imagesYHCVD3E2Come profetizzo da oramai molto tempo, l’ora del bivio è quasi arrivata. Un sistema criminale come quello che violenta l’Europa di oggi può governare essenzialmente in due modi: o con il consenso o con la forza. Naturalmente è preferibile per tutti la prima strada, sempre saggiamente preparata da organi di informazione addomesticati che creano di volta in volta finti quanto provvidenziali spauracchi come lo spread, i mercati o il debito pubblico. Quando però l’inganno non regge più le cose necessariamente si complicano e le scelte diventano assai più problematiche e pericolose. Non è possibile dispensare balle per sempre sperando che nessuno mai se ne accorga. Chi può ancora dare ascolto ai masnadieri che stancamente ripetono che “le privatizzazioni rilanciano la crescita”, che la precarietà abbatte la disoccupazione” o che l’austerità è indispensabile per abbattere il fardello del debito”? Solo gli idioti matricolati o le vittime inguaribili della propaganda di regime. Per quanto ripetuta all’infinito una bugia, con buona pace di Goebbels, non si trasforma in verità. Decenni di attacchi forsennati al diritto del lavoro hanno forse prodotto nuova occupazione? La svendita del patrimonio pubblico a beneficio dei soliti oligopoli privati ha reso più “competitivo” il nostro Paese? Le politiche di austerità hanno effettivamente abbattuto la “spirale del debito”? No. E quindi? Quindi il sistema mente. Come si fa a negare verità così evidenti e cristalline? In democrazia, quando i cittadini non credono più alle parole di chi comanda, il voto spazza via vecchie politiche e vecchie classi dirigenti. Ma noi siamo in democrazia? Bella domanda. Come si sostanzia il termine “democrazia”? Si sostanzia attraverso una formula, non a caso scolpita nel primo articolo della nostra Costituzione antifascista, che recita così: “La sovranità appartiene al popolo…”. Quindi, di conseguenza, l’esercizio di un comando sprovvisto di mandato popolare andrebbe considerato naturalmente tirannico. Siamo d’accordo? Spero di si. Renzi, per puntellare il suo meschino potere fondato sul ricatto e sulla paura, fa balenare l’ipotesi di un possibile sbarco della Troika in Italia una volta conclusasi l’attuale parentesi governativa. E’ chiara la gravità di quanto fatto trapelare dal burattino fiorentino? Il premier in pratica sta dicendo di essere pronto a consegnare le leve del potere italiano in mano ad alcuni emissari scelti da un circuito finanziario privato nel caso in cui qualcuno osasse mettere in discussione il suo ruolo. “Se la volontà popolare, carpita con l’inganno, coincide con quella dei mercati, tutto bene. Ma se le aspettative dei plutocrati differiscono dalla volontà popolare quest’ultima è destinata a soccombere”. Questa linea, oramai pubblicamente affermata, è oltremodo pericolosa. Il commissariamento violento per il tramite della Troika avvenuto in Paesi approdati alla democrazia solo di recente, penso alla Grecia o al Portogallo, è stato effettivamente possibile senza provocare troppe conseguenze. Ma siamo sicuri che una simile e indolore operazione sia sic et simpliciter trasportabile anche in Italia? Forse è meglio che chi di dovere faccia bene i suoi conti. Se Napolitano finisce con il paragonare il  legittimo dissenso all’eversione chiaramente sta di fatto preparando il terreno affinché in Italia si concretizzi in tempi rapidi una torsione illiberale, autoritaria e repressiva. Solo i regimi credono infatti che “contestazione” sia sinonimo di “terrorismo”. E’ possibile quindi che il sistema di potere ora dominante, oramai sprovvisto di consenso e credibilità, stia nell’ombra preparando l’avvento dei totalitarismi del nuovo millennio. Gli indizi sono molti, chiari e convergenti. Di una cosa sola sono sicuro: falliranno ancora una volta.

