La situazione economica e sociale, in Italia come altrove, non migliora affatto. E non potrebbe essere altrimenti, considerate le scellerate politiche recessive che le élite continentali, su mandato delle massoneria globalista, continuano impunemente ad imporre ai popoli. Il dato vero che emerge da una lettura serena della realtà ci impone di prendere coscienza di come il concetto stesso di “sovranità popolare” sia oramai svuotato di senso e di contenuto, paralizzato da un cordone sanitario abilmente costruito da media usati come armi nella disponibilità di un manipolo di feroci e potentissimi capitalisti finanziari. I media costruiscono in vitro burattini compiacenti, presentati al popolo quali veri difensori di istanze nobili, baluardi posti a difesa del dilagare del populismo. In Francia per esempio Emmanuel Macron, insignificante banchiere già al soldo della dinastia Rothschild nonché fallimentare ministro dell’Economia nel gabinetto (gabinetto è il termine più appropriato) Valls, viene quotidianamente dipinto come una specie di “madonna pellegrina”, formidabile e fulgido esempio di politico “illuminato e responsabile”. A ruota tutti i giornali occidentali, compreso il nostro Corriere della Sera, si prodigano in ridicole e continue serenate in lode di questo presunto “enfant prodige” destinato a dissolvere l’incubo Marine Le Pen. I media dei padroni sperano di creare un “effetto domino”, di far convergere cioè in questo modo consensi verso un candidato che, per quanto mediocre e indigesto, si pone sul palcoscenico pubblico accompagnato dall’aura del vincitore designato. Non hanno capito nulla. Queste furbizie da peracottari potevano funzionare nei tempi passati, quando la credibilità dei giornali non era ancora finita sotto i tacchi, sommersa da una miriade di “fake news” veicolate senza ritegno nel tempo (“l’austerità promuove la crescita” e “le guerre promuovono la democrazia” su tutte) da troppi “prestigiosi” pensatori con la penna. Oggi, per fortuna, le lodi dei corifei mascherati da giornalisti sortiscono quasi sempre l’effetto contrario: come dimostra il caso Hillary Clinton, i candidati sostenuti dall’establishment finiscono puntualmente per essere battuti nelle urne. Segno che i cittadini hanno oramai imparato a smascherare i trucchi e a neutralizzare le ricorrenti manipolazioni partorite da un sistema nel suo complesso luciferino. Il problema però è un altro. I candidati eletti democraticamente dal popolo in spregio delle diaboliche élite mondialiste non hanno poi quasi mai vita facile. Lo “stato profondo”, quello governato senza soluzione di continuità da massonerie potenti che infiltrano il mondo della burocrazia, degli apparati e dei servizi segreti, non si arrende tanto facilmente. Prendete il caso Trump, nuovo presidente americano desideroso di ribaltare le fallimentari politiche adottate dai suoi predecessori. La volontà di ristabilire rapporti cordiali e rispettosi con la Russia di Putin ha liberato gli “animal spirits” dei soliti incappucciati, pronti a dichiarare una guerra mortale al nuovo inquilino della Casa Bianca costretto in parte ad abbozzare e a “normalizzarsi”. In economia poi, ogni manovra volta a migliorare la condizione dei ceti meno abbienti viene subito demonizzata dal sistema, preciso nel dipingere i tentativi di redistribuire equamente la ricchezza alla stregua di “sterile propaganda elettorale che mette a rischio la tenuta dei conti”. Quando però i banchieri centrali, da Draghi a Yellen, immettono nel circuito finanziario una liquidità senza limiti per supportare le speculazioni usuraie dei grandi magnati, gli stessi giornali scrivono che “grazie alla generosità di Draghi l’Europa è salva e la crisi è superata”. E poi saremmo noi, poveri blogger presenti in rete, quelli che fabbricano “fake news”? Ma fateci il piacere…
P.s. il 25 marzo si terrà a Gioia Tauro il primo congresso del costituendo partito “Italia Unita” (leggi la carta dei Valori e degli Obiettivi pubblicati su questo sito). Per informazioni mandare una mail a f.toscano79@libero.it.
Francesco Maria Toscano
2/03/2017
E’ la cabala del deep state americano di Obama e Clinton a diffondere le fake news.