Ricevo una mail di critica garbata e cortese a firma Claudio Salogni che, con riferimento all’attività politica del Movimento 5 stelle, mi invita a non farmi incantare dalle sirene denigratorie di una informazione di regime corrotta che mistifica le notizie a vantaggio del potere costituito. Per dare forza al concetto, Salogni mi segnala un link contenente l’intervento in aula dell’ottimo deputato cosentino in forza al Movimento 5 stelle Sebastiano Barbanti, destinato a smontare la linea folle dell’austerità già confermata dal neopremier Letta-Letta (clicca per ascoltare). Anche se Salogni non ne fa esplicita menzione, ritengo che l’invito rivoltomi sia frutto dell’articolo pubblicato dal Moralista in data 9/05/2013 e titolato “Il Movimento 5 stelle recita il ruolo dell’utile idiota al servizio della tecnocrazia europea” (clicca per leggere).Voglio preliminarmente tranquillizzare Salogni su un punto: non mi faccio affatto incantare dall’informazione cosiddetta mainstream; anzi, conoscendo bene la categoria, colgo con estrema precisione i trucchi utilizzati da alcuni maggiordomi con la penna per puntellare il trionfo di una trasformazione sociale, nei fatti di stampo neonazista, al fine di riceverne vantaggi personali di tipo economico o di carriera. Più nel dettaglio, probabilmente, Salogni intende riferirsi ad un articolo (clicca per leggere) firmato da Andrea Malaguti per la Stampa (rilanciato all’interno del mio articolo di critica al Movimento 5 stelle) volto a rappresentare un Gianroberto Casaleggio desideroso di placare l’ansia di molti deputati grillini che intendono affrontare prioritariamente alcuni non rinviabili problemi macroeconomici. Caro Salogni, a ben vedere non c’è vera contraddizione tra l’efficacissimo e luminoso intervento del deputato Barbanti e il dissimulato desiderio di Casaleggio di condizionare l’indirizzo politico del Movimento al fine di accentuarne gli aspetti demagogici a danno della sostanza. Facciamo una cosa Salogni, eliminiamo per intero dai nostri orizzonti l’articolo di Malaguti dando per scontato che il giornalista in questione si inventi di netto le notizie per compiacere il padrone (non sarebbe il primo). A questo punto, caro Salogni, desidero segnalarti anche io un link contenente un suggestivo intervento di Casaleggio di fronte ad una platea di imprenditori (clicca per ascoltare). Hai sentito con attenzione Salogni? E allora avrai intuito che la ricetta di Casaleggio per superare la crisi è l’esatto contrario delle cose dette in aula dal bravo deputato calabrese Barbanti. Casaleggio si pone su un piano di assoluta collaborazione con quelle forze sovranazionali che, per semplicità argomentativa, abbiamo definito “neonazismo tecnocratico”. “Lotta agli sprechi, competitività, limitazione della rappresentanza democratica” sono infatti alcune delle perle suggerite dal guru informatico che, non a caso, per ammantare di scientificità il suo squallido vaniloquio, cita uno studio dell’istituto Bruno Leoni, noto think tank ultraliberista caro al laureato mancato Oscar Giannino. Sono io che mi faccio incantare dai servi di regime o siete voi, caro Salogni, che registrate al vostro interno tante di quelle ambiguità da rendere leciti i peggiori sospetti? Lo stesso Grillo ha poi deciso di mettere la storia dei rimborsi ai partiti al centro della sua azione politica. Tu pensi che il Paese sarebbe rinato se il Pd avesse rinunciato a 40 milioni di rimborsi (più o meno il costo del cartellino di Ibrahimovic)? Siamo seri, questi sono argomenti utilizzati in tutto il mondo da movimenti populisti di estrema destra che straparlano di debito pubblico e delegittimano il ruolo e la funzione dei rappresentanti eletti dal popolo. Tempo fa Grillo disse che bisogna nominare ministro dell’Economia una casalinga che ha allevato tre figli. Ti pare una proposta intelligente? O l’ennesima cazzata di uno che, forse inconsapevolmente, rafforza l’idea cara ai neoliberisti che equipara le finanze dello Stato al bilanci di una famiglia privata? Può darsi che esistano molti deputati in buona fede che, anziché passare tutto il tempo a conservare gli scontrini dell’acqua minerale da mostrare a Casaleggio, intendano fare buona politica. E allora il compito del commentatore senza pregiudizi non può essere quello di tacitare le (tante) incongruenze del duo Grillo-Casaleggio ma, semmai, di valorizzare gli interventi pregevoli come quello di Barbanti da te lodevolmente segnalatomi. E’ pur vero che, purtroppo, Barbanti è solo un semplice deputato mentre Grillo e Casaleggio (alias il Gatto e la Volpe) sono i veri dominus di un partito che ha raggiunto livelli di consenso altissimi. Sarebbe infine bene capire in profondità quali mondi, più o meno esoterici, ruotino intorno al guru Casaleggio. Ma magari questo argomento sarà successivamente oggetto di specifico approfondimento. Segnalo in chiusura un ottimo pezzo firmato dal giornalista Dario Fabbri per la rivista geopolitica Limes di maggio, nel quale si evidenziano le parole di plauso espresse tempo fa dall’ex ambasciatore americano, David Thorne, all’indirizzo dei cinque stelle. Si tratta dello stesso Thorne che un giorno sì e l’altro pure elogiava le meravigliose riforme del mitico Mario Monti. Ha ragione Salogni: non bisogna farsi ingannare dalla stampa nazista ma, nondimeno, è bene valutare con spirito critico anche i comportamenti di chi pretende di intestarsi il cambiamento. O no?

