Il terrorista turco Ali Agca, così riporta la stampa italiana, si è recato ieri, Sabato 27 dicembre, presso la tomba di Papa Giovanni Paolo II al fine di “deporre due mazzi di rose bianche” (clicca per leggere). Come saprete Ali Agca, componente del gruppo di estrema destra denominato “lupi grigi”, attentò alla vita di Karol Woytila il 13 maggio del 1981 alle ore 17.17. In seguito il Papa polacco, rimasto miracolosamente in vita, decise di perdonare l’attentatore turco, incontrando quest’ultimo nel carcere romano di Rebibbia proprio il 27 di dicembre di trentuno anni fa. Non è facile capire il significato del gesto di Agca, uomo dalle mille facce abituato a recitare troppe parti in commedia. Cosa vuole comunicarci l’ex lupo grigio con il suo gesto? Vuole palesare al mondo il suo sincero ravvedimento in stile “figliol prodigo”? Vuole solo farsi un po’ di pubblicità a buon mercato? O forse c’è dell’altro? Premetto fin da subito di non credere affatto né all’ipotesi che caldeggia la presunta “conversione mistica” del già menzionato Agca, né alla tesi minimalista che riduce a mero folklore l’improvvisa “scampagnata romana” del killer turco. Chiaramente la venuta di Agca significa qualcosa, e non è escluso che chi di dovere abbia già recepito il messaggio. A noi, in attesa di ulteriori spunti di riflessione, non resta che provare a mettere insieme i tanti fili di una storia oscura che parte da lontano. Il 12 Novembre del 2014, sul sito de Il Moralista, avevo pubblicato un pezzo dal titolo “La lettura di Massoni cambia radicalmente il modo di interpretare i fatti del mondo/2”, inserendo non a caso una foto di corredo al pezzo ritraente l’ex Presidente statunitense Ronald Reagan in compagnia di Papa Giovanni Paolo II (clicca per leggere). In pochi sanno infatti come il movente dell’attentato di Agca ai danni di Karol Woytila andasse ricercato nella furibonda lotta per il predominio globale che in quel fatidico 1981 coinvolgeva le Ur-Lodges Three Eyes e White Eagle, entrambe ascrivibili a diverso titolo al milieu massonico di tipo reazionario ed oligarchico. Semplificando al massimo, in attesa di approfondire il tutto con appositi, circostanziati e successivi articoli, è indispensabile inquadrare preliminarmente il contesto storico di riferimento. Sul finire degli anni ’60 del secolo scorso fu fondata, su impulso di pezzi da novanta del calibro di Rockefeller, Kissinger e Brzezinski, la famigerata superloggia dai “tre occhi”, motore decisionale di una torsione illiberale e antidemocratica che avrebbe dispiegato dappertutto i suoi malefici effetti dal principio fino ai giorni nostri. Tutti i principali avvenimenti storici accaduti a cavallo fra la fine degli anni ’60 e gli anni ’70, dal golpe greco dei colonnelli all’operazione condor in America latina, passando per diversi tentativi golpisti falliti in Italia, portavano indiscutibilmente il marchio della Three Eyes. A lungo andare lo strapotere di questa nuova Ur-Lodge, capace di far saltare vecchi e consolidati equilibri, provocò per reazione la nascita di una nuova superloggia, la White Eagle, sorta per iniziativa congiunta di due storiche Ur-Lodges come la Edmund Burke e la Geburah. L’obiettivo di questa nuova Ur-Lodge era quello di limitare il “raggio di influenza” della Three Eyes, divenuta nel frattempo troppo arrogante ed ingombrante. La White Eagle, fondata nel dicembre del 1978, piazzò fin da subito alcuni colpi importanti, favorendo l’elezione di Margaret Thatcher in Inghilterra e di Ronald Reagan negli Stati Uniti, personaggi notoriamente distanti dal circuito di influenza della Three Eyes. Più o meno nello stesso periodo, gli stessi ambienti latomistici in grado di condizionare così pesantemente il corso politico dell’Occidente, favorirono pure l’ascesa al potere in Iran dell’ayatollah Khomeyni, mandando contestualmente in esilio lo scià di Persia Mohammad Reza Pahlavi, sgradito avamposto della Three Eyes in Medio Oriente. Dopo aver subito una serie di smacchi gravissimi in rapida sequenza, l’ala più dura della superloggia fondata da Kissinger, Brzezinski e Rockefeller maturò l’idea di mettere in atto una “esemplare ritorsione”: il 30 Marzo del 1981 John Warnock Hinckley Jr. spara contro il presidente Reagan…(continua)
Fonti: “Massoni”, editore Chiarelettere, pag. 368 e seguenti
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Francesco Maria Toscano
28/12/2014
secondo me visto che dopo è stata espulso dal vaticano ovvero era ed è ritenuto persona non gradita, forse è un messaggio delle oligarchie reazionarie che in tal modo vorrebbero far capire che sono in grado di colpire ancora una volta come allora o meglio di stare attenti…
Amesso che esistano veramente simili ‘Ur-Lodges’ non hanno comunque nulla a che fare con la vera Massoneria, quella in cui ci sono gli esoteristi (e non gli esoterologi/cospirazionisti da libreria), semplici lavoratori che si riuniscono per fare un percorso interiore ed individuale, seppur in una dimensione collettiva.
Ritengo che presentare la Massoneria soltanto come un circolo per ‘super eletti’ sia fuorviante ed intriso di cospirazionismo gratuito, come se ne vede tanto su internet. Credo che sia opportuno fare i giusti distinguo, perché per la Massoneria non vale la regola ‘bene o male purché se ne parli’; se si parla male, la si danneggia e basta.
E infatti questo sito non ne parla male, ma cita un libro scritto da un massone proprio allo scopo, tra le altre cose, di non fare cospirazionismo gratuito.
[…] [2] http://www.ilmoralista.it/2014/12/28/lo-strano-sbarco-a-roma-di-ali-agca-turco-che-sparo-al-papa-per… […]