BANDIERA GRECAIl popolo greco non si è lasciato intimidire dalle infami minacce veicolate dai “padroni del vapore” in questi ultimi giorni. I vari Draghi, Merkel, Hollande, Renzi e Schulz, garanti di quel potere finanziario che sovraintende la manipolazione di quello mediatico, hanno perso. I greci hanno rifiutato di sottoscrivere un accordo indegno, dimostrando come la democrazia conservi anticorpi speciali e inaspettati pronti ad entrare in azione di fronte a tentativi diretti o subdoli di instaurare una dittatura di fatto. Perché, cari amici, la vera posta in gioco è stata questa: la permanenza in vita di un sistema democratico che riconosce al popolo, e non alle élite bancarie, il diritto di autodeterminare le proprie scelte. Nonostante le fortissime pressioni, l’evocazione di scenari terribili e la promessa di subire ulteriori punizioni in caso di disubbidienza ad oltranza, Tsipras e Varoufakis hanno tenuto il punto, restituendo agli ellenici il piacere di tornare a respirare “libertà”. Il risultato del referendum di ieri trasfigura i vertici della attuale Ue in leader di cartapesta, apprendisti stregoni vili e presuntosi che pensano di poter dominare gli eventi a piacimento. I greci hanno fatto saltare la catena facendo svanire in una notte quell’incantesimo malvagio che da quasi un decennio tiene in ostaggio l’Europa intera. Cosa faranno ora gli improvvisati “maghi-politici” che si aggirano nelle stanze del potere di Bruxelles e Francoforte? Probabilmente proseguiranno sullo stesso sentiero, spingendo la Grecia fuori dall’euro nella speranza di mantenere così facendo un potere intimidatorio nei confronti di tutti quei popoli europei tuttora imprigionati dentro lo stesso miserabile schema. Quando l’esercizio del potere, di qualsiasi potere, trova nella paura e non nel consenso la base del suo fondamento, non è possibile parlare né di democrazia, né di progresso. La democrazia non è un concetto burocratico o astratto, non basta cioè rispettare le forme per realizzarla. La democrazia cammina di pari passo con la conquista del consenso, ma il consenso estorto con la paura non instaura mai un compiuto sistema democratico. Per questo il ministro dell’Economia greco, Yanis Varoufakis, ha fatto benissimo a definire “terroristi” i creditori internazionali. Non c’è nulla di ridondante o di esagerato nell’affibbiare ai vari Schaeuble, Merkel, Juncker, Schulz e Dijsselbloem, una simile etichetta. Dire che chi diffonde terrore per raggiungere i propri miseri ed eterodiretti obiettivi è un “terrorista” non è prassi irresponsabile: è ovvia tautologia. Non bisogna poi mai dimenticare come la battaglia appena combattuta e vinta dal popolo greco riguardi direttamente anche noi. Anche gli italiani, al pari degli altri, vivono ancora oggi dominati da una élite perversa che sparge il veleno dell’austerità. Il sedicente socialista Matteo Renzi ha scelto di fiancheggiare la Merkel, ponendosi ancora una volta su un piano di assoluta continuità con i suoi pessimi predecessori Monti e Letta. La stragrande maggioranza degli italiani, al contrario dell’attuale premier arrivato a Palazzo Chigi attraverso una manovra di Palazzo, solidarizza invece convintamente con il popolo greco. Per quanto tempo ancora il nostro Paese potrà essere rappresentato da un uomo incapace di interpretarne i sentimenti più profondi e le aspettative più impellenti? E’ giusto cominciare ad organizzare dal basso nuove forme di rappresentanza politica in assoluta discontinuità con il recente passato. Un nuovo modello di impegno che riscopra la centralità della persona da rendere consapevole e protagonista, e non strumento indifeso alla mercé di manipolatori superbi e senza scrupoli. Con questo spirito, ad esempio, con l’obiettivo cioè di far capire a tutti i nostri concittadini quanto il nostro destino sia certamente legato a doppio filo alle sorti del cittadino ateniese, piuttosto che parigino o berlinese, l’amministrazione comunale di Gioia Tauro, guidata dal neosindaco Giuseppe Pedà, ha deciso di far sventolare, ieri domenica 5 luglio, una bandiera greca dal pennone del Municipio (in concomitanza e a supporto  cioè delle tantissime manifestazioni organizzate in sostegno del popolo greco in ogni parte del mondo), posta al fianco di quella italiana e di quella europea. Un gesto simbolico certo. Ma tanti gesti simbolici, alla lunga, cambiano il corso degli eventi.

