Carissimi amici vicini e lontani. Sono sfinito, credetemi. Per l’ennesima volta sono costretto a scrivere di (ricordate Greggio nel mitico Drive In anni ‘80 ‘? “E’ lui o non è lui? Ceeerto che è lui!) Paolo Barnard. Il quale Barnard comincia a ricordarmi sempre di più il Dottor Vermilione, Psicanalista Santone (clicca per guardare). Il mio più grande sogno sarebbe quello di poter ignorare bellamente Barnard (con relativo seguito in camicia bruna) per concentrarmi unicamente nella preparazione, faticosissima, dell’evento MMT/Calabria-Europa previsto per fine novembre (clicca per leggere). Ma, evidentemente, non è possibile. Il bello è che esiste un discreto numero di discepoli del predicatore bolognese convinti che io alimenti la polemica per ragioni di “visibilità personale” o, peggio, con il malcelato intento di “screditare Barnard”. A parte l’inutilità della seconda ipotetica condotta (Barnard riesce benissimo nell’intento da solo senza bisogno di ulteriori aiuti esterni), è bene fare chiarezza per l’ennesima volta. Io ho fatto invitare Barnard dalle istituzioni calabresi. Io ho cercato in tutti i modi di assecondare le sue richieste. Io volevo, al contrario e non da solo, valorizzare la figura di Barnard, la cui meritoria e pioneristica opera di diffusione della MMT non è mai stata messa in discussione. Io ho preso alla lettera il suo invito di “sensibilizzare la politica, anziché perdere pomeriggi a scrivere commenti su Facebook armati di mouse”. Vi pare questa la condotta tipica di chi intende screditare qualcuno in maniera preconcetta? Mi pare una tesi alquanto azzardata da sostenere. Sennonché, per ragioni oramai note e di pubblico dominio, l’auspicata collaborazione è divenuta ad un certo punto oggettivamente impossibile. Quando i rapporti con Barnard si sono interrotti, i miei sforzi si sono concentrati nella direzione della salvaguardia di un evento che giudico di estrema rilevanza (è di vitale importanza far discutere gli economisti americani alla presenza di autorità istituzionali politiche ed accademiche). Il mio desiderio è quello di costruire, non quello di dividere un campo già minoritario e silenziato. Chiaro? In questa ottica, speravo che gli esperti americani partecipassero in massa agli eventi di Rimini e Cagliari, poiché non intendevo deviare da un obiettivo nobile per ragioni secondarie rispetto all’ambizione principale (la diffusione capillare della MMT). Lavoravo per rendere possibile l’evento calabrese, quando improvvisamente mi sono imbattuto nel seguente articolo (clicca per leggere). All’interno di questo pezzo, Barnard scrive testualmente riferendosi agli economisti americani: “(p.s. ah! Li stanno corteggiando personaggi come Scopelliti in Calabria e i fratelli De Santis, quelli dei Meridionalisti Italiani. Di meglio non si poteva sperare per i nostri successori)”. Di fronte a tale opera di completa mistificazione della realtà fattuale, sono stato costretto a ristabilire la verità (clicca per leggere). Senza curarmi troppo delle manovre poco edificanti di Barnard, ho continuato serenamente a lavorare all’evento MMT-Calabria/Europa, sperando contestualmente nella buona riuscita dei già annunciati eventi di Rimini e Cagliari. Non mi sono mai sognato, cioè, di porre condizioni agli economisti americani del tipo “o noi o loro”; primo perché la diffusione della MMT non deve essere ridotta a diatriba personalistica; e secondo perché non mi sarei mai permesso di tentare di influenzare il libero convincimento di alcuni professionisti di fama mondiale, che certamente non devono chiedere il permesso a me prima di presenziare ad un evento culturale. Sennonché, il 5 ottobre, dalle pagine del suo sito, Barnard ha vergato un pezzo lunare (ora guarda caso rimosso) nel quale, in sintesi, spiegava di avere cacciato alcuni economisti “divenuti indegni per avere accettato l’invito di un “pluri-inquisito” come Scopelliti” (clicca per leggere). Poiché l’uomo mentiva sapendo di mentire, si premurò di anticipare il naturale emergere della verità attraverso la seguente chiosa: “Chiudo qui questa triste storia, e non accetto su questo ulteriori dibattiti e polemiche. Ai veleni che taluni malsani personaggi tenteranno di scatenare su questo, rispondo come sempre: “Mai lottare coi maiali. Ci si sporca, e poi ai maiali piace”. Di fronte ad una mistificazione dei fatti tanto grave, che testimonia l’assoluto spregio dell’etica comunicativa e dell’etica tout court, il sito di Grande Oriente Democratico ha ritenuto indispensabile, per ragioni di pubblico interesse, ripristinare la verità violata attraverso la pubblicazione del carteggio integrale intercorso tra me e Paolo Barnard. Solo grazie alla pubblicazione delle carte risultava in maniera incontrovertibile e inconfutabile la circostanza che Scopelliti era entrato ufficialmente in campo per assecondare una volontà imperiosa di Barnard (Clicca per leggere invito istituzionale della Regione Calabria), non contento di avere già ricevuto il solo invito istituzionale fattogli pervenire dal presidente della provincia di Reggio Calabria Raffa (clicca per leggere invito istituzionale della Provincia di Reggio Calabria). Non si capisce, pertanto, con quale faccia di bronzo Barnard abbia potuto pubblicamente sostenere la tesi secondo cui, “egli”, avrebbe “cacciato gli economisti che si sono venduti a Scopelliti per un piatto di lenticchie” (clicca per leggere), quando, viceversa, fu proprio “egli” a pretendere di ricevere un invito (poi effettivamente ricevuto) per iscritto da parte di Scopelliti. Chiaramente, l’idea che si potesse svolgere un evento MMT in Calabria in sua assenza deve aver fatto perdere totalmente la lucidità al giornalista bolognese. Il desiderio di provare a boicottare a tutti i costi la nostra iniziativa ha scatenato nell’uomo una rabbia distruttiva cieca, desiderosa di violentare la storia, la verità e il buon senso. Egli ha preferito dipingere strumentalmente Scopelliti come un novello Al Capone, nonostante avesse pochi mesi prima provato a far sbarcare gli economisti americani alla corte di Lombardo già indagato per mafia (clicca per leggere). La rabbia, evidentemente, è sempre cattiva consigliera ed espone a pessime figure. Leggo oggi sul sito di Barnard un generico invito a rendere di pubblico dominio “le prove contro di lui” (clicca per leggere). Pubblico quindi (invito istituzionale Regione Calabria, invito istituzionale Provincia di Reggio Calabria), ad abundantiam, gli inviti firmati e protocollati che le massime istituzioni politiche calabresi hanno fatto pervenire a Paolo Barnard. Le motivazioni addotte da Barnard per giustificare quindi l’improvviso rifiuto di alcuni economisti americani di essere presenti a Rimini e Cagliari, sono perciò definitivamente bollate, “per tabulas”, come risibili, false, strumentali e pretestuose. Questo è l’aspetto più grave di tutta la vicenda. Molto più grave anche della richiesta di un sostanzioso cachet, oggetto ora di severe critiche da parte di alcuni colti e preparati utenti del forum di “Comedonchisciotte” (clicca per leggere). Il desiderio di ricevere un lauto compenso, laddove sia frutto di studi approfonditi e impegno, non rappresenta certo uno scandalo che meriti il pubblico ludibrio. L’ astioso e preordinato ribaltamento della verità, accompagnato per giunta da cagnesche calunnie e ingiurie, invece, non merita il riconoscimento di alcuna attenuante o giustificazione.

