Nell’ultimo articolo dedicato all’approfondimento del libro pubblicato da Magaldi, “Massoni”, spiegavo come le cosiddette Ur-Lodges svolgano un ruolo di guida e di indirizzo dei processi decisionali globali (clicca per leggere). Tali superlogge, costitutivamente sovranazionali e cosmopolite, non formano però un monolite proteso come un solo uomo verso la “conquista del mondo”. Simili letture, pur appassionando i tanti cospirazionisti all’amatriciana che popolano anche il mondo del web, sono lontanissime dalla realtà. Una realtà che, al contrario, riflette semplicemente le mille sfaccettature che contraddistinguono l’animo umano, luogo metafisico che conosce l’eterno alternarsi di luci e ombre, accordi e conflitti. Anche all’interno del variegato mondo delle Ur-Lodges, fra mille sfumature intermedie, esiste una forte ed accesa dialettica che contrappone le forze “reazionarie” a quelle “progressiste”. Una premessa. La massoneria moderna, rivoluzionando di fatto un vecchio e polveroso mondo fatto di privilegi tramandati per via dinastica, nasce intrinsecamente “progressista”, ponendosi finalisticamente come avanguardia di un processo epocale destinato a modificare per sempre antiche strutture sociali, spirituali ed economiche. Come può tradire pulsioni “conservative” e “reazionarie” una istituzione sorta proprio con l’intento di sovvertire vecchie consuetudini e anacronistiche tradizioni? A prima vista sembrerebbe di trovarsi di fronte ad un chiaro controsenso. E’ possibile credere al sedimentarsi di una dicotomia tra “reazionari” e progressisti” nel seno di un corpo inerzialmente rivolto per intero verso la realizzazione mai doma di un’idea di “progresso”? E’ possibile, e vi spiego il perché. Come chiarisce Magaldi, la massoneria nel suo insieme ha conosciuto negli ultimi 40 anni una metamorfosi per certi versi inaspettata e sconosciuta, presa in ostaggio da un manipolo di influenti contro-iniziati che ne hanno di fatto snaturato l’essenza. Il massone autentico, continua Magaldi, declina in senso universale il trinomio “Libertà, Uguaglianza, Fratellanza”; i contro-iniziati, invece, credono che soltanto i massoni possano fra di loro considerarsi veramente “liberi, uguali e fratelli”. Questa interpretazione “minimalista” del famoso motto che accompagnò la rivoluzione francese è propedeutica alla rinascita di una nuova forma di aristocrazia, non più di sangue ma dello spirito. I massoni che attualmente governano i complicati processi globali, perciò, si sentono in diritto di bastonare la maggioranza “profana”, troppo “stupida” per comprendere truffe raffinate come quelle che impongono nuove schiavitù sostanziali nel nome di “emergenze” appositamente inventate come lo “spread”, la “crisi”, i “mercati” e il “debito pubblico”. La torsione oligarchica che opprime l’Europa non è quindi il risultato di una congiuntura voluta dal caso; è l’effetto pianificato e voluto di una concezione dell’uomo che non riconosce a tutti identico valore e dignità. Se esiste una classe “superiore” composta da pochi elementi fatti ad immagine di Dio, tale classe dovrà giocoforza dominare una moltitudini di ominidi semi-cognitivi destinati per la vita ad affannarsi nella speranza di soddisfare istinti primari e bestiali. Le cause della “crisi europea” sono tutte racchiuse all’interno della sintesi appena espressa. In conclusione, ci tengo a precisare che i protagonisti dello scempio ancora in corso non sono affatto né astratti né evanescenti. I vari Mario Draghi, Angela Merkel, Giorgio Napolitano, Christine Lagarde, Zbigniew Brzezinski, Henry Kissinger, George W.Bush, Abu Bakr Al-Baghdadi e molti altri, tutti orbitanti all’interno di Ur-Lodges elitarie e neo-aristocratiche come la Parsifal, la Valhalla, la Three Eyes, la Pan-Europa, la Edmund Burke, la Compass Star-Rose, la Der Ring, la White Eagle, la Leviathan e la Hathor Pentalpha, lavorano in comunione di intenti per disarticolare la vita dei ceti medi e proletari, diffondere disperazione, distruggere aspettative e speranze, bloccare l’ascensore sociale ed imporre nuovi modelli di governance incompatibili con i concetti di democrazia e sovranità popolare. Non tutti stanno però a guardare nell’attesa che i malvagi propositi prendano forma. Gioele Magaldi, ad esempio, già iniziato presso la Ur-Lodges progressista Thomas Paine, da anni combatte una battaglia a viso aperto nel tentativo di chiamare a raccolta tanto i massoni coscienziosi e autentici quanto la parte più attenta della società “profana”. Il libro “Massoni”, letto in questa ottica, rappresenta uno straordinario strumento ermeneutico generosamente e limpidamente offerto a tutti.
