Arrivati al punto in cui siamo, sospesi cioè in un limbo infame a causa dell’avvenuta perdita di una dimensione nazionale non compensata dalla acquisizione di una nuova e piena appartenenza europea, è forse giunto il momento di guardare dritto il mostro negli occhi. La struttura comunitaria che ci bastona, con il consenso complice, interessato e ipocrita dei nostri ultimi governanti pro-tempore, è oggettivamente odiosa, irresponsabile, infame e indegna. Il fallimento delle politiche del rigore è così evidente da costringere alla latitanza persino note facce di bronzo alla Alberto Alesina o Michele Boldrin. Perché, allora, preso atto di una situazione di fatto non più razionalmente smentibile, l’Europa non cambia strada? Perché, detta in altri termini, Juncker, o chi per lui, non rilascia alla stampa una dichiarazione semplice semplice del tipo:” Amici cari, abbiamo sbagliato tutto, da domani si cambia?” Cosa aspettano lorsignori? I tumulti di piazza? La fine della pace sociale? Una nuova e incontrollata stagione di proteste e di violenze buona per legittimare le tentazioni sanguinarie di qualche miserabile tardo epigono di Bava Beccaris? E’ una ipotesi. Può darsi che, in realtà, il vero dissimulato obiettivo perseguito dai burattinai che agiscono all’ombra delle logge più elitarie e reazionarie sia proprio quello di spianare la strada al ritorno della violenza nazista. In questo senso è indicativo il sostegno convinto che i Paesi occidentali stanno offrendo ai nazisti ucraini che si riconoscono sotto le insegne di “Pravy Sektor”, possibile avanguardia di un paradigma da trasportare con calma anche nel cuore di un’Europa in prospettiva neo-fascistizzata. Certamente una parte dell’establishment massonico sovranazionale che sovraintende il concreto dispiegarsi della globalizzazione in atto tradisce e dissimula una palesa nostalgia nei confronti di Hitler e del terzo reich. Specie in Germania, dove i vari Merkel, Schauble e Weidmann garantiscono la prosecuzione di politiche mercantiliste che avvantaggiano solo alcune dinastie imprenditoriali cresciute all’ombra del fuhrer (penso, ad esempio, al colosso automobilistico Bmw di proprietà degli eredi di Gunther Quandt, già “compare” di Goebbels clicca per leggere). Esiste poi una categoria umana, che potremmo definire “svampita”, convintasi della necessità di dover raggiungere il traguardo degli Stati Uniti d’Europa solo attraverso il completamento di tappe indispensabili e dolorose. Siffatti tipini, che spesso affollano senza costrutto le sedi di partiti “responsabili” come il Pd, credono in buona fede nella massima agostiniana che insegna “ex malo bonum”. “I drammi”, questa la sintesi cinica elaborata dai nostri filantropici pazzoidi, “spingeranno i singoli governi a cedere porzioni di sovranità altrimenti gelosamente custodite e difese”. Quelli che hanno interiorizzato simili vette di pensiero filosofico rappresentano il pericolo maggiore. Dannosi come pochi, tali figuri risultano infatti incapaci di riconoscere gli errori commessi proprio perché guidati da un furore messianico che non accetta ripensamenti. La mistica sui “sacrifici che ci salvano”, pacchiana esteriorizzazione di convincimenti più occulti e profondi, li smaschera e li accumuna. All’interno di un quadro siffatto, culturalmente sorretto dalla progressiva demolizione di qualsivoglia sentimento di appartenenza (di tipo sindacale, partitico o religioso), non stupisce il vigoroso riemergere di malinconie passatiste. Generazioni intere, educate ad una libertà effimera ed apparente, vivono una condizione di sostanziale apartheid, colpevolizzate subdolamente nel nome di una meritocrazia responsabilizzante che esiste solo nelle cartelle pubblicitarie di politicanti di serie zeta come Renzi. Oggi chi nasce povero sa con certezza che povero morirà, passata una vita di stenti ed umiliazioni al servizio di una nuova aristocrazia finanziaria e parassitaria che puzza di muffa lontano un miglio. La scala sociale è ferma e le disuguaglianze continuano ad aumentare ad un ritmo forsennato. Ma alle vittime inconsapevoli di tanta barbarie non rimane neanche il privilegio di lamentarsi contro lo Stato (oramai defunto) o contro gli avidi capitalisti ( già inabissatisi nel mare putrido della “liquidità indistinta”) di bolscevica memoria. “Se la tua vita è uno schifo”, questo il motivetto sottinteso canticchiato di continuo dai megafoni adibiti ad hoc dal nostro orwelliano sistema, “la colpa è solo tua”. Non crederci.
Francesco Maria Toscano
18/09/2014
Sì ma per far funzionare l’ascensore sociale, come sostengono anche James Galbraith e Piketty, è indispensabile ridurre le eredità per esempio (nel caso della proposta del francese) tassando fortemente i lasciti testamentari.
Chi accetterà una cosa del genere? Chi accetterà di lavorare per una vita impegnandosi allo stremo e rischiando ogni giorno in prima persona se poi non gli si concederà l’unica cosa che gli interessa e cioè far partire i propri figli in una posizione di solido vantaggio?
Voglio proprio vedere se GOD farà un’affermazione decisa e chiara in favore di una sostanziale e ben precisata limitazione del diritto a ereditare.
Altrimenti sono tutte chiacchiere, questo deve essere chiaro.
Non credo proprio che questo sia un punto determinante per l’instaurazione di una giustizia sociale sostanziale; costruzione, questa, che a mio avviso si reggerebbe su due colonne: separazione tra istituti di credito e banche d’investimento, e attuazione del principio della piena occupazione, con lo Stato come “datore di lavoro di ultima istanza”, che garantisca in particolare la realizzazione concreta dell’articolo 23 D.U.d.D.U e 36 Cost.
E pensi una stupidaggine.
Andate per la vostra strada tanto i problemi li avete voi, non io.
Soggetto di non poco rilievo. E indubbiamente causa sempre più rilevante dell’ingiustizia sociale oggi palesemente manifestatasi ed una mobilità sociale vicino allo zero. Uno stato Democratico dovrebbe anche indagare sull’origine dei patrimoni. Laddove siano il risultato di soprusi, inganni, dinastie guerrafondaie e tutte le forme di crimini ai danni dell’essere umano ed alla sua dignità è d’obbligo il sequestro ( esteso su tutto il “globe terracqueo” ) e la sua ridistribuzione. Una interessante proposta la suggerisce il movimento Economia per il Bene Comune. In pratica, si fisa un tetto massimo ( p.e. € 500.000,00 ) spettante ad ogni singolo erede, il resto viene ridistribuito alla comunità facendo in modo che anche i giovani di classi non agevolate possano disporre di un capitale di partenza per realizzare la propria vita.
Interessante anche la possibilità di farsi che i lavoratori diventino comproprietari dell’azienda.
Meno male che qualcuno comincia a rendersene conto.
In realtà il limite deve essere molto ma molto più alto, probabilmente la soluzione migliore è quella di Piketty.
Ma le eredità sono il “secondo” punto più importante.
Il primo, la chiave di volta ineludibile, è la mobilità sociale che deve essere sostenuta dallo Stato e messa in Costituzione.
Significa in concreto grande welfare per i più poveri, una scuola pubblica di livello altissimo e un’aliquota minima (alta) di ascesa (e discesa) da verificarsi per esempio ogni cinque anni.
A fronte di una grande mobilità sociale e di una obiettiva maggiore difficoltà a mantenere le rendite di posizione nel giro di due massimo tre generazioni si diffonderanno le tre idee base di una società solidale:
a) scendere nella scala sociale non è un’onta perché capita a tutti
b) ci “conviene” essere solidali perché un giorno o l’altro capiterà anche a me o a uno della mia famiglia e perché essendo solidale mi costruisco le condizioni per il mio benessere nei momenti di difficoltà, quindi per la risalita
c) NON ESISTE DEMOCRAZIA SENZA UGUAGLIANZA. E senza democrazia si arriva inevitabilmente all’oligarchia dove ci rimette il 99% nel quale “rientro anch’io” o i miei figli o nipoti.
Piccolo dettaglio: nessuno accetterà perché questo “piano” implica dei sacrifici che il medio borghese micragnoso non è minimamente disposto a fare.
Il vero nemico del popolo non sono le oligarchie ma la media borghesia.
Si giusto, chi non riesce a vedere oltre il proprio naso. Mentalità piuttosto diffusa tra chi oggi non si rende conto che siamo sulla stessa barca e se la barca affonda non ha molta importanza se eri aggrappato fuori o eri stipato sopra. Nel XXI sec., se il concetto di Interdipendenza diventasse parte del DNA di ogni essere umano, la Democrazia, diventerebbe l’unica forma di governo possibile. Tuttavia, come in ogni fase evolutiva, sono in gioco due forze contrapposte e questo periodo richiede che la spinta evolutiva sia “Cosciente”,
“Intenzionale”.
Il punto è che il “popolo” (in cui va inclusa anche la media borghesia di merda) così com’è non capisce un cazzo.
Nella prima fase occorre una persona con doti e requisiti che lo rendano “universalmente ammirevole” altrimenti i messaggi non hanno alcun modo di passare.
Cioè, se uno qualsiasi dice “Guardate che il pareggio di bilancio e il fiscal compact sono un attentato alla vostra proprietà e al futuro dei vostri figli” la gente non lo ascolta anche se ha ragione; se un noto attore o un calciatore o un politico famoso dicono che bisogna tagliare la spesa pubblica e bisogna privatizzare perché lo Stato pensa solo a fregare la maggioranza gli crede nonostante sia una evidente fesseria.
Non perché ha motivato il ragionamento, non perché le persone ci hanno riflettuto su ma perché quello è “famoso”. “di successo”, LA GENTE VORREBBE TANTO “ESSERE LUI”.
Grillo è almeno in parte quel tipo di persona ma purtroppo occorre ben altro perché davvero si riesca a comunicare i concetti di base per il cambiamento.
Anche nel M5S, ci sono molti che si aspettano soluzioni dai piani alti. Devo dire che la favola Debito Pubblico Costo della Politica Tagli, ha preso piede nei ragionamenti degli italiani. Nel programma del M5S per esempio c’è il Reddito di Cittadinanza. In questo momento, con milioni di disoccupati e una quasi infinità di lavori da svolgere ( per esempio la cura del territorio, del patrimonio artistico ) lo stesso M5S ragiona in termini di Tagli, Risparmi. Non associano ( volutamente ? ) la realizzazione del Reddito al rifiuto del Pareggio in Bilancio ….
Non lo associano perché sono “popolo” ossia un ammasso di minorati mentali.
O si parte da questo dato di fatto riguardante il materiale umano a disposizione e si pensa a chi può essere realmente in grado di operare “il risveglio” o è tutto inutile.
Ops @Terry. C’è speranza … sono un attivista ( di minoranza non minorato
) del M5S
@ Terry a parte il giudizio sullo stato mentale
, concordo che sulle condizioni di partenza per iniziare un cambiamento.
Ma il 5 stelle è il meglio che c’è solo che non basta.
Hai mai sentito Grillo e Casaleggio parlare esplicitamente di mobilità sociale?
Di limitazioni alle eredità?
Non solo, spesso parlano di tagliare la spesa pubblica mentre contemporaneamente denunciano il fiscal compact…e allora cosa denunci il fiscal compact a fare se vuoi tagliare la spesa pubblica?
Per fare che poi? Il reddito di cittadinanza…abbi pazienza, è ridicolo e lo dico con molto rispetto per l’unico movimento in Italia che comunque sia cerca di fare opposizione.
Ma così com’è è insufficiente e anzi sotto certi aspetti involontariamente controproducente.
@Terry, mi trovi d’accordo. Grillo e Casaleggio hanno avuto l’intuizione di catalizzare quei milioni di italiani che non si ritrovavano nelle formazioni politiche esistenti e in qualche modo volevano ritornare nella sfera politica. Che il M5S non abbia un indirizzo di politica economica ed un programma da “governo” è più che evidente. Il virus del Debito Pubblico è stato uno dei cavalli di battaglia del M5S, Casaleggio è allineato al dogma economico imperante e di dare un indirizzo keynesiano è quasi impossibile.
