untitledIl contratto sociale consente all’uomo di uscire da un barbarico stato di natura facendo sì che ogni cittadino si assoggetti a norme e regolamenti astratti in grado di garantire una convivenza pacifica e giusta. Questa formula, in estrema sintesi, racchiude il concetto di civiltà. Ora, le cose sono due: o tale schema contrattuale è frutto di un compromesso generale utile per tutelare tutte le parti in causa; o è l’estroflessione di un punto di equilibrio fondato sulla forza che sancisce il predominio dei pochi sui molti. Nel primo caso parleremo di democrazia e stato di diritto, nel secondo di oligarchia plutocratica fondata sull’arbitrio ammantato di falsa giustizia. Cosa è l’Europa di oggi? Una democrazia compiuta o una dittatura mascherata? Io propendo per la seconda ipotesi. Un potere centrale che costringe la maggior parte dei cittadini a vivere in condizioni di povertà assoluta non può mai definirsi legittimo. Il capitalismo non temperato dal ruolo dei pubblici poteri  finisce giocoforza per creare una enorme massa di disoccupati di riserva utili per abbassare il costo del lavoro. Il capitalismo speculativo, poi, del tutto avulso dai processi che regolano l’economia reale, può benissimo prosperare ignorando completamente l’economia reale, luogo malinconico nel quale cittadini abbrutiti lottano per la sopravvivenza. Nei fatti si è ricreato nell’intero globo terracqueo una suddivisione in classi del genere umano che tanto ricorda l’ancien regime. La nuova classe neoaristocratica e parassitaria è composta dai pochi che muovono le leve del potere finanziario planetario, alchimisti in grado di trasformare il ferro in oro per i privilegiati e l’oro in ferro per i disgraziati. Quale obiettivo finalistico nasconde la retorica di chi chiede sacrifici reali per compensare problemi fittizi? Quale obiettivo intendono realizzare coloro i quali chiedono il taglio delle pensioni nel tentativo di far abbassare lo spread o il debito pubblico? Il meccanismo “magico” è chiaro e palese. I neoaristocratici moderni, come i baroni del passato, non lavorano. Acquistano titoli di credito e si garantiscono enormi plusvalenze in ossequio a regole che loro stessi hanno imposto e creato per il tramite di politici corrotti ed etero diretti. Fino a quando il Casinò arricchisce tutti i problemi rimangono sotto il tappeto. Quando però il sistema “provvidenzialmente” si inceppa iniziano i dolori. Controllando le leve del potere pubblico, i neoaristocratici moderni possono sempre addossare sulle spalle del “terzo stato” i disastri provocati dalle loro scellerate condotte. Di fronte allo scoppio di una delle tante bolle speculative che assillano endemicamente “i mercati”, infatti, i neoaristocratici imporranno alla politica di coprire i buchi creati immettendo nuova liquidità nel sistema finanziario, provocando così un contestuale aumento di quel famigerato debito pubblico che legittima la successiva richiesta di tagli e sacrifici indiscriminati. Si tratta di un meccanismo rodato e perverso che consolida il potere di chi sta in vetta alla piramide in misura proporzionale alle nefandezze commesse. Proprio perché ci troviamo di fronte ad un nuovo feudalesimo, e la corona che fu di Luigi XVI cinge ora il capo di Mario Draghi, la risposta di tipo marxista è inefficace e velleitaria. La Rivoluzione francese fu una rivoluzione interclassista. Borghesi, nobili illuminati e proletari abbatterono insieme un sistema di potere non più sopportabile. Quel potere è oggi di nuovo in sella, un potere che ignora e sorvola la dicotomia padroni/proletari, figlia della rivoluzione industriale, per farci tutti ripiombare all’interno del più cupo medioevo. Checché ne pensi l’inutilmente sorridente Squinzi, infatti, l’operazione di progressiva bastonatura dei ceti medi e proletari messa in piedi dalla massoneria reazionaria che si esprime per bocca di Mario Draghi, va di pari passo con l’annichilimento del tessuto industriale italiano, strozzato da una scientifica distruzione di una domanda interna in mancanza della quale nessun imprenditore può restare a galla. Per queste ragioni è sbagliato fomentare ora una strumentale battaglia fra padroni e operai. Il nemico è un altro ed comune: l’aristocrazia parassitaria è tornata sotto altre forme. Solo un nuovo Illuminismo, in grado di formare  coscienze pronte a rispolverare il trinomio “Libertà, Uguaglianza, Fratellanza”, potrà porre fine allo scempio ora in atto. E a tal fine, è bene che tutti lo sappiano, ci stiamo rapidamente attrezzando.  