P.s. Invito tutti i lettori de Il Moralista ad iscriversi al “Movimento Roosevelt” in vista del congresso di Gennaio/Febbraio 2015. Il modulo per aderire lo trovate in alto a destra
Francesco Maria Toscano
14/12/2014
Il problema è che senza documenti tutto il discorso di Magaldi può sembrare inventato. In fondo, senza l’appartenenza massonica dei soggetti da lui citati il quadro che dipinge rappresenta la storica contrapposizione tra progressisti e conservatori o poco più. Capisco l’impossibilità di pubblicare insieme alle 600 pagine del primo volume anche 1000 pagine di documenti, però alcuni poteva inserirli, tanto per avvalorare il tutto.
Danilo, mi permetto di dare una mia risposta alla tua pertinente considerazione. Il libro di Magaldi non riporta alcun documento: è vero. Ma è anche vero che nomina per iscritto – e con rigorosa coerenza storica – un numero tale di personaggi tra i più importanti e potenti attualmente in vita nel mondo che è lecito supporre (a meno che non soffrano di sindromi suicide l’autore, la collaboratrice Laura Maragnani e l’editore Chiarelettere) non lo faccia senza avere sufficienti pezze d’appoggio documentali. Qualcuna di queste, dici bene, avrebbe potuto inserirla: ma senza avere la possibilità di provarne l’autenticità, avresti potuto sempre considerarla parte di un’operazione di intelligente mistificazione editoriale (non dico tu personalmente, ma i lettori in senso lato), rendendo di fatto inutile l’esibizione di pochi privati documenti. Inoltre, una mia osservazione a latere: guarda in questo video come si esprime, in termini ammirati ed entusiastici, Giorgio Napolitano nei confronti di colui che (senza prove?) Magaldi definisce chiaramente un suo diretto confratello…
http://tv.ilfattoquotidiano.it/2014/10/20/unioni-gay-napolitano-dribbla-domanda-del-fatto-it-oggi-mi-occupo-daltro/303460/
Questa storia dei documenti è tirata in ballo da chiunque.
Io invito a una riflessione: scrivere un libro, citando quei nomi e, soprattutto, accostare quei nomi a quei fatti (progetti di involuzione neo-oligarchica, antidemocratica, illiberale, fino ad arrivare ad attentati vari e a fatti ancora più sanguinari..) non potrebbe essere pericoloso per Gioele Magaldi? Pericoloso lo è, in ogni caso. Ma dico: solo un folle potrebbe scrivere una triologia e seguente “bilogia”, chiamando in causa così tanti nomi di spicco…..senza informazioni certe!! Pensateci un attimo. Quante querele rischia Gioele Magaldi se tutto ciò si dovesse rivelare falso? (E non so se rischino anche la co-autrice, giornalista di Panorama Laura Maragnani, per non parlare della casa editrice “Chiarelettere”).
E quanto rischia, invece, se tutto ciò dovesse essere vero?
Ma, prima di tutto, bisogna leggere il libro.
Pensa che io temo il giorno in cui qualcuno alzerà la voce e chiederà di vedere le carte; ecco come la vedo io:
Basterebbe tra tutti i documenti ci siano pochissimi errori magari inseriti volontariamente da infiltrati nelle logge progressiste; si alza una voce… non ci sto dimostratemi le carte che mi accusano… vedete che è falso perchè io ecc ecc ecc… quindi posso contro dimostrare.
sintesi: vedete che con errori così grossolani tutto il resto è spazzatura?
Beh…i documenti sono fotocopiati. E comunque ancora non è arrivata alcuna denuncia, per quanto ne sappiamo. Questo mi sa tanto di silenzio imbarazzato.
Dovrebbe scatenarsi l’inferno, di regola e invece..
Nel leggere il libro è spiegato che, qualora un citato si sentisse a disagio può controbattere l’autore/i in palese modo e richiedere, altresì, l’esposizione cartacea della menzione fatta a suo nome. A mio avviso è stato una ottima mossa, anche in modo rispettoso delle persone citate. Resta il tacito consenso… uhhhhh
Lunga vita!
E’a dir poco singolare che Matteo Renzi, chiamato anche egli in causa per aver in qualche maniera chiesto un contatto per essere affiliato ad una UR-lodge neo-aristocratica neo-oligarchica nel suo viaggio a New York, non abbia manifestato pubblicamente ( si tratta del Presidente del Consiglio dopotutto) una reazione adir poco se non addirittura una querela. E’davvero singolare
Esatto, sono d’accordo con te e si inscrive molto bene nel ragionamento che ho fatto nel mio post precedente, di risposta a Danilo di Mambro.
e io sono d’accordo con te Rosario, bisogna leggere il libro, è lungo ma si lascia divorare in pochi giorni!
Ho tanto l’impressione che il libro di Magaldi non sia uscito per rivelare alcunché, visto che senza chiarezza documentaria anche la verità più lampante resta priva di ogni valore. Il fine è piuttosto quello di gettare, come barchetta di carta nell’oceano, il seme del dubbio in un terreno certamente fertile, con la speranza di veder proliferare quanto prima distese di grano rigoglioso.
