untitledC’è una cosa importante che le cosiddette “elite” ancora non hanno ben compreso nonostante la tranvata appena subita per mano di Donald Trump; una cosa che riguarda aspetti dello stare insieme essenziali e allo stesso tempo pre-politici; una cosa che, in buona sostanza, è alla base del disorientamento che attraversa alcuni mondi autoreferenziali e luccicanti, abitati dai soliti soloni che tra un prosecco e l’altro discutono con la “erre moscia” (e forse non solo quella) di buco dell’ozono, sessismo e difesa della fauna. Sapete qual è questa cosa così importante? No? Allora svelo io l’arcano: le èlite non hanno il diritto di giudicare nessuno. Ma come si permettono questi damerini da salotto, pagati profumatamente per raccontare una realtà che non esiste, di spiegare ai disoccupati, ai sottosalariati, al ceto medio impoverito, ai giovani senza prospettive e agli anziani lasciati senza cure cosa devono fare? Ma come si permettono di bollare un legittimo risultato democratico quale “emblema di una pericolosa rivalsa populista che avanza dappertutto”? Cosa hanno fatto di così grave i cittadini americani da anni torturati da classi dirigenti al soldo delle dinastie saudite e dei pescecani di Wall Street? Hanno forse assaltato la Bastiglia? Hanno tentato una moderna presa di Palazzo d’Inverno? Hanno devastato il Parlamento? No, niente di tutto questo: hanno semplicemente infilato una scheda nell’urna barrando un nome non gradito all’establishment. Oddio che sacrilegio! A mio modesto avviso, al contrario, va lodata oltremisura la capacità dei diversi popoli occidentali- oggi gli americani, ieri i greci, gli austriaci, i francesi, gli inglesi, i polacchi e così via- di rispondere alla brutalità del potere contemporaneo con le armi della democrazia e del pacifico dissenso. Nonostante l’incredibile ferocia delle attuali classi dirigenti globali, capaci persino di far aumentare volutamente a dismisura la mortalità infantile nella periferia dell’Impero (clicca per leggere), gli strati sociali più deboli- effettivamente schiavizzati- hanno reagito con grande dignità e lungimiranza, rifiutando in radice la possibilità di scegliere la strada della protesta violenta. D’altronde i vari Schaeuble, Juncker, Tusk e Draghi non aspettano altro: simili figuri affondano il coltello nella carne viva dei poveri con la speranza di suscitare reazioni scomposte, da strumentalizzare e cavalcare al fine di imprimere una definitiva svolta autoritaria e nazista, fino ad oggi risultata possibile solo su un piano eminentemente economico e tecnocratico. La vittoria di Trump dimostra che è possibile riconquistare la libertà perduta per mezzo di libere e democratiche elezioni. Questa consapevolezza sta mandando letteralmente in bestia i nazisti tecnocratici al comando, spiazzati di fronte alla nuova consapevolezza che pervade le pubbliche opinioni dei paesi diversi, unite nel demistificare come un sol uomo le bugie e i tranelli di un regime globalista oramai costretto a mostrare il suo vero volto. Cosa ancora più grave, i nazisti tecnocratici hanno oramai compreso che nonostante il controllo asfissiante tutti i principali media, pianificato attraverso la preliminare promozione nei posti chiave solo di giornalisti corrotti e/o asserviti, i cittadini non si lasciano più manipolare tanto facilmente. Godere oggi di “buona stampa”, per un politico che ha occhi per vedere e intelletto per capire, è divenuto ora più un handicap che una opportunità: “Se piace ai grandi giornali, meri strumenti di pressione nelle mani del capitale finanziario”- questo pensa correttamente la maggior parte della gente- “evidentemente tal dei tali è un nemico del popolo, della giustizia e della verità”. Una nuova èra è effettivamente iniziata. A noi il compito di costruire sulla macerie che altri hanno lasciato.

    Francesco Maria Toscano

    10/11/2016

    Categorie: Editoriale

    54 Commenti

    1. federico scrive:

      vorrei tanto condividere questo ottimismo ma temo di non riuscirvi

      • opsoR (e se fosse l'"ennesima" atroce fregatura ? ) Rospo scrive:

        Io l’entusiasmo lo condivido pienamente….perché i segnali della “ribellione ” di massa ci sono..e sono evidenti sia in America che in Europa : Trump, Brexit etc …la gente comune sta reagendo e non beve più cio che la fenomenale macchina “lava cervelli” dei mass media ci propina in ogni dove—>> il giochetto non funziona più ..è evidente.Il problema è che hanno in mano un potere mastodontico,pervasivo .. che arriva ovunque …e riescono a manipolare tutto a loro favore.Ciò che sta succedendo però…dimostra che non sono invincibili..e non è poco.

      • opsoR (e se fosse l'"ennesima" atroce fregatura ? ) Rospo scrive:

        Qui una visione diversa dal solito coro …interessante il commento del Bagnai…
        http://goofynomics.blogspot.it/2016/11/nixon-moment.html

        evidenzio:

        —->>quanto sta succedendo si configura in effetti sempre più come un Nixon moment.

        Le analogie sono piuttosto evidenti

        —->>Ora come allora abbiamo una forte pressione al ribasso sul saldo delle partite correnti statunitensi, evidenziata nel grafico che speravo vi fosse di aiuto. Questo enorme deficit segnala, fra l’altro, un forte disallineamento al rialzo del dollaro

        —->>>Al tempo di Nixon gli USA erano creditori netti verso il resto del mondo per il 10% del Pil, ora debitori per quasi il 50%, situazione che per un paese “normale” (….) sarebbe tutt’altro che rassicurante.

        —–>>>è interesse dei grandi debitori (fra cui gli Stati Uniti) vivere in un ambiente più inflazionistico, ed è ovviamente interesse dei grandi creditori (come la Germania) evitarlo.

        —->>>Solo che ora siamo arrivati al punto in cui i grandi creditori, perseguendo la deflazione, stanno divorando se stessi (via collasso del proprio sistema bancario e previdenziale schiacciato dai tassi negativi), e i grandi debitori, che non trovano nei grandi creditori una sponda per far ripartire l’economia mondiale, stanno subendo in casa propria una serie di tensioni sociali che impongono di adottare con urgenza misure a favore della crescita (e possibilmente di un minimo di inflazione, che aiuti a liquidare il debito senza scosse).

