untitledLe elezioni inglesi confermano un dato consolidatosi in tutta Europa: la sinistra politicamente corretta e con la puzzettina sotto il naso è oramai morta dappertutto. Era ora. Non se può più di leader di cartapesta alla Obama, Hollande, Venizelos, Schulz, Bersani e, per l’appunto Miliband, sedicenti progressisti culturalmente subalterni al mantra del rigore, bravi nel lavarsi periodicamente la coscienza esprimendo “disappunto per l’aumento delle disuguaglianze”, preoccupazione per lo smantellamento del welfare” e “timore per l’avanzare del sempiterno populismo”. Al di là di quello che scrivono i soliti soloni con la penna, Ed Miliband non ha perso le elezioni a causa di una presunta “deriva a sinistra” che avrebbe spaventato l’elettorato “moderato”. Ha perso per ragioni esattamente opposte, impiccando il labour party su una linea di sostanziale continuità con la sciagurata esperienza di Tony Blair, massone reazionario affiliato alla sanguinaria Ur-Lodge Hathor Pentalpha dominata fin dagli albori dalla famiglia Bush. In preda ad una inspiegabile sindrome masochistica, Ed Miliband ha deciso di affidare la comunicazione politica all’esperto in disfatte David Axelrod, presunto guru già protagonista in Italia della salutare sconfitta di Mario Monti  alle ultime elezioni politiche. Insomma, uno che si sceglie lo stesso “spin doctor” del vampiresco professore varesino  troppo di sinistra non può essere. E neppure troppo sveglio. Il prepensionamento anticipato di un leader politico pallido e insulso (come si dice “smacchiare il giaguaro” in inglese?), incapace di rinnegare con chiarezza e senza ambiguità il velenoso e puzzolente armamentario culturale di derivazione tardo-blairista (clicca per leggere), rappresenta in fin dei conti una buona notizia. Negli ultimi tempi, mentre Cameron cavalcava con furbizia il crescente malcontento nei confronti di una Europa finita nuovamente sotto il tallone violento dei tedeschi, Miliband sceglieva invece la via dell’ipocrisia, fiancheggiando di fatto il politburo di Bruxelles che impunemente continua a torturare il popolo greco. All’indomani della vittoria di Syriza in Grecia, non  a caso, Miliband non trovò neppure il coraggio di alzare la cornetta per congratularsi con Tsipras (clicca per leggere). Non si sa mai, meglio non rischiare di subire poi la reprimenda dei vari Merkel, Draghi e Schaeuble. Ma la vera trionfatrice delle elezioni britanniche è Nicole Sturgeon, leader del partito nazionale scozzese che ha conseguito un risultato strabiliante. In Scozia, storica roccaforte di sinistra, i laburisti non esistono più, cancellati da un partito europeista e di sinistra autentica come l’Snp. Scomparsi anche i lib-dem di Clegg, una specie di Alfano d’oltremanica buono solo a puntellare il potere di chi comanda per davvero. Se la sinistra inglese vuole tornare ad avere un futuro deve prendere spunto dalla Sturgeon, unico leader politico che ha il coraggio di denunciare senza reticenze la follia del panico da deficit e l’ossessione per i conti in ordine, noto cavallo di troia caro alle èlite neoliberiste globali (clicca per leggere). Cameron è stato abile nello svuotare in parte il consenso dell’Ukip di Farage abbracciandone di fatto la piattaforma antieuropeista. Entro il 2017 i sudditi di Sua Maestà saranno chiamati ad esprimersi sulla permanenza o meno del Regno Unito nella Ue. Ma, al punto in cui siamo, può darsi che tale appuntamento, già fissato in calendario, risulti per quel tempo perfino superfluo. La Ue dei nazisti tecnocratici Draghi e Schaeuble, come dimostra il caso greco, rischia di esplodere da un momento all’altro. La sinistra al caviale, nel nome della “responsabilità”, ha distrutto in pochi anni il processo di integrazione europea.

