Se l’Italia fosse un paese normale, uno stato di diritto che applica e difende i principi sanciti dalla Costituzione, non sarebbe possibile leggere fondi chiaramente antidemocratici e liberticidi sul principale quotidiano italiano. C’è un limite a tutto; al servilismo, alla piaggeria e alla sciatteria. E quel limite è stato abbondantemente superato da Michele Salvati nell’editoriale pubblicato oggi 11 Giugno 2012 sul quotidiano di via Solferino. La frustata di Monti, che pochi giorni fa ha espresso rammarico per avere perduto l’appoggio dei poteri forti (battuta degna del suo predecessore), ha sortito evidentemente l’effetto sperato. Capita l’antifona, il giornale diretto da De Bortoli, probabilmente in preda al panico, ha evidentemente sbracato. Alcuni pezzi scritti per il Corriere dal professor Francesco Giavazzi, che criticava Monti invitandolo in sostanza a fare molto peggio, hanno reso permaloso il nostro premier, le cui ferite vengono oggi lenite dalla crocerossina Salvati. Giavazzi invita Monti ad applicare in maniera ancora più feroce quelle politiche iperliberiste che hanno già devastato mezza Europa, ritenendo sbagliate e superflue le ricette che predicano un nuovo intervento pubblico nell’economia, finalizzato anche all’avvio di grandi opere infrastrutturali. Per Giavazzi, infatti, oggi servono solo opere “immateriali”, visto che quelle materiali abbondano. Inviterei Giavazzi ad usufruire per un anno delle “ottime e abbondanti” infrastrutture calabresi, ferroviarie e autostradali, per cogliere fino in fondo la giustezza inoppugnabile del suo ragionamento. Locri dista da Reggio Calabria un centinaio di Km, che si traducono in un viaggio ferroviario di circa due ore. Stendo poi un velo pietoso sulla qualità delle reti autostradali. Certo, se i locresi anziché chiedere nuovi e migliori interventi infrastrutturali, sviluppassero doti immateriali rilevanti, potrebbero sicuramente raggiungere qualsiasi località in un baleno grazie ad esempio al teletrasporto. Ma quel tempo pare ancora lontano esimio professore, a meno che lei non abbia già provveduto a depositare l’eccezionale brevetto a nostra insaputa. Ma torniamo a Salvati e ai suoi impudichi sproloqui. Scrive testualmente l’assolato professore, nell’editoriale di oggi, nel tentativo di allontanare l’ipotesi elezioni anticipate:”…In un momento in cui tutte le decisioni cruciali si prendono in Europa…sarebbe un crimine: chi possiamo mandare a trattare con la Merkel, o con Obama, o con Hollande tra i potenziali primi ministri che potrebbero uscire dalle elezioni? Ma stiamo scherzando?”. La tesi di Salvati è che non bisogna votare perché gli italiani, popolo inetto e minorato, potrebbero eleggere un premier non gradito a Merkel, Hollande, e Obama. I tedeschi, i francesi e gli americani hanno cioè il diritto di scegliersi il presidente che vogliono, senza domandarsi prima se la scelta troverà l’apprezzamento di Salvati. Noi italiani invece, beduini per conformazione come i greci, faremmo invece bene a non votare fino a quando tutti i possibili e astratti pretendenti alla guida del Paese non risultino ufficialmente graditi a Salvati e alla governance sovranazionale. Mi domando a cosa servano le previsioni codicistiche che puniscono i comportamenti volti a minare l’integrità dello Stato e delle istituzioni democratiche. Se è possibile sostenere impunemente le tesi sostenute oggi da Salvati, per coerenza, è corretto abrogare tutti gli articoli di legge che si pongono l’obiettivo di salvaguardare le istituzioni repubblicane. E’ possibile farlo, magari chiedendo però prima il permesso alla Merkel.
Francesco Maria Toscano
Niente da ridire sui concetti di fondo, ma le infrastrutture in Italia sono EFFETTIVAMENTE sovrabbondanti. Piuttosto che invocarne altre, chiediamoci se non sarebbe il caso di occuparci della funzionalità di quelle già esistenti. Ecco, verso cosa sarebbe opportuno indirizzare le nostre energie: ottimizzazione e manutenzione (che non vuol dire gigantismo, né ultravelocità, né abbondanza, ma semplice ed umile funzionalità). Anche il discorso delle due ore per un percorso ferroviario di cento chilometri, non lo vedo descrivere un fenomeno così disastroso, perché vorrei che ci interrogassimo sulla FINALITA’ di tanta fretta. Preferirei che venisse garantita la certezza della partenza e dell’arrivo secondo le pur calme tabelle di marcia, magari con un servizio degno di questo nome (ad esempio senza il rischio di vedersi taglieggiare da qualche balordo lungo il tragitto). E’ abbondantemente ora di rimettere in discussione il significato dell’espressione “qualità della vita”, perché ritengo che lo si sia snaturato senza alcun riguardo.
segnalo che stasera alle 22 su RAINEWS Corradino Mineo intervista Paul Krugman
forse non ci siamo ancora calati nella attuale situazione.. non stiamo più parlando di una gestione non oculata delle risorse, o di una politica di sprechi.. questo apparteneva ad un Paese che si chiamava Italia, aveva una sua sovranità seppur guidata da una classe politica corrotta, disonesta, come rilevato ultimamente dalla Corte dei Conti per il “buco” mostruoso derivato da corruzione, appalti truccati, tangenti, ecc. nella pubblica amministrazione. Adesso è stato avviata una dittatura economica, che se ne fa un baffo della democrazia, della Costituzione, del significato di Stato sociale e Stato di diritto.. è come se di colpo fosse entrato qualcuno in casa tua per godere dei tuoi beni e decidere sulla tua vita, e non puoi difenderti, perchè ti tiene in ostaggio.. e nessuno può fare nulla!! Stanno distruggendo l’economia del Paese per poi “salvarlo” a prezzo sempre più caro (il giochino del debito dei paesi del terzo mondo, che mai si sono potuti sollevare, ….). Ormai se ne stanno accorgendo tutti! Aumentano la pressione fiscale dicendo che serve per far riprendere il Paese, ma poi, da teneri e ingenui incapaci, si accorgono che questo ha creato un ammanco di 3,5 milioni di euro, dovuto alla mancata entrata dell’i.v.a. causata dalle chiusura delle attività proprio a causa di questa eccessiva pressione fiscale… Invece per quanto riguarda l’espressione qualità della vita, basta rileggere cosa recita l’art. 3 della Costituzione, questa sconosciuta che stanno obliando dalla memoria degli Italiani!
[...] dell’oligarchia sovranazionale reazionaria che punta a destrutturare la civiltà occidentale (clicca per leggere). Nel giugno del 2012 infatti, mentre ancora i menestrelli di regime cantavano in coro per la gloria [...]