Il voto di domenica prossima assume contorni decisivi per una serie di motivi. Le elezioni europee tasteranno il polso di un elettorato che aveva scelto Salvini e Di Maio per uscire dalla trappola della Ue ed invece si è accorto solo adesso di avere garantito la nascita dell’ennesimo governo “europeista” dominato dalla mafia finanziaria di stanza a Bruxelles e Francoforte. Il tema dell’uscita dall’euro, l’unico che meriterebbe di essere dibattuto seriamente, è infatti tristemente uscito dagli orizzonti dei partiti di governo, e perfino gli ex hooligans dell’italexit Borghi e Bagnai si sono rapidamente trasformati in barboncini da salotto che cianciano di “Europa più giusta”. Potere delle poltrone. In ogni caso credo sia molto improbabile immaginare un crollo verticale di Lega e M5S, non fosse altro perché non esistono alternative credibili. Il Pd e Forza Italia sono oramai chiaramente riconosciuti come i partiti degli oligarchi e dei padroni, mentre Casapound e i comunisti di Marco Rizzo- eccessivamente caratterizzati in senso “passatista”- non sono costitutivamente attrezzati per aggregare un consenso vasto. Anche per le ragioni appena sintetizzate abbiamo deciso quindi di dare vita al Risorgimento Meridionale per l’Italia (www.risorgimentomeridionale.it) , laboratorio politico/culturale che candida Diego Fusaro per la carica di sindaco di Gioia Tauro. Il nostro obiettivo è quello di ridare slancio, dignità e autonomia alla nostra Italia partendo proprio da uno dei Comuni più difficili e abbandonati, Gioia Tauro per l’appunto, simbolo e specchio di una irrisolta questione meridionale. Questo nobile e generoso tentativo, a parte rare e luminose eccezioni, non è stato capito e sostenuto dall’informazione cosiddetta “mainstream”, sempre più spudorata nel ruolo di garante dell’ordine costituito. Aldo Grasso ha scritto qualche idiozia sul Corriere della Sera (clicca per leggere), seguito a ruota da una certa Stela Xhunga che ha vergato su “Linkiesta” (clicca per leggere) un pezzo vagamente diffamatorio e chiaramente lunare, tipico di chi scrive perlopiù “ad minchiam”, senza avere cioè prima approfondito nulla dell’argomento da trattare. Naturalmente nessun giornale e nessuna televisione nazionale ci ha consentito di spiegare il senso autentico di una operazione che di “localistico” non ha nulla. Solo il direttore di Raidue Carlo Freccero ha provato a ristabilire il decoro della categoria giornalistica tentando di farci avere uno spazio di visibilità che poi il “sistema” ci ha negato comunque. Poco male. I fatti si prenderanno la briga di imporre la verità a dispetto di chiunque. Rivolgo infine un appello ai cittadini di Gioia Tauro affinché non sprechino l’opportunità storica che hanno ora di fronte. Votare Fusaro sindaco di Gioia Tauro significa abbandonare per sempre le atmosfere di un passato mediocre, paludoso, grigio e compromissorio; significa trasformare in un attimo l’immagine di una città oggi conosciuta dappertutto quale capitale della ‘ndrangheta in avanguardia del sapere e della cultura; significa porsi con consapevolezza e fierezza alla testa di un movimento che vuole riscattare il sud e l’Italia intera. Sappiamo che il sistema di potere dominante, quello che controlla il territorio sotto il profilo non solo “militare” ma anche economico ed occupazionale, fa di tutto per relegarci ai margini. Si tratta dello stesso “sistema” che, grazie ai due anni commissariamento imposti nel 2017 dal ministro dell’Interno Minniti, ha avuto il tempo di riorganizzarsi. Sappiamo però anche che il cittadino votante nell’urna è solo con la sua coscienza. E chi vota secondo coscienza, considerato anche il profilo non proprio nuovo e brillante dei diversi “competitors”, non potrà che votare per noi. Sono fiducioso: la libertà è contagiosa e l’esercizio del coraggio aiuta ad avere e a diffondere coraggio. Tutto è possibile. Basta volerlo.
Francesco Maria Toscano
22/05/2019