Carissimi amici de Il Moralista, sono appena rientrato da Perugia, città che ha ospitato il congresso del Movimento Roosevelt svoltosi ufficialmente sabato scorso. Si è trattato di un evento eccezionale, capace di raccogliere un numero importante di avanguardisti accorsi da ogni parte d’Italia per dare vita ad una comunità di destini. Ho finalmente avuto l’onore di incontrare di persona tanti amici prima soltanto “virtuali”, animatori assidui della comunità de Il Moralista che ho negli anni imparato ad apprezzare e conoscere. Una atmosfera particolare ha ingentilito la nostra prima assemblea, composta da donne e uomini pienamente consapevoli dell’importanza del progetto messo in campo. A Perugia abbiamo posto la prima pietra di un cammino che non si ferma più. Il bello comincia adesso. Tutti i soci fondatori, con pari importanza e dignità, devono prodigarsi con forza e passione al fine di far crescere il nostro Movimento, nato dall’incontro di persone diverse unite però dallo stesso amore per gli ideali di democrazia e di uguaglianza. Mi preme infatti ricordare a tutti come il congresso di Perugia rappresenti solo l’avvio formale di un progetto che ambisce a cambiare in meglio i processi politici a livello globale. Anziché formalizzare in pochi intimi l’avvenuto deposito di uno statuto presso lo studio notarile di qualche professionista amico, abbiamo giustamente preferito scegliere per la tenuta a battesimo del nostro Movimento una modalità diversa e inclusiva. I fatti ci hanno dato ragione. In tanti, dalla Sicilia al Piemonte, dal Veneto alla Calabria, hanno risposto positivamente al nostro appello. Si apre ora una fase al tempo stesso difficile ed impegnativa, caratterizzata dalla necessità di canalizzare i tanti talenti che il Movimento ospita all’interno di una struttura organizzata e limpida in grado di esaltare il merito e l’impegno di tutti e di ciascuno. Nella nuova qualità di Segretario Generale del Movimento Roosevelt, in piena armonia e sintonia con il Presidente contestualmente eletto Gioele Magaldi, mi farò garante di un processo politico di costruzione dal basso all’insegna del rispetto del pluralismo interno e della libertà di pensiero. Immagino un Movimento inclusivo, tollerante, benevolo e paziente nelle forme, quanto determinato, risoluto e forte nella difesa dei principi non negoziabili che animano il nostro agire e il nostro impegno. A tutti quelli che legittimamente ambiscono a ricoprire futuri incarichi direttivi e di responsabilità consiglio di perseguire tali obiettivi con lealtà e saggezza, non perdendo mai di vista l’interesse generale. Il nostro Movimento è simile ad un cesto preparato in previsione di un lungo viaggio. Ognuno di noi troverà lì dentro le cose che prima ha avuto cura e scrupolo di depositare. Energia, freschezza, intelligenza, caparbietà e forza sono gli ingredienti che ci permetteranno di andare lontano. E dopo avere conosciuto ognuno di voi a Perugia, sono orgoglioso di poter dire senza tema di smentita che a noi del Movimento Roosevelt nulla manca per raggiungere qualsiasi traguardo. Il mio più grande desiderio è oggi quello di riuscire in breve tempo, con l’aiuto di tutti i soci fondatori, a irrobustire le strutture portanti della nostra Associazione, affinché quei percorsi prima delineati di democrazia e giustizia interna possano al più presto trovare pieno compimento. E’ vero, lo spontaneismo da solo non basta; così come non è utile un eccesso di burocratismo formale in grado potenzialmente di frustrare e inaridire fin da subito le aspettative dei migliori. Dobbiamo cioè trovare tutti insieme un giusto equilibrio, in grado di conciliare ovvie esigenze organizzative (caos non è sinonimo di democrazia), con il rispetto e la valorizzazione delle potenzialità di ogni singolo individuo o aderente. Il modo migliore per creare una buona sintesi, è quello di farsi guidare da un anelito di giustizia e di verità che mai distingue amici e nemici, simpatici e antipatici, fedeli e critici. Il Movimento sarà di chi lo amerà per davvero, di chi cioè costruirà giorno per giorno le precondizioni, ideali e/o materiali, per farlo crescere ed apprezzare. Ringrazio con il cuore tutti quelli che sono venuti a Perugia, così come ringrazio tutti quelli che non sono venuti oggi ma verranno domani, convinti dalla serietà, l’impegno, la coerenza e l’onestà intellettuale di quelli prima arrivati. Viva il Movimento Roosevelt!