        —–>>>la crisi del cosiddetto debito sovrano ha significato per gli Usa l’inizio di un ciclo di rivalutazione del cambio nominale, e uno sprofondamento del rapporto fra posizione netta sull’estero e PIL.

        ——>>>stiamo assistendo a un Nixon moment: gli Usa hanno bisogno di un dollaro più debole, e di inflazione. Uno shock politico è una possibile strategia per ottenere questo risultato.

        —–>>>A me fanno sinceramente sorridere di compassione quelli che “è arrivato il compagno Trump, è arrivato l’outsider Trump”. Non fatevi fottere una seconda volta dai gazzettieri, se possibile! Un candidato alla presidenza degli Stati Uniti non può essere un outsider. Chi crede di assistere alla rivincità dei diseredati, degli sconfitti della globalizzazione, è un povero farlocco che si lascia strumentalizzare dai furbi (Rospo: io qui non sono del tutto d’accordo…potrebbe comunque determinare qualcosa di positivo rispetto alla condizione attuale..)

        —->>>Quello che stiamo vedendo è semplicemente il cambio della guardia fra una parte dell’establishment Usa, e un’altra parte dello stesso establishment. Non illudetevi che questo cambio della guardia avvenga senza un rigido passaggio di consegne (ovviamente sotto banco) (Rospo: ….già…..)

        —–>>>In altri termini, tutta l’euforia di chi vede per domani la fine del TTIP e la reintroduzione del Glass-Steagall act mi sembra un pochino fuori luogo. Poi magari mi sbaglierò (Rospo: mi auguro che si sbagli …), e allora me lo farete notare (e, come al solito, sarò contento). Proprio in questo momento la CNBC mi informa che il Dow Jones sta recuperando: loro ne sanno più di voi, quindi… state sereni (o meglio: inquieti)!

        —–>>>Bè, se le cose stanno come dico io, certo che ora er Nasone ha un compito arduo! L’unico modo in cui poteva agire per tenere insieme l’euro era indebolirlo: dava così ossigeno ai paesi del Sud, permettendo loro di esportare sui paesi terzi (cosa non risolutiva, come dicemmo nel 2014), e soprattutto di rifinanziare i propri debiti a tassi accessibili.

        —–>>>Peccato che l’euro debole, palliativo per la malattia terminale del Sud, fornisse un ennesimo sleale vantaggio competitivo al Nord: il surplus tedesco è ormai da tre anni sopra quello cinese, e continua a crescere

        —–>>>Naturalmente dollaro debole significa euro forte, quindi ulteriore deflazione a casa nostra. Ci dovrebbe essere la (desiderata) correzione al ribasso del surplus tedesco, ma ci sarà anche una (indesiderabile) correzione al ribasso del saldo francese, che quest’anno si prevedeva tornasse in territorio positivo dopo otto anni in rosso

        —–>>> La Francia l’euro non se lo può permettere, e qui lo abbiamo chiarito prima di tutti gli altri. Tanto meno si può permettere un euro rafforzato.

        —–>>>Quindi i francesi andranno alle urne in condizioni economiche peggiori delle attuali, al termine di un ciclo di conflittualità sociale che non vedo come potrebbe smorzarsi, e sull’onda dell’impressione, in qualche modo illusoria (vedi sopra alla voce “Trump non è un outsider”), ma comunque politicamente devastante, che il voto conti!

        —–
        —–

        Rospo: lascio il quadro come lo ha descritto il Bagnai

        • Elias Khan E. T. scrive:

          Sì ma Bagnai ha previsto l’indebolimento del dollaro e almeno fino adesso sta succedendo il contrario

          • Rospo scrive:

            @Elias Khan

            guarda che Bagnai dice la stessa cosa :che l’euro è svalutato rispetto al dollaro (è svalutato di circa il 30 % )…ma che con le future politiche di Trump..verrà svalutato il dollaro e di conseguenza rivalutato l’euro…con tutta una serie di conseguenze (ulteriore deflazione in Europa ) ..

            prendo un articolo a caso dall’web

            https://ofcs.report/opinioneconomica-dopo-trump-il-crollo-del-dollaro/

            dall’articolo evidenzio:

            “…In tale contesto, a cui lo scrivente crede con convinzione, quale sarebbe la politica economica del candidato repubblicano? Molto semplicemente si tratterebbe di far svalutare il dollaro per far ripartire l’economia industriale Usa….”

            • Rospo scrive:

              la svalutazione del dollaro..crea ulteriore tensione in Europa..e potrebbe portare ad una situazione insostenibile e al passo definitivo : il ritorno alle monete nazionali..

              • Rospo scrive:

                guarda che Bagnai dice la stessa cosa :che l’euro è svalutato rispetto al dollaro (è svalutato di circa il 30 % )…(Citazione Rospo )

                —–

                —–

                http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/08/18/cina-lo-yuan-perde-il-3-ma-leuro-e-gia-sotto-del-30-quali-conseguenze/1965173/

                dall’articolo evidenzio:

                “…..L’accusa che fanno alla Cina di “intervenzionismo” sui cambi quindi non è falsa, ma cosa si dovrebbe dire allora dell’Euro, che si è svalutato di oltre il 30% sul Dollaro in pochi mesi solo a partire dal 2014?….”

              • Elias scrive:

                Guarda che il dollaro si è rivalutato da quando è stato eletto donaldo
                Quindi l’euro è sceso non salito come dice AB

              • opsoR scrive:

                Non ho seguito le oscillazioni dollaro / euro del post voto. Rileggerò l’articolo…ma Bagnai non si riferisce al momento immediato post elezioni…ma ad una svalutazione del dollaro quando Trump sarà a tutti gli effetti presidente (lo è da gennaio in poi ) con la sua politica economica. Anche perché non può far diversamente. Con un Dollaro svalutato rispetto all’Euro…si creeranno notevoli problemi nell’Euro zona..(per ovvie ragioni ) ..

              • Elias scrive:

                Rospo, il dollaro è ancora salito.
                Come cacchio fa a scendere, me lo dici?
                Se rialzano i tassi…se Trump fa le politiche fiscali…se succederà tutto questo ci sarà inflazione e dovrà aumentare ancora d più i tassi…
                Ragazzi Bagnai ha fatto un opera meritoria di divulgazione ma come economista vale pochino.

                Vedremo, ne riparliamo.

              • Rospo scrive:

                Caro Elias

                è una polemica sterile…vai e controlla come funziona il meccanismo svalutazioni /rivalutazioni tra le monete fluttuanti . La risposta te lo ho data : la ignori sistematicamente.