    P.s. un consiglio di stile a Barbanti. Sforzati di parlare a braccio. Il ragionamento acquista forza.  

    Francesco Maria Toscano

    12/05/2013

     

    Categorie: Politica

    7 Commenti

    1. Tommaso scrive:

      Leggo nel tuo articolo che attribisci a Casaleggio, per di più fra virgolette, le seguenti proposte:

      “Lotta agli sprechi, competitività, limitazione della rappresentanza democratica”

      Mi dici cortesemente a che minuto del filmato da te linkato Casaleggio parla di limitazione della rappresentanza democratica (o eventualmente un altro filmato in cui si ascolti il Casaleggio pronunciare le frasi da te riportate fra virgolette)?

      Grazie

      T

      • il Moralista scrive:

        1) Riguardo al mito della competitività Casaleggio al minuto 1.17 afferma: “Quando varchiamo il confine noi abbiamo delle società che competono con noi che hanno il peso fiscale inferiore, servizi superiori e burocrazia zero. Come faremo a competere con una azienda austriaca o olandese se queste hanno la ferrari e noi il monopattino? Bisogna prima riformare l’Europa su questi livelli e poi l’euro darà i risultati...” Una proposta perfettamente in linea con l’oligarchia europea che pretende un avanzamento burocratico e non democratico-elettivo di una integrazione comunitaria pensata in teoria per rendere equa la competitività interna. 2)Riguardo all’ossessione per gli sprechi, tipica della cultura neoliberista di estrema destra, al minuto 2.59 Casaleggio dichiara: “I soldi andiamo a prenderli dove ci sono cioè dagli sprechi. E’ stato fatto uno studio dall’istituto Bruno Leoni (pensatoio di estremisti fautori del mercatismo selvaggio, ndm) che dimostra che i costi della politica italiana sono superiori ai paesi comparabili di circa 15 miliardi“. Una teoria strampalata utilizzata dai teocon di mezzo mondo come trampolino per colpire lo Stato sociale con la scusa degli sprechi insostenibili.3) Riguardo infine al disprezzo per le istituzioni democraticamente elette Casaleggio, al minuto 4.42, afferma: “>Accorpiamo i comuni ed eliminiamo le province...”. Anche questa un’idea bislacca e pericolosa tendente a valutare la democrazia in termini di costi e non come strumento di civiltà e progresso. Non a caso Casaleggio non punta il dito contro alcuni consessi tecnocratici costosi, potenti e antidemocratici come, ad esempio, la Commissione europea. No, il guru se la prende con i rappresentanti democraticamente eletti dal popolo all’interno di comuni e province (suggerendo quindi provvedimenti demagogici, inutili e ulteriormente recessivi che tradiscono malcelato fastidio per i cardini di una democrazia liberale). Fortunatamente le parole hanno ancora un senso. Saluti

