imagesCome andiamo ripetendo da tempo immemore tutto quello che accade nel mondo contemporaneo è il risultato di un equilibrio di potere che si forgia dentro contesti limitati ed elitari. Gli idioti chiamano una simile ovvietà “mania del complotto”, persuasi del fatto che le scelte di indirizzo che modificano i rapporti materiali e spirituali fra gli uomini siano ascrivibili perlopiù al capriccio del caso. Sfortunatamente per loro, però, cresce la consapevolezza individuale e collettiva in capo a nuovi cittadini non più disposti a farsi ingannare come nulla fosse da un circuito giornalistico infiltrato e manipolato a tutti i livelli (leggi “Colonia Italia” di Fasanella e Cereghino). Dire che esiste una oligarchia discreta che persegue obiettivi al riparo di una informazione addomesticata, non significa credere alla leggenda del “grande vecchio” che manifesta il suo volere perentorio e indiscutibile all’indirizzo di tutti. Parimenti, ammettere l’esistenza di una cabina di comando plurale e permanente, non significa svuotare completamente di significato la possibilità che gli equilibri complessivi risultino parzialmente modificati per mezzo di libere elezioni. Il sistema che sovraintende il gioco del potere non è poi così complicato e, prestando un minimo di attenzione, è facile coglierne a grandi linee i meccanismi. Ogni comunità umana vive insieme cristallizzando una gerarchia. La gerarchia è la sintesi di un rapporto di forza che coinvolge diversi elementi. Nelle cosiddette democrazie occidentali- a ben vedere molto più simili alle vecchie aristocrazie del sangue di stampo medievale di quanto non appaia- lo scettro imperituro del comando è appannaggio pressoché esclusivo dei grandi banchieri: sono loro i “nobili” del nostro tempo. I banchieri, quelli che controllano Goldman Sachs, Jp Morgan, Warburg Pincus  e Morgan Stanley, i grandi industriali a capo di multinazionali poderose e i titolari di fondi d’investimento tipo Blackrock sono i nostri padroni; sono cioè i padroni occulti e discreti delle nostre vite così come lo erano Carlo V e relativa dinastia regnante nei tempi che furono. Questa nuova nobiltà nera e irresponsabile, per il solo fatto di esistere- a prescindere cioè dal fatto che alcuni fra di loro manifestino più di altri sentimenti di empatia verso le classi subalterne- costituisce un pericolo mortale per l’umanità intera. Non saremo mai veramente liberi fin quando non ci saremo sbarazzati di questa cerchia ignobile, sanguisuga e parassitaria tanto quanto le vecchie e oscene aristocrazie del sangue spazzate via dalla modernità. Né è possibile fare distinzioni fra “banchieri buoni” e “banchieri cattivi”, così come la Rivoluzione francese non volle né potette separare i “bravi marchesi” dai “perfidi principi”, mettendo correttamente nel mirino non tanto i singoli uomini quanto ciò che oggettivamente e indiscutibilmente ognuno di loro rappresentava. Se alcuni banchieri, spogliatisi del ruolo, volessero perciò combattere insieme al popolo una battaglia finalizzata alla costruzione dei “tempi nuovi”, farebbero cosa buona. I politici alla Hillary Clinton e i tecnocrati alla Mario Draghi costituiscono invece il secondo cerchio di potere, formato da una casta composta da “amministratori delegati” chiamati a gestire gli interessi dei rispettivi danti causa. Mentre gli appartenenti al primo cerchio sono, come ogni sovrano che si rispetti, “legibus soluti” (al di sopra della legge, ndm), questi ultimi sono passibili di conseguenze una volta divenuti ingombranti o inservibili. Nessun tribunale potrà mai per davvero infastidire gente del calibro di Gianni Agnelli, Jacob Rothschild o David Rockefeller, qualunque cosa essi facciano. E nel caso in cui un temerario ed ipotetico giudice dovesse mai alzare lo sguardo verso il vertice della Piramide, il sistema provvederebbe subito a depotenzialo e delegittimarlo (se non peggio). La classe politica, invece, cangiante come gli umori della gente, può essere in genere bastonata a sangue senza che nulla di importante accada per davvero. Anzi, il primo cerchio immobile di potere, proprio per saziare l’endemico desiderio di vendetta delle classi sfruttate e raggirate, tende spesso a consegnare dolosamente al pubblico ludibrio lo scalpo di ex servitori (apparentemente potenti) oramai caduti in disgrazia. Alla luce della lunga premessa, ho come l’impressione che qualcosa del genere stia accadendo ai nostri giorni. Qualcosa mi dice che Hillary Clinton non sarà il prossimo presidente degli Stati Uniti, con buona pace delle suppliche delle grandi firme del giornalismo nostrano e internazionale. Alcuni segnali mi portano a pensare che il “primo cerchio”, anziché proseguire una battaglia persa in partenza in difesa di un “pesce freddo” come Hillary, abbia saggiamente deciso di “mettere il cappello” sulla oramai pressoché certa vittoria di Donald Trump. Visto il clima generale, i soliti “architetti” potrebbero scegliere di “accompagnare”- previo tacito patto di non belligeranza-  l’effettiva realizzazione di un terremoto politico che lascerebbe infine sul terreno soltanto alcuni stanchi e spompati politicanti che ne hanno combinate più di Carlo in Francia. L’endorsement del governatore del New Jersey Cris Crhistie (clicca per leggere) in favore di Trump, l’intervista “elegante” concessa dalla moglie di Trump (clicca per leggere) a Mika Brzezinski (il padre di Mika, il famoso Zbigniew Brzezinski, sbarrò la strada a Hillary anche la volta scorsa “inventandosi” Obama), insieme all’addensarsi di nuove nubi giudiziarie e politiche  sulla testa della moglie dell’ex presidente Bill riportate dal  New York Times (clicca per leggere), costituiscono una serie di “segnali” che solo un cieco potrebbe ignorare. I guai di Hillary, destinati ad aumentare di giorno in giorno, consegneranno a Trump una vittoria sul velluto. Una vittoria che il mondo presenterà come “rivoluzionaria”, in realtà già per tempo “digerita” nell’olimpo del potere abitato dalle “divinità eterne e invisibili”. La più grande furbizia del demonio, in fondo, non è forse quella di far credere di non esistere?