    Francesco Maria Toscano

    2/11/2012

    Categorie: Cultura, Economia, Editoriale

    10 Commenti

    1. Maurizio scrive:

      Troppo bello è mettere da parte il vostro “astio” e vedere al summit di mmt calabria anche Barnard,Mosler e Parguez.Credo che sia una maniera intelligente per rimediare da ambedue le parti nei confronti di chi davvero ci crede alla Teoria della MMT. Le divisioni non portano a niente, se non a peggiorare le circostanze.Credo che a questo punto importi poco il luogo dove si farà il Summit,la questione è attirare quanto più possibile l’attenzione dei media mainstream e quindi l’opinione pubblica. Buona serata
      maurizio

    2. il Moralista scrive:

      Sottoscrivo il tuo auspicio. Era anche il mio. Non è stato possibile.

      Ciao,

      Francesco

    3. Mario Perego scrive:

      Ottimo, adesso voglio proprio vedere cosa si inventa. Oramai chi non vuole vedere la malafede del Signor Rossi o è anch’egli in malafede (spera di spartirsi la torta con il guru: ricordiamo che gli avidi ci sono sempre) o è una persona priva di qualsiasi senso critico. Hai già fornito prove a sufficienza su questa storia, il Signor Rossi non ha dato alcuna prova delle sue affermazioni (sto ancora aspettando la email in cui la Kelton pretende 15000 euro per ciascun relatore). Penso sia chiaro a tutti, salvo ai fedeli del guru, chi ha a cuore la MMT e chi no: non vedo da parte del Signor Rossi nessuna intenzione di ammettere i propri errori e di collaborare per la diffusione della MMT, lasciando da parte le questioni personali. E’ troppo impegnato ad ammirarsi allo specchio. Vediamo ora quanto ci metteranno i cani da guardia per arrivare qui e continuare con la solita scusa della visibilità, del “lei dov’era quando c’era il golpe finanziario” e così via. Scene già viste e riviste.