                Bagnai è scarsino come economista ? sei sicuro ? o non è che sei tu che dovresti approfondire i basilari meccanismi dell’economia ??io fossi in te avrei qualche dubbio…

                ciao

                ps: la moneta fluttuante puo svalutarsi o rivalutarsi al naturale nelle oscillazioni a seconda delle contingenze del quadro economico che si viene a creare al momento oppure può svalutarsi come conseguenza di una certa “voluta” politica economica che produce certi effetti sulle monete..lascia perdere quel che succede adesso..

                “fare svalutazione” vuol dire indurre la moneta attraverso certi meccanismi a svalutarsi…per ottenere certi risultati (esempio: rendere competitivi i propri prodotti per renderli convenienti nell’esportazione ..)…poi le “svalutazioni competitive ” possono funzionare o funzionare relativamente…dipende da tutta una serie di fattori interni ed esterni del quadro di riferimento macroeconomico ..nazionale e internazionale…ma le “svalutazioni competitive ” si fanno , si son sempre fatte …e producono certi effetti in positivo o negativo…

                Trump applicherà una politica economica ove è necessaria una “svalutazione competitiva ” a favore del Dollaro..LASCIA PERDERE LE OSCILLAZIONI ATTUALI non c’entrano nulla con la sostanza dell’articolo di Bagnai o altri articoli che ho postato di altri opinionisti economici (che dicono la stessa cosa per quanto riguarda la “futura” svalutazione del dollaro rispetto all’Euro )

                ho postato un articolo preso a caso..di un certo Marco Rocco che non so manco chi sia…proprio per “render ” l’idea…(che è quasi banale )

                lo rievidenzio:

                “…Molto semplicemente si tratterebbe di far svalutare il dollaro per far ripartire l’economia industriale Usa….”

                dice : DI “FAR SVALUTARE” il dollaro…(cioè attuare un tipo di politica economica che svaluta il dollaro …non c’entrano nulla le oscillazioni attuali )

                per render ancor l’idea : quando si accusava l’Italia di andar avanti a forza di “svalutazioni” …significava che quelle “svalutazioni” erano indotte da chi esercitava la politica economica italiana del tempo…(e l’Italia a mio parere faceva non bene ma benissimo a svalutare…la svalutazione se fatta in modo opportuno non è una bestemmia)…poi più che di svalutazioni sarebbe corretto dire “deprezzamento ” della moneta…o riallineamento dei cambi a seconda dell’economia di riferimento. Tu invece guardi le oscillazioni “naturali” del momento che non c’entrano un piffero con il discorso prima fatto. Il discorso che si fa è in relazione alla impostazione tecnica della futura politica economica del Trump quando sarà a tutti gli effetti Presidente degli Stati Uniti—>> adesso non lo è.

              • Rospo scrive:

                Vedremo, ne riparliamo (Elias )

                —–
                —–

                è qui che hai perfettamente ragione: è troppo presto per esprimere giudizi…a mio parere bisogna aspettare almeno sei mesi…dopo l’insediamento di Trump…per capire se è “roba bona ” o una “grande micidiale fregatura” (o notato alcune cosette nelle dichiarazioni di Trump recenti..che mi lasciano un po perplesso rispetto al programma elettorale ..ma è sempre comunque troppo presto per “capire” in che direzione andrà…)….e anche per capire “di che morte dobbiamo morir” (se di morte si tratta ;-)

                ad ogni modo: comunque vada…è sempre meglio di Killary…

                —>>credo che in Russia abbiano tirato un sospiro di sollievo (per il momento…)

                —->> Con il Trump..pro Brexit e grande amico di Farage (pare che gli voglia dar un particolar incarico ..non so di che genere..sta di fatto che si son incontrati in questi giorni ) ..e con una visione sostanzialmente anti UE…credo che quest’ultima e la Germania in particolare…ne escano fortemente indebolite e non potranno più fare i “galletti” senza il sostegno dell’amministrazione USA (sostegno che ci sarebbe stato con la Clinton..)

                —->> Se il Trump ..svaluta il dollaro..si creerà una situazione insostenibile…e verrà accelerato il crash della moneta unica (che ci sarà a prescindere: perché nel lungo tempo un obbrobrio del genere è impossibile che regga ..)

                Quindi …hai ragione: si vedrà….

              • Rospo scrive:

                E che il Trump svaluterà il dollaro..è certo: diversamente vorrei sapere come si fa a far ripartire l’economia industriale USA con un dollaro eccessivamente rivalutato sia rispetto all’Euro che allo Yuan cinese.

                “DEVE” SVALUTARE.

                da notare: in questi ultimi tempi..son “volate via” dagli Stati Uniti…70mila aziende (sostanzialmente in Cina e in Messico )

              • Rospo scrive:

                Qui Luigi Zingales…noto economista neoliberista e illustre docente nel prestigioso tempio del Neoliberismo americano alla Milton Friedman…quindi di visuali opposte a quelle del Bagnai..sulla futura svalutazione del dollaro prevede la medesima cosa ..e anche in parte le stesse conseguenze…anche se incastonate in una visione diversa ,anzi opposta.

                http://www.ilsussidiario.net/News/Economia-e-Finanza/2016/11/7/ELEZIONI-USA-2016-Clinton-o-Trump-l-Europa-ha-gia-perso/731951/

                non evidenzio la parte che mi interessa dell’articolo: non mi fa far il copia /incolla.