Francesco Maria Toscano
23/03/2015
Ringrazio tutti gli organizzatori del congresso di Perugia
dal primo all’ultimo.
Evento riuscitissimo e coinvolgente, invito tutti coloro che non sono venuti a vincere paure e timidezze ed a partecipare ai prossimi eventi ed alla costruzione del Movimento Roosevelt.
Un saluto a tutte le persone che ho incontrato, a tutti gli Amici della Roosevelt ed al nostro S.G. Francesco Toscano.
Buon lavoro e lunga vita, sig. segretario!
Quanti eravate…uno streaming?
Non credo ci sarà un video dell’evento: non ho visto telecamere in azione. Però devo dire che, come era presumibile dalla brevità dell’occasione, la sua parte sostanziale è consistita più che altro nella formale costituzione giuridica del Movimento e, secondo me, la parte più importante è stata la conoscenza e l’incontro interpersonale di chi ha partecipato. Non si è dette alcunchè di nuovo a livello di contenuti progettuali o linee politiche. Chi ha voluto parlare pubblicamente lo ha fatto soprattutto per presentarsi e lanciare qualche idea. A parte una breve discussione sullo statuto, che senz’altro sarà da modificare in uno dei prossimi incontri, per espungere alcuni dettagli programmatici che sono fuori luogo per uno statuto, che deve presentarsi senz’altro più snello, leggero ed essenziale, non ci sono state altri dibattiti rilevanti.
Personalmente ho incontrato alcune bellissime persone, che spero di incrociare di nuovo. L’impressione tuttavia è che molti s’aspettano veramente tanto da questo movimento. Ho sentito parlare anche di cose che secondo me debbono essere considerate ancora un’utopia al momento attuale. Qualche esempio: la free energy della Keshe Fondation, l’eliminazione del signoraggio bancario, la ricostituzione del dominio della cultura.
Una notizia che non ho apprezzato dal Presidente Magaldi è la sua intenzione di pubblicare il secondo volume di “Massoni”, quando il primo avrà avuto una diffusione capillare. Ho paura quindi che dovremo attendere molto.
Per altre impressioni personali e qualche aspetto critico, attendo che vengano pubblicati i nomi dei soci e apposite bacheche telematiche per lo scambio reciproco.
eccomi quì ben risentiti la mia email è efrix@tiscali.it, a presto.
Pur non potendo essere presente,avendo aderito al MR sulla base dei principi dello Statuto ispirati ai contenuti della Dichiarazione Universale dei Diritti dell’Uomo,auguro la più ampia partecipazione ed articolazione territoriale per il Movimento.
Parafrasando uno dei passi più noti del discorso di insediamento di J.F.Kennedy (20/01/1961) alla presidenza degli Stati Uniti d’America chiediamoci “cosa noi possiamo fare per il Movimento Roosvelt e per la sua diffusione”.Un saluto dalla Sardegna.
Ciao Roberto,
anch io sono iscritto al MR e provengo dalla provincia di Sassari.
Auguri al nuovo M.R.
Antonio
Ciao Antonio, a te e a chi fosse interessato ad avere un contatto, in particolare, in Sardegna, lascio la mia email:robyvarr@alice.it
Saluti.
Sono convinto che il MR avrà lunga vita e il suo collante senza ombra di dubbio è Gioele Magaldi.