    2. Tommaso scrive:

      No scusa, ma non mi hai risposto.
      Personalmente non sono un sostenitore di Grillo che dal punto di vista economico non sa nemmeno lui cosa vuole e su questo mi pare siamo d’accordo.
      Tu hai messo fra virgolette che Casaleggio ha parlato di “limitazione della democrazia rappresentativa” mentre queste parole non sono mai state pronunciate dal “guru”.
      Il Movimento 5 Stelle sostiene con una certa enfasi la democrazia diretta e solo in qesto senso si può parlare di un superamento della democrazia rappresentativa in cui in fin dei conti il rappresentante in parlamento non ha alcna responsabilità concreta di fronte al proprio elettore.
      Un passaggio che va attuato probabilmente per gradi ma che condivido pienamente e ho l’impressione che tu non sia completamente in disaccordo.
      Hai un blog interessante ma a volte, come in questa occasione, tendi a sparare un po’ alla come viene viene.
      Il Movimento di Grillo ha enormi difetti ma certamente è una novità positiva in un panorama politico dominato da partiti invotabili come il PD e il PDL. Che poi il disegno ultimo sia a sfondo antidemocratico è solamente una tua illazione.
      Invece di criticare sulle notevoli mancanze di un Movimento che è appena agli inizi e che non ha la benché minima responsabilità della situazione in cui ci troviamo sarebbe meglio cercare dei punti di contatto per far passare anche fra la loro gente delle idee economiche un po’ più evolute.
      Purtroppo tu e molti altri sembrate credere che il cambiamento avverrà solo attraverso l’azione di determinate élites mentre la dura realtà è che se la gente comune non prende coscienza della situazione e della assoluta necessità di crescere dal punto di vista intellettuale voi stessi (noi) cadrete definitivamente insieme a loro.
      Dico “dura realtà” perché non è facile parlare con gente ridotta allo stato di quelli che riescono a pensare solo in termini di bisogni primari, ma se sono a questo punto la colpa è principalmente vostra (nostra).
      Avremmo il dovere di andarci a sporcare le mani in mezzo ai cittadini più che pontificare dal web seppure con articoli molto interessanti come i tuoi.

      • il Moralista scrive:

        Tommaso, io ho detto e ripeto che la proposta di sopprimere le province e accorpare i comuni sottintende un’idea (questa sì) elitaria della politica che può naturalmente sintetizzarsi nel concetto di “avverisone per i processi democratici”. Questo ho detto e questo ripeto. Credo non sia possibile, virgolette o meno, interpretare diversamente le parole di Casaleggio. I tentativi di applicare la “democrazia diretta”, quasi dappertutto, si sono trodotti in fenomeni plebiscitari di tipo cubano. Forse, anche se il paragone non è del tutto calzante, solo la Svizzera potrebbe offrire spunti di riflessione per un approfondimento nel merito (anche se si tratta di un paese con dimensione e storia molto diversi dal nostro). Basterebbe reintrodurre un sistema proporzionale munito di preferenza per tornare a valorizzare in maniera effettiva il rapporto elettorato-eletti. Quanto al movimento di Grillo con me sfondi una porta aperta. Ho scritto una miriade di articoli per spiegare che si trattava di una boccata di aria fresca all’interno di un contesto corrotto e paludato. Poi, siccome non ho gli occhi foderati di prosciutto nè sono accecato dall’interesse o dall’amore, posso permettermi di avanzare critiche quando lo ritengo opportuno. Non credo affatto che il disegno ultimo di Grillo e Casaleggio sia addirittura antidemocratico. Questa è una tua (sbagliata) interpretazione delle mie parole. Molto più modestamente ho detto che Casaleggio, proponendo l’abolizione di enti elettivi e costituzionali come le province e l’accorpamento dei comuni, si pone su una linea di fastidio per la democrazia pressoché unanime tra le forze presenti in parlamento. E’ chiaro il concetto? Quanto all’elitarismo, tu attribuisci a me i difetti del Movimento 5 stelle. Io non credo affatto nella capacità magica delle avanguardie sul modello leninista di cambiare l’esistente. Credo l’esatto contrario: credo che solo la coscienza collettiva di un popolo provoca cambiamenti salutari e strutturali. Grillo e Casaleggio invece pensano di mandare in parlamento delle controfigure da guidare tramite web ammorbando e incattivendo la gente intorno a parole non risolutive come Casta, sprechi e debito pubblico. Io credo nella formazione capillare, certosina e dal basso delle coscienze che, una volta formate, sono libere e responsabili delle loro azioni. Non credo nelle regole coercitive nè nella bontà di accordi pre-elettorali che puzzano di tardo berlusconismo. Per inciso, in questa fase storica il popolo è molto più avanti delle presunte élite. La mia speranza è quella di strutturare un movimento autenticamente democratico. Per ora mi mancano uomini e mezzi. Per il futuro non dispero. Un caro saluto e grazie per i complimenti e lo stimolo intellettuale. Francesco