    Francesco Maria Toscano

    6/11/2014

    Categorie: Editoriale

    19 Commenti

    1. Condivido, fomentare la ” GUERRA TRA POVERI” è disumana. Fomentiamo la suddivisione dei poteri; MENO STATO E PIù POPOLO e CONCORDATO DI NON INTERFERENZA TRA IL NUOVO STATO A VENIRE E IL POTERE ECONOMICO-FINANZA.
      Lunga vita.

    2. and scrive:

      Applausi!

    3. pietro esposito scrive:

      Condivido la definizione “neoaristocratici”,infatti di pseudo aristocratici si tratta,”parvenu”provenienti dal terzo stato che, per istinto di conservazione, palesano un nuovo ordine;poiche’ il terzo stato non ha un ordine devono, necessariamente, imitare quello che fu dell’ antica nobilta’.Questi”neo aristocratici” somigliano molto al film di Toto’”Miseria e Nobilta’, dove Toto’, in preda all’ indigenza, accetta il ruolo di un principe.Tutto nel film e’ esilarante come questi pseudo-aristocratici, schiavi della materia ,molto piu’ dei loro servi…

    4. S.Villa scrive:

      Ottimo articolo.
      I razionalisti,grazie alla disinformazione imperante nelle università del globo terracqueo,non capiranno.

      A loro rispondo con due versi di due canzoni diverse del Maestro Franco Battiato:

      “Vuoi vedere che l’Eta’ dell’Oro era appena l’ombra di Wall Street?” Magic shop

      “Spero che ritorni presto l’Era del Cinghiale Bianco” L’Era del Cinghiale Bianco.

      Cordiali e sinceri saluti.

      P.S.

      A proposito di accademie e istruzione.La ER e GOD dovrebbero,a mio modesto parere,fare luce su alcune tematiche tenute scientemente nascoste in passato(un esempio su tutti:Padre Dante) e finalmente offrire a tutti gli studenti e cittadini gli strumenti ermeneutici basilari utili a comprenderle.
      Poi,ognuno ne farà ciò che vuole.

      Ancora cordiali saluti.

      • S.Villa scrive:

        Ok,grazie per la risposta e per il consiglio.Leggero’ il libro della Yeats.

        Cordiali e sinceri saluti.

        Stefano Villa

        • S.Villa scrive:

          P.S.

          Scusate se sono apparso presuntuoso e smaliziato.In realtà non so nulla di esoterismo.A esser sinceri non so nulla di nulla,non ho nemmeno uno straccio di diploma!

          P.P.S

          Ovviamente comprerò anche il libro del Magaldi.

          Grazie ancora e saluti sinceri

    5. Fabio Cenci scrive:

      Condivido in pieno, stanno puntando alla cinesizzazione del continente e alla latino americanizzazione; niente classe media, solo proletariato manovrabile a piacere.

      Una sua frase mi ha colpito: ma ci stiamo attrezzando….

      COME????

