Le prime parole rilasciate dal nuovo presidente Trump a due importanti quotidiani europei (“il tedesco “Bild” e il britannico “Times”) sono oltremodo incoraggianti. Dopo anni farciti da una retorica e una ipocrisia disgustosa, fatta di “sacrifici indispensabili” e “difesa del sogno comunitario”, finalmente arriva sulla scena internazionale qualcuno che osa dire la verità. Cosa ha detto Trump? Cose ovvie e comprese da tutti che, però, “nell’era dell’inganno universale”, diventano “rivoluzionarie”. I nuovi farisei, con Merkel e Hollande in testa, cominciano a stracciarsi le vesti, intravedendo in prospettiva il rapido crollo dell’equilibrio infame e disumano che regola oggi i rapporti di forza in Occidente. Equilibrio che, sia detto per inciso, essi stessi hanno creato e difeso, su delega di poteri finanziari apolidi e avidi, specializzatisi nel succhiare il sangue al ceto medio grazie al sostegno complice di media “mainstream” imbevuti del pensiero di Goebbels. L’attuale globalizzazione, che forse sarebbe meglio chiamare “nazismo tecnocratico”, si regge su un paio di imprescindibili pilastri: 1) il bellicismo, usato con disinvoltura per convertire tutte le nazioni alle “bellezze” della “democrazia liberale” e del “libero mercato”; 2) l’austerità economica, per fiaccare la residua capacità di resistenza di popoli abituati al benessere da rendere mansueti per mezzo della diffusione di povertà e miseria. Queste due coordinate sono state di fatto sbriciolate dal nuovo inquilino della Casa Bianca: “La Nato è obsoleta”, ha detto Trump, minando così alla radice la legittimità del principale strumento di oppressione utilizzato dalle élite del denaro per mezzo di politici camerieri. E ancora: “La Ue è solo uno strumento di dominio utilizzato dalla Germania per sottomettere le altre nazioni”. Bingo! Come si fa a non esultare di fronte alla meravigliosa sintesi offerta in politica estera da “The Donald”? Da anni pochi isolati commentatori denunciano in rete il “neonazismo tedesco” riemerso sotto un paravento furbescamente economicistico. In realtà dietro l’ossessione dei tedeschi per il “rigore nei conti” si nasconde chiaramente una sadica volontà di sterminio, irrimediabilmente mossa dal desiderio di completare l’Olocausto hitleriano con altri mezzi e più innovativi mezzi. Come si spiega altrimenti la pervicacia con la quale, ancora oggi, i vari Moscovici e Juncker chiedono ad un’Italia affamata e stremata ulteriori “manovre correttive”? Questi burocrati europei non possono fermarsi, animati da un fuoco demoniaco e infernale proveranno fino alla fine a ridurre l’Europa intera alla stregua di una immensa “favelas” abitata da genti disperate e abbrutite. Che fare? Intanto non perdere la capacità di opporsi, di fare massa critica contro un “sistema” fortunatamente agonizzante. In secondo luogo bisogna ora vigilare con maggiore attenzione, affinché nuovi predatori non prendano il posto degli attuali oligarchi. Per questo è importante riscoprire l’importanza della partecipazione dal basso, ricostruendo un tessuto partitico ora pressoché inesistente. Per realizzare il mondo indegno di oggi, i nazisti tecnocratici hanno dovuto annientare i partiti storici, riducendo all’inverosimile il numero dei soggetti politicamente attivi. Lamentarsi non serve, bisogna agire! Il 25 marzo, a Gioia Tauro, insieme ad amici animati dalle migliori intenzioni, fonderemo il partito “Italia Unita” (clicca per leggere), avanguardia di un processo rigenerativo che, partendo dal profondo sud, mira ad espandersi nell’intero territorio nazionale. Tutti possono liberamente concorrere al successo di una iniziativa che viaggia forte della chiarezza delle sue idee e delle sue proposte, plasticamente elencate all’interno della “Carta dei Valori e degli Obiettivi”. Non abbiamo nessuna pretesa di natura “esclusivistica”, sperando al contrario di poter incontrare nel nostro cammino altre associazioni, composte da tanti uomini e tante donne non più disposti ad accettare in silenzio i soprusi perpetrati impunemente da un sistema criminale fondato sul privilegio e sull’inganno.
Francesco Maria Toscano
17/01/2017
P.s. Visita la nostra pagina facebook https://www.facebook.com/ItaliaUnita.rivoluzioneculturale/?ref=ts&fref=ts
Per maggiori informazioni scrivi a f.toscano79@libero.it
Prossimi appuntamenti targati “Italia Unita” in programma:
20 Gennaio presentazione a Gioia Tauro del libro “Il Golpe Inglese” alla presenza dell’autore Giovanni Fasanella
3 Febbraio, lectio magistralis del filosofo Diego Fusaro sul tema “globalizzazione e nuovo feudalesimo”
17 Febbraio, presentazione del libro “Servizi Segreti” alla presenza dell’autore generale Mario Mori
Se vi state muovendo sul serio sono contento e vi seguo.
Il nome del movimento è ottimo ma il logo è brutto e sbrigativo.
Troppo bianco e levate quei segni scarabocchiati, ci vuole un qualcosa che sia moderno ma più solido e più chiaramente evocativo.
Alcune proposte interessanti per uscire dalla nostra condizione di schiavitù nei confronti delle oligarchie finanziarie e dell’UE:
https://albertomicalizzi1.wordpress.com/2017/01/13/costruire-la-sovranita-parte-12/
Deluso da M5S potreste essere l ultima chance per l Italia.
Ps quanto costa il tesseramento?
Il 17 febbraio dove, a Gioia Tauro?
Dicevo degli sbaffetti verde e rosso del logo che non vanno.
Mi sono ricordato dove li avevo visti uguali identici.
Nei certificati di eccellenza italiana di ristoranti e friggitorie.
Qui ad esempio
http://www.reartulecce.it/wp-content/uploads/2015/09/certificato3-e1442688155732-700×550.jpg
https://www.youtube.com/watch?v=dlcEpQv9AhE
https://www.nytimes.com/2017/02/03/business/dealbook/trump-congress-financial-regulations.html?emc=edit_th_20170204&nl=todaysheadlines&nlid=66027696