              • Rospo scrive:

                Ho riletto adesso l’art. del Bagnai. Estrapolando alcune frasi dall’insieme dell’articolo..effettivamente potrebbe indurre a pensare cio che ha ribadito Elias. Ma è solo in apparenza..riferito a tutto l’articolo..la “sostanza” è che ci sarà una svalutazione del dollaro con tutta una serie di ripercussioni nell’Eurozona e soprattutto nella fascia sud Europea ..ove con un Euro rivalutato rispetto al dollaro la BCE non potrà più dar un minimo di ossigeno al martoriato sud..etc etc. peggiorerà ulteriormente tutto il quadro generale etc ..In Francia crescerà il malcontento proprio in prossimità del voto…etc etc

              • Rospo scrive:

                Ho riletto adesso l’art. del Bagnai. Estrapolando alcune frasi dall’insieme dell’articolo..effettivamente potrebbe indurre a pensare cio che ha ribadito Elias.(Citazione Rospo )

                —-
                —-

                esempio questa frase :

                “….stiamo assistendo a un Nixon moment: gli Usa hanno bisogno di un dollaro più debole, e di inflazione. Uno shock politico è una possibile strategia per ottenere questo risultato….” (Bagnai)

                —–
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                La verità? chi la dice cruda e chi cotta….(in economia funziona cosi ;-)

                qui un articolo del Sole 24 Ore ..(10 novembre 2016 )

                http://www.ilsole24ore.com/art/mondo/2016-11-10/valute-altalena-dollaro-cade-poi-si-riprende-063801.shtml?uuid=ADoDHqsB&refresh_ce=1

                all’inizio dice :

                La previsione iniziale era questa: se Trump vince probabilmente rimanderà il rialzo dei tassi di interesse e questo comporterà una svalutazione del dollaro. In effetti, dalle 3 alle 6 di ieri mattina, quando via via prendeva corpo durante lo spoglio dei voti la vittoria a sorpresa del tycoon newyorkese alle presidenziali Usa, così si sono comportati i mercati. L’euro si è RIVALUTATO nei confronti del biglietto verde da 1,10 a 1,13, ovvero del 2,7%. Un’ENORMITA’ se consideriamo che il mercato delle valute è il più liquido al mondo e che il cambio euro/dollaro è il più scambiato e liquido di tutti. (Rospo: quindi effettivamente lo “shock” ha portato ad una forte e abnorme svalutazione del dollaro )

                —>>La storia è però cambiata dopo le ore 8 quando il cambio ha intrapreso un cammino discendente pressoché costante (….) Il recupero del dollaro ha fatto seguito allo spostamento di umore generalizzato degli investitori anche sulle Borse e non ha interessato solo il cambio con l’euro.

                —->>>Un’altra spiegazione a favore del dollaro potrebbe risiedere nella politica espansiva di deficit promessa da Trump. Se questa andrà effettivamente a favorire il ceto medio-basso l’inflazione è destinata ad aumentare. A ruota i tassi dei titoli di Stato salirebbero (andando appunto a scontare uno scenario di maggiore inflazione). Tassi più alti attirerebbero nuovi investitori stranieri a comprare bond statunitensi. E per comprarli ci vogliono dollari. ALTRO MOTIVO PER CUI NON E’ DETTO CHE CON TRUMP IL DOLLARO SIA DESTINATO INESORABILMENTE A SVALUTARSI.(Sole 24 Ore )

                —-
                —-

                Rospo: conclusione ??…è presto per far previsioni….(però effettivamente qualche ragione Elias la ha messa giustamente in evidenza…)

                io comunque credo che svaluterà….

                bye

    2. learco scrive:

      Finisce così un’epoca e si apre un nuovo capitolo della storia: 27 anni esatti sono periodo in cui le élite finanziarie hanno potuto esercitare un dominio pressoché incontrastato, divorando, anno dopo anno, le membra dell’Occidente che, martoriato, si è infine ribellato.
      Corre infatti il novembre del 1989, quando il crollo del Muro di Berlino sancisce la fine del mondo bipolare; trascorrono due anni e l’Unione Sovietica si dissolve, lasciando il campo libero all’impero angloamericano e piena libertà d’azione all’oligarchia della City e di Wall Street: seguono il Trattato di Maastricht che pone le basi dell’euro (1992), l’abolizione del Glass-Steagall Act (1999), l’ingresso della Cina nel WTO (2001), l’introduzione dell’euro (2002) ed una serie frenetica di bolle speculative che si accavallano una dopo l’altra (2000, 2008 e quella in atto).

      La deindustrializzazione dell’Occidente accelera bruscamente, mentre l’alta finanza macina utili record: la classe media, esposta ai venti gelidi della concorrenza internazionale, avvizzisce e la caduta del tenore di vita non è certo compensata dalle “libertà” dispensate a pieni mani dall’oligarchia: diritto all’aborto facile, droghe libere, matrimoni omosessuali, etc. etc.

      Il crack di Lehman Brothers e la seguente Grande Recessione assestano un primo, duro, colpo all’ordine liberale uscito dall’ultima guerra e trasformatosi in “Nuovo Ordine Mondiale” nei primi anni ’90: nonostante ciò (oppure a causa di ciò?), l’oligarchia euro-atlantica preme il piede sull’acceleratore.
      Il 2011 è l’anno di svolta, eurocrisi per strappare gli Stati Uniti d’Europa e destabilizzazione del Medio Oriente, seguito da una nuova ondata eversiva nel 2014: scatenamento dell’ISIS e golpe ucraino in chiave anti-russa.
      Regista, neppure troppo occulta, di queste manovra è la candidata democratica alle presidenziali, Hillary Rodham Clinton, che nella veste di Segretario di Stato incendia il Mediterraneo e tenta addirittura una rivoluzione colorata in Russia per impedire la rielezione di Vladimir Putin a presidente.

      Hillary Clinton è, insomma, l’alfiere di quell’establishment euro-atlantico che ha pienamente disvelato il suo volto inquietante negli ultimi decenni: pro-finanza, pro-globalizzazione, pro-Unione Europea, pro-Fratellanza Mussulmana, pro-immigrazione indiscriminata.
      È il volto ripugnante di un’élite massonico-finanziaria, quella dei George Soros e dei Rothschild, stragista, predatoria e prevaricatrice: le opinione pubbliche, stanche e disgustate, insorgono.

      http://federicodezzani.altervista.org/vince-trump-ed-mondo-no-non-sara-piu-lo/

      • il Moralista scrive:

        Il blog che mi hai segnalato è molto interessante. Non conoscevo Federico Dezzani ma trovo le sue analisi molto puntuali (peccato non abbia una pagina facebook per poterlo contattare)

        • learco scrive:

          Non scrive in modo regolare, a volte passa del tempo prima di un nuovo articolo.
          Comunque si tratta sempre di lavori ben documentati e, per così dire, di ampio respiro.
          Se poi è vero che ha solo 32 anni, come afferma nel blog, complimenti; alla sua età per me il massimo del complotto erano le partite truccate del campionato di calcio.

        • learco scrive:

          Non scrive in modo regolare, a volte passa del tempo prima di un nuovo articolo.
          Comunque si tratta sempre di lavori ben documentati e, per così dire, di ampio respiro.
          Se poi è vero che ha solo 32 anni, come afferma nel blog, complimenti; alla sua età per me il massimo del complotto erano le partite truccate del campionato di calcio.