    Francesco Maria Toscano

    29/02/2016

    Categorie: Editoriale, Esteri

    22 Commenti

    1. […] il Moralista Come andiamo ripetendo da tempo immemore tutto quello che accade nel mondo contemporaneo è il […]

    2. Illo tempore scrive:

      “E nel caso in cui un temerario ed ipotetico giudice dovesse mai alzare lo sguardo verso il vertice della Piramide, il sistema provvederebbe subito a depotenzialo e delegittimarlo (se non peggio).”

      Ogni riferimento a Paolo Ferraro non è affatto casuale, suppongo.

      http://paoloferrarocdd.altervista.org/

      • Rospo scrive:

        sarebbe interessante che si parlasse “anche” di Paolo Ferraro…2 anni fa sono finito per caso in un suo vido su you tube…all’inizio non sapendo chi era pensavo fosse il solito “complottista” paranoico..(satanismo, programma MK-Ultra,Tempio di Set dell’ex generale americano Michael Aquino , psichiatria deviata etc etc ) con i “tipici ” loro argomenti…poi quando ho sentito che era un magistrato di un certo livello…ho aprofondito frugando da cima a fondo il suo blog…ed ho capito che non erano panzane. Roba da non dormirci. Son rimasto letteralmente esterrefatto.

        In un altra pagina del blog ho parlato di Hillary Clinton e di un ex uomo di fiducia del suo “entourage” : l’ex militare dei corpi speciali Larry Nichols..

