E’ divertente notare i contorcimenti di una serie di scribacchini entrati in crisi all’indomani delle elezioni tedesche. Personaggi come Ferruccio De Bortoli e Danilo Taino, mediocri giornalisti che raccontano da sempre una realtà inesistente, sono in preda ad una vera crisi isterica. Per anni hanno magnificato le lodi dell’arcigno ministro delle Finanze crucco Wolfang Schaeuble- vile e sadico pagliaccio trasfigurato in una specie di eroe che ha “salvato l’Europa dalla disintegrazione e dal default finanziario”- ora finalmente costretto a ricoprire un ruolo di pura rappresentanza. Per non parlare dei litri di bava dispensati in onore di Angela Merkel, la ragazzona venuta dall’est che “ha saputo tenere in piedi l’Europa negli anni più bui della crisi”. De Bortoli e Taino hanno evidentemente introiettato una idea molto “elastica” di cosa significhi “senso del pudore”, riuscendo imperterriti a decantare le lodi di noti e smascherati farabutti oramai spernacchiati perfino in patria. Ma chi sa di ricoprire un ruolo sociale proprio perché sprovvisto di un’ etica certe “crisi di coscienza” non può permettersele. Molto più dannosi di tanti politici ignoranti e superficiali, quelli come Taino e De Bortoli sono le vere quinte colonne al servizio di quei poteri apolidi e sovranazionali che pianificano da decenni lo scientifico svuotamento del benessere italiano. Più che giornalisti, questi personaggi svolgono in chiave moderna il ruolo che un tempo era riservato alle “prefiche”, donne che piangevano a pagamento ai funerali. Il funerale politico di Angela Merkel, a pochi mesi di distanza da quello del nazista finanziario Schaeuble, ha mandato in tilt le “italiche prefiche” che a furia di piangere senza sosta rischiano di finire disidratate. Come è noto i negoziati avviati dalla cancelliera Merkel con l’obiettivo di raggiungere un accordo di governo in grado di tenere insieme una maggioranza composta da Cdu, Verdi e Liberali è andata a sbattere alla prima curva. Il parziale rinsavimento della Spd di Schulz, non più incline a recitare la parte dell’utile idiota, rende probabile un rapido ritorno al voto che potrebbe determinare il definitivo e auspicabile annichilimento di quelle forze partitiche che- proprio a partire dalla Cdu di Merkel- hanno ridotto l’Europa in macerie. Con buona pace delle letture interessate e false veicolate da mezzi di informazione eterodiretti da pochi oligarchi che grazie alla “crisi” si sono arricchiti, l’Europa di oggi vive atmosfere simili a quelle degli anni ’30 del secolo scorso, quando la legittima rabbia di popoli ridotti alla fame dall’ingordigia di minoranze fameliche fece da detonatore per lo scoppio dei fascismi e dei nazismi. Ma oggi, a differenza di allora, la responsabilità delle classe dirigenti è molto maggiore, perché tutti sanno che l’unico modo per distruggere la civiltà occidentale e impiantare nuove brutali dittature passa per l’applicazione di misure di austerità che aumentano le disuguaglianze e la rabbia sociale. Sono gli attuali governanti che lavorano consapevolmente e in maniera dissimulata per il ritorno del nazismo classico di stampo hitleriano, che presto sostituirà l’oramai agonizzante nazismo finanziario incarnato dal “duo delle meraviglie” Merkel-Schaeuble. Quelli che di giorno fanno finta di denunciare i “populisti” e gli “estremisti”, di notte li sostengono e li agevolano, gettando sale sulle ferite di un ceto medio esasperato proprio al fine di ingrossare le fila di partiti apparentemente “anti-sistema” già pesantemente infiltrati dalle solite massonerie internazionali e banche d’affari. Questi sono i “grandi risultati” che Angela Merkel- “campionessa del mondo libero”- ha ottenuto con le sue politiche miope e ottuse, destinate a fomentare una spirale di rancori fra i cittadini dell’Europa del nord e quelli del Mediterraneo, vergognosamente dipinti da un stampa corrotta come “fannulloni e scansafatiche che vivono sulle spalle delle laboriose popolazioni di derivazione germanica”. Il tutto grazie anche alla collaborazione ipocrita e felpata del nostro Mario Draghi, a suo agio nel ruolo di “palo” che consente ai carnefici di colpire le vittime in tutta tranquillità (pensate a cosa accadde in Grecia nel luglio del 2015). Merkel è oramai fortunatamente alla frutta, ma per riparare i danni causati da questa “nazista in gonnella” non basterà un secolo.
Francesco Maria Toscano
21/11/2017