    4. totò scrive:

      …Di fronte ad una mistificazione dei fatti tanto grave, che testimonia l’assoluto spregio dell’etica comunicativa e dell’etica tout court, il sito di Grande Oriente Democratico ha ritenuto indispensabile, per ragioni di pubblico interesse, ripristinare la verità violata attraverso la pubblicazione del carteggio integrale intercorso tra me e Paolo Barnard…

      Scusa Francesco, ti seguo da non molto e forse mi son perso qualche passaggio
      per cui ti chiedo:Come mai il Grande Oriente Democratico e non tu (come stai facendo oggi) ha pubblicato il carteggio? Come faceva ad esserne in possesso?
      Grazie e ciao,totò.

      • il Moralista scrive:

        Io ho conosciuto la MMT grazie a Gioele Magaldi, leader di GOD e consulente strategico dell’evento MMT Calabria. Magaldi, alla luce del sole, ha fornito e fornisce preziosi consigli per la buona riuscita dell’evento in programma. Quanto a Barnard. E’ stato Magaldi a suggerirmi di valorizzare la sua figura nonostante non gli sfuggissero alcuni limiti caratteriali. Dovresti girare le tue domande a loro, caro Totò. Io so soltanto che il carteggio era già conosciuto da diversi soggetti destinatari delle mail o interessati in qualche modo alla preparazione dell’evento. Non hanno chiesto il permesso a me prima di pubblicare il carteggio ma, onestamente, hanno fatto cosa buona. Il livello di mistificazione di Barnard aveva raggiunto livelli intollerabili e l’opinione pubblica aveva tutto il diritto di conoscere la verità intorno alle vere dinamiche di un evento pubblico di tale importanza. Un caro saluto,

        Francesco

        • Demetrio scrive:

          Scusi sig. Toscano,potrebbe essere più chiaro,non sono sicuro di avere capito questa sua risposta a Totò.Si capisce che Magaldi per lei è una sorta di saggio consigliere, ma non si capisce ancora come Grande oriente democratico possedesse lo scambio di mail tra Lei e il sig.Paolo Barnard.Se non ho capito male Lei allude ad un possibile passaggio del carteggio da uno degli altri destinatari al sig. Magaldi?

          Saluti

    5. sara scrive:

      Complimenti per l’impegno..e per la pazienza!!
      Purtroppo non riuscirò ad essere presente ai convegni calabresi, ma spero che verranno benissimo, avranno risonanza sui media e faranno riflettere e innescando un dibattito fondamentale..
      in bocca al lupo!

      ps: un unica cosa: sul sito mmtcalabria non riesco a trovare le modalità di partecipazione..basta presentarsi?

      con stima,
      sara

      • il Moralista scrive:

        Carissima Sara, grazie per le parole di stima che fanno sempre bene. Sì, basta presentarsi. Da noi vige il motto evangelico: “bussate e vi sarà aperto”. Scherzo naturalmente, non vorrei che qualcuno pensasse che sto anche io vestendo i panni del profeta alla ‘nduja…In ogni caso l’ingresso è libero. Mi dispiace sapere che non potrai partecipare. Un caro saluto,

        Francesco

    6. mimmo cipri scrive:

      perché la regione calabria non attua un sistema di “moneta alternativa, o complementare” ? in circolazione ci sono moltissime proposte attuate come il “LETS” in inghilterra o il “WIR” in svizzera e germania.
      la regione Calabria potrebbe distribuire il denaro alternativo agli enti locali in forma gratis, con obbligo di organizzare del lavoro temporaneo a rotazione per i disoccupati residenti nel comune(nuova forma di socialmente utili) disposti ad essere salariati con una piccola quota in euro ed una grossa parte in moneta alternativa calabrese, obbligando al pagamento delle tasse , bolli auto e quant’altro di competenza regionale e comunale, nella stessa moneta alternativa.

    7. Arminio scrive:

      Sig. Toscano io credo che la colpa sia tutta sua, si vede subito il tipo di persona che è Barnard e come tratta sempre gli altri…pensa solo ad autopromuoversi scrivendo sciocchezze e lo fa soprattutto con toni troppo violenti. Magari non è colpa sua perchè sulla sua pagina wikipedia c’è scritto “per sua ammissione venne arrestato e subì anche un lungo trattamento psichiatrico a causa di una sindrome paranoide” ma ciò non esclude che con persone irragionevoli qualunque sia il motivo, non si deve perdere tempo a ragionare

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      Francesco Maria Toscano, nato a Gioia Tauro il 28/05/1979 è giornalista pubblicista e avvocato. Ha scritto per Luigi Pellegrini Editore il saggio storico politico "Capolinea". Ha collaborato con la "Gazzetta del Sud" ed è opinionista politico per la trasmissione televisiva "Perfidia" in onda su Telespazio Calabria.

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