Oggi, pertanto ci potrebbero virtualmente tre strade percorribili : 1) un cambio di “coscienza” nello schieramento di maggioranza, una evoluzione-eruzione politica del M5S, la nascita di una nuova formazione politica. Delle tre, la prima sembrerebbe la più fattibile.
Oggi, pertanto ci potrebbero essere virtualmente tre strade …
Il mantra della salvezza e della redenzione tramite il sacrificio e la sofferenza è stato profondamente innestato nella nostra mentalità collettiva tramite il maglio della religione (da sempre una delle leve più potenti nelle mani di chi è affetto da mentalità dirigenziale). Colpa ed espiazione. Pentimento e penitenza. Autoflagellazione narcisistica. Tutti tratti della cultura cattolica che, dal tuo discorso parrebbe evidente, abbiamo rimosso solo in superficie. Grattala, quella superficie, e la zuppa è ancora lì, pronta per le manipolazione da parte delle varie dirigenze.
Non ho capito a chi dici
E’ un commento all’articolo di Toscano, messo qui per chiunque lo voglia leggere e magari condividereo contestare.
in compenso c’è gente che esalta tale soggetto che lavora fino alle tre di notte: http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/09/18/addio-australia-torno-in-italia-mi-invento-un-lavoro-e-continuo-a-sognare/1122845/#.VBqGtl7PHsc.facebook
Una proposta per la costituenda associazione ER.
Vi segnalo questo articolo del Fatto:http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/09/17/ragazzi-disabili-senza-scuola-a-napoli-tagliati-fondi-per-attivita-e-inserimento/1122847/
Un new deal per Napoli e provincia partendo dalla scuola e dal SACROSANTO DIRITTO ALLO STUDIO PER LE PERSONE DISABILI.
Stefano Villa
P.S.
Questi sono veri e propri esperimenti di eugenetica a cielo aperto….
http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/09/17/scuola-corto-circuito-per-le-carrozzine-e-i-banchi-dei-disabili-il-caso-campania/1122919/
Mancano persino ausili scolastici come carrozzine e banchi speciali.
-ristrutturazione e riqualificazione di edifici scolastici(scuole elementari e medie inferiori e superiori)a norma di legge
-ausili scolastici(e riqualificazione degli stessi)per studenti disabili
Ben vengano altre idee,io non sono uno specialista.
Che dici,Toscano,lanciamo questa sfida?
Il limbo era già stato previsto come naturale esito già dagli anni 30 come i veri europei ricordano ai collaborazionisti. un telegramma dai terribili bolscevichi a tutti gli europeisti americanisti:
http://www.youtube.com/watch?feature=player_embedded&v=rqN_NN1_mZg
Peggio dei nemici ci son solo i traditori. fate girare.
Intanto il libro di Magaldi a ottobre non uscirà… notizia di prima mano…
Ennesima figura di cacca per GOD in arrivo a ore 12…uhuhuh…ihihihih…
Notitiarius; ci manca lo scemo del villaggio…. saresti per caso tu?
Leggo e sottoscrivo.
Perché è gravissimo:
«Su questa traiettoria ideologica e operativa, l’Associazione ER intende restituire integrale potestà sovrana al Popolo Europeo, o passando per una transitoria restituzione di piena sovranità alle singole nazioni del Vecchio Continente- in vista di un successivo riavvio del processo federativo- oppure pervenendo direttamente, a partire dall’attuale Unione Europea, a dei genuini Stati Uniti d’Europa. USE (United States of Europe)»
http://vocidallestero.blogspot.de/2014/09/r-bootle-la-soluzione-per-i-guai.html
E questi geni perdono tempo ancora con gli united state of europe! rigorosamente in inglese, quando l’Inghilterra si tiene ben stretta la sua sterlina….
E si blatera di sovranità quando: “La sovranità popolare violata nei processi normativi internazionali ed europei” – Aldo Bernardini, Editoriale scientifica, Napoli, 1997, Testo Monografico.
(Promemoria per i caproni che la sovranità dell’articolo 1 non c’entra nulla con l’articolo 11)
Perché non provi a fare un ragionamento di senso compiuto? I Trattati europei, che denuncio ogni santo giorno, sono una cosa. La possibile costruzione degli Stati Uniti d’Europa, allo stato inesistenti, è altra cosa. I Trattati li firmano tra di loro diverse nazioni sovrane (la Francia, la Germania e l’Italia, per esempio, firmano il Trattato di Lisbona). Questa di oggi è l’Europa delle nazioni. Un equilibrio fra potenze che ricorda il periodo pre-napoleonico. Ma contro i dogmi ogni ragionamento sensato è inutile…
“Questa di oggi è l’Europa delle nazioni.”
Ma non siamo nel famoso limbo delle sovranità disperse? Previsto dagli austriaci come naturale (naturale naturale naturale naturale, etc) esito della federazione di stati eterogenei? che infatti lo auspicavano in senso antikeynesiano?
O è l’europa della nazioni o è l’europa dell’ue: decidetevi. è difficile far capire a chi ti indica la pagliuzza nell’occhio che siamo a questo punto proprio perché l’ideologia dominante sia di destra che di sinistra (sinistra?) vuole la soppressione degli stati nazionali. la pace è stata messa in discussione proprio perché è stato violato il superiorem non recognoscens da un’ideologia bipartisan che anche voi abbracciate.
Sono quattro secoli che funziona così. leggiti l’articolo che ti ho linkato, per piacere, c’è poco da argomentare, è scritto tutto lì. non c’è più tempo e chi fa perder tempo inseguendo chimere è responsabile dei morti che verranno.
…a proposito di dogmi
Io non sono un fanatico degli Stati Uniti d’Europa. Se mai verranno li giudicheremo. Oggi c’è l’Europa delle nazioni e quella valuto e commento con spirito libero e raziocinante. Saluti
Sei fuori strada. La Ue è solo una struttura fittizia, ombrello usato dagli Stati nazionali per indicare un bersaglio di comodo al fine occultare finalità assassine. Gli scozzesi hanno indetto un referendum nel tentativo di scacciare il neoliberismo affamante dei vari Blair e Cameron. Eppure sono fuori dall’euro. Quasi nessuno rispetta la regola del 3%, tranne Renzi, eppure la “temibile” Ue non fiata. Come mai? Forse perché c’è un tempo per recitare e uno per rispondere? Saluti
“ombrello usato dagli Stati nazionali”
Non so se ridere o piangere… ma quali stati nazionali? quelli di GOD sostengono che la struttura europeistica per avanzar l’idea di USE c’è già e c’è solo un problemino di democrazia. mettetevi d’accordo.
E’ stata ceduta la sovranità a causa del dispotismo illuminato della cricca sovranazionale di cui i vari padoa-schioppa (e gli altiero spinelli, che pure non riteneva gli italiani in grado di capire… infatti i seguaci li chiamano ancora, con disprezzo, italioti…)
Ma l’hai scritto tu, poi, siamo nel limbo. ed è vero! hai scritto un articolo bellissimo! perfetto! infatti non possiamo andare più né avanti né indietro. ed è stato previsto almeno 70 anni fa. e perché renzi deve fare quello che dice l’europa ovvero la germania? perché l’italia non ha più sovranità monetaria e fiscale. non può far le politiche economiche di cui ha bisogno che, indovina un po’, devono essere opposte a quella della germagna. Ohibo! Non sono cattivi di per sé draghi e la merkel: la merkel fa valere il peso politico del suo paese, che la sovranità può ancora tutelarla facendo valere i suoi interessi nazionali. gli altri stati sono diventati satelliti colonizzati, e non esistono più come stati nazionali nel senso sostanziale del termine avendo loro perso la sovranità. e il cattivone draghi? non può far nulla pure lui: c’è una sola banca centrale per due paesi che hanno esigenze opposte. e per la gioia dei neoliberisti essi sanno che il paese più debole dovrà svendere tutto, sanità e pensioni comprese. Ma ancora non lo hai capito il giochetto?
Quello dello stato più forte che asserve tutti gli stati più deboli è avvenuto naturalmente in tutti, ma proprio tutti i processi federativi. tutti. chiediti solamente perché in europa la lingua ufficiale dovrebbe essere l’inglese e non il tedesco…
Nessuno rispetta la regola del 3% perché non è rispettabile, ma questo porterà a far esplodere ancor di più gli squilibri dell’eurozona. i tuoi consulenti non ti hanno detto cosa sta succedendo in ispagna che non rispetta il limite al deficit pubblico?
Sei completamente confuso, infarcito di grandi ideali che non hanno nessun valore se non si adottano le politiche economiche corrette. che non sono il new deal: ma qualcosa più simile al piano Marshall, al limite, che si poggiava sulla visione socialista e keynesiana del mercato valutario.
L’inghilterra non è assolutamente a rischio default come l’italia, infatti la lettura del referendum va visto proprio nel senso contrario per il semplice fatto che i promotori erano europeisti e non interessati alla sovranità monetaria. proprio come i neoliberisti del triveneto e quelli della catalogna. l’obiettivo, dall’interno o dall’esterno, è sempre e solo la distruzione dello stato nazionale, l’unico ente sociale in grado di conciliare politicamente interessi di gruppi contrapposti in un’economia capitalista.
Il punto è che il nostro gruppo non ha velleità politiche rispetto anche a quegli invasati dell’ars.
Siamo solo mediamente molto più colti e LIBERI di tutte le parti in causa.
Dai che puoi capire… lo sai cosa sto dicendo… ormai siamo sui media nazionali e non solo, e questo comincia a far molto paura a chi ha tradito che, piuttosto, ci porta nella wwiii… io so che tu sai che sto dicendo le cose come stanno. né più né meno.
Guarda che il senso di colpa per le persone oneste è il peggiore dei sentimenti… non ascoltare gli altri. ascoltati.
Amico mio, io sarò pure “confuso” ma tu sei fumoso e ripetitivo. Ti risulta o no che i 28 commissari sono nominati secondo una rigida ripartizione nazionale? Ti risulta o no che gli Stati nazionali decidono in autonomia di ritenere più o meno vincolanti le regole contenute nei trattati? Ricordi di avere per caso eletto il Presidente degli Stati Uniti d’Europa? La situazione che tu inconsapevolmente dipingi, peraltro per molti aspetti corretta, si rifà ad un concetto antico ricadente sotto il nome di “equilibrio fra potenze”. Ma per uno strano processo di confusione mentale (tuo, non mio) ti ostini a chiamarlo “processo federativo”. Il fatto che molti richiamino a sproposito e falsamente l’obiettivo di una maggiore integrazione fra i popoli europei (che essi stessi non vogliono) non cambia di una virgola i termini del ragionamento. Tutto chiaro?
Carissimo, no, non mi risulta come non risulta a nessuno fuori da questo spazio. il punto è che ti mancano proprio le basi proprio come ai tuoi consulenti: non sai cosa è uno stato nazionale e peggio non sai come funziona una democrazia costituzionale. per questo trovi fumoso ciò che è limpido e cristallino e che nasce da un’analisi di molte persone LIBERE del territorio nazionale e non solo. quello che non comprendi e altri in buona fede che ti fanno da consulenti, è che nessuno frega niente delle vostre ideologie. il problema è la sintesi che ne date hic et nunc. ed è un’enormità.
Io non ho consulenti, a differenza tua, né ne cerco. Ho amici, concetto evidentemente a te sconosciuto. Il problema è che tu vuoi provare a dimostrare ciò che è indimostrabile: ovvero l’incompatibilità tra democrazia e Stato federale. Purtroppo per te esistono evidenze empiriche che dimostrano il contrario. Non è colpa mia né dei miei presunti consulenti…prenditela con il destino cinico e baro semmai…
Guarda, ti do una news, è già stato dimostrato da persone ben più competenti del nostro umile gruppo di squinternati e a quanto pare con scarsi risultati. ma questo infatti è un discorso di un livello che non vi compete. il punto sono proprio le evidenze empiriche. sono gli imprenditori che penzolano dalle corde nei capannoni, sono i malati che muoiono di cancro fuori dagli ospedali greci che non hanni posti e farmaci per curarli, sono nelle madri che non sanno più cosa dare da mangiare ai figli.