        Quest’ultimo dice che la Clinton…ha frequentato e frequenta ambienti del genere…in particolare la ormai conosciutissima Bohemian Grove in California.

        https://www.youtube.com/watch?v=aU8mcFeT3Uk

        in questo breve video..in una conferenza di Bill Clinton..un ragazzo improvvisamente si alza e gli dice che è tutto un imbroglio…e gli ricorda Bohoemian Grove…Bill Clinton risponde con sarcasmo dicendo che non c’è mai stato.. e ironicamente invitandolo ad andarci lui a prendere un po di “aria fresca “..poi viene portato via dagli agenti…subito dopo nel video si inserisce la voce di Larry Nichols ..che afferma..che non sa se, e in che modo partecipasse agli armai “noti” rituali di tipo esoterico/babilonese..(tutta la ritualità particolare intorno al Gufo gigante, la parodia di un sacrificio umano, etc etc )…ma il Larry afferma che per anni ci si comunque recava una volta al mese…

        • Rospo scrive:

          preciso (ho risentito il video ) : non specifica se fosse Bohemian Grove o meno…ma dice che faceva parte di un gruppo di donne legate ad una particolare “chiesa esoterica”

    3. Rospo scrive:

      Alcuni segnali mi portano a pensare che il “primo cerchio”, anziché proseguire una battaglia persa in partenza in difesa di un “pesce freddo” come Hillary, abbia saggiamente deciso di “mettere il cappello” sulla oramai pressoché certa vittoria di Donald Trump. Visto il clima generale, i soliti “architetti” potrebbero scegliere di “accompagnare”- previo tacito patto di non belligeranza- l’effettiva realizzazione di un terremoto politico che lascerebbe infine sul terreno soltanto alcuni stanchi e spompati politicanti che ne hanno combinate più di Carlo in Francia. L’endorsement del governatore del New Jersey Cris Crhistie (clicca per leggere) in favore di Trump, l’intervista “elegante” concessa dalla moglie di Trump (clicca per leggere) a Mika Brzezinski (il padre di Mika, il famoso Zbigniew Brzezinski, sbarrò la strada a Hillary anche la volta scorsa “inventandosi” Obama), insieme all’addensarsi di nuove nubi giudiziarie e politiche sulla testa della moglie dell’ex presidente Bill riportate dal New York Times (clicca per leggere), costituiscono una serie di “segnali” che solo un cieco potrebbe ignorare.(…..)..Una vittoria che il mondo presenterà come “rivoluzionaria”, in realtà già per tempo “digerita” nell’olimpo del potere abitato dalle “divinità eterne e invisibili”. La più grande furbizia del demonio, in fondo, non è forse quella di far credere di non esistere? (Francesco Toscano )

      —-
      —-

      Devo “seriamente” riflettere su sta roba qua. Io mi son fatto l’idea di uno che gli sta sfidando….(sempre precisando ..a parte l’ipotesi che non stia bleffando )….

      • Rospo scrive:

        Secondo me non sta bleffando…è “veramente” contro i globalisti, probabilmente stanno cercando di circuirlo, ma di fatto al momento si sta opponendo a loro. L’altro giorno ha detto chiaramente che un certo progetto globalista non gli sta affatto bene,che se diventerà presidente accerterà le vere responsabilità sull’ 11 settembre..e per quanto riguarda Hillary Clinton..ha semplicemente detto che la metterà sotto inchiesta per la storia delle E-Mail top secret , per come ha gestito la faccenda Libia e per altro…
        Ieri sentivo un dibattito su Trump ..e dicevano che il vero problema per i globalisti è che Trump non appartiene a nessuna massoneria o società segreta..e che quindi per loro è “ingestibile”..perché non sanno come relazionarsi , cioè che Trump fa veramente di testa sua ..per cui lo devono stoppare ad ogni costo. (Da notare che porta sempre un giubbotto anti proiettile e la sicurezza è affidata ad uomini non della Cia o altro.. ma ad un qualcosa di privato pagato e organizzato da lui..).e la posizione del New York Times..

        Tutto il suo programma è esattamente l’opposto di cio che predicano “quelli”.