    P.s. Invito tutti i lettori de Il Moralista ad iscriversi al “Movimento Roosevelt” in vista del congresso di Gennaio/Febbraio 2015. Il modulo per aderire lo trovate in alto a destra

    Francesco Maria Toscano

    11/12/2014

    Categorie: Politica

    17 Commenti

    1. davide scrive:

      oggi nei tg si parlava anche di nuove elezioni da tenersi a maggio, politiche ed amministrative insieme: secondo me hanno già stabilito tutto ovvero nuove elezioni e stanno solo cercando di fare un po di teatro per giustificare il ritorno al voto che non servirà a nulla poichè uscirà un parlamento diviso in tre ovvero pd, berlusconi e grillo, nessuno dei quali avrà la maggioranza quindi si andrà avanti a larghe intese tra pd e berlusconi con in grillini che, con la scusa che loro non si alleano con nessuno, si tireranno fuori…ed il gioco ricomincia e la prima notizia sarà che a causa dell’instabilità politica e delle elezioni politiche la crescita è rimandata al prossimo anno, il 2016, poichè a causa di tali eventi imprevisti, il pil per il 2015 non crescerà…

      • Condivido e rilancio, nel senso che il nascente Movimento Roosevelt potrebbe divenire il nuovo a venire e inserirsi in uno scenario di rottura e altresì incentivare le menti popolari a essere POPOLO. Detto ciò, le altre forze politiche, facessero il loro corso, poiché, giunti a ciò, sono state rigettate senza remore dal medesimo Popolo. Di fatto, basta osservare i dati delle ultime elezioni per capire il significato dell’astinenza al voto degli Italiani. Nuovamente rilancio; a mio avviso ci sarà lo scontro politico tra le visioni obsolete della Lega Nord e la certezza degli Stati Uniti d’Europa, in modo Socialista Liberale; Movimento Roosevelt.
        Lunga vita!

        • Gianluca scrive:

          Manderemo Lei a trattare con Merkel & soci… Quando persino l’SPD si è sempre comportato in modo anti-eu.
          Io rimango sempre allibito.
          UE significa meno democrazia per gli italiani, dove anziché prendere decisioni mel nostro interesse, subiremo ancora di più l’interesse nordeuropeo a trazione tedesca!

          • Come scrisse Curzio Malaparte nel libro Tecnica del colpo di Stato esiste, in ogni animo rivoluzionario, sia il lato maschile sia il lato femminile. A volte mi sento il maschile Luciano Bonaparte… e non il femminile Napoleone!
            Lunga vita

        • Gianluca scrive:

          Un po’ come quando è morto nei media il “conflitto economico di classe”, ha automaticamente vinto la grande industria e i lavoratori e cittadini sono stati messi da parte.
          Perederemo qualunque capacità di autodeterminarsi residuale già con l’euro.

    2. alessandro scrive:

      La troika si scordi di passare il confine italiano… la fermeremo alle alpi! Hai detto bene, caro Francesco, con l’Italia stanno facendo male i conti. Quali sarebbero queste “conseguenze spiacevoli” che paventa il boss della tecnocrazia europea? I soliti rituali fatti di minacce neanche tanto velate in stile “ci ragiono io con iddu…”
      Avviso ai pluto-tecnocrati: certe smargiassate non saranno consentite… a buon intenditor…

      • Rosario scrive:

        Il punto è che certe smargiassate già sono in atto. Il problema sarà non solo respingerle, ma evitare che diventino ancora più plateali.
        Tuttavia, riflettendoci ancora meglio, la questione non può e non deve essere limitata entro i nostri confini: quando la democrazia è in pericolo in Occidente, lo è per tutti, al di là se si tratti di Italia, Francia, Stati Uniti, o altri piccoli paesi. La Grecia ha fatto da mini-laboratorio per eventuali e successive torsioni oligarchiche, da attuare in paesi più importanti: e il principale indiziato, per una serie di motivi, siamo noi. L’Italia.

    3. Caro Francesco, a mio avviso, il discorso di fine anno, dedicato al Popolo Italiano e assai gradito se lo facesti sia tu sia Gioele Magaldi.

      Lunga vita e buon discorso!

    4. Bruno Amore scrive:

      “nella mia vita ho conosciuto farabutti che non erano moralisti ma raramente dei moralisti che non erano farabutti.” (Indro Montanelli)
      Sottoscrivo totalmente questa frase.

    5. marcobaldi scrive:

      Come ben si evince da questo articolo (quando richiama l’ art.1 della Costituzione ITALIANA) indispensabile (sebbene non sufficiente) è riacquisire la sovranità NAZIONALE (a partire da quella monetaria).
      Altro che “più Europa”!

    6. Che tedio i NAZIONALISTI! Auspico che nel nascente MOVIMENTO ROOSEVELT, non compaiano come funghi porcini…

      Lunga vita!

      • Gianluca scrive:

        Che tedio gli i pan-nazionalisti europei, viva l’Unione della Via Lattea! Fa nulla se i venusiani la prenderanno come una dichiarazione di guerra, e verremo schiavizzati, li con vinceremo con i buoni propositi e vinceremo!

