Il 4 marzo si voterà per il rinnovo della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica. Saranno elezioni molto particolari, dominate da un clima falso e surreale, orchestrato da una masnada di lestofanti che hanno disintegrato dalle fondamenta l’Italia per compiacere il gotha della massoneria internazionale incarnato da personalità luciferine come Mario Draghi e Angela Merkel. Ma i padroni- gli stessi che ingannano la povera gente da quasi un decennio- controllano l’informazione e manipolano le menti. Nonostante dilaghi in Italia miseria, povertà, disoccupazione e disperazione, i servi di regime ammorbano quotidianamente i cittadini snocciolando dati falsi e artati che dimostrerebbero la “indubitabile ripresa economica” di un Paese in realtà ridotto in macerie. Viviamo una dimensione “orwelliana”, che chiama “risanamento finanziario” il continuo e pianificato impoverimento di famiglie e imprese, e definisce “riforme strutturali” il progressivo svuotamento del welfare e dei diritti dei lavoratori. Per giunta rimaniamo inconsapevolmente prigionieri di una vera e propria “foresta pietrificata” che rende inutile e grottesco perfino il trascorrere del tempo. Le elezioni del 2018, al pari di quelle del 1994, vedranno protagonisti Berlusconi, D’Alema, Casini e altri simili residuati, appartenenti ad una trasversale oligarchia di potere che- pur dividendosi tatticamente in una finta destra e una finta sinistra al fine di raggirare gli ingenui- risponde sempre agli stessi centri occulti di potere. E infatti anche i più stupidi si saranno resi conto di come le scelte di indirizzo politico non cambino mai nonostante il continuo variare del colore dei diversi governi. Come ha spiegato efficacemente il Venerabile Maestro Mario Draghi qualche anno fa, nei Paesi che vivono dentro la gabbia dell’euro “guida sempre il pilota automatico”. Ai cittadini bisogna cioè dare l’impressione di contare qualcosa, permettendo il formale espletamento di “libere elezioni” che riconoscano all’elettore solo il diritto di scegliere quale fra i diversi attori sarà chiamato a dare compimento al solito- immutabile- spartito vergato nelle segrete stanze dai “sacerdoti” del turbocapitalismo finanziario globale. Spero che nessun italiano in buona fede voglia dare un solo voto a quelle forze politiche (Forza Italia, Pd e centristi vari) che sostennero il governo Monti, massima ed evidente espressione di un potere feroce e sadico che si fa terribile con i deboli e servile con i potenti. Le forze partitiche cosiddette “tradizionali” hanno già dimostrato di cosa sono capaci, varando riforme come la “Legge Fornero” e il “Pareggio di bilancio in Costituzione”. Sono perciò certo che la stragrande maggioranza degli italiani non si lascerà incantare dalle promesse ridicole di un manipolo di inguaribili bugiardi che promettono ora di voler cancellare norme e leggi prima difese e imposte con la tracotanza dei numeri nel silenzio di una informazione complice. Forza Italia e Pd sono contenitori oramai smascherati e finiti, pronti a fare in Italia la stessa fine che le forze “responsabili” e “di governo” hanno fatto nel resto d’Europa (a partire dalla Francia). Più insidiosa e temibile è invece la proposta del Movimento 5 Stelle, guidato da un Macron in miniatura come Luigi Di Maio, politicante infido che riesce ad intercettare un desiderio di cambiamento pur riproponendo nei fatti le solite vecchie e puzzolenti ricette neoliberiste, fatte di “tagli alla spesa”, “lotta agli sprechi” e “abbattimento del debito pubblico”. Per queste ragioni, considerato che l’astensione è sempre una scelta perdente, bisogna votare in massa per “La Lista del Popolo per la Costituzione”, unico Movimento presente alle prossime elezioni politiche in grado di attuare un rivoluzionamento sostanziale e non cosmetico degli attuali assetti di potere, puntando con coraggio e senza esitazioni a disarticolare il cuore marcio del potere massonico, finanziario e tecnocratico sovranazionale oggi debordante, per restituire a tutti i cittadini italiani le leve decisionali di una democrazia perduta che riconosce e difende il primato di una politica legittimata dal popolo sovrano e non dai “fantomatici mercati”.
Francesco Maria Toscano
07/01/2018