Mi dirai: ma perché non ci sta il presidente degli USE! la BCE non fa come la fed! i cattivi stati nazionali troppo piccoli per la globalizzazione! il new deal de sciur roosevelt! e via di fregnacce che non trovano posto in nessun libro di economia, fregnacce che non trovano riscontri in qualsiasi serie storica. (per carità, se fosse così soffriremmo lo stesso ma senza questa mattanza che grida vendetta al creatore)
Ma questo non vi compete per il semplice fatto che non avete gli strumenti culturali e, peggio, siete portatori di un’ideologia che ha compromesso politicamente ed eticamente l’immagine dei vostri padri nobili.
Brancaccio mente sulla mezzogiornizzazione dell’europa meridionale per motivi che manco comprendi: egli mente solo perché scarica esclusivamente la colpa alla germagna. ma egli ha almeno la cultura per sapere che se anche la germagna facesse diversamente (e non lo farà) siamo comunque condannati alla deindustrializzazione e all’emigrazione: come l’Italia del sud, come anche parte degli alcuni stati americani… ma questo non lo puoi sapere e non puoi capire. e non lo puoi per motivi che non sono l’intelligenza…
D’altronde gli USA sono un modello di integrazione, no? con i negri, i musi gialli del sud/est asiatico o gli ispanici WASC alle falde della piramide sociale. bella roba. (non nominiamo poi i musi rossi…)
Ma Obama è nero! mi dirai… sì, aspettiamo anche il presidente donna, mentre gli adolescenti muoiono sparati e sotto i tetti gli emarginati non possono avere dignità sociale nonostante il loro governo democratico si procuri il 30% delle risorse mondiali…
Quando i neoliberali avranno finito e non ci sarà veramente più grasso che cola, anche i caucasici WASP si troveranno a vivere in USA come in… libia o in iraq.
tu sai che è vero. lo sai ed è dentro di te. datti retta.
Mi piace il tuo modo di dire tutto pur di sfuggire dal cuore del ragionamento. Premesso: io non sono un fanatico degli Stati Uniti d’Europa. Se fossi Renzi la metterei così: o da domani si varano gli Eurobond, si trasforma la Bce in un normale banca di ultima istanza e si trasforma il Parlamento europeo da ornamento a luogo dove si esercita la sovranità democratica del popolo europeo o mi riprendo subito la sovranità monetaria e straccio i trattati. Tanto detto ti dò una notizia: la Svizzera è una repubblica federale, così come la Germania, l’Austria, l’Argentina e persino la Russia che ti piace tanto. Sono tutti luoghi dove domina lo schiavismo maleficamente previsto dai vari Hayek, Spinelli, Tardelli, Bonini e Causio? Non mi pare. Ma, se ci riesci, convincimi del contrario senza utilizzare inutili sofismi. Illuminaci tu che possiedi gli strumenti per farlo. E non mi riferisco alle casse di gin che tieni gelosamente in cantina…
Perdona ma credo tu non sia lucido: al limite il processo politico che enunci dovrebbe essere la sintesi di un ragionamento. almeno si spera visto che nonostante numerose richieste dei lettori di chiarezza le agognate risposte non sono mai arrivate.
Il tentativo mio come di altri dotti o studiosi come il buon Claudio, è argomentare come la banale trasposizione che ancora fai e che si trova nello statuto di ER sia in realtà foriera di ulteriori menzogne e un modo per perdere ancora tempo mentre la gente muore: un modo per infilare l’Italia nelle fauci della trojka senza che i cittadini abbiano capito neanche il motivo di tanto dolore. come in Grecia.
Soprattutto senza capire di chi siano le responsabilità.
(Il fatto che tu non l’abbia capito e soprattutto non lo voglia capire, non significa che il resto degli Italiani non debba comprenderlo: a differenza di Spinelli noi pensiamo che siamo tutti uguali e che quindi anche gli Italiani debbano capire cosa sta succedendo ed essere informati. a differenza di Spinelli crediamo che Democrazia signifchi rimuovere le asimmetrie informative che, limitando di fatto la libertà e l’uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese)
1) Tu non sei “un fanatico degli Stati Uniti d’Europa” ma chi ti circonda sì. ed è vergato nero su bianco.
2) Renzi (come tu e i tuoi amici) non siete in grado di ricattare nessuno. ad iniziare dalla merkel che se ne infischia mentre rade al suolo l’Italia prima di venir, come al solito, ridimensionata dai nostri padroni d’oltreoceano. ma questo dipende dalla Russia e se sarà di nuovo all’altezza.
Quindi non ti puoi riprendere né la sovranità monetaria né puoi stracciare i trattati: primo perché non ti viene concesso visto che la sovranità l’hai ceduta (a chi non si sa…), secondo perché non ci hai le risorse culturali per comprendere cosa significa l’una e gli altri: è dal ’79 che gli europeisti ci hanno svenduto allo straniero e al capitale internazionale. non è rimasto in vita più nessuno che abbia le competenze per tirar fuori dall’africanizzazione la nostra penisola. non abbiamo più un sistema industriale e anche se ci fosse non ci sarebbe nessuno in grado di tracciare una nuova politica industriale nazionale e, soprattutto, una nuova traiettoria culturale. stiamo per perdere anche la sovranità alimentare.
3) poiché invece di Roosevelt abbiamo l’abbronzato (probabile predecessore “delloa presidentoa di genere 2″… mai il satiro fu tanto perspicace…), ci aspettano prima la trojka e poi il TTIP. faremo la fine dei Pellerossa. non siamo i primi e non saremo gli ultimi. grazie.
Ma mettiamo che la massoneria buona vinca quella cattiva e la merkel e marietto draghi umili umili e con gli occhi pesti concedano:
1 – gli eurobond (ovvero i trasferimenti fiscali che i bavaresi, come sapete, sono stufi di concedere ai sassoni… e che dopo finanzieranno il new deal della calabria… già me li vedo miglio piller e umberto gumpel, noti per la celebre flessibilità teutonica)
2 – labcecomelafed (ovvero l’€uropa, dal portogallo alla germagna si dota di arsenale atomico e impone l’euro come valuta di riserva internazionale come predica l’MMT… ma voi questa ironia nera manco la capite… non ne avete le risorse culturali!)
3 – si trasforma il Parlamento europeo in un luogo dove si esercita la sovranità democratica del popolo europeo (ovvero esiste un popolo europeo, in poche settimane si fa un referendum in cui eleggere i padri costituenti, si stende una Costituzione che regoli i 139 stati e dispari che parlano 2345 lingue e dispari, si formano e si progettano gli organi di governo, si uniformano salari, politiche fiscali, le monarchie diventano repubbliche o le repubbliche diventano monarchie, gli stati regionali diventano federali o viceversa, si omologano i sistemi scolastici, si ripianano i debiti locali, si cambiano immediatamente tutti i sistemi informativi delle PA, e vai avanti te che mi vien da ridere… e… e… e… tutti democraticamente a votare il nuovo sfavillante parlamento europeo a bruxelles: la capitale degli squisiti cavoletti, ricchi di vitamina C)
Quante industrie chiudono ogni giorno? quanti europei si suicidano ogni giorno?
State giocando col fuoco.
Svizzera, Germania, Austria e Argentina sono territori con mercati e culture/lingue omogenee che permettono di smorzare la tensione a causa dei trasferimenti. tensioni segnalate sopra come tra i bavaresi e i sassoni, come negli stati regionali. la Russia che mi piace tanto è uno stato imperialista che ha fatto il medesimo percorso coloniale di UK ed USA: ha sterminato gli autoctoni e imposto lingua e cultura ai popoli asserviti e poi inglobati nella federazione: come anche la Cina.
Hayek a differenza di Tardelli, Bonini, Causio e Spinelli (che condividevano il livello culturale) si era studiato tutti i processi di integrazione federale fatti sino all’ora: gli stati troppo disomogenei (quindi non la svizzera, non l’argentina, non il Canada, come ti hanno insegnato i tuoi amici, manipolandoti e mentendoti) finivano in modo tragico (per il nostro sistema di valori, per il suo era assolutamente interessante)
Non siamo noi che dobbiamo illuminare voi: siete voi che dovete illuminare noi su come trasformate l’attuale processo di illiberale devastazione dell’Europa in una fantastica fotocopia degli USA in… quanto tempo?
Saremo tutti morti. e noi saremo il vostro fantasma.
Va bene zio Sam, è chiara la tua posizione: non sai che dire e la butta in caciara. Io ti chiedevo di spiegare perché la democrazia è incompatibile con l’assetto federale e tu rispondi che, effettivamente, la Russia, l’Argentina, la Germania e la Svizzera o hanno “culture omogenee” (da morire dal ridere…) o hanno assoggettato gli altri con la forza delle armi (bella scoperta. Ma lo sai che forse pure l’Italia e la Germania sono state unite dalla forza delle armi?). La tua è una posizione ideologica e pre-concetta: vuoi tornare a sentirti solo italiano sulla base di una evidenza limpida, la stessa che ti spinge a credere come un abitante di Trapani e uno di Belluno condividessero fin dal 1861 cultura, lingua, storia, tradizioni e costumi. Io, a differenza tua, non ho certezze. Non difendo la Ue in attesa di vedere i meravigliosi Stati Uniti d’Europa ma offro un bivio per l’immediato: o un passo in avanti subito o uno indietro. Tertium non datur. Quindi, come vedi, la responsabilità per “tutto il male che accadrà”, caro il mio profeta di sventura, non è mia, ma semmai tua e, per dirla con Renzi, dei “gufi” come te…
@Fra’ Sam l’ammerigano
Come illustreresti la tua via di uscita da questa situazione ?
Pierluigi, non c’è via di uscita. quest’ultimo pietoso feedback di uno dei blogger più brillanti del nostro Paese ne è l’evidenza.
Non ci sono le risorse culturali. ma nel senso più assoluto del termine. ovvero mancano totalmente i valori di base.
L’ingegneria sociale ha creato casi psichiatrici massificati. non so come spiegarti. è una tragedia. siamo al livello che si disconoscono i più elementari principi valoriali e scientifici.
Di uomini liberi, nel senso più importante del termine, non ce ne sono più. ma non è retorica. sai qual è il titolo originale di 1984? l’ultimo uomo d’europa. orwell era un genio.
E purtroppo questo è stato voluto.
Toscano ormai parla come un apolide. ed era una spanna sopra rispetto a quei fanatici di GOD.
Cosa fare?
Impegnarsi con tutte le risorse personali possibili a scoprire i valori fondanti le democrazie costituzionali e lasciare testimonianza di verità ai posteri. affinché i nostri nipoti potranno ricostruire la società che verrà totalmente stata spazzata via.
E’ vero che le origini della sofferenza europea è a causa dell’austerità e dei cattivoni reazionari? è vero che è colpa dei tedeschi? cosa dicono GOD e il moralista?
Sono tutti compromessi, reazionari e progressisti… e tutti stanno mentendo. prima dell’apocalisse stanno cercando di inquinare il più possibile i pozzi. ma se rimarrà un solo disegno rupestre con la verità allora ci sarà memoria.
E verrà tramandato ai posteri anche qual è stato il vero ruolo dell’organizzazione massonica degli ultimi tre secoli… te lo assicuro.
Solo la verità vince la morte.
Affinché tutto questo non si ripeta mai più.