        Quindi a sto endorsement di Cris Crhristie, L’intervista della figlia di Brezinsky , la posizione del New York Times su Hillary…non se può essere interpretato come una strizzatina d’occhio reciproca tra “loro” e “Trump”.

        Il programma e la visione di Trump è troppo diverso ed radicalmente antitetico ai “loro” disegni. Nel caso il Trump venisse in qualche modo assorbito da loro…dovrebbe , una volta Presidente..disattendere radicalmente tutto cio che ha promesso agli americani. Mi sembra un po strano….secondo me è realmente e coscientemente “contro” di loro : vuol far saltare il loro progetto. Non per nulla ha la gente a favore e tutto l’establishment nazionale e internazionale contro (anche in Cina ..sono contro Trump)…Tutto il sistema informativo main stream americano e internazionale sostanzialmente è contro Trump…eccetto il Putin.

        • Rospo scrive:

          non se può essere interpretato come una strizzatina d’occhio reciproca tra “loro” e “Trump”. (rospo)

          —-
          —-

          correzione: non so se può essere interpretato come una strizzatina d’occhio reciproca tra “loro” e “Trump”. Forse un tentativo di “avvolgerlo” ..ma secondo me Trump non è disponibile.Mia impressione ovviamente….potrei sbagliare.Secondo me Trump sfugge a qualsiasi loro tentativo….

    4. gengiss scrive:

      Mentre le elite costituiscono un blocco coeso, le opposizioni (necessariamente extra-parlamentari) si ignorano tra loro, anche quando hanno idee e programmi simili.

      Date un’occhiata a MOVISOL e al suo programma keynesiano e anti-euro:
      http://movisol.org/programma-movisol/

      • Ivan Stronzoski scrive:

        Mi sa che è solo nei tuoi sogni “keynesiano” questo progetto…sai…non basta chiamare i limoni arance per trasformare appunto un’arancia in un limone.Prima ancora di rispondermi ,caro amico dal panturanico nick,fai un esperimento: invia una mail al movisol chiedendoli se per caso il loro programma è keynesiano…poi mi dici cosa ti rispondono ok ;) ?

        Estratto dall’articolo qua sotto linkato:

        “Massimo Lodi Rizzini ha proseguito spiegando i concetti elementari dell’economia sana, contrapposta all’idea del monetarismo, incluso quello keynesiano, e della “concorrenza”, che è “tipica delle bestie, mentre gli esseri umani sono dotati della capacità creativa e di cooperazione”. Un esempio positivo a cui ispirarsi è quello di Enrico Mattei, ha detto Lodi Rizzini, che si preoccupava di dare ai suoi dipendenti alti livelli di vita ed ha insegnato al mondo intero come si può sviluppare l’Africa e il terzo mondo portando il lavoro in questi continenti, unica alternativa all’esodo di massa che molti temono”.

        http://movisol.org/conferenza-di-sanremo-sulla-legge-glass-steagall-di-separazione-bancaria/

        • Rospo scrive:

          dovrei frugare tutto il sito di movisol per esprimere un parere.

          Un dubbio: che di Keynes non abbiano capito nulla.

          e che modello economico suggeriscono ..per portare nei paesi del terzo mondo lavoro etc etc..e sviluppare un “sistema economico” che produca un alto livello di vita ???…Mattei era ottimo ed operava in Italia proprio quando veniva applicato Keynes (il cosiddetto “trentennio virtuoso” è il periodo che va dal dopoguerra ai primi anni ottanta..ove l’Italia con un sistema Keynesiano (imperfetto ma Keynesiano ) cresceva a ritmi cinesi..cioè al 5 % ..crescita ininterrotta per 30 anni di seguito poi dopo la crisi petrolifera mondiale e la separazione della Banca d’Italia dal Tesoro scesa al 3 % ..(inizio embrionale del neoliberismo..).

          MATTEI OPERAVA IN UN SISTEMA ECONOMICO KEYNESIANO.

