Dopo un risultato balordo come quello venuto fuori dal primo turno delle elezioni francesi affiorano automaticamente molti interrogativi, alcuni dei quali necessariamente cupi. Ad esempio: ha senso combattere una battaglia titanica per aprire gli occhi a masse disabituate al pensiero critico? Non è il caso di prendere atto che il “sistema” è troppo più forte e arrendersi all’evidenza? Sono domande legittime che, seppur a fatica, vanno respinte. Di sicuro è frustrante sostenere le ragioni dei tanti “oppressi” dalle malefiche élite e poi scoprire che gli “oppressi” nelle urne votano per Macron, burattino costruito dai padroni per essere usato come un bastone ferrato proprio sulla carne viva dei non garantiti. Ma così è se vi pare direbbe Pirandello. E quindi che facciamo? Archiviata la tentazione di ritirarsi in Tibet per almeno sette anni, non resta altro da fare se non ricominciare, continuando a demistificare con pazienza gli strumenti subdoli usati da chi comanda per manipolare le folle. Allora, cerchiamo di capire come mai un pupazzo come Macron, già banchiere Rothschild (nota dinastia di usurai) e ministro dell’economia nel governo farsesco di Hollande, abbia potuto ottenere un simile successo. Di sicuro Macron non ha raccolto consenso grazie alla sua- praticamente inesistente- verve oratoria. Tutti quelli che hanno ascoltato il suo discorso di ieri sera sono rimasti sbalorditi dalla pochezza e dalla mediocrità di un uomo che leggeva pateticamente un foglietto ripetendo banalità a ripetizione. Il programma di Macron sembra scritto da “Catalano”, personaggio reso famoso dall’indimenticabile programma “Indietro Tutta” che regalava puntualmente perle di saggezza ( del tipo: “essere ricchi ed avere un lavoro è meglio che essere poveri e disoccupati”). Eppure Macron ha vinto e si appresta con ogni probabilità a diventare presidente dopo il ballottaggio del 7 maggio. Perché? Perché le élite hanno due cose che spesso mancano alle masse: la malizia nel manipolare scientificamente e la forza mediatica per veicolare con potenza le manipolazioni prima partorite in provetta. I francesi, come quasi tutti i popoli europei, stanno male. La disoccupazione aumenta, le disuguaglianze esplodono e le nuove generazioni sono praticamente perdute sul nascere. Questi risultati non sono affatto il risultato di una “crisi imprevedibile”, ma la naturale conseguenza di una lucida strategia politica che ha visto una oligarchia sanguinaria e minoritaria dichiarare guerra (con successo) contro una maggioranza inebetita e smarrita. Questo progetto infame, elaborato dai vertici del mondialismo massonico, porta in Francia il volto di Jacques Attali. Attali è considerato uno dei padri del luminoso “progetto europeista” (“dai frutti li riconoscerete” dice il Vangelo), famoso per avere spiegato con una certa apprezzabile franchezza che “l’euro non è stato costruito per fare felice la plebaglia europea” (clicca per leggere). E Attali rivendica oggi con un ghigno di soddisfazione di avere tirato fuori dal cilindro Macron (clicca per leggere), votato proprio da una larga parte di quella “plebaglia” che- sull’esempio di Cetto La Qualunque- “prima vota e poi riflette”. Per chi poi, come San Tommaso, avesse bisogno di ulteriori prove per approfondire il profilo di Macron, è utile dare un’occhiata ai consulenti economici selezionati dal leader di “En Marche”, oggi portati in trionfo dal noto “democratico con la penna” Federico Fubini, autore di un pezzo pubblicato a pagina 8 sul Corriere della Sera che somiglia più a una “minaccia” che a un resoconto (clicca per guardare). I “guru” di Macron sono quindi tipini alla Sylvie Goulard, autrice insieme a Mario Monti (non è un omonimo: è lui) di un “imperdibile” libro sull’Europa (“La democrazia in Europa, guardare lontano”) e Shahin Vallèe già braccio destro dell’ex presidente del consiglio europeo Van Rompuy. La “plebaglia europea” è avvisata.
Francesco Maria Toscano
24/04/2017
Proprio così, caro Toscano! E’ tutto inutile. Il sistema è davvero troppo forte e non possiamo non ammirare la preparazione e l’intelligenza degli illuminati. Ne sanno una più del diavolo, conoscono alla perfezione le dinamiche psicologiche delle masse e dei singoli. Forse, caro Toscano, il problema non sono loro bensì il popolo bue, becero e semianalfabeta.
Perché Italia Unita non partecipa alla Confederazione per la Liberazione Nazionale (CLN, non molto originale come nome) a cui aderiscono molti movimenti sovranisti ?
http://confederazioneliberazionenazionale.blogspot.it/
Siamo pronti a dialogare e fare squadra con tutti
Ho sentito parlare la Le Pen e poi Macron.
La differenza era impressionante.
La gente però voterà Macron e non ci si può fare niente,.,
Mah…che dire…tutto giusto…è che questo blog si è fregato per la frequentazione con quel magliaro del gran maestro dell’ordine dei miei stivali…peccato…
Noi plebei siamo destinati ad estinguerci secondo la Cabaka Massonica.