Sam i tuoi toni apocalittici mal si conciliano con il clima di sano illuminismo che caratterizza questo blog. Ti ringrazio per i complimenti, sorvolo le critiche, e ti riporto sul punto. Hai letto quello che ho scritto? “Se domani la Bce non si comporta come una normale banca di ultima istanza, se non vengono varati gli eurobond con la stessa velocità e non si indicono elezioni a suffragio universale diretto in grado di eleggere un Parlamento sovrano rappresentativo dell’intero corpo elettorale europeo (domani, non oltre), io, al posto di Renzi, uscirei immediatamente (imme-dia-ta-men-te, right?) dall’eurozona riconsegnando unilateralmente all’Italia la piena sovranità politica e monetaria con buona pace di Napolitano et similia. La mia posizione è limpida, lineare e cristallina, non avendo mai pensato di difendere la mostruosità in atto nel nome di un imprecisato sol dell’avvenire in salsa tecnocratica in grado teleologicamente di giustificare le attuali sofferenze. Da te, piuttosto, aspetto ancora notizie puntuali in grado di smentire con chiarezza la possibile coesistenza tra democrazia e sistema federale. Io non sono apolide. Sono italiano, europeo, a vocazione cosmopolita. Tanto per chiarire.
Te lo hanno detto in decine di persone perché ciò non può avvenire in europa. leggiti i paper di alesina (che ciò che scrive in accademia non è il letame che fa pubblicare sui giornali) negli anni ’90 sulle dimensioni ottimali degli stati nazionali.
Tu non ti rendi conto che qui ti si sta a dire che l’erba è verde e il mare è blu.
Il punto è che non hai proprio le basi. non sai cosa è il federalismo. poi chiudo perché é tempo perso.
Il federalismo (alla Cattaneo come esempio per spirito di patria) nasce come spinta opposta alla centralizzazione dei grossi stati nazionali. ovvero per esaltare e rispettare le differenze culturali: ha funzione centrifuga.
Il federalismo interstatale su cui si basa il mondialismo è esattamente l’opposto: è una spinta centripeta.
Mi spieghi il senso di politica economica di avere una moneta unica mondiale? Spiegalo ai lettori. Spiega qual è la letteratura economica di riferimento e quali sono le conseguenze. (si darà la colpa dei giapponesi che vogliono l’austerità…)
Eliminare le frontiere risolve i problemi di integrazione inter-etnica? come è sicceso in USA?
Più gli stati sono grandi e multi-stato, più si connotano come imperi. nella storia le repubbliche non hanno mai avuto dimensioni poco più che modeste. pensa alla storia romana o inglese o a quella cosmetico-americana.
L’europa unita è l’impero germanico. lo scrivono dall’800: solo che hitler era populista e guerrafondaio mentre kelergi era elitista e pacifista. (quest’ultimo proponeva sotto l’egida anglosassone, per l’occidente l’etica ebraica e la forza militare tedesca, per oriente l’etica cinese e la forza militare giapponese: popoli e sovranità avrebbero dovuto disperdersi in un incolto imbastardimento simil-USA, e una federazione di macroregioni con confini insensati come in africa o medio-oriente sarebbe stata gestita dai banchieri come se fossero state delle corporation)
Piccolo è bello. soprattutto se il piccolo è omogeneo e i molti sono eterogenei…
Le democrazie non nascono con l’impero anglosassone. le democrazie nascono con le poleis greche.
Pensi che sia un caso che la maggior produzione culturale della storia dell’umanità sia avvenuta nelle eterogeneità delle città-stato ellenistiche o nel rinascimento dei comuni?
E’ lapalissiano mio caro.
Non esiste un popolo italiano nonostante una gigantesca cultura condivisa. perché nei millenni è stata solo condivisa dai ceti abbienti. i poveri cristi italiani, come gli europei, hanno sempre e solo condiviso la fame e la miseria.
In italia ci sono almeno tre grandi aree valutarie ottimali e almeno tre macro ceppi culturali. a ragionare in senso federale e non regionale.
Lo stato nazionale ha dimostrato però di essere un buon compromesso tra autodeterminazione e centralismo in un’economia industriale che può mitigare le aberrazioni del libero mercato capitalistico tramite l’intervento in economia e tramite il monopolio dei servizi essenziali.
Quello che tu chiami federalismo è in realtà il federalismo interstatale ed è fondato su una filosofia antiumana neoliberale e centralista imperialista spacciata come soluzione pacifista per avere un ordine internazionale.
I federalisti veri erano tutti contrari al progetto europeista. non mi dire che non lo sapevi… Miglio disse bene che hanno voluto la moneta unica, così l’italia fallisce e verrà ricostituita federalista…
Il federalismo interstatale come lo intendi nasce in seno all’impero anglosassone: ed è fondato sulla marina militare, il liberismo, la cosmesi progressista e… l’associazionismo segreto che vincola l’obbedienza alla gerarchia aristocratica a madre lingua inglese (per nascita o per adozione) tramite i potenti legami di tipo iniziatico. il mondialismo.
Non esistono massonerie buone e cattive: sono due facce della stessa moneta e strumenti di un unico scopo.
E poi… chissà se sarà vero:
http://liberalaverita.blogspot.com/2014/04/ex-massone-svedese-di-33-grado-fa.html
Ma va, son solo dei complottisti.
Sam, il tuo obiettivo non deve essere quello di convincere me della bontà delle tue opinioni (obiettivo minimale) ma quello di parlare alla più vasta platea de i lettori de Il Moralista. Per questo trovo infantile il modo di fare, tuo ma anche di altri, che implica l’abbandono della discussione nel caso in cui il presunto interlocutore principale, per limiti insuperabili, non dovesse riconoscere la verità rivelata per come da te limpidamente espressa. Io predico e pratico la tolleranza e la diversità di opinioni. Non voglio indottrinare nessuno ma stimolare un dibattito plurale capace di permettere a chiunque di formarsi un’idea consapevole. Tutto chiaro, fin qui? Onde per cui, nel recente passato, ho provato a far nascere un dibattito in grado di dar voce tanto alle istanze di chi punta ad una diversa globalizzazione, tanto a quelle di chi (penso a Rodion) punta al ritorno alle singole identità nazionali. Io faccio informazione, non propaganda. L’attacco scomposto e sgangherato, invece, è l’ultimo rifugio dell’uomo colpito e affondato. Quindi io non ti accuserò di essere un illogico e fumoso venditore di assiomi di cartapesta, ma riporterò il dibattito su un piano dialogico e rispettoso. Intorno al dualismo nazionalismo/globalizzazione, come immaginerai, si articola la Storia del nostro tempo, ed è bene prenderne atto senza passare la vita a lanciare fatwe e anatemi contro l’apostata di turno. Tornando al merito del tuo ragionamento ci tengo a precisare quanto segue. Tu dici: “Quello che tu chiami federalismo è in realtà il federalismo interstatale ed è fondato su una filosofia antiumana neoliberale e centralista imperialista spacciata come soluzione pacifista per avere un ordine internazionale”. Sei completamente fuori strada. Tu continui a credere che il processo in atto, quello cioè che vede i diversi Stati impegnati in un reciproco rapporto di forza (finalmente te ne sei accorto…), si chiami “federalismo interstatale” e presupponga l’abbraccio di filosofie antiumane, massoniche e mondialiste cucinate da stregoni cattivi del calibro di Kalergi e Hayek. Per di più, giusto per abbondare nell’errore, ritieni che io subisca la fascinazione proveniente da una simile ma non colta mostruosità per chiari limiti ermeneutici o perché soggiogato da massonerie pseudo-progressiste in realtà cattive come tutte le altre. Temo tu confonda il federalismo con la Confederazione; essendo il primo valorizzazione delle differenze all’interno di un armonizzante regia centrale e il secondo figlio di accordi interstatali forgiati dalla forza. La Ue somiglia semmai ad una confederazione, non ad uno Stato federale. Stati federali, lo ripeto, sono oggi la Germania, l’Austria, la Russia, il Canada e via discorrendo. Tutte lande dove non mi pare svettino monumenti per la gloria di Kalergi e del neoliberismo affamante. Senza accorgetene cadi pure in evidenti contraddizioni. Prima scrivevi che il referendum promosso dagli scozzesi, i quali rivendicano il riconoscimento della loro “omogeneità”, è in realtà funzionale alle mire del progetto massonico pan-europeo perché disgrega lo stato nazionale, vero e ultimo baluardo posto a difesa del dilagare delle forze del male e delle tenebre armate di cappuccio, grembiule e compasso; ora dici che io voglio e difendo un “federalismo interstatale” antiumano e illiberale, evidentemente frutto di una dialettica non paritaria che avviene però fra Stati nazionali e non fra ceppi etnici, linguistici o localistici. Mettiti d’accordo con te stesso perché le due visioni, capirai, non possono stare insieme. Quanto infine alla massoneria, ti ripeto che non sono massone ma ho imparato nel tempo a capire l’importanza del ruolo svolto dalle logge nel ridisegnare il mondo attuale e contemporaneo. Sorvolo sulla dicotomia da te proposta, massoneria buona/cattiva, perché mi appare illogica e bambinesca. Ti dico soltanto che mi pare fuorviante, frutto acerbo di una semplificazione epidermica, proporre alla pubblica opinione l’idea che massoneria significhi mondialismo e antimassoneria equivalga a difesa dello Stato nazionale. Molti fascisti erano massoni (da Balbo fino a Farinacci) ma non “mondialisti” (ti dice niente “Gran consiglio del Fascismo?” “istituto Luce”?); così come sono oggi operativi massoni alla Putin che puntano sulla riscoperta di un orgoglio identitario e nazionale. L’Universalismo non è appannaggio esclusivo della massoneria. Nel caso in cui ti fosse sfuggito ti segnalo l’esistenza dell’Universalismo cristiano e di quello di matrice bolscevica.Nel caso in cui volessi approfondire, ne sono certo, potrai trovare tutta la produzione accademica e letteraria che fa al caso tuo. Un caro saluto
Chiaramente conosco bene la differenza tra confederazione e federazione: per questo trovo impensabile un progetto federale per l’europa ora. ma questo, come ti si fa notare, non è dirimente.
Tu insisti ma è evidente che mancano proprio le basi. i discorsi fumosi arrivano proprio dal tuo ambiente: no dati, no serie storiche, no grafici. per questo si ricevono solo risposte ideologiche.
Se no capiresti la differenza del modello westfaliano delle democrazie costituzionali europee rispetto a USA, russia, cina, ecc…
Invece degli slogan vuoti dei più nobili ideali prova a controllare dei dati quantitavi da cui si ricavano le informazioni qualitative e descrittive della SOSTANZIALITA’ della democrazia: quantità di popolazione carceraria rispetto ad abitanti, qualità del welfare, qualità della sanità, qualità delle carceri, INDICE DI GINI… ecc…
Guarda la differenza tra il modello europeo e quello russo, cinese o americano a cui gli europeisti si rifanno.
Sulla massoneria e sull’opportunità o meno di progetti federali ho espresso delle opinioni. (non sicuramente attacchi sgangherati)
Opinioni che tra attivisti cambiamo e di molto. io ho le mie.
Ti si porta sia opinioni diverse ma, tutti quanti, ti si porta gli stessi dati fattuali che non sono opinabili.
Ma i dati fattuali che gli europeisti negano li ho ripetuti più volti e non vedo smentite:
1 – non è vero che alle origini della crisi economica europea ci sia l’austerità effettivamente imposta dal governo tedesco
2 – il dato fattuale pacificamente riconosciuto dagli economisti internazionali è che ci stiamo deindustrializzando a causa dell’euro
3 – la moneta unica è precondizione dell’esistenza di un superstato federale
4 – il fatto che non ci sia unostato(nazionale?)comegliusa e che la germania sia mercantilista è un aggravante di un problama strutturale di qualsiasi federazione eterogenea. inaccettabile per i costi sociali inferti ai cittadini europei
5 – il movimento federalista europeo ha da sempre nascosto questi collaterali ai cittadini in modo in accettabile per un democratico (come noi che non siamo antieuropeisti ma semplicemente democratici per l’uguaglianza sostanziale). Spinelli ha notoriamente accettato questo modus operandi
TUTTI questi 5 punti sono rifiutati come pacifici sia da te che da GOD. questo il 100% delle proteste che hanno spinto alcuni lettori ad abbandonare questo spazio libero.
