E’ difficile oggi dirsi “cattolico” nel momento in cui la chiesa è guidata da un uomo come Papa Francesco. A parte la capacità un po’ “populista” di presentarsi mediaticamente con il fascino della rockstar, l’attuale successore di Pietro sembra poco incline a declinare in profondità il messaggio più profondo contenuto nel Vangelo. Al contrario Papa Francesco, anziché sfidare il mondo per tutelare i deboli e gli oppressi, fa di tutto per “scandalizzare” la comunità cristiana, smarrita di fronte ai salamelecchi riservati dal Santo Padre alla cancelliera tedesca Angela Merkel, quint’essenza del male e personificazione di un messaggio radicalmente anticristiano e antievangelico. Prima di Merkel, il successore di Papa Ratzinger era riuscito ad esprimere apprezzamento perfino per Giorgio Napolitano e Emma Bonino (clicca per leggere). Anche interpretando le parole di Cristo solo sotto il profilo laico, mettendone cioè in risalto lo straordinario messaggio morale e filosofico, non può non notarsi la siderale distanza che separa l’agire di questo Papa rispetto alle basilari linee guida che tengono in piedi la cristianità. Una premessa. Sono addivenuto a queste conclusioni con profondo dolore, dal momento che sono e mi dichiaro “cristiano” nel senso pieno del termine, convinto cioè della autenticità del messaggio di Cristo, Dio fattosi uomo per redimere l’umanità. La saldezza del mio convincimento circa la reale esistenza di un Dio “padre e persona” si rinnova sempre nel leggere qualche passo del Vangelo, vetta sublime e irraggiungibile che sprigiona una luce- piena di amore, carità e bontà- che sa d’infinito. Non pretendo di insegnare al Papa il suo mestiere, ci mancherebbe altro, e dentro di me spero prima o poi di maturare una versione delle cose in grado di farmi vedere e metabolizzare una interpretazione diversa di quegli stessi eventi che appaiono ora ai miei occhi tristi e inspiegabili. Oggi vedo infatti trionfare l’ipocrisia più sfacciata in Vaticano, a causa del comportamento ambiguo di un Papa “venuto da lontano” che riesce ad esprimere “comprensione” per i poveri baciando contestualmente la mano dei carnefici che quei poveri, per pura malvagità, li umiliano e li distruggono. Perché il Papa, sorridente e felice nel farsi vedere con Angela Merkel, non prova invece a compenetrare il dolore di chi, in Grecia e altrove, si è suicidato perché mandato sul lastrico dalle politiche infami imposte dai tedeschi? Perché il Papa non prova a prendere su di sé il dolore del pensionato gettato in miseria, del malato lasciato morire senza cure, del lavoratore disoccupato, del padre che non ha i soldi per comprare il necessario ad un figlio? Fare questo, e lo dico con umiltà, non sarebbe più coerente con la portata della missione cristiana di quanto non lo sia farsi mondanamente fotografare in compagnia di chi quel dolore, per superbia e cattiveria, ogni giorno alimenta? E non pensi il Papa di poter scindere il suo ruolo “politico”, di capo di Stato che deve diplomaticamente accogliere tutti, da quello “spirituale” che gli impone di non abdicare, sempre e di fronte a chiunque, dai principi non negoziabili. Questa Europa carica di odi e incomprensioni è frutto del fallimento delle sue classi dirigenti, incapaci di parlare tanto al corpo quanto alle anime di una umanità smarrita e dolente. Angela Merkel è una specie di versione moderna di Erode Antipa, terribile e dissimulata espressione di un potere feroce e demoniaco. Per riconoscere e denunziare la arti perverse di simili personaggi, bravissimi nel comportarsi come lupi travestiti da agnelli, gli studi e le analisi da sole non bastano. C’è bisogno cioè di volgere lo sguardo verso una dimensione metafisica dell’esistenza, che protegga e infonda coraggio nel divampare della battaglia. Quel coraggio che dimostrarono i grandi martiri cristiani dell’antichità e che, evidentemente, manca a Papa Francesco.
P.s. In compenso la Chiesa di oggi sembra avere maturato una più vera sensibilità antimafia e di questo bisogna rendere merito al Santo Padre
Francesco Maria Toscano
18/06/2017
Sono completamente d’accordo.
Le immagini del “broncio” bergogliano nell’incontro con Trump, contrapposte a quelle dei sorrisi con la kapò Angela Dorothea Kasner, la dicono lunga sul vero sentiment del nostro Francis, primo (e spero ultimo) Papa Cia-friendly della storia.