          • Elias Khan E. T. scrive:

            Non ha trentadue abbi.
            Una volta ha scritto una frase dicendo qualcosa del tipo che il cronista di una volta cercava a malapena di mettere insieme “i soldi per le nazionali”.
            Le nazionali uno di trentadue anni non sa nemmeno cosa sono.

    3. tonino.b scrive:

      Francesco,
      analisi impeccabile
      saluti calabri

    4. Elias scrive:

      @Rospo

      Una precisazione.
      Bagnai ha sbagliato nel ragionamento.
      Ma non è detto che Trump riuscirà davvero a mettere in atto il suo piano di grandi investimenti che, se realizzato, genererebbe inflazione e quindi rialzo dei tassi.
      Non è detto nemmeno che arrivi a fine mandato…
      Quindi se qualcosa o “qualcuno” intralcerà i piani di Trump potrebbe accadere di tutto, per esempio una nuova recessione che spingerebbe a un incauto ulteriore QE.

      Ma Bagnai ha detto che a Trump “conviene” un dollaro debole, che lo svaluterà e questo è errato come principio.
      Nell’idea di Trump bisogna spendere per grandi investimenti il che genera inflazione e porre termine alla politica dei tassi bassi quindi, proprio in previsione di questo, i mercati stanno facendo salire impetuosamente il dollaro.
      Naturalmente se qualcuno metterà i bastoni fra le ruote al presidente le cose cambieranno ma volevo mettere in evidenza che l’argomento di Bagnai è sbagliato su degli elementari concetti economici (concetti che il mercato invece sembra comprendere perfettamente) e questo è molto sorprendete da parte di uno che è professore.

      • Rospo scrive:

        @Elias

        “…l’argomento di Bagnai è sbagliato su degli elementari concetti economici (concetti che il mercato invece sembra comprendere perfettamente) e questo è molto sorprendete da parte di uno che è professore…” (Elias )

        —-
        —-

        Caro Elias…su questo non son d’accordo (però rispetto la tua opinione ) …ma qui andrebbe fatto un discorso che non finisce più ..sull’economia in generale come scienza “non esatta” ..sulle varie impostazioni economiche degli economisti che portano a ragionare in un modo piuttosto che in un altro , sulla complessità ed eterogeneità del “discorso economico” etc etc..(da sempre ci son fior di economisti e premi nobel..che si danno dell’incompetente a vicenda…;-)

        Piuttosto son stato io ad essere “irruente” ed a scrivere un bel po di post senza essermi minimamente riletto l’articolo di riferimento…finito di postare un casino di post … ho riletto e mi sono accorto che c’era del vero..e ho tentato di metterci rimedio ;-))

        ciaooo

    5. Elias scrive:

      Aveva ragione Bagnai!

      Il dollaro sta scendendo!!!

      Come dite?
      Sta salendo a più non posso dal giorno dell’elezione di Trump?

      Ma non è possibile…

      Ci deve essere un errore…

      Bisogna subito avvertire i mercati e fargli leggere il post del professore di Pescara altrimenti continuano a perseverare in questo terribile sbaglio.

      Lo ha detto Bagnai che Trump è stato eletto dall’establishment con lo scopo…scusate mi viene da ridere…con lo scopo di far abbassare il dollaro… :D

      Hanno bisogno di eleggere Trump per abbassare il dollaro…ma come cacchio si fa solo a pensarlo…

      E infatti il dollaro stava sopra 1,12 il giorno delle elezioni e adesso sta sotto 1,07…

      Grande economista.
      Gli daranno il nobel.
      In testa.

      • opsoR scrive:

        ho capito: ti sta sulle palle il Bagnai (a prescindere…;-)..quindi c’entrano poco le previsioni esatte o meno. Ti starebbe sulle palle comunque (succede..non tutti stan simpatici ).

        Ovvio che le conoscenze “tecniche” del Bagnai sono indiscutibili..

        Quelle “previsioni” le hanno fatte T-U-T-T-I…non per nulla ne ho postato ad esempio..diverse..ma da posizioni ideologiche /economiche antitetiche. (Es. Luigi Zingales…neoliberista considerato uno tra i primi 80 economisti del mondo ..)

        Quelle previsioni le hanno fatte “anche” gli operatori del “mercato”…infatti ne sono stati anche loro spiazzati.

        Il Sole 24 Ore..scrive : “…ALTRO MOTIVO PER CUI NON E’ DETTO CHE CON TRUMP IL DOLLARO SIA DESTINATO INESORABILMENTE A SVALUTARSI.(Sole 24 Ore )…ma lo scrive ex post non ex ante…(ex post tutti son bravi a fare considerazioni ) metto l’enfasi sul termine usato: “NON è DETTO”—->>> che vuol dire questo : il “trend” di pensiero , le previsioni sono per la svalutazione prossima del dollaro…ma non è detto.

        Il Trump…nei suoi comizi lo ha detto un giorno si e l’altro pure…che la Cina e l’Europa avevano rotto i C…con le svalutazioni..e che ci avrebbe messo rimedio—->>> deduzione logica (che infatti TUTTI più o meno hanno fatto ) : Trump quando sarà pienamente operativo svaluterà….anche perché se non ci sarà una svalutazione..sarà difficile..competere con altre realtà produttive a moneta svalutata rispetto al dollaro.

        guarda l’web ne è pieno di Trump che parla di moneta e svalutazione (LO DICE LUI )

        https://www.youtube.com/results?search_query=trump+devaluation

        Credo proprio che le “competenze tecniche” (che al Bagnai ovviamente non mancano..) c’entrano poco o niente.

        Se dovessimo ragionare in questi termini: beh il fior di economisti (criminali perchè sostanzialmente neoliberisti ) del FONDO MONETARIO INTERNAZIONALE..dovrebbero esser rispediti tutti in 1° ragioneria..NON NE HANNO MAI AZZECCATA UNA ..purtroppo facendo soffrire milioni di persone (es. Grecia docet )..ed hanno avuto pure la faccia tosta di ammetterlo candidamente.

        Il Bagnai..se proprio vogliamo metterla in questi termini..sin dal 2011 ha previsto piuttosto bene cio che poi è e sta succedendo…(parlo dell’euro etc etc ).

        Allora dillo: mi sta sul cazzo Bagani..(e questo è però un altro discorso ).