Ti è stato detto in tutte le salse che almeno i primi 2 punti sono comunemente accettati sia dai keynesiani sia dai neoclassici da sempre. è politica economica del I anno
Il 4 e il 5 sono le ultime conseguenze, che più o meno sempre rispettosamente vi si è fatto notare tra le righe:
Considerando l’ottima apertura per cui: “L’Universalismo non è appannaggio esclusivo della massoneria”, ti si pone l’ultima chiara domanda:
PER ONORARE I GRANDI PADRI DEL PENSIERO DEMOCRATICO MODERNO DI CUI SOSTIENI DI PROFESSARE I VALORI, NEGHI L’EFFETTIVITA’ DI ALMENO I PRIMI 2 PUNTI QUI SOPRA EVIDENZIATI?
AMMETTI CHE IN NUMEROSI ARTICOLI, NEGANDO I PUNTI DEL CONTENDERE, HAI INVERTITO CAUSA ED EFFETTO DELLA CRISI ECONOMICA IN ATTO NELL’EUROZONA?
Solo in questo post ci sono fiumi di argomentazioni di diversi autori per cui è possibile senza troppi patemi rispondere in maiuscolo con un SI o con un NO.
I lettori democratici potranno farsi un’idea sui valori SOSTANZIALI di cui sei portatore. sempre che tu sia un uomo.
Un caro saluto.
Sei molto confuso. Una premessa. Affinché il dialogo sia utile non è opportuno rispondere a domanda con altra domanda. Prima di proseguire, vorresti cortesemente rispondere alle obiezioni che ti ho posto nel precedente commento? Altrimenti questa discussione diventa il trionfo di due dialoghi interni che non si toccano.
1) Non esiste nessuna crisi economica ma solo un progetto che prevede l’abbattimento della civiltà occidentale per come lucidamente già delineato nel libro “The Crisis of democracy” del 1973.Il fenomeno della diseguaglianza esasperata e della deindustrializzazione è presente negli Stati Uniti d’America come in Europa. Proprio perché la schiavizzazione delle masse medie e proletarie è il fine, l’euro, semmai, solo uno dei tanti strumenti utilizzati (neppure il più importante)
2) L’euro è funzionale all’abbrutimento della classe lavoratrice perché obbliga i governanti a inseguire il mito della competitività per mezzo della svalutazione dei salari. Lo Stato federale è solo la foglia di fico di una operazione che non è di ingegneria macropolitica, come ingenuamente pensi tu, ma di nazismo eugenetico, antropologico e sociale (gli eurocrati voglio far morire e disintegrare i poveri e gli ultimi ovunque dislocati. Ieri davano sfogo a tali pulsioni nel nome della purezza della razza, oggi prendendo a pretesto “il sogno europeo”).
3) Vedi sopra
4)Le politiche mercantiliste della Germania e degli Usa non le decidono i pupi che vedi in Tv ma i vertici delle Ur-Lodges che guidano la globalizzazione in atto assegnando ad ogni attore una parte funzionale al raggiungimento dell’obiettivo prestabilito.
5) Il Movimento federalista europeo può dire quello che vuole. Spinelli è morto e non può dire cosa pensa di questa Europa che tutto è tranne che federale. Quanto, semmai, ancorata all’idea dello Stato-nazione e permeata da una volontà politica che tradisce il desiderio di ributtare le masse nel pozzo nero della storia con qualsiasi mezzo a disposizione. Euro compreso.
Se tu fossi un uomo ti firmeresti con nome e cognome, come faccio io, e non cambieresti inutilmente nickname dimenticando che il codice identificativo risulta guarda caso sempre uguale…
Ma piantala con ‘sti codici identificativi che è anche questa materia che non ti compete. quello che vogliono i tuoi amici è il codice fiscale che non possono avere neanche se corrompessero la polizia postale o il provider.
Dovrebberlo chiederlo ai loro padroni, loro si che ce l’hanno… ma hanno ben altro da fare.
Nell’era di big brother chiedi pubblicamente agli utenti di associare lo scrutinio alle loro carte di identità?
Ma che bel covo di fascistelli che abbiamo scovato. d’altronde l’humus culturale ci è ben noto…
Anonimato è libertà.
Ricorda bene questa formula, solo i pochissimi che lo comprendono da subito potranno vivere come liberi topolini in questo nuovo ordine distopico.
No amount of coercive force will ever solve a math problem.
Ma io sono un resistente del xxi secolo, voi nostalgici del xviii.
Purtroppo vigliaccamente non hai risposto alla domanda diretta: significa che sei consapevole di mentire. c.v.d.
Firmato,
Julian Mendax
Anonimato è pavidità, non libertà. Non rischi di essere torturato o imprigionato per il tuo pensiero, ma solo di essere pubblicamente riconosciuto per quello che sei: misero. A me non interessa sapere chi sei. Casualmente mi sono accorto che il nuovo nick di Sam possiede casualmente lo stesso Ip di Rodion (il numero esce in automatico. Non ho fatto alcuna ricerca sul punto, tranquillizzati). Stimavo Rodion, che ho persino ospitato come autore di questo blog, e in un certo senso mi sento raggirato e deluso dal suo (tuo) comportamento. Mi sforzerò comunque di trattarti con umanità senza rincorrerti nell’abisso semi-bestiale che ti abita e ti domina. Preferisco ricordarti come eri: polemico ma rispettabile.
Quanto ai punti 1 e 2 siamo pure d’accordo. È altrettanto vero che molti lettori del blog, me compreso, hanno spesso tentato di sensibilizzare l’acuto blogger padrone di casa su tutte le criticità legate all’Eurozona e alle asimmetrie che ne derivano, ottenendo alcune risposte alle volte apparentemente “ideologizzate” o comunque troppo parziali. Ma le risposte sono solo “apparentemente” ideologizzate. Le differenti posizioni rispetto al processo di globalizzazione e al federalismo europeo non possono essere spiegate compiutamente attraverso la tecnica economica o come dici tu, Fra’ Sam, postando grafici, dati o comparando l’indice di GINI o questo o quell’altro indicatore. È richiesto un approccio multidisciplinare, notevoli capacità ermeneutiche e la sintesi, la risposta finale, non può che essere POLITICA. Non mi stancherò mai di dirlo. Lo dissi a Rodion e ora lo dico a te, che mi pare hai orientamenti affini. Ho definitivamente maturato l’idea che alcune risposte non le si vogliano volutamente dare e che alcune verità non le si vogliano ancora definitivamente svelare. Forse la gente non è ancora pronta per conoscere la verità? Non so. Ma non credo assolutamente che l’insufficienza di risposte sia dovuto a limiti culturali (tutti ormai sanno di tutto), tanto meno credo che ce l’abbia tu la verità in tasca o che sia tu, caro Zio Sam, infuso di somma sapienza. Intanto, prima di parlare di limiti culturali altrui, inizia magari a scrivere con carattere maiuscolo dopo il punto, sarebbe già qualcosa…
Molte risposte le si trovano anche nell’osservazione di tanti aspetti della vita quotidiana di tutti i giorni. Lo stesso concetto di “potere” e le sue dinamiche si ripetono tutti i giorni nei comuni rapporti di vita quotidiana, in famiglia, nel lavoro, nei vari gruppi sociali, così allo stesso modo a livello macro nei rapporti “sovra-nazionali” che intrattengono i vari attori che partecipano al complesso processo di globalizzazione in atto. È un mondo complesso non riconducibile a schemi preconcetti, tecnicismi e grafici riassuntivi. Non spiegabile unicamente con l’analisi storica dei processi federativi del passato. Inspiegabile unicamente richiamando l’impianto dottrinario di filosofi e pensatori del passato che hanno teorizzato ad esempio il federalismo. Tutte le discipline sono utili per comprendere il presente, ma nessuna di esse singolarmente ti darà le risposte che cerchi. Ma non capisci che la società moderna è priva di strutture solide, che è tutto deregolamentato, privatizzato e che la regia di tutto questo ha assunto una forma liquida? Quello che tenti di costruire oggi, domani sarà già liquefatto! Al singolo individuo è attribuita la colpa dei propri insuccessi perché non ci sono più strutture solide che ne rispondano. Se non trovi lavoro è colpa tua che non sei riuscito ad imparare un mestiere; se le imprese falliscono è perché non sono abbastanza produttive. Chi rappresenta i lavoratori? Chi le imprese? Quali sono le strutture rappresentative dei loro interessi? E se ci sono le strutture, a quali interessi rispondono se non a quelli occulti e organizzati in forma liquida in ogni angolo del globo? In questo contesto privo di solidi riferimenti, non credi che un governo federale europeo forte, sotto il ferreo controllo democratico dei cittadini, con istituzioni normate da una legge fondamentale (una Costituzione), possa costituire una risposta forte e un punto fermo, cosicché il mercato europeo possa divenire finalmente una vera opportunità per tutti i paesi aderenti e non un mercato di sbocco per i mercantilisti del nuovo millennio? L’Europa non funziona perché ha una struttura liquida, mutuata dall’organizzazione tipica delle moderne élite aristocratiche neo-feudali. Qualsiasi istituzione o entità a cui si cede la sovranità statale deve essere governata sotto il controllo democratico ed avere strutture solide e ben definite. Siamo d’accordo che non necessariamente le nuove entità devono essere più grandi possibili, anche le più piccole con i fondamentali in ordine possono navigare nel mare magnum della globalizzazione. Ciò che vorrei far capire è che l’idea di un’Europa federale, a mio parere, può diventare una nuova opportunità e, nel rispetto delle condizioni suddette, può essere capovolto l’originario malefico progetto degli ideatori di questa Europa a vantaggio dei cittadini. Certo, la progettualità di questa Europa ha nomi e cognomi e non è stato un caso che sia stata costituita senza una vera integrazione politica, ma solo monetaria, e senza una solida struttura democratica con un forte governo federale a sovranità popolare. Si è scelto coscientemente una struttura liquida fortemente condizionata dagli stati europei più forti economicamente, teste di ponte di altri interessi privati. Mai si sarebbe adottata per l’Europa una forma di governo di tipo parlamentare. Ma ci pensate che bello scherzetto alle forze reazionarie se si utilizzasse il loro progetto per capovolgerne le finalità? Mettiamo da parte per un attimo la moneta euro (in attesa che ci si diano compiute risposte politiche). Ipotizziamo che oggi siamo usciti dall’euro e che da domani inizieremo a progettare una nuova Europa. Perché dovremmo aver bisogno di uno stato federale? Quali vantaggi ha una federazione per il cittadino europeo? Lo vogliamo spiegare questo? Se non si portano motivazioni convincenti a vantaggio di un simile e ambizioso progetto, quale cittadino italiano, lituano, greco, spagnolo, ecc. sentirebbe il bisogno di federarsi con un tedesco, un finlandese, un austriaco, ecc. Perché non ci mettiamo d’accordo su cosa salvare di questa Europa matrigna e su cosa invece occorre ripudiare con forza? Ripudiare l’euro? Io son d’accordo. Ripudiare il progetto federale? Ma assolutamente NO! Ripudiare le politiche comunitarie di coesione? No! Confondere federalismo-europeismo-sovranitarismo-neoliberismo e mettere dentro un calderone tutti questi concetti che finiscono per -ISMO mi pare un esercizio assai velleitario e molto “bonne literie”. Grazie delle risposte che si vorranno fornire.
@il Moralista
Sei un ignorante e dimostri di mentire sapendo di mentire. lo so io e lo sai tu.
Se vuoi dimostrare al pubblico di non aver mentito pure su queste sciocchezze (che sciocchezze non sono visto che da bravo balilla dimostri di non conoscere neanche il secondo comma dell’articolo 48 della costituzione) ti autorizzo a pubblicare la città da cui ho postato questi commenti: così ci dimostri per l’ennesima volta quanto sei degno dei tuoi compari e soprattutto di quanto sei asino e disonesto.