Diffondere speranza è sufficiente?
Resta comunque da chiarire di quali mezzi di comunicazione di massa dispongano le UR lodges progressiste (sino a oggi evidentemente nessuno) o quanti venerabili progressisti si stiano spendendo affinché tali verità diventino patrimonio conoscitivo di chiunque.
tu l’hai letto, aleale?
Lo sto trovando di estremo interesse e veramente chiarificatore. Ma il senso del mio post era che, senza il supporto documentario, la portata di tali rivelazioni è ricondotta alla stregua della congettura. E in effetti l’inaspettato silenzio mediatico che si registra allo stato attuale fa leva proprio su questo. Un po’ come servire su un piatto d’argento il pretesto per relegare un’operazione storica rigorosa nel marasma della produzione complottista.
Guarda, se ti posso dire la mia, a me sembra che il silenzio mediatico sia un silenzio…imbarazzato!
Io, comunque, spero che i documenti possano uscire prima o poi; purtroppo, però, non sono cose molto accessibili…ma lo spero, perché potrebbero provocare un cataclisma totale.
per questo io dicevo che il fine dell’opera non è tanto rivelare l’irrivelabile quanto piuttosto mettere sotto gli occhi di tutti una verità de facto, che fornisca gli strumenti elementari per fare due più due in un momento in cui sempre più persone si pongono delle domande.
Io credo che volutamente venga ignorato dai media e dai diretti interessati proprio perché’ quello di cui non si parla, non esiste..
Insisto nel dire che se nel libro ci fossero pubblicati un po’ di documenti, pochi, anche solo un paio, su persone importanti e ancora in sella tipo Draghi, Napolitano o simili, secondo me acquisterebbe la credibilità che per ora, sia pure strumentalmente, non gli viene concessa.
Da non aderente ad alcuna loggia massonica ma interessato ai vostri articoli, che considero un ottima integrazione di tante letture interessanti per una persona di cultura media come me che vuole saperne un pò di più su come funziona il mondo, mi piacerebbe sapere il vostro punto di vista sul termine ‘controiniziazione’.
Ne parla Guenon nei suoi scritti, viene citato spesso da fonti di ‘approfondimento alternativo’ come la vostra.
Perdonatemi se la dicitura ‘alternativo’ potrà sembrare riduttiva ma quando la maggioranza delle persone smetterà di regalare soldi e soprattutto preziosa attenzione agli attuali fangosi media mainstream la eliminerò… tra qualche secolo forse?
Comunque. Esiste una ‘controiniziazione’? Ovvero una ritualità legata coscientemente al conseguimento di fini egoistici e ‘oscuri’, in contrasto cioè con i fini luminosi e di vera fratellenza spirituale di ogni essere contenuti in ogni scrittura rivelata, ma soprattutto nel cuore della nostra coscienza morale più profonda?
Si può parlare di ‘satanismo’ in questo caso?
E infine, non è che ogni ‘iniziato’, magari con i più grandi e regolari crismi conferiti dagli Ordini più regolari e ‘luminosi’, diventi solo in seguito, grazie a sciagurate e soggettive scelte di coscienza, un controiniziato?
Può mai esistere una vera e propria ‘controiniziazione’ in piena regola?
Scusate la lunghezza, sono uno studente di spiritualità e mi appassiona oggi più che mai l’aggancio da voi, o personaggi come Magaldi, operato in senso sociale e politico al tema metafisico. Grazie
Ci sono almeno tre cose che ai miei occhi non tornano nella tesi di Magaldi. Perché l’influenza delle Ur-Lodges non si percepisce nel GOI che, seppure a basso livello secondo la graduatoria dell’autore, dovrebbe essere l’espressione di quelle progressiste; ovvero perché il GOI, Obbedienza massonica considerata poco affidabile dalla Massoneria USA nell’immediato secondo dopoguerra per i suoi legami col PSI e col PCI quindi progressista, diventa crogiuolo per la P2 (parlo della Loggia di Gelli, ovviamente, non della P2 storica) espressione delle Ur-Lodges conservatrici? Perché il potere viene descritto ad esclusivo appannaggio della Massoneria quando per esempio in Italia è evidente che se si dovesse fare una graduatoria delle organizzazioni che contano di più, senza alcun dubbio al primo posto ci sarebbe la Chiesa Cattolica con tutti i suoi sottoprodotti economico-politici più o meno palesi? Perché le Ur-Lodges progressiste hanno bisogno di Magaldi per spiegare tutta la faccenda delle Logge sovranazionali essendo lui un estraneo, non esercitando alcun potere, né politico né economico? Cioè Magaldi è forse una specie di Prometeo che sta rubando i segreti agli Dei contro la loro volontà e sta mettendo a disposizione degli uomini tali segreti? O è uno strumento di qualcuno per scopi che nemmeno lui conosce? Se fosse Prometeo però perché vuole fare una Ur-Lodge? Il potere lo conferiscono gli uomini coi loro ruoli nella società mica una targa fuori della porta!
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