untitledFin dagli albori ho seguito con attenzione genesi ed evoluzione del Movimento 5 Stelle, avanguardia italiana capace di cristallizzare un moto di ribellione e di protesta oramai estesosi, con declinazioni differenti, in tutto il Vecchio Continente. La perversa alleanza che unisce in funzione pro-austerity i vertici del Partito Popolare Europeo con i pari grado del Partito Socialista, non poteva infatti alla lunga non provocare l’esplosione elettorale di nuovi partiti e movimenti in grado di incanalare il crescente malcontento nei confronti di un establishment considerato a ragione corrotto ed infingardo. Podemos in Spagna, Siryza in Grecia, il Front National in Francia e l’Ukip in Inghilterra, solo per fare gli esempi più evidenti, sono termometri diversi che registrano però la capillare e omogenea diffusione ad ogni latitudine degli stessi identici sentimenti: ovvero rabbia, disillusione e sfiducia nei confronti delle forze politiche “tradizionali”. In questo campo, oggettivamente, il Movimento 5 Stelle può orgogliosamente affermare di avere aperto una breccia ed indicato una strada. Per queste ragioni, pur non sfuggendomi alcuni evidenti limiti ontologici, avevo in passato più volte invitato ai miei lettori a votare per i pentastellati (clicca per leggere). Non accordare consenso ai partiti che hanno sostenuto governi come quello di Mario Monti è il primo, insufficiente, passo per raggiungere una libertà che cammini sulla ali della consapevolezza. Limitarsi però ad evidenziare le aberrazioni altrui senza contestualmente costruire una alternativa politica credibile, coerente e ideologicamente orientata è prassi sterile e in prospettiva perdente. Renzi, ennesimo curatore fallimentare nominato premier dal Presidente Napolitano (quest’ultimo in forza alla Ur-Lodge Three Eyes fin dal 1978), è riuscito a “svuotare” in parte il bacino elettorale del Movimento di Grillo e Casaleggio sfidandoli proprio sul loro terreno: quello delle retorica contro la Casta, gli sprechi, i corrotti ed altre simili amenità, non a caso alimentate e fomentate dai giornali di regime fin dai tempi di Mani Pulite. La Rottamazione di Renzi rappresenta nulla di più che l’evoluzione, perfezionata e politicamente corretta, del già rodato “tutti a casa” di grillina memoria. Al sistema schiavista dominante, quello che parla per bocca di ectoplasmi con la penna che creano ad arte finti mostri come lo spread e il debito pubblico, interessa poco della sorte personale dei diversi burattini che si alternano al governo del Paese; ai padroni veri, quelli che operano all’interno dei templi più esclusivi ed occulti, interessa soltanto che non vengano messi in discussione i paradigmi concettuali che legittimano la prosecuzione di politiche antisociali e disumane. Per queste ragioni, tempo fa, rimasi inorridito nel leggere una intervista rilasciata da Casaleggio al Fatto Quotidiano contenente un indiscriminato attacco alla spesa pubblica degno di un Enrico Letta qualsiasi (clicca per leggere). Perché mai, mi chiesi allora, il Movimento 5 Stelle sceglie una narrazione dei fatti terribilmente simile a quella recitata dai vari Napolitano, Renzi e Merkel? (clicca per leggere). E’ possibile si tratti di una opposizione di comodo, nata cioè con lo specifico intento di fornire agli altri una buona scusa per formare all’infinito governi consociativi ed etero-diretti dall’esterno? Questo rovello mi ha inseguito fino al 5 gennaio scorso, giorno in cui il blog di Grillo ha deciso coraggiosamente di pubblicare una riflessione di Gioele Magaldi (clicca per guardare), leader del movimento massonico di opinione Grande Oriente Democratico nonché autore del fortunato libro “Massoni” (Chiarelettere editore). Solo degli uomini liberi, infatti, possono permettersi di rilanciare le tesi di Magaldi senza dover chiedere il preventivo consenso del Maestro Venerabile di turno. E Grillo e Casaleggio, evidentemente, appartengono alla categoria degli uomini e non a quella, nutritissima, dei quaquaraquà. Certo, dopo anni passati a dispensare letture delle realtà molto semplificate, non sarà agevole spingere i militanti e i simpatizzanti del Movimento 5 Stelle ad abbracciare immediatamente una dimensione politica più articolata. Sono comunque certo del fatto che le tante sottili intelligenze che animano il Movimento di Grillo colgono l’ impellente necessità di uno scatto in avanti. Non a caso, anche oggi, dimostrando una lodevole apertura mentale, Grillo ha pubblicato sul suo blog un articolo chiaramente e positivamente influenzato dalla fruttuosa lettura del libro “Massoni” (clicca per leggere). Nelle more del summenzionato pezzo, infatti, Grillo scrive: “Il miglioramento rispetto ai picchi dello spread di novembre 2011 pilotato per cacciare Berlusconi e imporre Monti e la sua Three Eyes in grembiulino…”, dando perciò prova di avere già indossato le pregiate lenti offerte da Magaldi. Giusto per essere precisi, è bene sottolineare come Mario Monti risulti organico tanto alla superloggia Babel Tower, quanto alla Gran Loggia Unita d’Inghilterra. Alla Ur-Lodge Three Eyes, invece, fondata da Kissinger, Brzezinski e David Rockefeller nel 1967, è affiliato fin dall’aprile del 1978 il nostro Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano (ma non Mario Monti). Ma questi sono dettagli. Il dato davvero importante è quello che testimonia come oggi, in Italia, esista una forza politica importante che conserva la libertà di chiedere conto al sistema dominante di fatti e dinamiche decisive, graniticamente silenziate da un circuito mediatico omertoso che invoca implicitamente un oblio che mai otterrà.