Ti lascio ai tuoi fantasmi.
@alessandro
Per rispetto del tuo sforzo ti metto le didascalie:
1 – l’austerità è l’attuale dogma del pianeta poiché il neoliberismo, che si manifesta col nome di globalizzazione, è l’ideologia dominante dell’impero
2 – in europa si AGGIUNGE ANCHE la moneta unica che è lo strumento principe del neoliberismo: strumento necessario soprattutto per piegare le democrazie antifasciste che sono fondate sul lavoro. (dovresti sapere che negli anni’90 l’euro veniva chiamato il reagan europeo)
–> se nella tempesta dell’austerità neoliberista ti lasciano legato cone altre 17 persone tra i flutti e una banda di squinternati ti dice che il problema è la tempesta e non che hai le mani legate e non puoi nuotare, cosa pensi?
Dopo sei anni di tempesta hai i polmoni ormai pieni d’acqua e due braccia in necrosi, sei legato a compagni già cadaveri e il più grosso del gruppo per non affogare lui ti caccia pure la testa sott’acqua.
Cosa c’è che non capisci?
Costoro ti raccontano che esiste la leggenda di un’isola sperduta ormai vicina chiamata USE e ti dicono: proviamo prima a far collaborare quello grande e grosso che magari riusciamo ad arrivare legati alla terra ferma di cui racconta la leggenda…
Hai capito perché Toscano non ha potuto rispondere in modo diretto?
Ora è chiaro a che razza di gioco stanno giocando?
Hai capito perché quelli che provano fino all’ultimo a difendere la moneta unica son fascisti?
Se ti è chiaro ti lascio la metafora precedente con il copyleft e magari inviala via email agli indirizzi ufficiali di €R
Gli spiriti li tormenteranno a vita… e oltre.
Rodion io non so da quale città pubblichi né mi interessa. Cambia pure nick se ti diverte. A me non risulta nessuna città di riferimento, mi appare solo il codice Ip che smaschera il tuo goffo tentativo di mistificazione. Comunque, ti ripeto, non hai gli strumenti per comprendere la ratio più nascosta che muove le intenzionalità di Draghi e di quelli come lui. Sei un discreto ragioniere che, leggendo senza costrutto né coerenza qualche storiella, si è autosuggestionato fino al punto da perdere il lume della ragione. Continua a mentire sapendo di mentire. Io non ho mai detto “soffriamo ancora un po’ per raggiungere il meraviglioso traguardo degli Use”. Ho detto e scritto l’esatto contrario: ovvero riprendiamoci subito la sovranità politica e monetaria nel caso in cui non fosse possibile imporre fin da subito all’Europa una svolta in senso democratico e keynesiano. Potevi conservare il ruolo di rispettato commentatore, hai invece scelto di calarti nei panni luridi e sudici del guastatore malmostoso. Forse, quando avrai smaltito la sbronza, nel pensarti proverai un senso di sana ripugna. Emenda i tuoi miserabili comportamenti e torna a comportarti come un uomo anziché come un verme. Ritroverai quella serenità che, evidentemente, per cause che disconosco, purtroppo hai perduto.
p.s. Se ci tieni e non hai nulla in contrario, per dimostrare ai lettori la veridicità di quanto affermo, posso scannerizzare e pubblicare la pagina contenente l’Ip che accumuna i nick, fra gli altri, di Rodion e Fra’ Sam l’ammerigano. La circostanza, tutta sommato trascurabile, dimostra solo la tua attitudine alla menzogna, al raggiro e all’opacità. Non sei anonimo perché “libero” ma perché “pavido”. Gli spiriti malvagi si esaltano solo nel buio della menzogna. Guardati dentro, scaccia i mostri che ti tormentano e prova a scoprire l’ebbrezza della verità e della chiarezza. Se mai dovessi trovare la forza di farlo, un giorno mi ringrazierai. Non ti serbo rancore ma ti esprimo umana e sentita vicinanza.
Che pollo… alla fine sei riuscito a far la stessa figura degli squadristi di velletri.
Direi che si è fatto un buon lavoro di intelligence…
Sei anche un notevole caprone che non sa che l’indirizzo internet è geografico e liberamente verificabile online una volta conosciuto. per il resto puoi pubblicare quello che vuoi. non lo hai inventato né te né GOD il metodo boffo o il metodo mesiano.
Con questo confermi di essere falso marcio come i tuoi amici velletrani: “nel caso in cui non fosse possibile imporre fin da subito all’Europa una svolta in senso democratico e keynesiano” ovvero ciò che ho citato dello statuto di €R poco più sopra ovvero fintanto che la U€ diventi l’isola che non c’è ovvero: NON PROVIAMO DA SUBITO SUBITO SUBITO A SLEGARCI LE MANI DAL VINCOLO FASCISTA CHE SI CHIAMA EURO.
Ovvero proviamo prima ad andare a riva tutti insieme legati (all’isola che non c’è ovvero gli USE). intanto affoghiamo ogni giorno di più.
Ovvero il goldstandard chiamato euro, ovvero il vincolo esterno, ovvero il motivo per cui non possiamo nuotare liberamente nella tempesta. per €R non è un problema.
Keynes combatté contro il goldstandard della sterlina o la quota 90 dei vostri amici camerati. smettetela di diffamare e vilipendere il contributo intellettuale di JMK.
Quanti giorni, mesi, anni sono “subito”? ogni minuto che passa c’è un padre che soffre perché non può mantenere la figlia, c’è un imprenditore che piange di nascosto perché non sa come pagare i dipendenti, c’è un intenso dolore che in Italia e in europa è causato da un’arma chiamata euro, goldstandard, vincolo esterno… OPPRESSIONE E ATTACCO ALLA LIBERTA’ DI UN POPOLO.
Ma d’altronde un povero decerebrato che afferma: “questa non è una crisi economica” che razza di paralogie ti puoi ancora aspettare? non c’è limite all’irresponsabilità e all’imbecillità.
Mio caro: tutte le grandi crisi economiche del capitalismo sono state volute. ovvero sono state tutte crisi politiche dettate dalla volontà di sopruso dei pochi sui molti in condizione di sintesi irrazionale del comportamente razionale di una moltitudine di agenti economici scoordinati.
Le crisi economiche capitalistiche sono crisi di domanda, di sovraproduzione, non sono le carestie delle economie preindustriali che sono crisi di offerta. bella scoperta.
Ma che si abbia a che fare con una banda di cialtroni ignoranti lo si sapeva dall’inizio.
Il punto è che ti sei messo al livello degli squadristi di velletri facendo intimidazioni mafiose ai tuoi commentatori: cosa significa “pubblica il tuo nome per far sapere al mondo quanto sei miserabile”? Ma come ti permetti?
Ma piuttosto di rivelare al mondo che sei un infame censuri i commenti a te sgradevoli e la pianti di blaterare di voltaire. no?
Dimmi con chi vai e ti dirò chi sei.
Ho più rispetto di draghi o di rockfeller: almeno si dichiarano per ciò che sono.
Vedi, mio simpatico fascistello, che ci tieni a schedare i cittadini come l’OVRA, io non sono né rodion né lo zio sam. sono un libero pensiero e una doverosa denuncia. e non puoi farci niente. il libero pensiero ha sempre perseguitato e sempre perseguiterà gli oppressori e i loro sodali mentitori.
La libertà è sempre e soltanto la libertà di chi la pensa diversamente.
Caro il mio valle spluga, l’abbiamo capito tutti il tuo lavorio di “intelligence” (di “stupidance” semmai). Certo che se alcune centrali informative utilizzano gente del tuo livello per fare questo tipo di operazioni stanno veramente messe male…Tu di finto hai tutto tranne che la barba (gli eunuchi anonimi come te in genere risultano imberbi). In ogni caso, visto che come aspirante 007 fai schifo (la tua imperizia nel farti subito riconoscere ricorda il Fantozzi che si mette una patata in bocca prima di chiamare il megadirettore…), ti consiglio di iscriverti ad un apposito seminario che si terrà a breve in quel di Firenze (scrivimi pure in privato per avere maggiori dettagli. Nome in codice: Fra’ Filini). Per il resto abbaia pure. Mai censurato nessuno, nemmeno un tipo di infimo livello come te. Non mi interessa sapere né chi sei né in quale città abiti. Ti prego solo di essere meno grossolano nelle tue macchinazioni degne di un rimbambito (se cambi nick in continuazione, perlomeno, abbi cura di usare due portali diversi). Per il resto continua a scrivere quanto ti pare, magari evitando di recitare la parte della vittima subito dopo avere involontariamente confessato di essere al servizio dell’”intelligence” al fine di mostrare al mondo intero il vero volto, squadrista, illiberale e fascista, del Moralista (ma dove ti hanno addestrato? A Disneyland?). Ora, però, si è fatto tardi. Prendi le medicine e vai a nanna perché domani ti aspetta un compito ancora più arduo. Ovvero svelare al mondo il segreto per far lievitare bene il pan di Spagna…
Facevi più bella figura a dire di aver notato la medesima lucidità intellettuale e la coerenza filologica di un altro utente. ma come al solito hai preferito MENTIRE su presunti dati identificativi. facendo attacchi ad personam.
Gli attacchi personali, come nel caso degli squadristi di velletri, sono sempre e solo dei poveretti, dei perdenti e dei fascisti.
Quelli come noi identificano sempre gli interlocutori dalle loro idee. soprattutto dalla loro coerenza alle stesse.
Per questo a differenza tua non ho bisogno di insultarti o intimidirti: è sufficiente dimostrare le mostruosità di un’idea e lasciare la palla all’interlocutore. egli sarà libero di rifiutare o meno l’accostamento ai tratti offensivi dell’ideologia di cui è portatore.
Scommetto che questa volta la piazzale loreto sarà a ventotene.
La libertà è sempre libertà di dissentire.
Scusami se sei un incapace non è colpa mia. Comunque, proprio in ossequio alla trasparenza massima, domani pubblico tutti i dati. Magari, non lo escludo a priori proprio perché sono un uomo a-dogmatico, riuscirai a fornire una spiegazione plausibile sul perché il tuo numero identificativo, fra migliaia di combinazioni, è perfettamente identico proprio a quello spesso utilizzato in passato da Rodion.
Credo tu confonda l’indirizzo geografico, legato direttamente alla persona fisica tutelata dall’ordinamento (per questo parlavo di città), e l’identità virtuale… legata al puro pensiero.
La prima va tutelata, la seconda è l’unico vero elemento identificativo.
https://www.youtube.com/watch?v=wtHso5NG0QI
Guarda, non sono un esperto. Domani, nel nome della trasparenza che entrambi (credo) desideriamo, farò conoscere alla pubblica opinione gli elementi che mi hanno indotto con ragionevole certezza ad affermare alcune evidenze. Pronto però a rivedere la mia posizione nel caso in cui, dopo pubblico e leale confronto, dovessero pervenire alla mia attenzione elementi utili a dissipare alcune, ora granitiche, impressioni. Un caro saluto
Fai quello che vuoi. L’autorizzazione nessuno te l’ha data.
Se pubblichi dati sensibili sarà necessaria una querela: magari impari a rispettare il diritto all’anonimato e alla privacy. Ovvero il diritto alla Libertà.
Sono spiacente, ma non c’è peggior sordo di colui che non vuol sentire.
Le evidenze sono volute evidenze: esclusi i tontoloni duri di comprendonio, farei notare che sei su una brutta china: art.2 Cost. da cui art. 10 cod. civ.e art. 595 c.p.
L’unico motivo per cui mi piacerebbe infierire è solo per farti verificare se ho la barba o meno… ;oD
Rileggi bene quello che hai scritto nelle ultime 24 ore, take your time and think twice.