          • Rospo scrive:

            Modello liberista o neoliberista e modello keynesiano..NON SI EQUIVALGONO E NON SONO IL DIFFERENTE VOLTO DELLA STESSA MEDAGLIA.
            —- se applichi il primo..il sistema funziona in un certo modo

            —– se applichi il secondo ..il sistema funziona in un certo altro modo.

            In un sistema Keynesiano cio che faceva Mattei si può fare…in un sistema neoliberista no.

            l’applicazione tecnica dei due “modelli economici ” produce risultati differenti…e un modus operandi e vivendi decisamente differente. E’ un fatto tecnico non ideologico.

            Non per nulla oggi..per poter applicare un nuovo sistema a carattere neoliberista stanno passetto dopo passetto smantellando il sistema Keynesiano (l’opera di “destrutturazione” è iniziata proprio negli anni ottanta ).

            • Rospo scrive:

              entrambi operano su una base di “sistema capitalista” ma con Keynes si può sviluppare un “capitalismo ad imprinting socialista dal volto umano”..con il neoliberismo (Friedman o peggio ancora Hayek ) si sviluppa il capitalismo selvaggio che è sotto i nostri occhi (e siamo ancora all’antipasto ). DAL PUNTO DI VISTA PURAMENTE TECNICO NON SI EQUIVALGONO.

          • Ivan Stronzoski scrive:

            Mbe’ in effetti meno male che ci sei tu che hai capito…mettiti in contatto con loro e proponigli il tuo aiuto :D …poi spiegagli per benino dove hanno sbagliato…magari qualcuno di loro Mattei lo ha anche conosciuto di persona…pure tu lo hai conosciuto?
            A proposito della tua buffa semplificazione sul Mattei operante in un sistema bla bla bla…confondi elementi,sistemi e relazioni elementi-sistema.Un uomo puo’ operare come nuotatore in un sistema-mare senza doversi trasformare in un pesce…con questa metafora anfibia dovresti torvarti piu’ a tuo adagio…compris ;) ?

            Invece di perdere tempo dietro alla “monetica”,dato che hai parlato del trentennio virtuoso, dovresti chiederti come mai l’economia Italiana viveva periodi virtuosi o momenti critici sempre proprio in concomitanza con salite al potere(nei casi di virtuosismo) e remissioni(nei casi di crisi) di speciali cordate all’interno di assets industriali strategici?
            Altro che keynesismo produttore di crescita…l’economia itaiana era frutto di scelte politiche e non “astrattamente economiche”.
            Lo sai chi era il Cefis del dopo Mattei?

            • Rospo scrive:

              Una risposta mozzafiato. Sono allibito….(non è polemica…ma sono allibito veramente ahahha ) Ciauuu…

              • Rospo scrive:

                mi auguro che quelli di Movisol (di cui non so nulla eccetto la lettura di 2 articoli di cui uno molto interessante ) non basino i loro ragionamento sui concetti da te espressi in questo post.Oddioooo…riciauuu

                evidenzio:

                —->>>poi spiegagli per benino dove hanno sbagliato…magari qualcuno di loro Mattei lo ha anche conosciuto di persona…pure tu lo hai conosciuto?

                —–>>>Un uomo puo’ operare come nuotatore in un sistema-mare senza doversi trasformare in un pesce

                —–>>>Altro che keynesismo produttore di crescita…l’economia itaiana era frutto di scelte politiche e non “astrattamente economiche”.

                mi auguro che quelli di Movisol non facciano ragionamenti del genere.Oibòòò….mi fermo qua non ne ho voglia di polemizzare..ma un minimo dico un minimo di economia bisognerà pure studiarsela …ma stiamo scherzando ?