    Francesco Maria Toscano

    8/05/2015

    Categorie: Esteri

    13 Commenti

    1. Ovidio G scrive:

      Il partito Laburista ha fatto una campagna elettorale patetica – sembrava la campagna di Veltroni del 2008 che faceva di tutto pur di perdere. Non toccava mai i tasti dolenti e fingeva di non vedere i reali problemi della gente.

      I LibDem si sono autoeliminati da soli al governo, votando ogni porcheria che i Conservatori gli proponevano, a partire dalla questione delle tasse universitarie. Han pagato dazio giustamente.

      Nicola (con la A finale) Sturgeon rappresenta sul serio un’alternativa? Ma non a livello nazionale, dato che rappresenta la sola Scozia.

      La vedo molto nera per i partiti progressisti inglesi, in quanto non si intravedono idee, proposte o visioni per un futuro un attimo diverso dall’attuale, ovvero questo continuo ladrocinio di ricchezza da parte delle elite aristocratiche nei confronti delle masse.

    2. Fiero di avere un segretario con i coioni… Lunga vita; Francesco!

    3. davide scrive:

      smacchiare il giaguaro in inglese? non ne sono sicuro ma credo “rub off the jaguar”

    4. Gio scrive:

      Qualcuno spieghi al sig. Renato Protti Miracca che “lo Stato Minimo” e le teorie di Robert Nozick sono INCOMPATIBILI, per statuto(!!!), con il MR.
      Grazie

    5. opsoR-Rospo scrive:

      e voi vi siete presi come responsabile dell’economia uno del PD…che in quell’humus ne ha condiviso evidentemente tutto…PD che ha rovinato l’Italia vendendola come un sacco di patate a entità sovranazionali (che sappiamo tutti quali sono )…in cambio del potere.

      sono perplesso………(pur condividendo molto di ciò che il MIR propone…) …

      domanda: ma non potevate trovare qualcosa di meglio…proprio no ???…del tipo Nino Galloni….

      • and scrive:

        Rospo… ma almeno li hai letti gli articoli che ti ho linkato in calce a questo:
        http://www.ilmoralista.it/2015/04/20/nasce-lesecutivo-del-movimento-roosevelt/

        • and scrive:

          Ma se proprio proprio non riesci a discostarti dalla tecnica, pure questo:

          http://www.asimmetrie.org/opinions/le-riforme-strutturali-sono-depressive/

          Gawronski è forse il meglio che potessimo chiedere perchè può rappresentare la mediazione tra la tecnica (fondamentale per mettere i mattoni nel modo giusto) e la progettualità Politica in modo che l’insieme di mattoni prenda la forma voluta.

          • opsoR-Rospo scrive:

            ops scusa…dopo li leggo. Ho visto…non li avevo letti perché avevo fatto il post…poi non ci son più ritornato e non avevo letto la tua considerazione con il link. Non conosco l’Economista…appena letto il suo nome ho cercato ..su you tube..lo ho sentito un po…ed ho visto che era del PD…ed subito ho scritto..(leggero e poi magari esprimo la mia opinione)…

            potrebbe essere una persona valida…mi domando : cosa faceva lui in questi anni mentre il PD ci rovinava ??? …in sintesi ho scritto solo sulla base del fatto che vien dal PD.
            Ciao

            • Gio scrive:

              Scusa Rospo, ma tu, mentre tutto il resto del mondo ci/ti rovinava, cosa facevi?

              Ma che argomentazioni sono?

              • opsoR-Rospo scrive:

                Cosa facevo ?

                te lo dico cubito caro Gio….mi sudavo la pagnotta ..

                me ne sono andato da casa a 18 anni..lavorato prima in Germania poi in Inghilterra..poi nelle navi da crocera..e poi negli Stati Uniti…da pinco pallino comune non da economista (avevo la terza media..e mi son dato da fare come ho potuto)..poi sono rientrato perché ho trovato un discreto buon lavoro..(e perché amo il mio Paese e voglio vivere qua )..ho fatto le superiori lavorando di giorno e studiando di notte..e oggi sono all’Università in economia..sempre lavorando di giorno e facendomi un mazzo nelle ore libere con il culo impientato nella sedie ore e ore. TUTTO QUA.