E purtroppo anche questo è parte della coazione a ripetere…
https://www.youtube.com/watch?v=VpIlUW3jILw
Caro Rodion, non pubblicherò nessun dato “sensibile”, stai tranquillo. I dati che tu mi hai fornito sono di pubblico interesse e tu stesso, in una precedente commento, mi hai autorizzato a discuterne pubblicamente. D’altronde sei così maldestro… Per cosa dovresti querelarmi? Per avere futuribilmente fornito al pubblico elementi utili e ineccepibili per comprendere il tipo di operazione che tu Rodion/Fra’ Sam hai messo in atto? E poi chi dovrebbe querelarmi? Rodion, Pippo, Pluto o Paperino? La tua comunicazione, inoltre, sempre più gravida di velate allusioni e minacce (“potrei infierire per farti verificare se ho la barba o meno“), rende indispensabile un approfondimento limpido, leale e trasparente. Anche perché, per ipotesi, la tua fantozziana imperizia (circostanza acclarata), non annulla ispo facto la tua potenziale pericolosità personale. Come saprai il diritto all’incolumità prevale su quello, molto presunto, per “la difesa dell’anonimato”. Non so se è il tuo caso, magari controllerò meglio in seguito, ma esistono alcuni noti personaggi che utilizzano determinati e particolari software. Tale circostanza, sono certo che sarai d’accordo con me, potrebbe tradire una intenzionalità occulta da monitorare con scrupolo e serenità. Quindi, se hai la coscienza pulita, non vedo perché dovresti sentirti offeso dalla pubblicazione di alcuni dati in grado di dimostrare solo come Rodion e Fra’ Sam siano la stessa persona o, al limite, scrivano dallo stesso ufficio. Dati che in ogni caso non pregiudicano il tuo desiderio di continuare ad operare nel buio. Se poi decidessi di querelarmi, te lo anticipo fin d’ora, fallo a ridosso delle feste che sono più libero. Dopo l’udienza di comparizione, infatti, sarò felice di invitarti a cena per discutere di nazionalismo e globalizzazione di fronte ad un buon bicchiere di vino (il Cirò ti piace?).
p.s. Se ti va potremmo anche organizzare apposito convegno a margine dell’udienza.
Un caro saluto
Non hai capito un cazzo. ma proprio niente. nihil.
Ti lascio ai tuoi fantasmi e ai tuoi complotti. attualmente sei semplicemente mestatore di te stesso.
Ma se son rose fioriranno…
Ma la Rosa più importante, questa sconosciuta, ricordava ai finti liberali che: «La libertà è sempre e soltanto la libertà di chi la pensa diversamente».
Non potrai sempre uscire dalle discussioni insultando i tuoi interlocutori oppure intimidendoli con il metodo Boffo. ma c’è chi lo fa.
E’ molto velletrana quest’insopprimibile bisogno di “far pubblicare il nome per far sapere al mondo quanto sei miserabile”. certo, ma tu lo fai per trasparenza, per valori….
Per ora hai un altro lettore in meno. il più affezionato.
Un caro saluto,
R.R.R.
Scusami Rodion qualcuno ti ha mai impedito di esprimere liberamente e anonimamente il tuo pensiero? Tu puoi provare ad intimidire me perché io vivo alla luce del sole. Ma io, pur volendo, chi dovrei intimidire? Un nick fasullo che non esiste nella realtà? Un nick tra l’altro forse dotato di strumenti informatici che ne denotano la possibile capacità offensiva? Un nick camaleontico che inventa maschere diverse per recitare un copione di cui solo lui conosce lo scopo e il finale? Mi dispiace Rodion, questo modo di fare non è il mio e non mi piace. Mi dispiace sapere che non vuoi più scrivere, così come mi è dispiaciuto per Fra’ Cazzo, ma non posso trattenerti. Ti prego di non evocare a sproposito il metodo Boffo, marchio oramai vuoto e anacronistico caro ai perbenisti piddini senza argomenti. Usare la menzogna e il raggiro verso chi è stato con te gentile e disponibile (ho persino ospitato e rilanciato i tuoi interventi sul mio blog) non è forse un comportamento “miserabile”? Suggeriscimene un altro se questo non ti piace.
Sei riuscito perfino a firmati R.R.R. (Rodion Romanovich Raskolnikov) all’interno di un commento che hai postato (a tua insaputa?) sotto il nick di Fra’ Sam. Hai bisogno di una vacanza…
Si però non devi mai dimenticare che l’assistenzialismo, non è libertà… e quindi anche in un ipotetica UE unita, le ricette sono davvero pericolose… Dovreste ripartire studiando il caso dell’Unità d’Italia, disastrosa per il sud.
L’Italia unita, da paese agricolo e semianalfabeta, è diventata una delle principali potenze economiche del pianeta…
Questo solo nel dopo guerra, o sbaglio? e a che prezzo per il sud?
Aree diverse hanno interessi contrastanti e spesso una sopraffae l’altra, se quella più debole non ha strumenti per difendersi… (è stata annessa).
Io penso che la Germania non vorrà mai unificarsi davvero a noi, e chi ci lascia in mezzo al guado è complice. E se lo facesse, avrebbe un costo enorme (e forse lo stiamo già pagando con la nostra de-industrializzazione) per tutto il sud europa.
Credo che la forma più elevata di socialismo e DEMOCRAZIA, possa essere al contrario un ritorno a comunità più piccole, senza rinunciare alla solidarietà tra aree svantaggiate e l’unità sulla politica estera e su altri settori strategici.
Gianluca, tornare a comunità piccole nell’era della Globalizzazione, mi sembra una mossa tanto azzardata quanto scellerata. Personalmente, sono contro questo tipo di Globalizzazione (che non include i diritti, ma solo merci, servizi e capitali), ma c’è…e che facciamo? Ce ne usciamo dal mondo? Purtroppo, che lo si voglia o no, viviamo in un contesto di interdipendenza economica (e, praticamente, anche politica), quindi, tornare a comunità piccole sarebbe disastroso. Attenzione, però, perché nel tuo ragionamento c’è uno spunto che trovo molto interessante e condivisibile, se sviluppato: quando dici
“senza rinunciare alla solidarietà tra aree svantaggiate e l’unità sulla politica estera e su altri settori strategici”
Stai praticamente parlando del Federalismo? Se sì, lo ritengo davvero interessante ed è più o meno questa la visione che, io personalmente, ho degli eventuali Stati Uniti d’Europa: unità nella politica estera, solidarietà nei confronti delle aree svantaggiate, debito pubblico condiviso, titolo unico (Eurobond), governo e parlamento democraticamente eletti…e ampia autonomia ai governi e parlamenti nazionali, nonché agli enti sub-nazionali. Io credo che in questo, se ci rifletti, si può trovare una sintesi dei nostri pensieri.
Una sinistra vera quindi, riparte dal lavoro e non dal reddito di cittadinanza e il welfare. Il welfare va garantito ed esteso, ma solo come extrema ratio, altrimenti diventa solo un modo per comatizzare la rivolta…
In costituzione, andrebbe inserito l’obbligo dello Stato ad intervenire sull’occupazione, fino ad almeno il 4% di disoccupazione.
A quel punto, anche una maggiore flessibilità in uscita… diverrebbe un altra cosa… rispetto alla tragedia attuale.
Non a caso, il liberista Zingales, ha cambiato idea sull’Euro e propone per “salvarlo” un reddito di cittadinanza europeo… (assistenzialismo puro vs lavoro vero).
Il comunismo ha fallito, ma le esigenze umane non sono morte con lui.
Senza lavoro, non ci può esser ne’ democrazia ne’ libertà.
Indi per cui, bisogna uscire dall’Euro (premessa essenziale per poter attuare queste politiche), ripristinare una sovranità monetaria vera (BC controllata dal governo), aumentare gli strumenti della magistratura sul controllo della politica (visto che andiamo ad aumentare i poteri della politica, sarebbe “bello” farlo legalmente), e aumentare investimenti e fare progetti per il territorio, lo sviluppo delle energie del futuro, potenziale le nostre peculiarità, detassare e semplificare, e cominciare a ragionare su come risolvere l’enorme disaprità di mezzi industriali e produttivi tra nord e sud, cercando di ammorbidire se non eliminare la soluzione “emigrazione” inevitabile attualmente.
@Gianluca
Mi inserisco su “Senza lavoro, non ci può esser ne’ democrazia ne’ libertà”.
Non trovi che la priorità vada data alla ribistribuzione della Ricchezza come prima azione per ristabilire una giustizia sociale. Dico questo perché, in un prossimo futuro, bisognerà distinguere tra lavoro che “produce” e lavoro come cura e valorizzazione della società. Se non abbiamo una giusta politica di ridistribuzione, solo chi lavorerà nel settore “produttivo” percepirà un reddito mentre gli altri saranno, come oggi, dei disoccupati.
Forse vogliono la guerra, tanto sangue, e la distruzione delle altre sovranità nazionali con finale annessione totale nordeu-tedesca.
Per quelli, austerità brutta e cattiva caduta dal cielo, perché sono cattivi etc (sono cattivi si… ma anche per colpa vostra).
Consiglio la lettura e ripasso del Target2:
http://www.portafoglioreale.it/page.aspx?p=343
Un frammento:
…”Prima dell’euro Banca d’Italia comprava yen e vendeva lire e si procurava gli Yen o gli Won o i Dollari e alla fine (sommando migliaia di transazioni del genere e facendone il salso) la Lira scendeva rispetto a queste valute.
Con l’Euro questo compito è passato alla Banca Centrale Europea, la quale però ora non ha bisogno di vendere Euro contro Yen o Won o Dollari solo perchè in Italia ne sono a corto (essendo in deficit con l’estero), perchè ha tra le sue banche centrali la Bundesbank, la quale ha accumulato abbastanza Yen, Won o Dollari (grazie al fatto che fa da stanza di compensazione per le banche tedesche le quali servono Daimler, BMW, Siemens…)
Quando una banca commerciale ha clienti che ricevono pagamenti in valuta estera che vengono loro accreditati sul conto, questi importi vengono contati come “Riserve”, cioè il bonifico dall’estero che riceve BMW in Yen è un aggiunta di moneta alla base monetaria in Germania, è moneta nuova, denaro fresco che entra nel circuito bancario germanico, è considerato come se lo stato avesse stampato banconote
Di conseguenza la BCE si fa prestare le riserve, cioè diciamo la liquidità eccedente che esiste nell’eurosistema delle Banche Centrali e questa viene da Olanda, Germania (e un poco Lussemburgo, Austria e Finlandia). Data la moneta unica, non può che essere così.
Per i primi otto anni dell’Euro non ci ha fatto caso nessuno perchè c’erano dei flussi di investimento in bonds e anche in immobili di Irlanda, Spagna, Islanda, Estonia, Grecia, Portogallo, Italia e Grecia. Spariti quelli, il funzionamento del sistema di pagamenti in Euro tra banche di paesi diversi con Banche Centrali diverse in eurozona richiede automaticamente che quelle dei paesi in surplus prestino le loro riserve a quelle dei paesi in deficit
Questo è il meccanismo finanziario inestricabile che mette i paesi in surplus estero contro quelli in deficit estero e spinge i primi a imporre in tutti i modi l’austerità. Ma sono i paesi in surplus estero che sarebbero in posizione di debolezza, basta che quelli in deficit estero rifiutino di fare l’austerità e sono i tedeschi e gli olandesi che sono costretti ad uscire dall’euro, altrimenti devono finanziarci i deficit esteri in eterno come se noi fossimo gli USA….”
Ma l’euro si difende a tutti i costi no?
@Rosario nell’era della globalizzazione i paesi sono aumentati. Lo sai? Alesina ci scrisse un articolo nel 1997, Bagnai lo ha ricordato tante volte.
Questa storia che la globalizzazione svantaggi i paesi piccoli è una caricatura. Semmai è il contrario: avendo come il mercato il mondo, non hai bisogno di un mercato di riferimento interno.
Quando parlo di federalismo, parlo a livello nazionale, a livello europeo la vedo molto più nera e non fattibile. SE trovate gli interlocutori, benissimo… ma ostinarsi a parlare con un tedesco in lingua portoghese non è proprio il massimo (penso ai tedeschi e a quei blocchi troppo diversi da noi e con interessi troppo contrastanti).
