Sarà certamente un mio limite, ma continuo nonostante tutto a temere molto di più i tanti camaleonti che popolano la politica italiana più di quanto non mi preoccupino i fieri e coerenti difensori di un ordine schiavista e razzista. Traducendo il concetto, trovo molto più sgradevole la piroetta keynesiana dell’ultimo D’Alema che sposa a parole le tesi del premio nobel Stiglitz, ma vota nei fatti una legge ignobile e iperliberista come quella che introduce l’obbligo del pareggio di bilancio in Costituzione, di quanto non mi ripugni la faccia di tolla di Monti che non sapendo come rispondere alle critiche del prestigioso economista statunitense, si limita a balbettare amenità del tipo “l’Italia non è l’America”. Certo Monti, avresti anche potuto aggiungere per completezza di analisi che Marte non è la Terra e che Maradona è meglio di Pelè. Stiglitz, invitato in Italia dalla fondazione dalemiana Italianieuropei, ha detto a chiare lettere che le politiche di rigore e austerità spacciate in Europa come necessarie produrranno l’effetto certo di aggravare la crisi economica e fomentare quella sociale. Queste ricette infami, che utilizzano la clava di una crisi creata in vitro per perseguire obiettivi che sono in realtà sociali e antropologici, sono le stesse applicate da Monti in Italia anche grazie ai voti di D’Alema e compagni. Ricapitolando. Il Pd non crede nelle politiche fatte di solo rigore, ma sostiene contestualmente Monti il quale continua a dire che al rigore non c’è alternativa. Un atteggiamento schizofrenico, quello del Pd, che in un Paese normale e culturalmente evoluto sarebbe stato subissato da  fischi, ortaggi e pomodori in quantità industriale. In Italia invece, paese di Pulcinella, tutti possono recitare impunemente tutte le parti in commedia. Perfino Fassina, troppo frettolosamente individuato come possibile golden boy all’amatriciana, trova il coraggio di dichiarare, ospite di Santoro, che “l’approvazione della legge sul pareggio di bilancio è sbagliata da un punto vista economico ma corretta sotto il profilo politico”. Una scemenza enorme che ricalca in termini rozzi e semplicistici il già stucchevole birignao tardodemocristiano fatto di “ convergenze parallele e divergenze equidistanti”. Nella paura che il vento cambi intanto, tanti  politicanti ominicchi e quaquraquà inseriscono nei loro insulsi discorsi sempre più spesso la parola “crescita” a fianco del sempreverde “rigore”, incuranti però del fatto che si tratti di un ossimoro logico prima che economico. Puntare alla crescita attraverso politiche di austerità equivale infatti a puntare alla linea strafogandosi di cannoli. Dobbiamo prendere piena coscienza del fatto che, a prescindere dal possibile mutamento del quadro internazionale, è indispensabile recuperare il concetto di responsabilità. Questa classe dirigente trasversale, fatta di uomini e donne che hanno volutamente e cinicamente costruito un clima sociale denso di paure, angoscia e  sofferenza, dovranno presto rendere conto del loro operato. Nella speranza sincera e residua che non la facciano franca ancora una volta, limitandosi a rispolverare Keynes giusto un minuto prima di finire sepolti sotto il cumulo di macerie da loro stessi create.

    Francesco Maria Toscano

    Categorie: Economia

    3 Commenti

    1. Twin Astir scrive:

      Monti che parla con Stiglitz, nella sede del pensatoio dalemiano, mi ricorda Eduardo con il figlio in “Natale in casa Cupiello”, quando cerca di convincerlo sulla bellezza del presepe fai-da-te, completo di case e con tanto di fiumiciattolo azionato da un enteroclisma dietro. “Te piace ‘o presepio, eh?” E il figlio “No, nun me piace!”. Eduardo: “Ma come, è una cosa religiosa!” E l’altro: “No, nun me piace…e poi, ‘na cosa religiosa cull’enteroclisma dietro! No, nun me piace e me deve piacè a forza?”. “Ma te ne vai! Perchè in questa casa se fanno ‘e Presepie!”.

    2. alessandro scrive:

      Per quanto mi sembra di capire i casi possono essere solo due:
      1) Il PD inizialmente non voleva votare il pareggio di bilancio perchè l’aveva proposto il governo Berlusconi,
      tanto è vero che ad agosto del 2011 Bersani disse che non l’avrebbe mai approvato. Stessa cosa quando Tremonti propose gli eurobond nel 2010, non mi pare che il PD accolse con entusiasmo la proposta (ovviamente perchè una proposta decente veniva da destra e non da sinistra), oggi invece, scimmiottando Hollande, tutto il PD è per gli eurobond. Successivamente, con l’entrata di Monti, il PD ha preso in considerazione la proposta del pareggio e addirittura ha partecipato ai lavori della modifica costituzionale (con una proposta del PD agli atti), pur non avendo capito, per assoluta incompetenza, le conseguenze economiche. Quando hanno sentito il parere dei premi nobel e di numerosi economisti, blogger e utenti del web, ormai era troppo tardi per fare marcia indietro ed ammettere di essere una massa di incompetenti.
      2) C’è un accordo politico nascosto. Le dichiarazioni omertose di Fassina sono emblematiche. Qualcuno sa, ma non lo può dire… credo che il giorno che svuota il sacco Tremonti sono cazzi per tutti!! avete sentito cosa scrive Barnard? che si sente per telefono con Tremonti, ma che questo è omertoso e non vuole parlare?

      Inoltre non si capisce perchè oggi parlano tutti di crescita oltre al rigore, sia in Italia (Monti, Napolitano, e ABC) che in Europa. Non credo solo perchè la vittoria di Hollande potrebbe cambiare qualcosa. Ho l’impressione che in Europa stessero aspettando che l’Italia approvasse il pareggio di bilancio in costituzione, prima di adottare misure di crescita, anche perchè se cade l’Italia non c’è fondo salva stati che tenga.. cadrebbe l’euro. Io credo che l’accordo con Germania e Francia sia stato questo: “prima la garanzia sul debito italiano col pareggio di bilancio e poi gli eurobond”.

      Nel primo e nel secondo caso il PD è incompetente comunque, perchè gli eurobond non basteranno all’Italia, perchè se entra in vigore il fiscal compact (da cui deriva il pareggio di bilancio) l’Italia dovrà fare nei prossimi anni manovre finanziarie di 120 miliardi all’anno. Sarà la fine. Leggete l’ultima parte del seguente articolo
      http://temi.repubblica.it/micromega-online/approvato-il-vincolo-di-bilancio-vladimiro-giacche-da-oggi-keynes-e-fuorilegge-impossibile-investire/

    3. Andrea scrive:

      http://www.lazard.com/PDF/GHauslerFINAL.pdf
      I personaggi del group of 30 sono davvero interessantI Hausler ,Domingo Cavallo, Mario Draghi, Trichet.. Il gruppo dei trenta si pone l’obiettivo di riformare gli Stati in base alle esigenze delle IF istituzioni finanziarie e i loro miliardi di dollari in derivati.

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    "nella mia vita ho conosciuto farabutti che non erano moralisti ma raramente dei moralisti che non erano farabutti." (Indro Montanelli)


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      Francesco Maria Toscano, nato a Gioia Tauro il 28/05/1979 è giornalista pubblicista e avvocato. Ha scritto per Luigi Pellegrini Editore il saggio storico politico "Capolinea". Ha collaborato con la "Gazzetta del Sud" ed è opinionista politico per la trasmissione televisiva "Perfidia" in onda su Telespazio Calabria.

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