Tutti i sondaggi pre-elettorali sono taroccati o, nella migliore delle ipotesi, fatti male. Gli istituti demoscopici non si sono mai avvicinati, neppure lontanamente, ai risultati reali ma, a dispetto di qualsiasi logica, continuano ad essere consultati come oracoli da presunti leader e pubblica opinione. Solo per menzionare gli errori più clamorosi commessi da questi moderni “auspici”, basti ricordare che, nelle ultime due tornate elettorali per l’elezione del parlamento italiano, tutti gli stregoni e le megere esperti in intenzioni di voto hanno toppato clamorosamente. Nel 2006 davano per certa e abbondante la vittoria di Prodi che, al contrario, vinse per il rotto della cuffia; nel 2008, poi, quotavano molta alta la sinistra arcobaleno dei vari Pecoraro Scanio e Bertinotti che, nei fatti, non riuscì neppure a superare il quorum. Per non parlare delle cantonate prese durante tutte le recenti tornate amministrative. I sondaggi sono strumenti di subdola propaganda, simili al famoso specchio consultato dalla strega di Biancaneve: tu li paghi e loro ti dicono che sei il più bello del reame. Eppure c’è ancora chi ci crede. Mancano due settimane alle elezioni e i famigerati sondaggisti italici sono da tempo scatenati. In media, quasi tutti sono concordi nel ritenere che il Pd più Sel vale circa il 35%, il Pdl con la Lega vale il 26-27%, mentre la lista cinica per Monti arranca intorno al 15% scarso. Bene. A dare retta a questi profeti di sventura, quindi, gli italiani sarebbero pronti a riconoscere all’insieme delle forze politiche che hanno sostenuto il governo tecno-nazista di Mengele-Monti qualcosa come il 75% delle preferenze complessive. Ogni quattro italiani pronti a recarsi ai seggi, ben tre vorrebbero premiare i partiti che hanno permesso e sostenuto un esperimento macropolitico che ha prodotto dolore, miseria, suicidi e disperazione come non si conoscevano dai tempi di Hitler e Mussolini. Ma vi pare possibile? Fosse vero, gli italiani non avrebbero bisogno di buoni politici ma di frotte di psicanalisti. La famosa sindrome di Stoccolma (clicca per leggere)  rappresenta un disturbo diffuso e tipizzato, capace di fotografare lo stato d’animo della vittima che finisce con l’innamorarsi del proprio aguzzino. Nel caso in cui queste intenzioni di voti venissero confermate dai dati reali, però, saremmo costretti a registrare per la prima volta la diffusione sistemica della sindrome in questione in capo ad un popolo intero. Io credo che gli italiani dimostreranno votando di essere ancora in grado di difendere la loro dignità di uomini, donne, padri, madri e cittadini, dalle vili e turpi manipolazioni di un manipolo di neonazisti che, occupando geometricamente gli snodi vitali del sistema informativo, politico ed economico, intendono deportare verso lidi infami  i nostri ceti medi e proletari. Aspettare per credere.

    Francesco Maria Toscano

    10/02/2013

    Categorie: Editoriale, Società

    3 Commenti

    1. [...] Tutti i sondaggi pre-elettorali sono taroccati o, nella migliore delle ipotesi, fatti male. Gli istituti demoscopici non si sono mai avvicinati, neppure lentamente, ai risultati reali ma, a dispetto di qualsiasi logica, continuano ad essere consultati come oracoli da presunti leader e pubblica opinione. Solo per menzionare gli errori più Source: il Moralista [...]

    2. Ugo scrive:

      Resta da vedere in che misura lo spoglio del voto effettivamente assegnato da Tizio e da Caio avverrà senza “ritocchini”…

    3. [...] per i partiti che avevano sostenuto l’esperienza Monti, ma non mi avete voluto dare ascolto (clicca per leggere). Non solo  Pdl, Pd e Lista Civica daranno adesso vita ad un governo di grande coalizione (come era [...]

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    "nella mia vita ho conosciuto farabutti che non erano moralisti ma raramente dei moralisti che non erano farabutti." (Indro Montanelli)


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      Francesco Maria Toscano, nato a Gioia Tauro il 28/05/1979 è giornalista pubblicista e avvocato. Ha scritto per Luigi Pellegrini Editore il saggio storico politico "Capolinea". Ha collaborato con la "Gazzetta del Sud" ed è opinionista politico per la trasmissione televisiva "Perfidia" in onda su Telespazio Calabria.

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