Ci sono fior fior di paesi piccoli e con una ricchezza enorme e in crescita (vedi Corea del Sud, ad esempio). cosa dovrebbe fare la piccola Corea (anzi mezza corea!) accanto alla Cina? Come se fosse l’economica un gioco di tiro alla fune… la flessibilità che tanto piace poi ai progressisti, viene a mancare quando si parla di paesi e aree geografiche. Li serve rigidezza…
Non ha senso, cercate di andare oltre i luoghi comuni che spesso ci vengono innestati da un informazione ignava e/o corrotta.
Gianluca, ho l’impressione che ne tu e ne altri in questo blog (così ho notato) capite – o non volete capire – che l’idea mia, e di coloro che aderiscono alla ER, non è infestata da luoghi comuni dei media mainstream corrotti e ne ricoperta di “progressismo” alla Renzi-Clinton-Blair. Forse, prima di parlare e discutere, bisognerebbe capire l’idea degli altri e, soltanto dopo, confrontarsi.
Perdonami, ma chi è Rosario che ha scritto il
22 settembre 2014 alle 14:16:
“Gianluca, tornare a comunità piccole nell’era della Globalizzazione, mi sembra una mossa tanto azzardata quanto scellerata. Personalmente, sono contro questo tipo di Globalizzazione (che non include i diritti, ma solo merci, servizi e capitali), ma c’è…e che facciamo? Ce ne usciamo dal mondo? Purtroppo, che lo si voglia o no, viviamo in un contesto di interdipendenza economica (e, praticamente, anche politica), quindi, tornare a comunità piccole sarebbe disastroso.”
L’hai scritto tu? E io a questo ho risposto.
“la flessibilità che tanto piace poi ai progressisti, viene a mancare quando si parla di paesi e aree geografiche. Li serve rigidezza…
Non ha senso, cercate di andare oltre i luoghi comuni che spesso ci vengono innestati da un informazione ignava.”
Ma chi sono sti “voi progressisti”!? E chi è l’amante della flessibilità qui? Io no.
Per quanto riguarda la globalizzazione, la penso in quel modo che ho descritto, perché, come ho spiegato più e più volte, per me il ritorno ai nazionalismi (e, dunque, alla situazione dell’equilibrio delle potenze, come descritta anche da Francesco Maria Toscano in qualche post, ma anche di studiosi alla Waltz e Morgenthau) non è foriera di cooperazione – come la storia ci ha ben dimostrato nel corso dei secoli – ma anche perché (non meno importante, anzi…) le oligarchie finanziarie che si celano dietro i “piromani dell’FMI” (copyright Jean Ziegler) e di altri consessi occulti, semi-occulti ed estremamente elitari, fanno buon gioco a mangiarsi un paese piccolo in un sol boccone. Ma con dei veri e genuini Stati Uniti d’Europa (così come descritti anche da Toscano nel commento del 22 settembre 2014 alle 19:49), a parer mio, sarebbe tutto diverso.
E’ bene tener presente che la MIA concezione di United States of Europe, è ben lontana da quella portata avanti per 60 anni, iniziata con le Comunità Europee e approdata all’UE del Trattato di Lisbona. La mia idea di USE è più o meno simile alla tua, quando parli di democrazia a livello nazionale, con la differenza che per me deve valicare i confini italiani, dato che a livello europeo vengono GIA’ prese decisioni che incidono sulla nostra vita quotidiana.
Io non so cosa tu, e alcuni altri, immaginate per Stati Uniti d’Europa…forse uno stato totalitario, o forse un’Unione Europea caratterizzata da una radicalizzazione delle sue logiche perverse. Beh, non è questo ciò che ho in mente. E poi, comunque sia, il processo federativo costituente europeo, nella mia idea, dovrebbe prevedere l’approvazione del Popolo Europeo, magari tramite referendum, dopo attento e informato dibattito.
Ci sono sfumature in questi ragionamenti che, credo, non vengano colte. Allora, dico, ragioniamo su queste sfumature, comprendendole totalmente però. Pur nella differenza delle opinioni. Anche perché, caro Gianluca, io noto che con te posso confrontarmi, senza andare a pescare una serie di pensatori, metterli in un brodo, far vedere che sono figo e acculturato, e poi fare ragionamenti che non hanno ne capo e ne coda. E manco tu sembri essere una persona del genere, quindi..
L’Euro è un irrigidimento continentale. Idem istituzioni uniche per situazioni troppo diverse.
Un po’ come per le sospensioni: dure per chi prende le scaffe e morbide per chi va in pista…
Anziché poterci regolare secondo le nostre esigenze, ci siamo auto-commisariati e abbiamo dato le chiavi ad Angela Merkel (e i poteri che le stanno dietro).
Dal mio punto di vista è una follia… e lo stato comatoso lo capisco soltanto perché vedo tanta, troppa forse, gente che sta ancora molto bene e che dalla crisi non ha ricevuto che fastidi televisivi…
Quindi io e pochi altri sentiamo l’urgenza di scuotere l’europa e ricominciare a costruire qualcosa.
Poco fa a PiazzaPulita (trasmissione vergognosa e di bassissimo livello intelletuale), un affarista ha detto qualcosa del tipo: i tedeschi non hanno intenzione neanche di badare a noi, vogliono lasciarci morire lentamente in 10-20 anni… ma l’importante è che non li infastidiamo.
Io non ci sto e non posso più aspettare…
Non ho nulla da eccepire. E ti chiedo: si può essere d’accordo con ciò che dici e, contemporaneamente, professarsi europeisti? Sì.
Soprattutto quando scrivi:
“Quindi io e pochi altri sentiamo l’urgenza di scuotere l’europa e ricominciare a costruire qualcosa”.
Questo è il senso: dare uno scossone. Abbiamo fatto una moneta unica che, nella sua costruzione, è una follia totale. E non possiamo fare cose più razionali come instaurare un vero processo democratico europeo?
Il punto è che la Merkel non agisce primariamente per conto della Germania. La Germania ricopre, per l’ennesima volta nella storia, il ruolo che le è stato dato da gente che, di tutto si interessa, tranne che della propria nazione e nazionalità. Bisognerebbe ricondurre al dialogo e al ragionamento i tedeschi (e le elite di cui sono al servizio), anche forzando la mano e intimando di, tanto per cominciare, disapplicare i Trattati.
Poi…sarebbe proprio curioso capire perché la costruzione europea abbia preso questo cammino – oligarchico, antidemocratico, neoliberista – e non democratico, liberale e progressista. Su questo, a mio parere, l’ultima speranza di una spiegazione la ripongo nei libri di Gioele Magaldi di prossima uscita. Soprattutto dopo aver sentito parecchie stronzate e dopo aver capito che un approccio mono-disciplinare alla questione risulta parecchio limitato.
@Pierluigi la soluzione sarà lavorare meno, lavorare tutti, non Haartz e assistenzialismo da accatto con sussidi a pioggia… (dal mio punto di vista)
@Rosario
Dal mio punto di vista, chi vuole gli USE è anti-europeista… cioè vuol male ai popoli europei e non rinuncia all’ideologia dell’annessione e schiacciamento delle differenze europee.
Questa cosa, da meridionale, forse la si capisce meglio perché si è già vissuta… e il risultato, omesso e nascosto da tutti i fanatici dell’annessione italiana, è stato anche una forte emigrazione, estirpazione di intere famiglie dovuta al bisogno… e non certo una scelta “felice e consapevole”.
Mobilità dei fattori produttivi, la chiamano gli economisti alla Stiglitz.
Io ci sto ad un coordinamento, ma non a cessione di sovranità che si fanno sempre più labili e in cui il potere politico, allontanadosi, perde il contatto con il popolo e prende decisioni sempre più elitarie.
Inoltre, nei discorsi USE che leggo, viene ignorato, sempre, il tema del “peso politico” delle varie “nazioni” (nel caso dell’Italia regioni) nella nuova realtà unita.
Il meridione ha avuto tante colpe, ma già dall’inizio si era capito che aria tirava per l’ex-regno delle due sicilie, annesso, derubato e privato quindi della sua anima.
Quindi, se quello dell’Italia, è un problema ancora da risolvere… quello dell’Europa è un disastro annunciato.
Non capisco poi, come potete dire di convincere l’élite tedesca… per di più, in un progetto che comunque ha alla base un ideologia abbastanza anti-popolare.
Dovrei dire anche altro, ma non finisco più e forse mi ripeto…
Rosario scrive: “E non possiamo fare cose più razionali come instaurare un vero processo democratico europeo?”
Democratico significa anche dittatura della maggioranza… e se la maggioranza è per l’austerity, cosa fai?
Io prima di andarmi a impelagare in problemi giganteschi ,cercherei di risolvere quelli “grandi” che già abbiamo
@Rosario ti ricordo quello che diceva Von Hayek ed è di un attualità terribile:
“in una federazione di stati nazionali la diversità di interessi è maggiore di quella presente all’interno di un singolo stato, e allo stesso tempo è più debole il sentimento di appartenenza a un’identità in nome della quale superare i conflitti stessi (…). Un’omogeneità strutturale, derivante da dimensioni limitate e tradizioni comuni, permette interventi sulla vita sociale ed economica che non risulterebbero accettabili nel quadro di unità politiche più ampie e per questo meno omogenee (pagg.121-122)”
http://orizzonte48.blogspot.it/2013/07/von-hayek-e-la-costruzione-europea.html
Quindi 1) Si esce dall’euro e si gettano alle ortiche tutti i trattati.
2) Si ricomincia a pensare al paese e la si smette di perder tempo andando dietro a interessi troppo lontani e che ci distraggono dall’emergenza occupazionale
3) In futuro, si pensa ad un europa che possa alzare l’asticella della qualità di vita degli europei. Chi non ci sta, può starne fuori.
@Rosario Mi sono dimenticato un altro passaggio fondamentale, quello in cui dici:
“Non trovi che la priorità vada data alla ribistribuzione della Ricchezza come prima azione per ristabilire una giustizia sociale”.
La risposta è no, perché se la nave affonda redistribuire è futile e “criminale” (1 po’ come se durante un infarto ti occupassi delle mie gambe atrofizzate…).
Vi segnalo Fassina a Stiglitz…
https://www.dailymotion.com/video/x26hn3n_stefano-fassina-interviene-alla-camera-dei-deputati-durante-la-lectio-magistralis-di-stiglitz_news
Qui invece la Lectio Magistralis di Stiglitz completa, con introduzione della vergognosa(eufemismo) Boldrini (C’è la crisi nonostante le politiche di coesione…!!!)
http://webtv.camera.it/evento/6830
Ma cosa dice mai fassina!? se lo sentono quelli di GOD! aiuto!
ma che ignorante! come si vede che non ha letto mill e la fayette!
quanti escrementi mentali finiscono alla camera…
il problema è che non é cosmopolita e vuole sentirsi solo italiano. che vergogna.
Non ci sono le condizione politiche? non c’è tempo? ma come? prima di rispondere a fra’ stiglitz legge prima le baggianate di claudio e fra’ sam l’ammerigano?
Che caprone. non sa che sta arrivando la massoneria buona a sconfiggere sora merkel cattiva e fra’ draghi. e poi ci sarà più pilu per tutti.
C’è solo da resistere ancora un po’ come i greci, tener duro come vuole washington e poi arriverà roosevelt che dalla sicilia alla normandia ci libererà tutti e soprattutto ci libererà dagli idrocarburi comunisti.
l’euro ovvero la moneta unica necessaria per il federalismo interstatale non c’entra niente.
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Che tornino a nascondersi come ai vecchi tempi che è meglio.
A proposito di unioni di “successo(!)” (per qualcuno…)
La distanza in termini di “GDP per capita” è in aumento, tra Germania est e Germania ovest…
The gap between East and West Germany isn’t closing — and may get worse http://on.mktw.net/Y34hWh
https://pbs.twimg.com/media/ByTvcY6IgAA0m1T.jpg