Dal sito web del MR: Libero l’amico Zagami di dire la sua, doverosa la nostra puntualizzazione sul dissenso dalle sue posizioni e valutazioni a proposito di Grillo, Casaleggio e le prospettive presenti e future del Movimento 5 Stelle.
Questo a pochi giorni dalla costituzione…andiamo bene!?!
Nel frattempo anziché un’OPA sul M5S che se fosse assorbito dal MR non sarebbe male, iniziative economiche per riprendersi la sovranità?
Cari amici, mi unisco ai tanti che hanno voluto ringraziare tutti gli organizzatori per l’ecellente lavoro svolto.
Ho partecipato ai lavori ma non sono potuto intervenire con i miei commenti perché dovevo rientrare a Roma.
Se permettete vorrei farlo adesso.
Io sono un medico ma da quasi 30 anni lavoro per multinazionali con ruolo di manager.
Forse per questo tendo ad avere un approccio operativo nella gestione delle cose di cui mi occupo. Mi piacciono le presentazioni ma preferisco i piani operativi che fanno diventare realtà le idee. Le idee, pur belle, non si materializzano solo enunciandole.
Un paio di suggerimenti :
1) Creare un database con i contatti dei soci fondatori. Conosco gli ostacoli che la legge sulla Privacy pone, ma credo che si possano agevolmente superare. Suppongo sia di enorme valore poter contattare i soci fondatori a noi vicini per iniziare le attività territoriali.
2) Alla prossima assemblea generale propongo di organizzare dei tavoli di discussione con massimo 15 persone a tavolo. Il risultato e le proposte venute fuori dal lavoro di ciascun gruppo dovranno poi essere presentate all’assemblea per il dibattito finale. Questo permetterà ai partecipanti di conoscersi meglio e di coagulare gli sforzi di ciascuno su un progetto / proposta molto specifica.
Un sentito ringraziamento per lo splendido evento cui ho assistito.
Nonostante fossi tra i più giovani roosveltiani ivi presenti, mi sono sentito a casa, con amici arrivati da tutta Italia.
Auguri al MR!
Ben detto. Auguri a tutti noi! Dobbiamo organizzarci per una rete territoriale efficiente. Inoltre, dovremo risolvere anche il problema della coordinazione, visto che non tutti i soci fondatori hanno un profilo Facebook. Quale piattaforma alternativa utilizzare?
Non posso far altro che ringraziare chi ha organizzato tale evento, per due motivi fondamentali: il primo per la possibilità che ci stiamo dando di poter respirare aria nuova nel nostro Paese contribuendo in prima persona, ed il secondo motivo prettamente personale in quanto sono tornata a casa, dopo l’incontro, con un senso di ottimismo che avevo perso, e con una sensazione interiore di positività, L’energia che circolava il 21 marzo a Perugia mi è arrivata e l’ho respirata a pieni polmoni. E’ un mio impegno promuovere e far conoscere i principi del Movimento nel mio territorio e fin dove riesco. Grazie a tutti di cuore.
Io penso che coloro credono che MR possa sostenere i propri progetti di sviluppo, che abbiano un significato progressivo, in tutti i campi, ambienti, istituzioni, debbano farsi carico di mettere in campo le proprie energie nell’ambito del territorio ove operano, per farsi venire in mente delle idee luminose, prendere i contatti giusti e proporre sinergie tra MR e i programmi nati con i soggetti coinvolti.
Il segretario Toscano ha proposto che ognuno prenda ad esempio ciò che loro stanno provando a fare in Calabria; ognuno provi ad avere una visione di un New Deal del posto in cui vive.
Il 21 marzo a Perugia è stata forse più una festa che un giorno di operatività concreta, però è vero l’entusiasmo c’era, un senso di positività che può contare su una chiarezza di intenti di MR e, si spera, un franco e deciso confronto interno tra diverse posizioni, per superarle, anche grazie ad una certa creatività, col beneficio di tutti, così alla fine mettersi in moto.
Avrei voluto che Magaldi parlasse un po’ anche delle risorse su cui si può contare…
però, appunto, è stata soprattutto una festa.