    7. ugo scrive:

      Ineccepibile. Solo di una cosa non sono convinto: non sono convinto che falliranno. Su cosa basi la tua certezza del contrario?

    8. Ovidio G scrive:

      Concordo con l’intervento, pero’ chi ha sempre attentato alla democrazia, soprattutto nel meridione d’Italia, sono le mafie, in quanto sono coloro che controllano il territtorio. Fare impresa, creare uno sviluppo economico e culturale, rendere il progresso un qualcosa di piu’ concreto che un semplice ideale, e’ sempre stato osteggiato e soffocato dalle varie organizzazioni criminali, che grazie al silenzio-assenso della popolazione e delle strumentalita’ data alla classe politica, hanno creato in intere regioni delle vere e proprie tirannie silenziose. Non ci dimentichiamo che intere zone di influenza camorristica sono controllate a vista dai criminali. La democrazia, in Italia, e’ sempre stata doppiamente attentata.

      • Gianluca scrive:

        Le mafie hanno avuto un ruolo nascosto… e per questo sono state enormemente potenziate nel dopo guerra.
        Se invece non si riconoscono le mafie come un pezzo di un corpo enormemente più grande, non capisce come fanno ancora oggi a sopravvivere.

        • Ovidio G scrive:

          Lei ha ragione, il discorso e’ vero. Infatti vale la pena sottolineare che tantissimi affiliati alla ‘ndrangheta calabrese sono anche massoni, cosi come tanti mafiosi siciliani.
          I riti di iniziazione di queste societa’ criminali, ricalcano, seppur in maniera alquanto blanda, riti di iniziazione comunque di societa’ segrete. Chiaro e’ che gli intenti sono criminali e di saccheggio del bene collettivo.

    Commenta


    "nella mia vita ho conosciuto farabutti che non erano moralisti ma raramente dei moralisti che non erano farabutti." (Indro Montanelli)


    LA GEOPOLITICA DEL CORONAVIRUS

    Scritto il 22 - mar - 2020

    0 Commenti

    LA GENEROSITA’ IPOCRITA DEI...

    Scritto il 18 - mar - 2020

    0 Commenti

    NASCE VOX ITALIA TV

    Scritto il 26 - feb - 2020

    2 Commenti

    COME E PERCHE’ VOX...

    Scritto il 18 - feb - 2020

    0 Commenti

    A FURIA DI USARE...

    Scritto il 10 - ott - 2019

    5 Commenti

    IL 6 MARZO ESCE...

    Scritto il 7 - feb - 2018

    1 Commento

    MMT Calabria, le misure...

    Scritto il 2 - dic - 2012

    0 Commenti

    MARCIARE DIVISI PER COLPIRE...

    Scritto il 6 - nov - 2013

    8 Comment1

    IL PREFETTO IZZO SI...

    Scritto il 5 - nov - 2012

    1 Commento

    LO STRANO RIFLESSO PAVLOVIANO...

    Scritto il 10 - mag - 2013

    3 Comment1

    • Chi è il moralista

      Francesco Maria Toscano, nato a Gioia Tauro il 28/05/1979 è giornalista pubblicista e avvocato. Ha scritto per Luigi Pellegrini Editore il saggio storico politico "Capolinea". Ha collaborato con la "Gazzetta del Sud" ed è opinionista politico per la trasmissione televisiva "Perfidia" in onda su Telespazio Calabria.

    • Cos’è il moralista

      Sito di approfondimento politico, storico e culturale. Si occupa di temi di attualità con uno sguardo libero e disincantato sulle cose. Il Moralista è un personaggio complesso, indeciso tra l'accettazione di una indigeribile realtà e il desiderio di contribuire alla creazione di una società capace di riscoprire sentimenti nobili. Ogni giorno il Moralista commenterà le notizie che la cronaca propone col piglio di chi non deve servire nessuno se non la ricerca della verità. Una ricerca naturalmente relativa e quindi soggettiva, ma onesta e leale.

    • Disclaimer

      ilmoralista.it è un sito web con aggiornamenti aperiodici non a scopo di lucro, non rientrante nella categoria di Prodotto Editoriale secondo la Legge n.62 del 7 marzo 2001. Tutti i contenuti appartengono ai relativi proprietari, qualora voleste richiedere la rimozione di un contenuto a voi appartenente siete pregati di contattarci tramite la apposita pagina.