    P.s. Invito tutti i lettori de Il Moralista ad iscriversi al “Movimento Roosevelt” in vista del primo congresso nazionale che si terrà a Perugia in data 21 marzo 2015. Il modulo per aderire lo trovate in alto a destra

    Francesco Maria Toscano

    09/01/2015

    Categorie: Editoriale, Politica

    12 Commenti

    1. Cerberus scrive:

      Per quanto consideri le letture sociogeopolitiche di Magaldi di altissimo livello ho difficolta’ ad accettare il paralogismo che vuole grillo e casaleggio “uomini liberi” sol perche’ hanno rilanciato le tesi di Magaldi senza dover chiedere il preventivo consenso del Maestro Venerabile di turno.Anche questa potrebbe essere considerata una “lettura delle realtà molto semplificata”…in fondo anche un’orologio rotto segna l’ora esatta due volte al giorno e non per questo è un meccanismo che funziona.Il fenomeno del grillissmo è estremamente complesso e riguarda teoria dei grafi e antropocibernetica di alto livello,vera e propria guerra cognitiva organizzata in vitro.

    2. pietro esposito scrive:

      posso capire l’ uso politico di questa feccia pentastellata, ma io resto ben distante da loro, per me e’ un movimento vomitevole, costituito da persone senza lume, guidati da un capocomico che io valuto sonnambulo controiniziatico(ma non controiniziato), sebbene qualcuno lo voglia burattino della gran loggia regolare d’ italia.

      • fabio scrive:

        invece tu salverai l italia perche a differenza di grillo restituirai tutto lo stipendio e manderai in palrmanete persone che parleranno di signoraggio , poteri forti, no f35, no regali alle slot machines, ecc.
        io voterò per te

    3. Giuseppe scrive:

      io ho fiducia in Grillo , per capirlo bisogna seguirlo nei suoi monologhi , non ci ci può fermare alle battute nei telegiornali o ai commenti di parte .
      detto questo però , nutro delle perplessità e cioè , al di la’ dell’uscita dall’euro ecc. ,
      non vedo un programma economico alternativo all’attuale neoliberismo ,
      e poi mi suona stonato un elogio che Grillo fece a Soros , in un suo video , mi sembra Incantesimi .

    4. giuseppe scrive:

      Possiamo pensare che la fiat con la fusione in salsa Usa abbia dovuto riposizionarsi armi e bagagli ( giornali e movimento 5 stelle )dal lato progressista con suggerimento casa bianca?

    5. Che il m5s, sia l’avamposto del malcontento popolare è evidente. Che sia impreparato si evince e che tuttora vogliono fare un referendum per l’uscita dell’euro, si denota la superficialità della classe dirigente. Però, nel loro ” NON STATUTO” c’è l’eliminazione dei comuni inferiori ai 5 mila abitanti. Di fatto, in cuor loro hanno una visione dell’europa in modo sublime… Detto ciò trovo elegante l’apertura al m5s.
      Lunga vita

    6. Claudio scrive:

      La alleanza con l’UKIP, movimento che sembra essere esattamente l’opposto del Movimento Roosvelt, rende gli apprezzamenti appena scritti sul M5S, molto pericolosi e invito Francesco a riflettere molto su questo. Non è sufficiente “eiaculare ” andate tutti a casa” per essere credibili. Le “epurazioni” condotte aggravate dalla presenza tra i parlamentari sedicenti ” cittadini” di elementi spazzatura ne rende il recupero come ” donne o uomini liberi” (o ? schiavi) molto improbabile.