    3. Tommaso scrive:

      Ti cito:
      “che Casaleggio, proponendo l’abolizione di enti elettivi e costituzionali come le province e l’accorpamento dei comuni, si pone su una linea di fastidio per la democrazia pressoché unanime tra le forze presenti in parlamento. E’ chiaro il concetto?”

      Ti linko l’articolo di Byoblu, il blog di Messora che è uno degli addetti stampa del M5S; è molto breve e si riferisce precisamente al problema di cui parli.

      http://www.byoblu.com/post/2013/05/12/come-hanno-esternalizzato-il-parlamento.aspx#more-15074

      Fra il “fastidio” (parola tua) per la democrazia che teoricamente può rappresentare la gestione Grillo Casaleggio (che, attenzione, sanno bene di avere al parlamento dei ragazzi senza esperienza, alcuni con poca cultura che da soli non saprebbero cosa fare – un merito per G e C più che un demerito) e quello che stanno facendo quelle forze internazionali che ormai non hanno più nessun legame con lo Stato Italiano non ho dubbi su quale sia la minaccia di gran lunga più grave.

      E’ inutile criticare il PD, il PDL, Napolitano, la Massoneria Internaionale, Sel, la Lega e tutti indiscriminatamente.
      A mio avviso il Movimento di Grillo è fondamentale e va migliorato con un lavoro di contatto con la base.

      Saluti

    4. Dona Guy scrive:

      …quel che il Rapporto sbaglia nel riconoscere è che l’esistenza di un sistema centrale di tassazione e spesa è uno strumento per l’erogazione di “aiuti regionali” molto più potente di qualunque cosa che l’“intervento speciale” per lo sviluppo delle regioni sia capace di fornire. D’altra parte l’attuale piano della Comunità è come quella casa che “divisa contro se stessa non riesce a stare”. L’Unione monetaria e il controllo della Comunità sui bilanci impedirà ad ogni singolo stato membro di perseguire autonome politiche di piena occupazione – di intervenire per compensare le cadute del livello della produzione e dell’occupazione – eccetto che non beneficiando dell’appoggio di un forte Governo comunitario in grado di preservare i suoi cittadini dalle conseguenze peggiori.

    5. [...] il calabrese Barbanti (clicca per leggere), un altro deputato meridionale del Movimento 5 Stelle, Carlo Sibilia, ha  nobilitato la sua [...]

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    "nella mia vita ho conosciuto farabutti che non erano moralisti ma raramente dei moralisti che non erano farabutti." (Indro Montanelli)


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      Francesco Maria Toscano, nato a Gioia Tauro il 28/05/1979 è giornalista pubblicista e avvocato. Ha scritto per Luigi Pellegrini Editore il saggio storico politico "Capolinea". Ha collaborato con la "Gazzetta del Sud" ed è opinionista politico per la trasmissione televisiva "Perfidia" in onda su Telespazio Calabria.

    • Cos’è il moralista

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