        TUTTI HANNO PREVISTO EX ANTE UN “TREND” DI SVALUTAZIONE

        oltretutto e almeno nel medio periodo e non nell’imediato breve..che va fatta una valutazione. E’ ancora presto (come giustamente hai detto pure tu )

        Infatti io son convinto che il dollaro sarà svalutato..

        Se vogliamo andare proprio a fondo: il Bagnai (come tutto il coro degli economisti )..non ha detto nulla di particolarmente errato dal punto di vista tecnico …a maggior ragione se la stessa valutazione e aspettativa la hanno avuta gli stessi “operatori” dei mercati (restando poi un po spiazzati ).

        Guarda che l’economia non è la fabbrica della divinazione perfetta …anzi….

        e Bagnai è “oggettivamente” un ottimo economista dal punto di vista della preparazione tecnica (e penso che lo abbia abbondantemente dimostrato nel corso di questi ultimi cinque anni ).Merito che gli vien riconosciuto anche dai suoi avversari :es Boldrin.

        ciauuuuu

        ps: e poi scusa…ma ..sbaglio o siamo a “soli” 10 giorni dal risultato elettorale….E’ TRUMP CHE HA PARLATO PER MESI DEL PROBLEMA DELLA SVALUTAZIONE INDOTTA ..AI DANNI DEGLI STATI UNITI.

        • opsoR scrive:

          Poi ci sono analisti..che escono dal coro (e magari azzeccano )

          esempio questo (e lo scrive il 5 maggio del 2016..cioè abbondantemente in anticipo ) :

          http://www.marketwatch.com/story/president-trump-could-make-the-dollar-rise-again-2016-05-05

          di cui evidenzio:

          —>>>One of those market watchers, Gregory Anderson, a currency strategist at BMO, made an intriguing case for why the dollar might strengthen with Trump in the White House.

          Anderson believes that the dollar could rise ….

          —->>And I think that Trump winning the election would prove to be [dollar] positive over the medium term for several reasons, although again—it’s complicated,” said Anderson.

          poi pero si afferma:

          —–>>>A stronger dollar would, in theory, be bad news for the stock market, as it would make it harder for U.S. exporters to price their goods and services competitively against international rivals. (Rospo: ecco vorrei sapere , appunto, come farà con un dollaro eventualmente “forte ” il Trump a far ripartire l’economia industriale statunitense ..come ha promesso..e quindi io credo che qualche sorta di svalutazione ci sarà…diversamente la ripresa industriale se la sogna..)

          e presto per far previsioni in un senso o nell’altro..: vedremo…

          bye

        • opsoR scrive:

          Qui un altra voce..il prestigioso (e bugiardo ) Economist..
          articolo del 2 novembre 2016

          http://www.economist.com/blogs/buttonwood/2016/11/currencies

          l’economist..si domanda se il dollaro andrà su o giu con una eventuale vittoria di Trump

          evidenzio:

          —->>But what about the dollar? The picture is far from clear.(….) A Trump victory would make international investors less confident about the direction of American economic policy. This in turn might lead to the Fed being less willing to tighten rates in December, another reason for the dollar to weaken.

          —–>>On the other hand, Mr Trump’s trade policies—tearing up NAFTA and threatening tariffs—would, if implemented have an adverse impact on many emerging markets. That is why the Mexican peso has been the most sensitive currency to his opinion poll rating. His other hints about downplaying America’s military alliances in Asia, and its role in NATO, would also hit EM currencies. Furthermore, one Trump policy—encouraging, or forcing, foreign multinationals to repatriate their overseas earnings—might eventually lead to dollar strength.

          —-
          —-

          Rospo: l’Economist ..6 giorni prima..ipotizza due possibili scenari : il primo porta al deprezzamento del dollaro e il secondo ad un apprezzamento..

          l’economist non ha una “certezza” tecnica descrive uno scenario post elezioni incerto ..alla luce di questo..le ipotesi del Bagnai..sono assimilabili a questi possibili scenari ipotizzati dall’economist ..infatti il Bagnai scrive:

          “..“….stiamo assistendo a un Nixon moment: gli Usa hanno bisogno di un dollaro più debole, e di inflazione. Uno shock politico è una possibile strategia per ottenere questo risultato….” (Bagnai)

          dico:

          —>> è vero che la situazione attuale è analoga a quella del periodo Nixon

          —-> è vero che gli USA hanno bisogno di un dollaro debole (vedasi video dei comizi di Trump quando parla di deindustrializzazione USA..e delle “carogne” svalutazioni di Cina e Europa che a suo dire spezzano le gambe all’economia USA )

          —>>Gli USA hanno un debito enorme ed è tecnicamente vero che l’inflazione riduce il valore reale del debito

          poi parla di una “possibile strategia ” come uno shock politico—->>> è un ipotesi…”potrebbe essere “…uno scenario non certo ma possibile ESATTAMENTE come quelli esposti dall’Economist

          Se non si realizza (ma son passati 10 giorni )…non è mica detto che cio che ha ipotizzato il Bagnai sia tecnicamente non valido: l’analisi tra gli scenari possibili è corretta…che si realizzi effettivamente o meno…ma è corretta.

          • Elias scrive:

            Ma come fa a essere corretta una ipotesi che sostiene che Trump sia la stessa cosa della Clinton e che per di più nel a ambio della guardia si siano passati le consegne (testuale).
            Trump è il risultato di un colpo di stato morbido da parte di settori del Deep State USA che si sono ribellati all’egemonia delle élite internazionaliste, quelle dei neocon.
            Sondue fronti in una guerra che è solo all’inizio, altro che cambio della guardia con passaggio delle consegne.
            Per di più Steve Pieczenik, il consulente per il caso Moro inviato da Carter su richiesta di Cossiga – che, prego notare, PRIMA delle elezioni aveva annunciato in un video questo golpe all’interno dello stato americano – ha detto dopo la vittoria di Trump che non ci dobranno essere più false flag ossia traducendo: “Se cercate di metterci i bastoni fra le ruote riveliamo chi era dietro il 9/11″.

            Nel frattempo la Yellen assicura che rialzerà i tassi e quindi il dollaro continua a salire nonostante le previsioni del professorino.