              • Rospo scrive:

                in sintesi l’idea che mi son fatto io in base a cio che scrivi…e che l’economia ti sta sul C..come materia e non l’approfondisci (questa è la mia impressione ) per cui esprimi un opinione su su un qualcosa che hai metabolizzato non saprei come dire —>>> superficialmente e “di striscio” …i “sistemi economici” non funzionano in quel modo . Non si può dire la stessa cosa per esempio quando parli di ..che so “eurasia ” o similari..a prescindere che si condivida o meno quel che dici ..si vede che l’argomento lo maneggi bene. In sintesi : non è polemica…e che a mio avviso ,sono incongrui gli esempi che porti quando ti riferisci ai sistemi economici e le sue dinamiche. E non lo dico con la pretesa e il tono di “chi ne sa ” di economia perché la sto imparando pure io…non vorrei essere frainteso (è pieno l’web di atteggiati a pseudo-economisti ..i cosiddetti “espertoni” che poi non capiscono un cazzo …)

      • Ivan Stronzoski scrive:

        Concetti come:

        1 pluralita’ di elites concepite come un unico blocco coeso quindi “reductio ad unum” e conseguente perdita della complessita’ del reale;

        2 opposizioni considerate tali solo se “extraparlamentari” come se non fosse possibile arruolare l’extraparlamentarismo al servizio delle sopra citate elites;

        3 soluzioni,come il monetarismo,parziali,di passaggio e settoriali propagandate come rimedi generali,definitivi e multidisciplinari,

        sono di fatto proprio l’intelaiatura,cognitivamente limitante, propria dei complottismi ad usum elites.

        Il complottismo ad usum elites è una metodologia di tipo disinformativo caratterizzata da tre elementi:

        1 facile comprensibilita’
        2 non verificabilita’
        3 piacevole condivisibilita’

        …tutto l’opposto di quelle che sono le analisi scientifiche e politologiche.

        • gengiss scrive:

          Sono incerto se rispondere a Ivan, perché, dal tono e dagli argomenti, credo sia un troll… perderò qualche minuto ugualmente:
          1) Pluralità delle elites: ovvio che sono più di una, ma riescono a coordinarsi ed accordarsi molto meglio dei Popoli, tantoché in tutti i paesi del mondo si approvano le stesse leggi (globalizzazione liberista)
          2) Opposizioni “arruolate” dalle elites: sempre possibile (M5S?), ma ciò non esclude che attualmente l’unica opposizione sia extra-parlamentare
          3) Monetarismo? Io al contrario parlavo del keynesismo
          4) Complottismo: lo prendo come un complimento. Aggiungerei anche “populismo”

          • Ivan Stronzoski scrive:

            L’accusa di trollismo forse generalmente si riserva a chi sottolinea la funzione di un certo “webcomplottismo ad usum elites”? Solerti neopanturanici operatori potrebbero forse essere impegnati in una qualche forma di maldestra e presunta humint-online della domenica?

    5. Alter ego scrive:

      Sull’elite economica e politica americana e sul suo potere che si tramanda di generazione in generazione, ho trovato un articolo interessante:

      http://www.ilprimatonazionale.it/esteri/democrazia-usa-40892/

    6. antonio scrive:

      Non ritenete che il vero problema non sia l’ideologia neo-liberista o keinesiano socialista che se correttamente applicati all’economia non producono terremoti nell’economia reale, ma il problema nasca dalla finanziarizzazione del capitalismo più o meno avanzato e della sua forza devastante sulla produzione equilibrata di beni e consumi?

    7. Paola scrive:

      Reazioni nazionali ed internazionali riguardo certi atteggiamenti e comportamenti di Clinton e Trump:

      PAOLA da BLASTINGNEWS:

      http://it.blastingnews.com/politica/2016/06/presidenziali-americane-trump-e-clinton-sommersi-dalle-critiche-00981513.html

    Commenta a Ivan Stronzoski


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      Francesco Maria Toscano, nato a Gioia Tauro il 28/05/1979 è giornalista pubblicista e avvocato. Ha scritto per Luigi Pellegrini Editore il saggio storico politico "Capolinea". Ha collaborato con la "Gazzetta del Sud" ed è opinionista politico per la trasmissione televisiva "Perfidia" in onda su Telespazio Calabria.

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