    Francesco Maria Toscano

    6/07/2015

    Categorie: Esteri, Politica

    10 Commenti

    1. Michele scrive:

      Mi associo, il grande coraggio dei greci sarà di esempio ai molti S.Tommaso e ai troppi Giuda che si nascondono dietro qualche grande banca o qualche piccolo nick.

    2. Tubalcain scrive:

      Da ieri si è aperto un varco tra le coscienze impaurite di tutti i popoli europei, da ora spirerà un nuovo vento chiamato speranza, coraggio o se volete: democrazia.

    3. martin fierro scrive:

      Non esiste delitto peggiore della sofferenza di un intero popolo.Solidarieta ai greci,ringraziandoli per questa iniezione di democrazia

    4. aleale scrive:

      La vera vittoria di popoli e democrazia si avrà soltanto se salta definitivamente l’euro e ognuno torna alla propria sovranità monetaria, alla libertà di scegliersi le proprie politiche economiche (il che che non significa autarchia, quanto piuttosto un reale contesto di mercato globale realmente liberale). La Germania, a cui questo scenario non dispiacerebbe più di tanto, si farà le sue alleanze verso est (cosa purtroppo temutissima dagli americani).
      Ma è bene che si sappia che l’invocata politica economica espansiva evocata ora dai media significherebbe consegnare l’euro agli Usa, sancendo definitivamente il progetto di cinesizzazione dei paesi mediterranei dell’Europa. L’unica strada individuata affinché il dollaro riacquisti competitività rispetto ai BRICS, Cina in testa. Spero che il progetto di Tsipras e Varoufakis sfugga dalle mani di coloro i quali hanno un concetto singolare di democrazia.

    5. aleale scrive:

      Penso inoltre che accomunare Merkel e Draghi in questo momento in cui si comprende chiaramente la divergenza di obbiettivi risulti abbastanza ridicolo. Domandatevi come mai proprio ora i vari Mentana e i vari Prodi diventino improvvisamente alfieri anti-austerità, solidali col popolo greco.

    6. La vita, anzi la storia impone dei ruoli. Ti vedo assai bene nel ruolo di IDEOLOGO, ossia slacciato da lacci e laccioli per un futuro in simbiosi col MR! Dovesti rientrare in codesta maniera sarebbe un toccasana per noi. Detto ciò, sarei disposto a entrare nel tuo entourage.Ad maiora e lunga vita|

    7. Ovidio G scrive:

      Vorrei segnalare quest’articolo, che conferma il mio pensiero.

      Ovvero, l’aristocrazia greca “invisibile” che oggi appare, SOLO DOPO il referendum in cui la democrazia ha “trionfato”.

      Questa e’ l’aristocrazia che i vari Papandreou, Samaras, Tsipras e Varoufakis hanno prottetto fino all’ultimo, come scudi umani, affinche’ la cattivona fosse la Merkel, mentre questi continuano ad arricchirsi e ad affamare la popolazione. In Italia sta vigendo LO STESSO PRINCIPIO.

      http://www.ilsole24ore.com/art/mondo/2015-07-06/e-flotta-paperoni-greci-4mila-navi-ora-potrebbe-far-rotta-cipro-180559.shtml?uuid=ACtkAqM

    8. Ovidio G scrive:

      Queste sono le biografie:

      http://www.ilsole24ore.com/art/mondo/2015-07-02/paperoni-greci-philip-niarchos-61-anni-patrimonio-11500-milioni-dollari-173003.shtml?uuid=ACC3upK

      Vi accorgerete subito di come le dinamiche di arricchimento e di conservazione dello status sono le stesse della vecchia aristocrazia parassitaria – si aiutano fra di loro, si sposano fra di loro, ecc. E poi utilizzano il fantocetto di turno (Primo Ministro) per coprire i loro interessi ed affamare la popolazione.

    9. Dubbioso scrive:

      Almeno il popolo civile tedesco ha un minimo di autocritica… Interessante… Grazie a Marcello Foa che ci ha segnalato questo video.Youtube: i5fH4nBZOus

      W la troi(k)a.

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      Francesco Maria Toscano, nato a Gioia Tauro il 28/05/1979 è giornalista pubblicista e avvocato. Ha scritto per Luigi Pellegrini Editore il saggio storico politico "Capolinea". Ha collaborato con la "Gazzetta del Sud" ed è opinionista politico per la trasmissione televisiva "Perfidia" in onda su Telespazio Calabria.

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