    6. Gianluca scrive:

      10 minuti di applausi :D

    7. Gianluca scrive:

      Il Fatto Quotidiano da spazio ai Tea Party italiani, praticamente gente che attenta a ogni forma minima di democrazia, di diritto universale, usando il grimaldello del debito pubblico, e che ci farebbe tornare al medioevo…
      La libertà di parola è sacra, ma possibile che non venga sommerso di commenti negativi? Perché dare spazio a estremisti del genere?
      Io mi sono fatto un idea…
      http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/11/07/elezioni-midterm-il-tea-party-ha-cambiato-i-repubblicani-i-repubblicani-cambieranno-lamerica/1196225/

    8. Gianluca scrive:

      Una lucida relazione sulla disastrosa unione e annessione della Germania Est.
      di Vladimiro Giacché:
      http://www.tubechop.com/watch/3942093

      Credo che tra noi progressisti (non credo a che a nessuno di noi piacciano i muri), si possa anche riflettere che sottostante i giusti e sacrosanti ideali, ci debbano essere sul piano pratico politiche mirate che non rendano delle aree economiche totalmente asservite al dominus capitalistico.
      Vladimiro Giacché fa un analisi dell’unione post “apertura” del muro di Berlino, davvero incredibile e molto critica per quelli come me ignari, avendo ricevuto informazioni sempre parziali, molto superficiali e talvolta anche di faziose.
      Vi invito ad ascoltarla.

      • Gianluca scrive:

        Il dibattito politico. Euro, mercati e democrazia Europea
        http://www.tubechop.com/watch/3942261
        Meloni, Cuperlo, Salvini, Bertinotti, Colletti(m5s).

      • S.Villa scrive:

        Ciao Gianluca,anch’io seguo Giacche’ da tempo.I suoi studi e le sue analisi sono davvero mirabili,un unicum nel panorama italiano.
        Lui è un ricercatore,un accademico e come tale deve attenersi ai fatti e a quello che può provare in sede scientifica portando dati,cifre,statistiche ecc.
        Noi non lo siamo e quindi possiamo azzardare ipotesi andando oltre:quello che è accaduto dopo la caduta del muro di Berlino,in realtà, era già stato pianificato da tempo,ben prima che “crollasse”il muro.Questo vale per tutti gli avvenimenti storici di una certa rilevanza.Sia i “manovratori” della Germania ovest che quelli dell’est erano consapevoli,complici e in totale sintonia tra loro.
        Dirò di più:quel momento ha sancito l’inizio dell’epoca che stiamo vivendo,ossia la globalizzazione dei mercati con le regole o,meglio,non regole(!)che hanno portato al disastro attuale.Un evento simile,di portata internazionale,ha avuto una regia sovranazionale anch’essa preparata tempo addietro sia in ambienti euro-atlantici che dell’ex URSS.
        Sarebbe interessante sapere chi e dove ha concepito prima quello DOVEVA accadere dopo!
        La risposta sarà contenuta nel libro del Magaldi.

        Ciao Gianluca

        • S.Villa scrive:

          L’ultima e poi vado a dormire!

          Qualche mese fa i massoni di GOD hanno rivelato che frau Merkel e Putin,negli anni ’80,sono stati affiliati alla stessa Ur-Lodge chiamata Golden Eurasia.Come diceva il buon vecchio Funari:”Gli inciuci partono da lontano!”.

          Ciao

    9. ugo scrive:

      Da persona che capisce poco, vorrei riportare una “piccola” annotazione: la rivoluzione francese non ha seguito “percorsi istituzionali” ed, anzi, è stata resa possibile solo perché lubrificata da un cospicuo flusso di sangue. In effetti, nessun potere consolidato si smuove senza opporgli un altro potere. Ora, considerando che il potere “istituzionale” è senza ombra di dubbio un potere armato, di che tipo di potere possono disporre chi non dispone del potere “istituzionale”? E’ oggi realisticamente immaginabile uno scontro frontale vincente su un terreno simile a quello del XVIII secolo, o sarebbe bene consultare degli esperti di… ehm… “persuasione collaterale” (dei quali si dice che sia ben fornito il nostro meridione)? Se invece si intende parlare di uno scontro non fisico, perché tirare in ballo la rivoluzione francese, che c’entrerebbe come i classici cavoli a merenda?

    Commenta


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