      • Gianluca scrive:

        Sinceramente trovo che il fatto che certi personaggi siano stati allontanati dal movimento, la migliore cosa che abbiano fatto. Uno che mi vota il Jobs Act, non solo non meritava di prendere i voti per m5s e degli elettori del m5s, ma dovrebbe pure vergognarsi come persona. Come lui, tanti altri… scoperti ultra-piddini.
        Purtroppo il metodo di selezioni, ha mostrato semmai un eccessiva “fiducia” riposta negli eletti…

    7. Morganion scrive:

      Attenzione caro sig. Toscano. A parte che alcuni dubbi su Casaleggio restano difficili da eliminare… Lei è davvero così sicuro che Renzi il 40% l’ha ottenuto davvero nelle Urne. Non le è venuto il dubbio che qualcuno glel’abbia costruito durante le 2 ore di ritardo nella “compattazione dei dati elettronici” al ministero..? Provi a guardare per intero il video sotto

      https://www.youtube.com/watch?v=CgHQKkjmsoA

      E se questa ipotesi fosse vera diciamo per un 5% di schede… bianche… L’azienda che ha curato la compattazione è la stessa.

    8. Gianluca scrive:

      Purtroppo non hanno la capacità Politica, la conoscenza, per fare sul serio.

    9. Ovidio G scrive:

      Io credo che il problema in Italia sia una definizione e concezione di spesa pubblica. Spesa pubblica (per come la intendo io vorrei chiarire) e’ un segno di progresso, intriso di diritti conquistati, di uno stato che ti aiuta e ti garantisce istruzione, infrastrutture, un diritto alla salute, ad una pensione, ad un’esistenza dignitosa e parietaria, e’ un patto silenzioso di solidarieta’ fra i piu’ abbienti e chi ha meno, per una armoniosa, onesta e convivenza civile fra piu’ soggetti diversi all’interno di una societa’. E questa, credo, sia la concezione che i piu’ hanno che seguono questo sito e le idee di Gioele Magaldi. Purtroppo, la triste realta’ sotto gli occhi di tutti, e’ che oramai la Spesa Pubblica in Italia e’ diventata di uno squallore unico. E’ un letamaio imputridito di interessi, poteri, veti e oligopoli che arricchiscono mafie e politicanti svenduti e che oramai sta diventando un peso sulle spalle delle persone oneste totalmente insostenibile (lo e’ sempre stato intendiamoci, ma qui stiamo arrivando al punto di non ritorno). Per ogni contratto fatto fra la PA ed i privati (soprattutto nell’ambito della sanita’) si scoperchia il solito giro di intrallazzi e ruberie poco chiari che al termine di tutto fanno lievitare la spesa pubblica ed offrono al cittadino utente un servizio spesso non all’altezza (senza contare i poveri disgraziati operati nelle parti del corpo sane perche’ l’ospedale otteneva il rimborso dalle ASL). Grillo attacca questo tipo di spesa pubblica. Anche la nota spese del Trota Bossi e’ spesa pubblica. I voli gratuiti, i pasti, le auto blu, i privilegi, pensioni e vitalizi, beneifici e retribuzioni della casta rappresentano spesa pubblica. Gli 80 e passa dirigenti della ATAC assunti da Alemanno sono spesa pubblica. Dire che Grillo vuole “diminuire la spesa pubblica” credo sia molto riduttivo. Quanto costano tutti gli enti che Cottarelli aveva segnalato come inutili? Chi li paga e li mantiene? Il M5S intende forse riuscire a controllare gli sprechi e gli sperperi. E’ necessario fare una distinzione su cio’ che e’ la spesa pubblica in Italia.

      PS = Su Nigel Farage e lo UKIP in Regno Unito il discorso, a mio avviso, e’ un po’ diverso, in quanto sono altri interessi che lo sostengono, che non sono gli stessi della Le Pen e di Syriza.

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      Francesco Maria Toscano, nato a Gioia Tauro il 28/05/1979 è giornalista pubblicista e avvocato. Ha scritto per Luigi Pellegrini Editore il saggio storico politico "Capolinea". Ha collaborato con la "Gazzetta del Sud" ed è opinionista politico per la trasmissione televisiva "Perfidia" in onda su Telespazio Calabria.

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