Tu possiedi gli strumenti per acquisire e analizzare qualche dato in più sulle assonanze tra il gesuita Bergoglio e l’arroccamento democrat-liberal Usa, a sua volta espressione della solita finanza “cosmopolita”, che con i gesuiti qualche rapporto pare averlo…
Ti va di approfondire con uno dei tuoi sempre efficaci articoli?
P.S.
Chiedo scusa per gli inglesismi volutamente legnosi. Ah, bei tempi quando si studiava il francese… avendo già come madre la lingua di Dante.
D’accordo su Francesco ma l’alerrnativa cristiana quale sarebbe, quelli che la pensano come Blondet?
No grazie.
Altri?
Non ne vedo. Esiste un vescovo o anche solo un prete che prenda posizione contro la UE?
Non mi pare.
Una religione che mi sembra finita, senza niente più da dire almeno al popolo.
(cit.)
“P.s. In compenso la Chiesa di oggi sembra avere maturato una più vera sensibilità antimafia e di questo bisogna rendere merito al Santo Padre”
Non sia mai che qualcuno possa prendere sul serio tanta coraggiosa protesta (accompagnata dall’augurio di essere in errore): che v’è il dubbio che il Santo Padre, nella sua “infallibilità”, possa aver ragione, “guardi lontano”, e venga quindi il giorno felice in cui le Sue azioni, oggi discutibili, appaiano, nella luce della Verità, buone e giuste. D’altronde, il Vicario di Cristo, colui che lega e scioglie in terra sicché in Cielo avvenga altrettanto, non può sbagliare o costringerebbe l’Alto Referente ad un intervento correttivo che non si è mai visto, negli ultimi 1984 anni (bizzarra coincidenza del calendario). Affermare che la Chiesa (la struttura “commerciale”, perché la “Chiesa”, quella vera, quella fatta dalle Anime, per lo più non se la passa bene nonostante coscienze assai più limpide di quelle in Vaticano) sia banalmente una holding che opera sui mercati e appoggia o contrasta in funzione di interessi economici e politici al pari di una qualsiasi altra multinazionale e che il Vangelo non sia che un “brand” da sfoggiare quando conviene di fronte ai disperati (materiali, culturali o morali che siano), questo un “cattolico” non può affermarlo. Può sussurrare il sospetto che qualcosa non torni, ma non imporre la sua coscienza contro la volontà criminale. Non so se siano infine giunti davvero gli “ultimi giorni”, qualcuno in Israele sembra contarci, e loro ne sanno sicuramente più di noi riguardo quel dio, tuttavia non posso esimermi dal constatare che raramente si è assistito ad un decadimento culturale e morale di tale portata che investe tutta la società umana, non certo solo le sue chiese. Ma se Armageddon deve essere, liberiamoci almeno dalle ipocrisie dell’opportunismo: si taccia o si affermi qualcosa di concreto e definito. Non è più tempo di dubbi.
Purtroppo i traffici di ogni tipo del Vaticano sono di solito imperscrutabili. Hanno una esperienza di 2000 anni, sono indubbiamnete bravi. Bergoglio è un personaggio pericolosissimo, pienamente funzionale ai poteri forti. Si è fatto valere e notare in Argentina.
Leggendo attentamente il Messaggio di Cristo ho notato che il Suo insegnamento non ha nulla a che vedere con la regligione cattolica. La chiesa ha abusato e abusa del nome di Cristo per mantenere il proprio potere, fin dall’inizio in cui nel terzo secolo si è trasformato il Cristianesimo originario nella religione di Stato, con i propri riti/culti e dogmi aggiunti nei secoli successivi che non hanno nulla a che vedere con Cristo ma con il paganesimo appunto in voga a Roma fino al terzo secolo.
Scusate se non è proprio “a tema” questa mia piccola riflessione, mi sono agganciato alla parte che faceva riferimento al contenuto del Vangelo.
“Non chiamate nessuno padre, perché uno solo è il vostro Padre, nei cieli. E non chiamate nessuno maestro perché solo uno è il vostro Maestro, il Cristo”
Su Bergoglio si è creato un mito negativo alimentato dai tradizionalisti (a cui danno voce giornalisti come Socci, Blondet ecc.). Eppure non ha mutato di una virgola la dottrina della Chiesa, come neanche il predecessore (le ultime innovazioni dottrinali risalgono al concilio Vaticano II). Questo però non so se è un merito… Va invece riconosciuto che sta ripulendo la curia romana da abusi e privilegi.
non ha mutato di una virgola la dottrina della Chiesa????
e i “dubia” dei Cardinali su una prelibatezza demoniaca come Amor Laetitia dunque sono solo chiacchere???