                Sintesi: quel discorso fatto per l’Economista Piddino…non vale per me..per ovvie ragioni: per “campà ” ero per forze di cose in tutt’altre facende affacendato.

                La verità è un’..altra che gli intellettuali e gli economisti in particolare hanno tradito il proprio paese..facendo silenzio..(mi spiegherò meglio in un altro post se ne avrò il tempo )

                insisto: Sto piddino economista cosa faceva mentre il suo Establishment politico vendeva e rovinava l’italia???….è una domanda non è un accusa (vorrei sentire la sua “linea economica” adesso nelle vesti di economista per il MR…ma il suo back ground mi lascia molto perplesso…posso anche sbagliare…per carità..sentendolo potrò farmi un idea più precisa… )..

              • opsoR-Rospo scrive:

                Ma che argomentazioni sono?

                Citazione Gio

                ——
                —–

                SONO ARGOMENTAZIONI…ciò che ho espresso..è valido se riferito gli intellettuali in generale ma in particolare agli Economisti ( i medici del corpo sociale )…che hanno fatto SILENZIO…per non andar contro l’Establhisment…non alle persone comuni (che i Medici del Corpo Sociale cioè gli economisti avrebbero dovuto informare correttamente )…pensavo che fosse sottinteso..cosa intendevo dire.

                La gente comune..(tra cui io ) sino a poco tempo fa..ha bevuto tutte le fregnacce che ci hanno raccontato….chi è stato silente o compiacente che va messo in discussione.

    6. Gio scrive:

      Oltre all’economista e divulgatore Gawronski perchè il MR non coinvolge anche qualche autorevole giursta ed economista teorico capaci di lavorare autorevolmente e sinergicamente su proposte che richiedono multidisciplinarietà e competenze elevate?

      Capisco e condivido la necessità di non fossilizzarsi sulle questioni tecniche, ma , dato per buono ed accettato (almeno da tutti i soci fondatori) l’impianto ideologico del MR, come si intende tradurlo in proposte concrete?Sia chiaro, senza nulla togliere alle donne e agli uomini che le compongono, davvero credete che la composizione delle attuali commissioni sia adatta allo scopo?

      Perchè nessuno riesce a far capire alla maggioranza dei soci fondatori e dei simpatizzanti del MR, quello che Magaldi ha già più volte evidenziato e cioè che il REDDITO MINIMO DI CITTADINANZA sarebbe accettabile al massimo come misura estrema e transitoria, perchè in contrasto con gli obbiettivi, i valori e i principi espressi nello statuto del MR?
      I LIBERISTI ed i MERCANTILISTI vogliono il reddito minimo di cittadinanza!

      I PROGRESSISTI e dunque il MR vuole: LAVORO con equi standard retributivi e diritti sociali garantiti.

      Il reddito minimo di cittadinanza inserito nell’attuale sistema di funzionamento dell’economia drena risorse alla spesa pubblica già martoriata, riducendola ulteriormente!

      Perchè invece di reddito “idiota” di cittadinanza il MR non fa proprie proposte più serie ed adatte allo scopo come questa?

      http://www.economiaepolitica.it/primo-piano/uno-standard-retributivo-per-tenere-unita-leuropa/#.VVCDz47tlHw

      • opsoR-Rospo scrive:

        il reddito minimo di cittadinanza..come ad esempio formulato dal M5s..rispecchia esattamente quel reddito minimo per la “plebaglia”..formulato da Hayek..padre della cosiddetta scuola austriaca..la forma di peggior neoliberismo.

        Interessante invece la proposta MMT..di LAVORI DI TRANSIZIONE..(che garantiscono un reddito minimo..ma LAVORANDO )…quindi abolendo totalmente la disoccupazione (con sovranità monetaria si può fare..eccome se si può fare )

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