I popoli europei cominciano, intuitivamente, a comprendere il livello scientifico di menzogne che giustifica operazioni economiche politicamente criminali. La martellante retorica contemporanea sui “conti in ordine” equivale al mito della superiorità della razza di hitleriana memoria. Due suggestioni, entrambe sospese sul nulla, utili per puntellare regimi diversi negli strumenti ma identici nel perseguimento di una lucida volontà di sterminio collettivo. Ogni regime ha però i suoi punti deboli che, se ben individuati e razionalmente colpiti, possono determinarne una rapida e ingloriosa caduta. Il sistema dittatoriale che oggi ci opprime si regge sull’accettazione capillare dei dogmi professati dal pensiero unico iperliberista. Il tabù dei “conti in ordine” non può essere messo seriamente in discussione senza provocare per inerzia conseguenze rivoluzionarie sistemiche e non estemporanee. E’ questa, in estrema sintesi, la ragione per la quale il crescente malcontento di popoli vessati e umiliati dalle mistificazioni cialtronesche di indegni rappresentanti politici, trova più facilmente sbocco in contenitori emozionali come il Movimento 5 Stelle, anziché coagularsi  intorno ad una proposta politica economicamente attrezzata e capace di ribaltare i falsi paradigmi del modello iperliberista caro ai vari Draghi, Merkel, Monti e Von Rompuy. Il granitico sistema di potere che domina, inquinandole, le istituzioni comunitarie, può sopravvivere all’esplosione di fenomeni di protesta di matrice tardo fascista o genericamente qualunquista. Non può reggere di fronte invece alla improvvisa comparsa sulla scena di un modello politico e culturale capace non solo di raccogliere legittime istanze di cambiamento, ma anche di minare alla radice i falsi miti che, come Atlante, reggono il sistema. In questa ottica, per il circuito informativo nazionale che ci depista in comunione di intenti e di interessi con il nostro pessimo ceto politico, è molto più pericoloso spiegare e diffondere i principi della Modern Money Theory di quanto non lo sia dar voce ai grillini o a qualche pittoresco nazistello di ritorno. Se agli italiani venisse spiegato, ad esempio, che il dibattito economico statunitense è concentrato sulla validità delle idee di chi come Jamie Galbraith sostiene che il surplus di bilancio serve solo ad impoverire aziende e cittadini, magari non crederebbero più alla solita barzelletta sui conti disastrati. Se agli italiani venisse spiegato parimenti che uno Stato a moneta sovrana non può rimanere senza soldi perché è l’unico soggetto titolato a stampare tutta la moneta che vuole, ma deve solo limitarsi a bilanciare l’immissione di nuova liquidità con l’aumento della produzione, nessun cittadino giustamente accetterebbe più  sacrifici che servono evidentemente solo a ridurlo in uno stato servile di tipo premoderno. Conosco l’obiezione di chi, senza fantasia, sostiene che se lo Stato stampa troppa moneta alimenta un vortice inflazionistico insostenibile. Questo è vero solo nella misura in cui ciò avviene all’interno di una economia che già garantisce la piena occupazione, situazione oggettivamente lontanissima dalla odierna realtà europea che, specie nei Paesi del sud, conosce al contrario tassi di disoccupazione giovanile che sfiorano il 50%.  Anche l’esempio dell’iperinflazione di Weimar scoppiata all’inizio degli anni ’20 del secolo scorso, che spiegherebbe anche  l’attuale ossessione tedesca per il controllo dell’inflazione, non è affatto calzante, perché quel fenomeno  fu principalmente il risultato delle condizioni capestro imposte dalle potenze vincitrici alla sconfitta Germania. In conclusione, i malvagi che ci impoveriscono sadicamente dall’alto delle loro vite dorate,  preferiscono di sicuro sopportare qualcuno che li mandi affanculo e basta, senza ricevere lo stesso perentorio invito da chi è in grado pure di spiegarne con chiarezza i motivi.

    Francesco Maria Toscano

    Categorie: Economia

    5 Commenti

    1. Twin Astir scrive:

      Riserverei uno di quegli epiteti, motivati o no, anche alla prof.ssa Fornero, che dovrebbe ripetere qualche esame perchè non sà far di conto, con l’altro cervellone di Mastrapasqua, il presidente dell’Inps.

    2. alessandro scrive:

      bene, meglio una proposta politica economicamente attrezzata rispetto ai vaffa di Grillo abbaiati alla luna
      p.s.= francesco, quando farai un articolo brutto, poco appassionante, non pertinente e scritto male? stò iniziando ad annoiarmi con i complimenti

    3. Ugo scrive:

      E ben vero che l’insulto fine a se stesso viene facilmente digerito da chi è spregiudicato e sprezzante quanto basta per digerirlo. E’ altrettanto vero che tra gli “arrabbiati” esistono persone assai poco attrezzate per condurre un dibattito in forma dialettica. Tali persone, quando realizzano che i propri insulti non colgono nel segno, sono use passare dalle parole alle mani. Ecco, a quel punto spregiudicatezza e disprezzo non bastano più a digerire la protesta e si finisce per mettere in campo (dall’una e dall’altra parte) mezzi assai poco costruttivi di “confronto”. Nonostante gli alti lai, quelli sì veri “ululati alla luna”, di quella specie di presidente che un parlamento non eletto ha deciso di imporci.

    4. ampul scrive:

      ohhhhh!!! ed è qui che volevo arrivare… Devi gridarlo forte moralista…

      L’inflazione è grimaldello per giustificare queste malefatte!
      In un sistema come il nostro (ed altri purtroppo..) l’aumento della moneta circolante significherebbe automaticamente produttività e ricchezza. Oggi le aziende chiudono per la stretta del sistema creditizio; la gente perde il lavoro perchè le aziende chiudono; le famiglie si impoveriscono si perchè i consumi e i prezzi aumentano, ma soprattutto perche non ci sono le condizioni basiche per poter progredire ed evolversi!!!

      Per l’italia (caro togo..) questo significa morte del suo cuore pulsante, le PMI!!!!!

      MEDITIAMO GENTE MEDITIAMO!

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      Francesco Maria Toscano, nato a Gioia Tauro il 28/05/1979 è giornalista pubblicista e avvocato. Ha scritto per Luigi Pellegrini Editore il saggio storico politico "Capolinea". Ha collaborato con la "Gazzetta del Sud" ed è opinionista politico per la trasmissione televisiva "Perfidia" in onda su Telespazio Calabria.

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