            PS: è un po’scorretto accusare di antipatia personale chi esprime una critica. Non “ce l’ho” con Bagnai, mi limito a osservare che è molto approssimativo e che dal punto di vista politico, quello che veramente conta, ha sempre detto moltissime sciocchezze prima fra tutte l’idea semplicemente ridicola di mettere in atto il corralito in Italia.
            Uno, uscire dall’euro non è uguale al semplice abbandono di un peg come per l’Argentina e due, siamo il paese con il risprmio privato più ricco di Europa: prova a chiudere venerdì sera l’accesso ai conti bancari e lunedì mattina ti ritrovi con la rivoluzione, quella vera, per le strade di tutta Italia.

            • opsoRRospo scrive:

              Verissimo quello che dici sul “colpo di stato morbido ” in USA e di Steve Steve Pieczenik (secondo me questo è il portavoce ufficiale degli autori del cosiddetto “colpo di stato morbido”

              Lo Steve Pieczenik ha proprio adesso rilasciato un altro video ove suggerisce gli “ideali” nomi per la squadra di Trump

              https://www.youtube.com/watch?v=UuwRJYa1S2E

              Roger Stone..l’ex consigliere di Nixon..ed attualmente uno dei consiglieri più vicini a Trump…in una discussione di avanti ieri..al fargli presente i comunicati di Pieczenik…commentava in senso positivo (ho poi interrotto la visione ..non conosco gli ulteriori commenti.) ..ci deve essere stato (e avrà sviluppi futuri ) un bel terremoto all’interno di certe istituzioni americane…

              Ho notato pero che i comunicati del Pieczenick..che dovrebbero far discutere..vengono praticamente ignorati dai mass media main stream (New York Times , Cnn, Fox News , Washington Post ..)..

              • opsoRRospo scrive:

                Da notare che il Roger Stone..da un paio di mesi in qua è stato escluso dai dibattiti della Cnn e altri ove precedentemente veniva invitato spesso: si sono inveleniti o meglio…la Clinton e chi ci sta dietro da ordini e i mass media ubbidiscono ..;-)

                ma è finita anche per loro: gli americani in massa…forse per la prima volta..non credono più alla loro informazione taroccata.

                Non per nulla si è triplicata l’audience di certa informazione alternativa bollata dispregiativamente come di serie C e “complottista “.

                La Clinton è andata di nervi e si è scagliata pubblicamente contro Alex Jones..

                https://www.youtube.com/watch?v=2cfEW9av2XU

                risultato ? è stata una cassa di risonanza micidiale: alex jones è passato da un audience di 22 milioni a settimana ..a 30 milioni e passa.

                Drudge Report poi ha surclassato di gran lunga il New York Times

              • Elias scrive:

                Ma lo sai che anch’io ho notato che i siti spazzatura se impari a leggerli come si deve qualcosa di serio ogni tanto la dicono?

                Per esempio prendi questa autentica pattumiera di stronzate

                http://www.whatdoesitmean.com/index2006.htm

                E però a posteriori tanto stronzate potrebbero non essere (potrebbero, non ne sono sicuro) se a febbraio 2016, ossia ben otto mesi fa, pubblicavano questo

                http://www.whatdoesitmean.com/index2006.htm

                Se poi ipotizziamo che Steve Pieczenik sia la voce dei golpisti americani e che abbia scelto per questo di lavorare con Alex Jones forse, in qualche caso, i siti spazzatura potrebbero essere dei veicoli tramite i quali si mandano messaggi trasversali.

                Non ne sono sicuro però mi è venuto il dubbio.

    6. learco scrive:

      L’Europa va incontro ad una serie di delicatissimi appuntamenti elettorali, dove il nuovo inquilino della Casa Bianca, il candidato che ha sdoganato su scala mondiale “i populisti”, non eserciterà più nessuna azione frenante sulle forze centrifughe dell’Unione Europea.
      Supponiamo di rivivere un momento simile alla crisi greca dell’estate 2015: davvero qualcuno crede che Trump farà pressione sulla Germania per tenere nell’eurozona questo o quel membro?
      Davvero qualcuno crede che il prossimo presidente degli Stati Uniti si opporrà all’uscita di un Paese dall’Unione Europea, dopo essersi consultato con Nigel Farage? Decisamente, no.
      Non c’è più nessun Barack Obama od Hillary Clinton ad affrontare l’imminente calendario infuocato per l’Europa.

      http://federicodezzani.altervista.org/unione-europea-sui-trampoli-gli-ultimi-caotici-folli-mesi-bruxelles-iniziati/

      • opsoRRospo scrive:

        Quel sito che hai linkato che non conoscevo …me lo son frugato tutto…caspita è bravino quel Dezzani..bella la grafica , ed il contenuto ed il modo come espone…veramente bravo.

        Il Trump ha invitato il Farage per un colloquio …Farage che comunque ha parteipato in divese tappe ai comizi di Trump…ora Trump non so in che ruolo pare gli voglia dare uno speciale incarico. Inoltre ha fissato un incontro con la Theresa May

        non credo che sia “un caso”…è un chiaro segnale che il Trump sta dando a “lor signori” dell’UE..da che parte sta.

        Spero e credo che stavolta sia veramente l’inizio della fine per l’UE/Euro….senza il sostegno degli USA .passerà tempo ancora…ma poi secondo me si sfalderà..(spero..)

        C’è anche la possibilità che si sfaldi l’ombrello NATO…o che venga mutata la struttura e la funzione della NATO. Anche se questo è un problema particolarmente delicato—->>> o l’Europa trova un modello difensivo idoneo..o dobbiamo fortemente armarci come singole nazioni…perché comunque l’Europa come macroarea geografica non puo stare sguarnita…intendo dire che noi singoli stati dovremo dotarci di un discreto potenziale nucleare (che lo si vada a dire a quei “babbei” di sinistra finti e ottusi pacifisti ideologici…;-)

    7. Elias scrive:

      Ops…mi hanno censurato un post in cui segnalavo un certo sito
      Strano

      • Rospo scrive:

        Elias, no non è censura …non so perché..ma sia qui che in altri blog..spesso il sistema non prende il link…invio il link ..e non appare.E’ il sistema: lo fa in automatico (ma non è censura )

        • Elias scrive:

          Ok, avevo pensato male.

        • Elias scrive:

          Ci riprovo.

          Guardate che strano articolo è apparso il 28-2-2016 su un certo sito spazzatura di complottisti sfrenati

          http://www.whatdoesitmean.com/index2006.htm

          E insomma…retrospettivamente…

          ps: il resto del sito è un cumulo di scemenze ma a leggerla oggi questa notizia fa effetto

        • opsoR scrive:

          Ne ho letto circa la metà del primo articolo …e poi lo ho mollato —>> come si suol dire “…’gna faccio..”…Donald Trump,massoni, Mazzini , mafia,Chris Christie, Albert Pike etc etc…è un guazzabuglio.

