglie.
Caro Toscano, vado dritto al dunque: da quel che ho capito l’associazione E. Roosvelt considera il liberoscambismo continentale un valore assoluto, prioritario anche rispetto alla distruzione del lavoro in Italia e sud Europa?
Un po’ come Barbara Spinelli, preoccupata(!!!) in un eventuale uscita dell’Italia dall’Euro per la libera circolazione dei capitali?
Non hai capito. La E. Roosevelt persegue una idea politica che prioritariamente punta alla piena e dignitosa occupazione. Questo è il valore assoluto. Il libero scambismo, corretto secondo le impostazioni suggerite dal grande Keynes, che propugnava la creazione di un organismo sovranazionale al fine di equilibrare le bilance di pagamento dei singoli Stati (cosicché, oggi, per esempio, la Germania sarebbe costretta ad aumentare la domanda interna fino al totale azzeramento del surplus commerciale), è a nostro avviso uno degli strumenti più idonei per garantire un simile risultato. Non confondere i fini con i mezzi. Saluti
In questo ottica sarebbe davvero auspicabile. Da altri post di iscritti ad E. Roosevelt, e di area GOD, sembrava invece che il mantenimento dell’Euro restasse una priorità.
Quello che non capisco di queste idee, è come si possa pensare di metterle in pratica visto che non mi pare ci sia neanche il sentore di un cambiamento politico in atto in Germania, e di sicuro da questa parte del continente possiamo incidere ben poco sulle loro istituzioni.