          Chris Christie poi…è stato silurato da Donald Trump perché glielo ha chiesto il marito della figlia Ivanka …cioè Jared Kushner ..perché quando era giudice Chris Christie gli condannò il padre Charles Kushner per un bel po di reati..a due anni di cui se non erro un anno fatto scontare in carcere.

          Comunque da parte di Jared Kushner (pare molto influente e ascoltato da Donald Trump ) ..c’è un lato tutto da decifrare…(Charles Kushner pare sia un gran mascalzone )

          Non risulta comunque nessuna affiliazione di Donald Trump a nessuna società segreta…ne ci sia mai stata partecipazione a riunioni tipo : Bilderberg, Trilateral, affiliazione a organismi tipo il famoso Counsel of Foreign Relation (CFR) ..che pare sia il vero potere americano che “detta l’agenda”…

          C’è il Gioele Magaldi che comunque dice che il Donald sia stato supportato dalla Massoneria Progressista….ma io a cio che dice il Magaldi non so se crederci o sino a che punto crederci.

          http://www.byoblu.com/post/2016/11/11/dietro-a-donald-trump-le-trame-della-massoneria-progressista.aspx

          ho letto l’articolo senza visionare il video..non so che dice il Magaldi…parla della massoneria progressista pro Trump in contrapposizione alla Massoneria Reazionaria .

          Ma sbaglio ma prima delle elezioni non diceva che il Movimento Roosvelt…era per la “moderata” Clinton e che il Trump era un pazzo “borderline” ??? (almeno cosi avevo letto )

          contrordine “fratelli”…ahahahhah

          • opsoR scrive:

            Comunque da parte di Jared Kushner (pare molto influente e ascoltato da Donald Trump ) ..c’è un lato tutto da decifrare…(Charles Kushner pare sia un gran mascalzone ) (Cit. opsoR)

            —–
            —–

            interessante a proposito questo articolo di Maurizio Blondet

            • opsoR scrive:

              ecco…mo è a me che non mi posta il link

              • opsoR scrive:

                andare da www . maurizioblondet . it

                e cercare l’articolo intitolato : –>” La casa bianca : dai neocon al palazzinaro kosher ”

                ps : c’è anche un articolo interessante su Steve Pieczinik

              • opsoR scrive:

                Comunque il Magaldi dice che invece Donald Trump è facente parte della massoneria ( nei blog americani da me prima menzionati in precedenza (infowors, Dradge Report,Breibart , Michael Rivero, Savage Nation , Mark Dice etc etc che son seguitissimi negli Stati Uniti ..dicono esattamente il contrario: che la caratteristica “particolare” del Trump è di non appartenere a nessuna massoneria o società segreta per cui un problema in quanto non manovrabile ).

                chi dice il vero ? boh…..

                a me personalmente è il background della famiglia ebraica del genero Jared Kushner che lascia perplesso…(ai Kushner è proprio difficile pensare che sia estranea la massoneria ebraica )

              • Elias scrive:

                Quel sito l’ho linkato solo per curiosità, per la rispondenza con quello di Pieczenik.

                Mo’ relax per un po’.
                Aspettiamo di vedere che combina quando va veramente al governo.
                Certo che il quattro c’è il referendum e l’Austria…

                Se azzecchiamo l’ambo mi sa che sarà un dicembre particolarmente caldo.

    8. Elias scrive:

      No quello che volevo dire…

      La campagna di Trump, sotto suggerimento di Bannon, si è centrata fortemente sui siti complottisti.
      Allora magari qualche polpettina di benvenuto gliela hanno data davvero.
      Gli somministrano qualche notizia a sensazione ma non compromettente e in questo modo conquistano tutto quell’elettorato di gente povera o poco istruita o con problemi esistenziali per la quale il MSM invece ostenta così tanto disprezzo e superiorità.

      Non so se mi ho spiegato…

      Oh, è bastata una serata a spulciare in mezzo a quella roba e sono diventato sgrammaticato come un redneck.

      Gli snowflake invece li avrei chiamati flatpussy.

    9. roberto scrive:

      E’ bello vedere quanto entusiasmo abbia scatenato l’elezione di Trump. I trucchi del potere funzionano sempre e su tifoserie genetiche come quella italica funzionano ancora meglio. Mi spiace deludervi, cari amici, ma gli States hanno solo cambiato il musicista ma non la musica. Non cambierà nulla. E’ stata solo una squallida sceneggiata Hollywoodiana. Noto anche come l’esperienza, sugli animi dei tifosi, non serva a nulla. Io ricordo bene le grandi aspettative che suscitò l’elezione del nero Obama, talmente grandi da fargli attribuire in anticipo il Nobel per la pace. Ora sappiamo che detto premio gli andrebbe ritirato e sostituito con quello per i crimini contro l’umanità.

    10. Sonorobbertocarlino scrive:

      Nomine di Trump un po’ così e cosà, diciamo la verità…

      • opsoR scrive:

        cosi cosà ??? magari fosse—->>> i peggiori serpenti a sonagli …e se il buon giorno si vede dal mattino….in prospettiva la vedo malino…

    11. opsoR scrive:

      Siamo punto e a capo: pare che il Trump già dall’inizio si stia circondando della peggior gentaglia…..

    12. Giannetto scrive:

      Trump sta sgonfiando l’aggressività e moderando i toni.Sta entrando nel ruolo istituzionale di presidente. E ancora presto, ma forse chi lo ha definito un pazzo dovrà ricredersi. Appena concluse le elezioni ha cambiato subito atteggiamento diventando più silenzioso e prudente: non male.

      http://www.corriere.it/elezioni-presidenziali-usa-2016/notizie/trump-mio-genero-fara-pace-intervista-new-york-times-66118c6a-b0f8-11e6-b55d-c69c2623ee72.shtml

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    • Chi è il moralista

      Francesco Maria Toscano, nato a Gioia Tauro il 28/05/1979 è giornalista pubblicista e avvocato. Ha scritto per Luigi Pellegrini Editore il saggio storico politico "Capolinea". Ha collaborato con la "Gazzetta del Sud" ed è opinionista politico per la trasmissione televisiva "Perfidia" in onda su Telespazio Calabria.

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